giorgiograndi ha scritto: ↑06/11/2020, 10:18
Tutto chiaro, quale sarebbe il nome esatto dell'analisi a cui dovrei sottopormi?
Test di tipizzazione linfocitaria.
Tenendo presente che la risposta va interpretata da un bravo immunologo, ematologo o anche reumatologo, che deve essere informato del motivo della richiesta e della tua storia.
Tenendo presente che in ogni caso la sua risposta sarà di tipo probabiistico e non assoluto, nel senso che se hai avuto incontri ravvicinati del terzo tipo con tua moglie nel periodo della sua positività al tampone e tu hai un assetto linfocitaro "tosto" per combattere il virus Sars-CoV-2, sarà estremamente probabile (>95%) che sia andata come pensiamo, ma resta un 5% (o anche meno) di aleatorietà legata a una possibile bassa carica di tua moglie. Viceversa se hai avuto contatti di II o I tipo e l'esame potrà dire che hai un assetto "tosto" che però magari non ha mai combattuto effettivamente contro il virus.
Lo so che è una cosa non risolutiva, che non dà la patente di immunità, ma questo è lo stato dell'arte in moltissimi campi della medicina, che, come ci ricorda spesso Canella, è una forma di artigianato che usa la scienza (intesa come scienza esatta), ma è ancora ben lungi dal divenire tale. E tutta la vicenda mondiale del Covid-19 sta lì a mostrarlo ai 7 miliardi e passa che siamo.
Se solo una parte degli investimenti che si fanno per la ricerca militare venisse dirottata verso scopi umanitari, forse...