Squirto ha scritto: zio ha scritto:a volte i veri censori sono quelli che invocano la libertà
come il "Popolo della Libertà "? (si scherza eh...

)
ahimè, senza dubbio anche.
Squirto ha scritto:
zio ha scritto:d'altra parte, se un pensiero, un'immagine non diventa pubblica, cioè non si sottopone alla critica, non puó pretendere di rappresentare qualcosa di vero.
cos'è il "vero"? e solo il 'vero' deve essere rappresentato? io su questo piano non riesco a seguirti...
questa domanda caro squirto ci seguirà nonostante le cose che ci diciamo.
avevo scritto "qualcosa di vero" in maniera che io potessi intendere un frammento della Verità , e tu, la sua relatività .
sul resto: no, non si rappresenta solo qualcosa di vero, ma anche il suo opposto, che poi è dire qualcosa sempre della stessa natura.
per quanto mi riguarda le comunicazioni sono fatte per affermare e non per negare. l'altro giorno leggevo un regolamento dove si diceva (è un'argomento che ti spallerà sicuramente) che le insegne delle vetrine sono un elemento di disturbo della scena urbana e pertanto devono conformarsi ad una immagine uguale per tutte.
io se avessi dovuto scrivere quell'articolo non avrei connotato l'immagine negativa (come se il legislatore dovesse sempre negare). io avrei scritto semmai "le insegne delle vetrine rappresentano un elemento che se controllato, puó aiutare a connotare l'immagine urbana. pertanto....".
cioè per me il legislatore in primis deve promuovere. il fatto di negare è conseguenziale non prioritario.
sai, e lo ripeto ormai da anni, per me che l'italia si dichiari nella costituzione "antifascista", ha fatto il suo tempo. preferirei si dichiarasse invece "per" la libertà , la capacità di impresa, etc.
so che l'accezione antifascista al suo interno riassume questi valori, ma preferirei venissero fuori direttamente non essendo più nel dopoguerra.

"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw