Storia di un ex bambino fottuto dal porno

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dostum
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#1786 Messaggio da dostum »

Papero vuota il sacco! Così fanno edizione che cisei puretu

Ancora una volta Edizioni Clandestine ci sorprende con un libro agghiacciante, sconsigliato ai lettori impressionabili: Le ragioni del male, di Christopher Berry-Dee
Confrontandosi con queste persone a prima vista persino ordinarie, ma in realtà insidiose e diaboliche — da Harvey Louis Carignan ad Arthur John Shawcross, da John Martin Scripps a Henry Lee Lucas e Ronald Joseph DeFeo — l’autore si addentra negli oscuri meandri delle menti criminali, per cercare di comprendere le “ragioni del male”. Partendo dalla loro infanzia, troppo spesso straripante di conclamati abusi fisici e psicologici, e passando per l’adolescenza, in cui emergono personalità deviate, impulsi sessuali incontrollabili, scoppi di violenza improvvisi e irreversibili, scopriamo la maturità di questi “mostri”, trascorsa per lo più tra il carcere e la libertà condizionata:
un’alternanza che di fatto ha consentito loro di continuare a perpetrare crimini
sempre più efferati.
In questo libro, divenuto un classico nel genere delle storie vere di crimini, la
spietata rincorsa di tutto ciò che suscita orrore e raccapriccio è narrata con le
parole degli stessi carnefici intervistati dall’autore.

«Perché era là che le uccidevo, quasi che il mostro sopito nel mio petto si
risvegliasse in quei luoghi, dove riusciva ad emergere senza ch’io potessi
esercitare alcun controllo.» (Arthur Shawcross)
Immagine
Aggiungo che potresti così rilanciare le sorti della cittadina natia.Migliaia di turisti sui Bus visiterebbero il Museo della Casa del Mostro pranzando al ristorante "Al Macellaro di Bisenzio" diritti sui Film e Libri ,ospite fisso da Vespa per anni etc...etc....
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#1787 Messaggio da Termopiliano »

Re Tardo ha scritto:Piccola nota sul pessimismo leopardiano:

È vero si che il suo pessimismo cosmico si centrava sull'idea del "Siamo nati per soffrire" e della Natura matrigna. "Leopardi reputa proprio la sofferenza la condizione fondamentale dell’essere umano nel mondo, arrivando perfino a dire che “tutto è male”".
Ma dice anche che "un saggio che pratica l’atarassia (per la dottrina epicurea "assenza di turbamento") e la lucida contemplazione del reale" e "nell'"Operetta morale" Dialogo di Plotino e Porfirio, la lunga discussione tra i due filosofi antichi sul suicidio si conclude con l'affermazione che la scelta di uccidersi dev'essere rifiutata in quanto questo gesto aggiungerebbe un'ulteriore motivo di sofferenza agli amici del suicida, i quali, come tutti gli uomini, devono già patire tanto dolore. Dunque, conclude Plotino, "andiamoci incoraggiando, e dando mano e soccorso scambievolmente, per compiere nel miglior modo questa fatica della vita". In questo testo è possibile trovare la manifestazione di uno spirito di solidarietà e condivisione, che nasce dalla constatazione che non v'è altro modo per difendersi dalla potenza cieca della Natura e dall'alternativa dolore/noia entro la quale si svolge la vita dell'uomo."

Che io sappia nessuna filosofia propone il suicidio "a prescindere" perché tanto dobbiamo soffrire comunque. Nemmeno gli stoici, che lo proponevano come soluzione estrema solamente nel caso non si avessero altre possibilità.
Anche i pazzoidi che in America si ammazzano in gruppo lo fanno per altri motivi.

Quindi che per favore non ci cerchino scuse filosofiche.

-------------------
Tutte le citazioni da wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Pessimismo_%28Leopardi%29


Ti rispondo visto che sono stato io a tirare in ballo il "pessimismo cosmico".

