Alda M ha scritto:E' incredibile che si ponga la questione in questi termini rudimentali quando si parla di comunismo,
come se vittoria o sconfitta fossero gli unici due modi di esistenza di teorie e vicende umane non ancora esaurite.
quando si tratta di tutta la storia interna al marxismo e dei suoi rapporti con la storia pre e post-marxiste, e includo anche il comunismo come portato storico,
la conclusione non puó essere una di quelle banalità del tipo: il marxismo è "sempre valido" o "smentito dai fatti".
dietro il comunismo come esperienza storica, le istituzioni, le lotte, gli obiettivi, riusciti o falliti, c'è ancora il marxismo come matrice di esperienze intellettuali e storiche.
per più di un secolo questa dottrina è stata laboratorio di tante esperienze, riuscite o fallite, è stata stimolo anche per i suoi avversari e ispiratrice di controdottrine,
quindi è semplicemente barbaro parlare di smentite storiche. la storia non sputa queste sentenze sommarie:
questo è giusto, questo è sbagliato.
In linea di principio è vero.
Ma, da ex marxista convinto, trovo il concetto stesso di marxsismo del tutto fuori luogo, nella società contemporanea. Esperienze intellettuali e storiche che peró, sinceramente, la si dovrebbe far finita di citare o prendere ad esempio.
Le tasse sono bellissime!
"Avete capito? Qui non serve un perito..." Bugo, Il Sintetizzatore
Alda M ha scritto:E' incredibile che si ponga la questione in questi termini rudimentali quando si parla di comunismo,
come se vittoria o sconfitta fossero gli unici due modi di esistenza di teorie e vicende umane non ancora esaurite.
quando si tratta di tutta la storia interna al marxismo e dei suoi rapporti con la storia pre e post-marxiste, e includo anche il comunismo come portato storico,
la conclusione non puó essere una di quelle banalità del tipo: il marxismo è "sempre valido" o "smentito dai fatti".
dietro il comunismo come esperienza storica, le istituzioni, le lotte, gli obiettivi, riusciti o falliti, c'è ancora il marxismo come matrice di esperienze intellettuali e storiche.
per più di un secolo questa dottrina è stata laboratorio di tante esperienze, riuscite o fallite, è stata stimolo anche per i suoi avversari e ispiratrice di controdottrine,
quindi è semplicemente barbaro parlare di smentite storiche. la storia non sputa queste sentenze sommarie:
questo è giusto, questo è sbagliato.
In linea di principio è vero.
Ma, da ex marxista convinto, trovo il concetto stesso di marxsismo del tutto fuori luogo, nella società contemporanea. Esperienze intellettuali e storiche che peró, sinceramente, la si dovrebbe far finita di citare o prendere ad esempio.
Perchè fuori luogo?
se rileggi la descrizione che fa Engels della condizione del proletariato nella periferia di Manchester,
della condizione delle famiglie degli sfruttati e del degrado prodotto del capitalismo rivedi ancora oggi la fotografia della società contemporanea.
è fuori luogo se ci raccontiamo la favola che la società siamo noi che guardiamo le veline in tv la sera,
ma non lo è se prendiamo coscienza che la nostra società è fatta anche di gente che vive il degrado delle periferie, quartieri dormitorio, gente che divide un bilocale con altre sette persone, immigrati che lavorano quattordici ore al giorno in fabbriche improvvisate in qualche scantinato e ci dormono pure e via discorrendo
Chi è democratico "è a pieno titolo antifascista" e la destra deve riconoscersi nei valori dell'antifascismo. Lo ha detto Gianfranco Fini alla festa di Azione giovani 'Atreju 08' a Roma. "Quando ci si confronta con la storia - ha ribadito Fini - serve la consapevolezza che un periodo storico va giudicato nel suo complesso, e il giudizio complessivo da parte della destra del periodo del fascismo storico, dal 1922 al 1945 deve essere negativo, in ragione della limitazione e poi della soppressione della libertà . Non possiamo prescindere dai dati storici, il passato non lo possiamo nè ignorare, nè mistificare". Il presidente della Camera ha scandito a chiare lettere che non solo le leggi razziali sono state la colpa grave del fascismo, ma anche "la soppressione della libertà , la negazione dell'uguaglianza e infine la dichiarazione della guerra, una catastrofe che i nostri padri non hanno dimenticato".
e Alemanno:
Alemanno ha dichiarato di trovarsi perfettamente d'accordo con quanto affermato da Fini: "Le dichiarazioni del Presidente Fini sulla condanna storica del fascismo chiudono definitivamente le polemiche di questi giorni: tutto il gruppo dirigente di Alleanza Nazionale, compreso il sottoscritto, ha elaborato le Tesi di Fiuggi, ha guidato il Partito in questi anni e quindi non puó non ritrovarsi in questo percorso e in queste dichiarazioni".
...un uomo in conflitto con se stesso
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
Squirtone, è da un pó che cè un conflitto, una lotto di potere all'interno degli ex fascisti (ex?).
Credo il voltagabbana voglia mostrarsi sempre più moderato, democristiano per ambire a qualche altra poltrona.
Il fatto che mi fà ridere, se non piangere, è che gli iscritti di AN, sin da Fiuggi continuano ancora a non aver capito che devono smetterla di fare il saluto romano.
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.
Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).
canelloski fammi posto in cella e tieni il grammofono co l'interanzionale basso che sto a legge cavalcà la tigre
bentornato doc
secundis
concordo con alda si sull'esistenza di condizioni "proletarie" o più terra terra di fascie deboli che offrirebbero una reale base a ideologie "socialiste" ... il gran casino è che vanno ripensate e attualizzate e marx non è cristo gesù ( oddio per me che so tradizionalista ario SI lo è ma non c'entra na fava )
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
Chi è democratico "è a pieno titolo antifascista" e la destra deve riconoscersi nei valori dell'antifascismo. Lo ha detto Gianfranco Fini alla festa di Azione giovani 'Atreju 08' a Roma. "Quando ci si confronta con la storia - ha ribadito Fini - serve la consapevolezza che un periodo storico va giudicato nel suo complesso, e il giudizio complessivo da parte della destra del periodo del fascismo storico, dal 1922 al 1945 deve essere negativo, in ragione della limitazione e poi della soppressione della libertà . Non possiamo prescindere dai dati storici, il passato non lo possiamo nè ignorare, nè mistificare". Il presidente della Camera ha scandito a chiare lettere che non solo le leggi razziali sono state la colpa grave del fascismo, ma anche "la soppressione della libertà , la negazione dell'uguaglianza e infine la dichiarazione della guerra, una catastrofe che i nostri padri non hanno dimenticato".
e Alemanno:
Alemanno ha dichiarato di trovarsi perfettamente d'accordo con quanto affermato da Fini: "Le dichiarazioni del Presidente Fini sulla condanna storica del fascismo chiudono definitivamente le polemiche di questi giorni: tutto il gruppo dirigente di Alleanza Nazionale, compreso il sottoscritto, ha elaborato le Tesi di Fiuggi, ha guidato il Partito in questi anni e quindi non puó non ritrovarsi in questo percorso e in queste dichiarazioni".
...un uomo in conflitto con se stesso
manca il pensiero di La Russa....speriamo che al contrario di Alemanno stia zitto ma il buon Ignazio è piu ruspante e meno ipocrita del sindaco di Roma....la loro piu' giusta collocazione politica sarebbe con Starace personaggio politico che detesto ma che almeno mostra un pó di coerenza....
Chi è democratico "è a pieno titolo antifascista" e la destra deve riconoscersi nei valori dell'antifascismo. Lo ha detto Gianfranco Fini alla festa di Azione giovani 'Atreju 08' a Roma. "Quando ci si confronta con la storia - ha ribadito Fini - serve la consapevolezza che un periodo storico va giudicato nel suo complesso, e il giudizio complessivo da parte della destra del periodo del fascismo storico, dal 1922 al 1945 deve essere negativo, in ragione della limitazione e poi della soppressione della libertà . Non possiamo prescindere dai dati storici, il passato non lo possiamo nè ignorare, nè mistificare". Il presidente della Camera ha scandito a chiare lettere che non solo le leggi razziali sono state la colpa grave del fascismo, ma anche "la soppressione della libertà , la negazione dell'uguaglianza e infine la dichiarazione della guerra, una catastrofe che i nostri padri non hanno dimenticato".
e Alemanno:
Alemanno ha dichiarato di trovarsi perfettamente d'accordo con quanto affermato da Fini: "Le dichiarazioni del Presidente Fini sulla condanna storica del fascismo chiudono definitivamente le polemiche di questi giorni: tutto il gruppo dirigente di Alleanza Nazionale, compreso il sottoscritto, ha elaborato le Tesi di Fiuggi, ha guidato il Partito in questi anni e quindi non puó non ritrovarsi in questo percorso e in queste dichiarazioni".
...un uomo in conflitto con se stesso
manca il pensiero di La Russa....speriamo che al contrario di Alemanno stia zitto ma il buon Ignazio è piu ruspante e meno ipocrita del sindaco di Roma....la loro piu' giusta collocazione politica sarebbe con Starace personaggio politico che detesto ma che almeno mostra un pó di coerenza....
Starace era un personaggio grottesco.....ma almeno si dimostró coerente anche nel momento in cui venne fucilato dai partigiani....anche se forse nel suo caso si trattó piu' di ottusita che di vero coraggio
Chi è democratico "è a pieno titolo antifascista" e la destra deve riconoscersi nei valori dell'antifascismo. Lo ha detto Gianfranco Fini alla festa di Azione giovani 'Atreju 08' a Roma. "Quando ci si confronta con la storia - ha ribadito Fini - serve la consapevolezza che un periodo storico va giudicato nel suo complesso, e il giudizio complessivo da parte della destra del periodo del fascismo storico, dal 1922 al 1945 deve essere negativo, in ragione della limitazione e poi della soppressione della libertà . Non possiamo prescindere dai dati storici, il passato non lo possiamo nè ignorare, nè mistificare". Il presidente della Camera ha scandito a chiare lettere che non solo le leggi razziali sono state la colpa grave del fascismo, ma anche "la soppressione della libertà , la negazione dell'uguaglianza e infine la dichiarazione della guerra, una catastrofe che i nostri padri non hanno dimenticato".
e Alemanno:
Alemanno ha dichiarato di trovarsi perfettamente d'accordo con quanto affermato da Fini: "Le dichiarazioni del Presidente Fini sulla condanna storica del fascismo chiudono definitivamente le polemiche di questi giorni: tutto il gruppo dirigente di Alleanza Nazionale, compreso il sottoscritto, ha elaborato le Tesi di Fiuggi, ha guidato il Partito in questi anni e quindi non puó non ritrovarsi in questo percorso e in queste dichiarazioni".
...un uomo in conflitto con se stesso
manca il pensiero di La Russa....speriamo che al contrario di Alemanno stia zitto ma il buon Ignazio è piu ruspante e meno ipocrita del sindaco di Roma....
Roma, 13/09/2008 - 16:36
FASCISMO: LA RUSSA, CONCORDO CON FINI
"Occorre continuare a lavorare per una memoria condivisa. In questo senso concordo pienamente con Fini come a suo tempo ho plaudito alle parole di Violante, ai libri di Pansa e alla musica di De Gregori. Questo e' e resta il mio pensiero. Non lo dico da oggi essendo io stato tra i piu' convinti estensori delle argomentate tesi approvate a Fiuggi sulla questione 'fascismo-antifascismo' tanto definitive quanto attuali". Lo afferma in una nota il ministro della Difesa e reggente di An, Ignazio La Russa, commentando le parole di oggi del presidente della Camera, Gianfranco Fini, sul fascismo. "D'altronde lo sanno bene i pochi che si sono presi la briga di leggere il mio intervento dell'8 settembre dalla prima all'ultima parola - conclude La Russa - Per intero e senza ipocrisia".
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
Alda M ha scritto:E' incredibile che si ponga la questione in questi termini rudimentali quando si parla di comunismo,
come se vittoria o sconfitta fossero gli unici due modi di esistenza di teorie e vicende umane non ancora esaurite.
quando si tratta di tutta la storia interna al marxismo e dei suoi rapporti con la storia pre e post-marxiste, e includo anche il comunismo come portato storico,
la conclusione non puó essere una di quelle banalità del tipo: il marxismo è "sempre valido" o "smentito dai fatti".
dietro il comunismo come esperienza storica, le istituzioni, le lotte, gli obiettivi, riusciti o falliti, c'è ancora il marxismo come matrice di esperienze intellettuali e storiche.
per più di un secolo questa dottrina è stata laboratorio di tante esperienze, riuscite o fallite, è stata stimolo anche per i suoi avversari e ispiratrice di controdottrine,
quindi è semplicemente barbaro parlare di smentite storiche. la storia non sputa queste sentenze sommarie:
questo è giusto, questo è sbagliato.
signori, il malato è morto, ma l'operazione è stata perfetta. complimenti. firmato K.Marx
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Alda M ha scritto:E' incredibile che si ponga la questione in questi termini rudimentali quando si parla di comunismo,
come se vittoria o sconfitta fossero gli unici due modi di esistenza di teorie e vicende umane non ancora esaurite.
quando si tratta di tutta la storia interna al marxismo e dei suoi rapporti con la storia pre e post-marxiste, e includo anche il comunismo come portato storico,
la conclusione non puó essere una di quelle banalità del tipo: il marxismo è "sempre valido" o "smentito dai fatti".
dietro il comunismo come esperienza storica, le istituzioni, le lotte, gli obiettivi, riusciti o falliti, c'è ancora il marxismo come matrice di esperienze intellettuali e storiche.
per più di un secolo questa dottrina è stata laboratorio di tante esperienze, riuscite o fallite, è stata stimolo anche per i suoi avversari e ispiratrice di controdottrine,
quindi è semplicemente barbaro parlare di smentite storiche. la storia non sputa queste sentenze sommarie:
questo è giusto, questo è sbagliato.
signori, il malato è morto, ma l'operazione è stata perfetta. complimenti. firmato K.Marx