
[O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
effettivamente il nazista di origini nobili, un po' disturbato mentalmente, e' un personaggio ricorrente... 

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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
forse Lele Mora e' piu' individualista e non se la prende per offese che non lo riguardano PERSONALMENTE ma solo come CATEGORIA ASTRATTA.Il Fede ha scritto: Io potrei capire ( almeno da una parte ) l'impegno di Mora se tutto il club di B. avesse fatto qualcosa ( o almeno provato a fare qualcosa ) per abbattere l'omofobia. E' come se tu facessi l'elettricista e tu fossi al servizio di uno che ti considera inferiore in quanto elettricista. La trovo poco gratificante come situazione, tutto qua.
Se tu facessi il segretario/autista/domestico di un miliardario tedesco che (per la tattica di trovare un nemico comune con gli interlocutori) parla spesso male degli italiani, ma poi a te ti tratta strabene e il posto di lavoro e' una favola, te la prenderesti o no?
Esprimo il dubbio che, se ci troviamo la convenienza, tu (ma anche io) troveresti il modo di zuccherare la pillola...
"ma lui non parla male di tutti gli italiani... solo dei napoletani che ascoltano i neomelodici col volume a palla..."

"ma lui non parla male di tutti gli omosessuali... solo delle checche piu' ridicole..."

A un certo punto e' un atteggiamento maturo anche accettare questi compromessi... parlo per me, eh!
Per non parlare della situazione che si viene a creare: se Lele Mora porta le donne a Berlusconi, NON puo' mettersi in competizione di mascolinita' con SB... e' opportuno per lui fare la parte dell'eunuco culattone, per rassicurare il cliente sulla sua (declinante) virilita'...
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
quando capitanvideo dice che tutti i politici fanno schifo,non ha davvero tutti i torti
questi ci prendono per il culo
ma come mai non vedo questi servizi sul tg1,tg2,rete 4(?)italia1 canale 5 ecc..chissà perchè..mi raccomando mandate a casa la comunista gabanelli,che fà cattiva pubblicità all'italia

questi ci prendono per il culo

ma come mai non vedo questi servizi sul tg1,tg2,rete 4(?)italia1 canale 5 ecc..chissà perchè..mi raccomando mandate a casa la comunista gabanelli,che fà cattiva pubblicità all'italia

il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
la vuol mandare via la rai....magari va a la 7 

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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
katmandu69 ha scritto:quando capitanvideo dice che tutti i politici fanno schifo,non ha davvero tutti i torti![]()

Non sai quante volte vorrei intervenire ma mi limito a leggere perche' non voglio rompere troppo la scatole.....
ma accumulo, poi come sempre esplodo e cago 100 messaggi in due giorni

Ottimo messaggio della Gabanelli. Brava!
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Crozza: "Lele Mora in manette. Pare che Ruby abbia telefonato in questura dicendo "Sono sua zia!" 

“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Ero sicuro che Amato fosse morto, ho messo su Rai3 e a momenti mi veniva un colpo.
Poi mi son ricordato che era Padoa Schioppa quello morto.
Delirium tremens, here I come.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Questo individuo è particolarmente odioso, incazzoso. Ex della CGIL e naturalmente ex PSI. Anche lui va in tv a gridare per far da guastatore, come Maurizio Lupi. Hanno l'idea che per farsi rispettare nelle trasmissioni "ostili", per dimostrare qualcosa (non si sa bene cosa) l'unica via è quella di urlare come ossessi.
Secondo me farebbero una figura migliore con un' esposizione pacata, mirata a controbattere punto su punto, anzichè inveire in quel modo. Non mi sembra una gran tattica parlare confusamente sopra gli altri e impedire la discussione. Non so, cosa credono di ottenere?
A sto punto mi sorge il dubbio che sia Silvio a ordinargli come comportarsi e che sappiano di essere sotto l'occhio di Silvio.
Brutte facce, brutta gente.

Secondo me farebbero una figura migliore con un' esposizione pacata, mirata a controbattere punto su punto, anzichè inveire in quel modo. Non mi sembra una gran tattica parlare confusamente sopra gli altri e impedire la discussione. Non so, cosa credono di ottenere?
A sto punto mi sorge il dubbio che sia Silvio a ordinargli come comportarsi e che sappiano di essere sotto l'occhio di Silvio.
Brutte facce, brutta gente.

“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Pisapia e Milano
Ecco la linea programmaticadel Sindaco di milano, Sig Pisapia
a Voi trarre conclusioni sulla filosofia......
parole, parole, vedremo poi i fatti, " Milano piu' bella, accogliente, vera, sincera" ...etc etc tanta retorica e filosofia del nulla !!!!!!!
per ora Milano ed i suoi cittadini attendono, poi saran di nuovo le 5 giornate......
Ecco il decalogo della nuova Milano
Fonte Comune di Milano )
La Giunta ha approvato le linee programmatiche del mandato. Un modello declinato in dieci punti che mirano allo sviluppo economico, sociale, culturale e intergenerazionale della città
La Giunta guidata dal Sindaco Giuliano Pisapia ha approvato ieri, 15 giugno, il testo con le "Linee programmatiche" relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato. Obiettivo generale dell’azione di governo per i prossimi cinque anni sarà costruire il futuro di una città globale, coesa e protagonista di un nuovo sviluppo economico, sociale, culturale, intergenerazionale per realizzare una Milano che accoglie e valorizza la tradizione di solidarietà ospitale ambrosiana e la grande risorsa di una società civile aperta e inclusiva. Un modello declinato in dieci punti di progetto.
Linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato
La visione generale
Obiettivo generale dell’azione di governo per i prossimi cinque anni sarà costruire il futuro di una città globale, coesa e protagonista di un nuovo sviluppo economico, sociale, culturale, intergenerazionale. Sarà una Milano che accoglie e valorizza la tradizione di solidarietà ospitale ambrosiana e la grande risorsa di una società civile aperta e inclusiva.
Un modello declinato nei seguenti dieci punti di progetto.
1. Milano orgogliosa della sua storia di sviluppo civile e sociale, della sua produzione e del suo lavoro, della sua fedeltà alla democrazia e alla partecipazione in cui sono nate la Cooperazione, la prima Camera del Lavoro, la prima Associazione di industriali, i partiti di massa socialista e cattolico; Milano capitale dell’antifascismo e Medaglia d’Oro della Resistenza, che ospita la Casa della Memoria e la Fondazione della Shoah.
2. Milano più giovane, perché città in grado di generare futuro per le nuove generazioni, capace di evitare che i suoi giovani siano costretti ad andare altrove seguendo un lavoro precario o una casa a buon mercato. Milano città in cui si arriva e si rimane per scelta, perché ci si vive bene, perché si lavora, si studia, si può formare una famiglia e far
crescere bambini.
3. Milano più bella e verde, perché ricca di spazi urbani curati, in quartieri che sono città e non periferie; con un’edilizia e un disegno urbanistico ben progettato e con tanto spazio in cui muoversi, perché la terra e il verde sono spazi di vita e socializzazione e l’aria, finalmente pulita, non è una minaccia per la salute. Una città dove si possa andare in bicicletta, a piedi o con i mezzi pubblici anche di notte. Una città che trasforma e riutilizza quello che c’è e che provvede a regolare anche il sottosuolo, il rumore, le acque.
4. Milano capitale dello studio, delle attività e della produzione culturale; capitale del lavoro, perché ancora una volta ha promosso l’istruzione pubblica, i nuovi saperi, la ricerca, le produzioni che assicurano lavoro di qualità e determinano nuova ricchezza; città che chiede alla scienza, al diritto e all’economia di essere riferimento per le politiche pubbliche.
5. Milano più giusta, che riconosce e si avvale della ricchezza e delle competenze delle donne, che afferma i diritti fondamentali civili e sociali. Milano con un Welfare che non lasci sole o ai margini le persone anziane e quelle con difficoltà gravi. Una Milano in cui democrazia non è solo il voto – per tutti quelli che ci abitano – ma pratica riconosciuta e promossa attraverso processi di vera cittadinanza e partecipazione attiva.
6. Milano più libera, in cui si possa scegliere la propria vita e costruire il proprio futuro, vivere relazioni di conoscenza, di amicizia, di amore, di coppia senza temere discriminazioni o pregiudizio, senza il peso oppressivo del bisogno o dell’esclusione, in cui nessuno si senta solo o straniero. Una città che ripropone come pubblici, cioè ricchezza collettiva che produce valore e lavoro, i servizi a rete: acqua, energia, trasporto, wi-fi. Libera anche perché costruisce l’autonomia di chi non ha le abilità degli altri, di chi si misura con ostacoli materiali che i più nemmeno vedono.
7. Milano città aperta, che riconsegna ai cittadini spazi e sedi pubbliche, scuole, biblioteche, negozi e alloggi popolari; che usa le risorse che possiede perché siano centri di vita permanenti; che si riconverte alle energie rinnovabili, al cablaggio e al wi-fi; che entra nella rete delle città virtuose per consumi e standard ambientali; che ha il mondo dentro di sé e vive nel mondo.
8. Milano città della buona amministrazione, in cui l’ente pubblico è vicino al cittadino ed è suo amico, con funzionari e dipendenti parte attiva della trasformazione. Milano che ha un progetto per usare bene le risorse pubbliche e mobilitare quelle private, che vuole costituire il governo della area metropolitana e istituire Municipi con poteri effettivi al posto delle Zone, che vuole il controllo dei cittadini sul funzionamento dei servizi. Milano città che torna alla dignità della tradizione municipale che è la sua storia.
9. Milano città per l’Italia, che con le altre grandi città del Nord opera per un vero federalismo di responsabilità e solidale, che riconfermi il patto unitario della Costituzione e della Repubblica. Una città che si impegna con le altre per le grandi reti e le aziende partecipate per le nuove politiche energetiche e ambientali, per la collaborazione tra i sistemi universitari, per il rapporto con il Nord e il Centro Europa come con l’area mediterranea; che si propone ancora e di nuovo come riferimento nei settori più avanzati delle nuove scienze e tecnologie, della produzione culturale e della innovazione.
10. Milano e l’Expo, perché il 2015 lasci lavoro, intelligenza e spazi pubblici; una tappa della cultura mondiale che presenta i problemi e propone le soluzioni per “Nutrire il Pianeta, energie per la vita”; un modello di futuro per una agricoltura moderna, cioè naturale e scientifica, in tutta la filiera dalla produzione alla conservazione, dalla logistica
all’industria alimentare; che esalta il patrimonio di cultura della produzione e della alimentazione, di cui siamo parte importante. Una Expo diffusa in città, nell’area metropolitana, nel Parco Agricolo Sud.
Ecco la linea programmaticadel Sindaco di milano, Sig Pisapia
a Voi trarre conclusioni sulla filosofia......
parole, parole, vedremo poi i fatti, " Milano piu' bella, accogliente, vera, sincera" ...etc etc tanta retorica e filosofia del nulla !!!!!!!
per ora Milano ed i suoi cittadini attendono, poi saran di nuovo le 5 giornate......
Ecco il decalogo della nuova Milano
Fonte Comune di Milano )
La Giunta ha approvato le linee programmatiche del mandato. Un modello declinato in dieci punti che mirano allo sviluppo economico, sociale, culturale e intergenerazionale della città
La Giunta guidata dal Sindaco Giuliano Pisapia ha approvato ieri, 15 giugno, il testo con le "Linee programmatiche" relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato. Obiettivo generale dell’azione di governo per i prossimi cinque anni sarà costruire il futuro di una città globale, coesa e protagonista di un nuovo sviluppo economico, sociale, culturale, intergenerazionale per realizzare una Milano che accoglie e valorizza la tradizione di solidarietà ospitale ambrosiana e la grande risorsa di una società civile aperta e inclusiva. Un modello declinato in dieci punti di progetto.
Linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato
La visione generale
Obiettivo generale dell’azione di governo per i prossimi cinque anni sarà costruire il futuro di una città globale, coesa e protagonista di un nuovo sviluppo economico, sociale, culturale, intergenerazionale. Sarà una Milano che accoglie e valorizza la tradizione di solidarietà ospitale ambrosiana e la grande risorsa di una società civile aperta e inclusiva.
Un modello declinato nei seguenti dieci punti di progetto.
1. Milano orgogliosa della sua storia di sviluppo civile e sociale, della sua produzione e del suo lavoro, della sua fedeltà alla democrazia e alla partecipazione in cui sono nate la Cooperazione, la prima Camera del Lavoro, la prima Associazione di industriali, i partiti di massa socialista e cattolico; Milano capitale dell’antifascismo e Medaglia d’Oro della Resistenza, che ospita la Casa della Memoria e la Fondazione della Shoah.
2. Milano più giovane, perché città in grado di generare futuro per le nuove generazioni, capace di evitare che i suoi giovani siano costretti ad andare altrove seguendo un lavoro precario o una casa a buon mercato. Milano città in cui si arriva e si rimane per scelta, perché ci si vive bene, perché si lavora, si studia, si può formare una famiglia e far
crescere bambini.
3. Milano più bella e verde, perché ricca di spazi urbani curati, in quartieri che sono città e non periferie; con un’edilizia e un disegno urbanistico ben progettato e con tanto spazio in cui muoversi, perché la terra e il verde sono spazi di vita e socializzazione e l’aria, finalmente pulita, non è una minaccia per la salute. Una città dove si possa andare in bicicletta, a piedi o con i mezzi pubblici anche di notte. Una città che trasforma e riutilizza quello che c’è e che provvede a regolare anche il sottosuolo, il rumore, le acque.
4. Milano capitale dello studio, delle attività e della produzione culturale; capitale del lavoro, perché ancora una volta ha promosso l’istruzione pubblica, i nuovi saperi, la ricerca, le produzioni che assicurano lavoro di qualità e determinano nuova ricchezza; città che chiede alla scienza, al diritto e all’economia di essere riferimento per le politiche pubbliche.