Parto dal dirti che io non ho mai cercato (nè tentato di farlo) delle scuse filosofiche nè mai lo farò. Mi assumo (sempre) le responsabilità di ciò che faccio/dico e non ho bisogno di nascondermi dietro le idee altrui. Le opere e il pensiero di grandi personaggi (quale senz'altro è Leopardi) ci aiutano a capire/interpretare la realtà ma non di certo a "oggettivizzarne" la visione. Non si può prendere una idea (quale quella del pessimismo cosmico) e applicarla in maniera totalizzante.

Poi, di grazia, dov'è che ho parlato di "suicidio a prescindere"?
Il suicidio è una scelta come possono esserle (e lo sono) tante altre. E non sempre le scelte che uno fa hanno o devono avere un motivo. Nessuno ci impone di avere/dare una motivazione (ancorché razionale) alle nostre scelte.


Visto che parli di filosofia allora ti cito Albert Camus (che filosofo non è ma che comunque la sapeva lunga):

"C'è un solo problema filosofico veramente serio: il suicidio. Giudicare se la vita vale o non vale la pena di essere vissuta significa rispondere alla questione fondamentale della filosofia Il resto...viene dopo. Questi sono giochi: prima bisogna rispondere".

Io sono TOTALMENTE concorde con Camus. La prima cosa da fare è capire se la vita ha senso (e se lo ha quale esso sia). Poi viene tutto il resto. Il processo che porta a capire "il senso della vita" è un processo ovviamente soggettivo (sia nei tempi sia nei modi) e come tale può portare (e difatti porta) a conclusioni ampiamente diverse da soggetto a soggetto. Ognuno approda alla sua conclusione e se ne assume le responsabilità.

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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#1788 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Mi pare che nello Zibaldone Leopardi racconti di come un giorno, seduto sull'orlo di una fontana, avesse pensato: "Se mi lascio cadere nella fontana per suicidarmi, dopo un certo lasso di tempo sott'acqua cercherei di tornare a galla a tutti i costi, e negli istanti immediatamente successivi la vita mi sarebbe di nuovo cara" (non sono le parole esatte ma il concetto era questo).

Quindi il papero va gettato in una situazione di estremo rischio (se non pericolo della vita). Appena scampato il pericolo, per istinto di conservazione, proverebbe sollievo per essere vivo. Ad es. si potrebbe arruolarlo e mandarlo in missione speciale in Afghanistan, a rastrellare talebani sui monti. Se i talebani attaccassero il fortino e il papero sopravvivesse, la vita acquisterebbe di nuovo valore. è la malattia che fa capire il valore della salute e il rischio di morte quello della vita.

Anche se resto convinto che il problema del papero sia il porno, che gli impedisce di coltivare qualsiasi hobby che non preveda monitor e fazzolettini di carta:

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Termopiliano
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#1789 Messaggio da Termopiliano »

Drogato_ di_porno ha scritto:Mi pare che nello Zibaldone Leopardi racconti di come un giorno, seduto sull'orlo di una fontana, avesse pensato: "Se mi lascio cadere nella fontana per suicidarmi, dopo un certo lasso di tempo sott'acqua cercherei di tornare a galla a tutti i costi, e negli istanti immediatamente successivi la vita mi sarebbe di nuovo cara" (non sono le parole esatte ma il concetto era questo).

Quindi il papero va gettato in una situazione di estremo rischio (se non pericolo della vita). Appena scampato il pericolo, per istinto di conservazione, proverebbe sollievo per essere vivo. Ad es. si potrebbe arruolarlo e mandarlo in missione speciale in Afghanistan, a rastrellare talebani sui monti. Se i talebani attaccassero il fortino e il papero sopravvivesse, la vita acquisterebbe di nuovo valore. è la malattia che fa capire il valore della salute e il rischio di morte quello della vita.

Anche se resto convinto che il problema del papero sia il porno, che gli impedisce di coltivare qualsiasi hobby che non preveda monitor e fazzolettini di carta:

Immagine


Per esperienza (non entro nei dettagli) ti dico che quello che sostieni tu è in parte vero. Dopo il pericolo scampato e quel momento (più o meno lungo, giorni o mesi o anni che siano) di eccitazione per la vita conservata tutto tornerebbe come prima. Magari passerà del tempo ma comunque si tornerà punto e a capo.
L'amore per la vita è ben altra cosa dal semplice spirito di conservazione.


L'unica cosa da fare è cercare di non dico amare ma quanto meno apprezzare la vita e non attraverso espedienti o stratagemmi vari ma cercando di trovare qualcosa per cui valga la pena di vivere.

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scb
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#1790 Messaggio da scb »

Mah... se mi posso permettere, e con tutto l'affetto possibile per il Papero:

Secondo me, uno che qui parla di fallimento, suicidio e vita senza senso, e poi su un altro topic si dilunga su quale vagina artificiale acquistare, è semplicemente una testa di minchia.

Perchè non sa, non immagina, che cazzo significhi togliersi la vita.

Parlarne così, tra una discussione sulla vagina di gomma stile Jenna Jameson e il buco del culo di Sasha Gray, mi fa sinceramente schifo.

Ora esco da questa discussione, scusatemi se ho rotto le palle col mio intervento, non interverrò più.

Scusami papero. Con immutato affetto, scb.
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#1791 Messaggio da casta diva »

scb ha scritto:Mah... se mi posso permettere, e con tutto l'affetto possibile per il Papero:

Secondo me, uno che qui parla di fallimento, suicidio e vita senza senso, e poi su un altro topic si dilunga su quale vagina artificiale acquistare, è semplicemente una testa di minchia.

Perchè non sa, non immagina, che cazzo significhi togliersi la vita.

Parlarne così, tra una discussione sulla vagina di gomma stile Jenna Jameson e il buco del culo di Sasha Gray, mi fa sinceramente schifo.

Ora esco da questa discussione, scusatemi se ho rotto le palle col mio intervento, non interverrò più.

Scusami papero. Con immutato affetto, scb.
Finora non ero mai volutamente intervenuta in questo topic, pur seguendolo con estremo interesse.

Lo faccio solo oggi per quotare integralmente quel che scrive scb.

Aggiungendo che vivo tutti i giorni le conseguenze di un mancato suicidio di una persona a me carissima (mancato suicidio, non semplicemente tentato, papero, vatti a cercare la differenza).
Se anche tu lo programmassi con tutto lo zelo del mondo, l'istinto di sopravvivenza, un caso fortuito, un intervento esterno assolutamente non prevedibile potrebbero renderti invalido per sempre, senza per giunta neanche più la possibilità di riprovarci.

Pensaci, e d'ora in poi torna a farti serenamente le pippe.

Con affetto sincero.
"Cantare è di chi ama"
Sant'Agostino

"Lo smalto non mi piace, in compenso dovresti curare un po' le mani, iniziano a vedersi troppo i segni del tempo..." (cit.)

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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#1792 Messaggio da Re Tardo »

Termopiliano ha scritto: Ti rispondo visto che sono stato io a tirare in ballo il "pessimismo cosmico".

Parto dal dirti che io non ho mai cercato (nè tentato di farlo) delle scuse filosofiche nè mai lo farò. Mi assumo (sempre) le responsabilità di ciò che faccio/dico e non ho bisogno di nascondermi dietro le idee altrui. Le opere e il pensiero di grandi personaggi (quale senz'altro è Leopardi) ci aiutano a capire/interpretare la realtà ma non di certo a "oggettivizzarne" la visione. Non si può prendere una idea (quale quella del pessimismo cosmico) e applicarla in maniera totalizzante.
Scusami ma il termine "scusa filosofica" proprio non ci sta, qui. Non mi è mai passato per la testa di dire che qualcuno possa delegare alla filosofia le responsabilità delle proprie azioni. Ovviamente il responsabile è sempre l'attore (colui che agisce) indipendentemente da quale filosofia, credo o religione lo animi.
Ogni persona prende (in teoria) le proprie decisioni a seconda del suo apparato filosofico e di principi morali, e quindi, si, anche a seconda di "idee altrui", come hai detto tu.
Non mi trovi nemmeno d'accordo sul fatto che non si possa vivere una vita seguendo completamente una (ed una sola) ben determinata filosofia, che sia essa il buddismo, il marxismo o il nichilismo.
Termopiliano ha scritto: Poi, di grazia, dov'è che ho parlato di "suicidio a prescindere"?
Il suicidio è una scelta come possono esserle (e lo sono) tante altre. E non sempre le scelte che uno fa hanno o devono avere un motivo. Nessuno ci impone di avere/dare una motivazione (ancorché razionale) alle nostre scelte.
No, il suicidio non è una scelta come possono esserlo tante altre.
Sul fatto che le scelte non devono avere un motivo mi trovi di nuovo in disaccordo, specialmente se parli del suicidio. Ogni azione va ponderata in base alle conseguenze, questo penso sia la base del vivere civile (con gli altri ma soprattutto con se stesso).
Se poi mi metti sullo stesso piano - putacaso - la scelta del colore della cravatta ed il suicidio (due azioni come tante altre) beh allora nella tua filosofia c'è qualcosa che non quadra.
Termopiliano ha scritto: Visto che parli di filosofia allora ti cito Albert Camus (che filosofo non è ma che comunque la sapeva lunga):

"C'è un solo problema filosofico veramente serio: il suicidio. Giudicare se la vita vale o non vale la pena di essere vissuta significa rispondere alla questione fondamentale della filosofia Il resto...viene dopo. Questi sono giochi: prima bisogna rispondere".

Io sono TOTALMENTE concorde con Camus. La prima cosa da fare è capire se la vita ha senso (e se lo ha quale esso sia). Poi viene tutto il resto. Il processo che porta a capire "il senso della vita" è un processo ovviamente soggettivo (sia nei tempi sia nei modi) e come tale può portare (e difatti porta) a conclusioni ampiamente diverse da soggetto a soggetto. Ognuno approda alla sua conclusione e se ne assume le responsabilità.
Camus non mi è mai piaciuto, molto probabilmente perché non l'ho mai capito. Ciò non toglie che sia un bravo scrittore.
Comunque, lo capisco, il dubbio: vale la pena di vivere?
Perché della vita c'è solo una cosa certa: che finisca.
Ora, se uno è strettamente materialista e allergico alle relazioni umane lo capisco che si chieda se valga la pena vivere, perché tanto si finisce in ogni caso a guardar le margherite crescere dalle radici, il risultato non cambia a prescindere da quello si è fatto. È lo stesso dubbio che ho avuto a sedici anni quando ho iniziato a studiare la filosofia.

Poi però ho capito che ci sono molti motivi per non mettere fine alla propria esistenza anzitempo: restando nell'edonismo, dal piacere fisico - una bella scopata, una scorpacciata raffinata, l'attività fisica, competitiva o solitaria, la tirata con la moto, al piacere metafisico, come quello che può dare una discussione del genere, od un buon libro, la meccanica quantistica (c'è a chi piace) ed alle vie di mezzo (la musica, la danza, l'artigianato, che uniscono il fisico al metafisico). Coltivare un passatempo può trasformare una grigia esistenza in un paradiso (suonare la chitarra o il piano, correre per chilometri nella Maremma, studiare la storia) per qualche ora al giorno, un paradiso dove nascondersi.

Per cui:
Termopiliano ha scritto: L'unica cosa da fare è cercare di non dico amare ma quanto meno apprezzare la vita e non attraverso espedienti o stratagemmi vari ma cercando di trovare qualcosa per cui valga la pena di vivere.
e qui mi trovi completamente d'accordo.


Nota di colore: io non mi suicidai, al tempo suo, perché mi posi come obiettivo quello di essere utile per la collettività. La prima cosa che feci fu di iniziare a donare il sangue. Fu una esperienza inebriante.
Dopo qualche tempo fu mio padre ad avere bisogno di quel sangue, ed io mi convinsi che, in effetti, avevo fatto una cosa giusta, che di persone come lui ce ne sono - ahimé - molte, tutti i giorni, a tutte le ore del giorno. Certo, la mia filosofia di vita non determina il colore della mia cravatta (non sono leghista) ma ha determinato, e continua ancor oggi a farlo, la mia decisione riguardo il suicidio.
Ultima modifica di Re Tardo il 12/12/2011, 17:46, modificato 1 volta in totale.

Re Tardo
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#1793 Messaggio da Re Tardo »

scb ha scritto: Perchè non sa, non immagina, che cazzo significhi togliersi la vita.
Quoto completamente.

Anche io ho visto le conseguenze qualche suicidio.

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dostum
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#1794 Messaggio da dostum »

Drogato_ di_porno ha scritto:Mi pare che nello Zibaldone Leopardi racconti di come un giorno, seduto sull'orlo di una fontana, avesse pensato: "Se mi lascio cadere nella fontana per suicidarmi, dopo un certo lasso di tempo sott'acqua cercherei di tornare a galla a tutti i costi, e negli istanti immediatamente successivi la vita mi sarebbe di nuovo cara" (non sono le parole esatte ma il concetto era questo).

Quindi il papero va gettato in una situazione di estremo rischio (se non pericolo della vita). Appena scampato il pericolo, per istinto di conservazione, proverebbe sollievo per essere vivo. Ad es. si potrebbe arruolarlo e mandarlo in missione speciale in Afghanistan, a rastrellare talebani sui monti. Se i talebani attaccassero il fortino e il papero sopravvivesse, la vita acquisterebbe di nuovo valore. è la malattia che fa capire il valore della salute e il rischio di morte quello della vita.

Anche se resto convinto che il problema del papero sia il porno, che gli impedisce di coltivare qualsiasi hobby che non preveda monitor e fazzolettini di carta:

[]
Scusa ma IMHO si unisce ai Talebani che (come Lui) odiano le donnacce che provocano i poveri maschi e lo impiegherebbero come attentatore suicida X qualche scuola femminile.
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#1795 Messaggio da Drogato_ di_porno »

L'importante è che il paperotto esca dalla cameretta degli orrori, spezzando il delizioso incantesimo, il cerchio magico monitor - scottex - cazzo che promette felicità ma restituisce dolore. C'è tanta di quella bellezza ad attenderlo fuori dalla cameretta...siamo 6 miliardi di persone, chissà quante donne senza partner insoddisfatte ci sono nel mondo, donne che hanno bisogno di un maschio. Perchè il papero vuole privarle di questo piacere?

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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#1796 Messaggio da Paperinik »

Anche qui risposta al volo.
Ai tempi delle medie, quando avevo 12 anni o giù di lì, frequentavo una piccola cerchia di ragazzini, 3 o 4 persone, 1 maschio e delle ragazzine. Uscivamo a mangiare le pizze, andavamo in motorino fuori a giro le sere d'estate...il ragazzino lo ricordo come un bravo figliolo, tranquillo, faceva il volontario alla Misericordia...durò un annetto, poi il tempo ci ha fatto allontanare e di loro persi le tracce.
Un sabato di qualche annetto fa, un sabato fotocopia di qualunque sabato, o qualsivoglia altro giorno degli ultimi 10 anni, ero a guardare la tv quando mi raggiunge mia madre e mi dice che quel mio amico il giorno prima disse ai suoi che andava a prendere una cosa in garage, e lì si impiccò. Ovviamente rimasi colpito, nonostante non avessi sue notizie da anni, e ricordo di essermi sentito in colpa..poi col tempo ho capito.
Questo per dire che non c'entra un cazzo se parlo di morte e poi vado a parlare di fleshlight.

"Anche l'uomo più sano e più sereno può risolversi per il suicidio, quando l'enormità dei dolori e della sventura che si avanza inevitabile sopraffà il terrore della morte."

"Dolori e sventura che avanzano" chiamateli come volete: pensione a 70 anni, serenità e realizzazione come miraggio sahaariano, eterna insoddisfazione, futuro come minaccia più che come promessa, vuoto emotivo e sentimentale, alienazione, scarsa fiducia nell'uomo ecc...
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.

06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI

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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#1797 Messaggio da Barabino »

ora non buttarla in politica... la verita' e' che saresti solo e scontento anche se tu avessi piu' soldi e un lavoro meno faticoso...

tu sei scontento perche' ti sei messo in testa delle aspirazioni che non puoi raggiungere...

e te le sei messe in testa per cercare di riscattare la tua vita vuota... (cosa di cui non c'e' alcun bisogno... e poi e' molto piu' facile CAMBIARE la tua vita che riscattarla...)

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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#1798 Messaggio da Drogato_ di_porno »

dostum dici che c'entra il papero?
Babbo Natale a Berlino offre drink con droga a 15enne: è ottavo caso
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Berlino (Germania), 12 dic. (LaPresse/AP) - Un uomo vestito da Babbo Natale ha drogato una ragazzina di 15 anni nel mercatino di Natale di Alexanderplatz a Berlino questo weekend e si tratta dell'ottava vittima in una settimana. Lo riferisce il portavoce della polizia, Ivo Habedank. Santa Klaus ha offerto un bicchierino sia alla giovane che a una sua amica, che ha però rifiutato. Dopo aver ingerito la bevanda la 15enne ha cominciato a vomitare ed è stata trasportata in ospedale. Nei casi precedenti un uomo non identificato aveva distribuito delle mini bottiglie di liquore dicendo che stava festeggiando la nascita di suo figlio. Stando alle informazioni rilasciate dalla polizia, alcune delle vittime, la maggior parte giovani donne, hanno perso conoscenza e sono state ricoverate per breve tempo in ospedale. Secondo le autorità, il sospetto starebbe usando una droga da stupro, cioè una di quelle sostanze usate nelle discoteche per debilitare le ragazze e poi approfittare di loro.
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#1799 Messaggio da BARNEY »

Dico anch'io brevemente la mia.

Non conosco di persona il Papero e, dunque, non so sino a che punto quello che lui scrive sia il frutto di un autentico e profondo malessere e quanto sia, invece, gratuito auto-compatimento, finalizzato a mantenere viva l'attenzione su di sè, in un assurdo delirio narcisista.

Pur tra qualche perlessità, provo ad ipotizzare che si tratti di autentico malessere, anche perchè, altrimenti, non varebbe nemmeno la pena di occuparsene.

Il consiglio, se di vero malessere si tratta, è lo stesso che ti ha dato Alex: rivolgiti ad uno specialista che ti supporti e ti aiuti a superare progressivamente il vuoto e la solitudine che ti circonda.

Tieni presente, però (parlo per esperienza personale) che lo psicologo è solo un SUPPORTO: se non abbandoni quel senso di auto-commiserazione e non trovi la forza di reagire, nemmeno il migliore psicologo del mondo potrà supplire alla tua abulia ed alla tua ignavia.

L'abuso del porno (su cui Drughy ha scritto) è, a mio parere, non la causa, ma l'effetto del tuo malessere: vivi in solitudine, non ti sforzi di conoscere e vedere altre persone e, dunque, ricadi nel pericoloso "mondo dei sogni" porno, popolato di donne plastificate e irragiungibili, viventi a Los Angeles o a Budapest, con scene di sesso assolutamente avulse e distanti, sotto ogni profilo, da una normale scena di sesso.

E' la stessa differenza che c'è tra giocare alla playstation alla guida di una F1 e guidare dal vivo una automobile.

Te lo ripeto, a scanso di equivoci: se stai davero così male come dici, non credo tu abbia lo stimolo e lo "scatto" per risolvere da solo la tua situazione.

Rivolgiti ad un bravo psicologo che ti supporti - inutile parlare dei tuoi problemi su un forum porno - e, insieme a lui, elabora una terapia per uscire dalla tua situazione e perseguila con decisione tutti i giorni.

Altre vie d'uscita non ne vedo.

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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno

#1800 Messaggio da baroccosiffredi »

Barabino ha scritto:
tu sei scontento perche' ti sei messo in testa delle aspirazioni che non puoi raggiungere...

e te le sei messe in testa per cercare di riscattare la tua vita vuota... (cosa di cui non c'e' alcun bisogno... e poi e' molto piu' facile CAMBIARE la tua vita che riscattarla...)
Qualcun altro non sarebbe così pessimista. :awww:


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