5. Milano più giusta, che riconosce e si avvale della ricchezza e delle competenze delle donne, che afferma i diritti fondamentali civili e sociali. Milano con un Welfare che non lasci sole o ai margini le persone anziane e quelle con difficoltà gravi. Una Milano in cui democrazia non è solo il voto – per tutti quelli che ci abitano – ma pratica riconosciuta e promossa attraverso processi di vera cittadinanza e partecipazione attiva.
6. Milano più libera, in cui si possa scegliere la propria vita e costruire il proprio futuro, vivere relazioni di conoscenza, di amicizia, di amore, di coppia senza temere discriminazioni o pregiudizio, senza il peso oppressivo del bisogno o dell’esclusione, in cui nessuno si senta solo o straniero. Una città che ripropone come pubblici, cioè ricchezza collettiva che produce valore e lavoro, i servizi a rete: acqua, energia, trasporto, wi-fi. Libera anche perché costruisce l’autonomia di chi non ha le abilità degli altri, di chi si misura con ostacoli materiali che i più nemmeno vedono.
7. Milano città aperta, che riconsegna ai cittadini spazi e sedi pubbliche, scuole, biblioteche, negozi e alloggi popolari; che usa le risorse che possiede perché siano centri di vita permanenti; che si riconverte alle energie rinnovabili, al cablaggio e al wi-fi; che entra nella rete delle città virtuose per consumi e standard ambientali; che ha il mondo dentro di sé e vive nel mondo.
8. Milano città della buona amministrazione, in cui l’ente pubblico è vicino al cittadino ed è suo amico, con funzionari e dipendenti parte attiva della trasformazione. Milano che ha un progetto per usare bene le risorse pubbliche e mobilitare quelle private, che vuole costituire il governo della area metropolitana e istituire Municipi con poteri effettivi al posto delle Zone, che vuole il controllo dei cittadini sul funzionamento dei servizi. Milano città che torna alla dignità della tradizione municipale che è la sua storia.
9. Milano città per l’Italia, che con le altre grandi città del Nord opera per un vero federalismo di responsabilità e solidale, che riconfermi il patto unitario della Costituzione e della Repubblica. Una città che si impegna con le altre per le grandi reti e le aziende partecipate per le nuove politiche energetiche e ambientali, per la collaborazione tra i sistemi universitari, per il rapporto con il Nord e il Centro Europa come con l’area mediterranea; che si propone ancora e di nuovo come riferimento nei settori più avanzati delle nuove scienze e tecnologie, della produzione culturale e della innovazione.
10. Milano e l’Expo, perché il 2015 lasci lavoro, intelligenza e spazi pubblici; una tappa della cultura mondiale che presenta i problemi e propone le soluzioni per “Nutrire il Pianeta, energie per la vita”; un modello di futuro per una agricoltura moderna, cioè naturale e scientifica, in tutta la filiera dalla produzione alla conservazione, dalla logistica
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Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
non sarei così preoccupato dei servi appena citati...
questi saranno i primi a tradirlo non appena capiranno che è finito.
"chi ruba per me, domani, ruberà anche da me"
vi ricordate di Fede e Lele che facevano la cresta su quello che pagava il capo per i ricatti?
sti ruffiani troveranno facilmente un'altro padrone a cui leccare il kulo..
questi saranno i primi a tradirlo non appena capiranno che è finito.
"chi ruba per me, domani, ruberà anche da me"
vi ricordate di Fede e Lele che facevano la cresta su quello che pagava il capo per i ricatti?
sti ruffiani troveranno facilmente un'altro padrone a cui leccare il kulo..
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.
Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
vero skorpio, chi tradisce una volta tradisce ancora.....
Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
federicoweb ha scritto:Pisapia e Milano
Ecco la linea programmaticadel Sindaco di milano, Sig Pisapia
a Voi trarre conclusioni sulla filosofia......
parole, parole, vedremo poi i fatti, " Milano piu' bella, accogliente, vera, sincera" ...etc etc tanta retorica e filosofia del nulla !!!!!!!
per ora Milano ed i suoi cittadini attendono, poi saran di nuovo le 5 giornate......
Ah Federì!
... e lascialo governare qualche annetto, no?
Poi tireremo le somme.
... e le tireranno i milanesi, soprattutto.
Rilassati...

La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
...mbè?!?
manco na parola su sto bisignani?!
manco na parola su sto bisignani?!
misha71
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
mi sembra un programma perfettofedericoweb ha scritto:Pisapia e Milano
Ecco la linea programmaticadel Sindaco di milano, Sig Pisapia
a Voi trarre conclusioni sulla filosofia......
parole, parole, vedremo poi i fatti, " Milano piu' bella, accogliente, vera, sincera" ...etc etc tanta retorica e filosofia del nulla !!!!!!!
per ora Milano ed i suoi cittadini attendono, poi saran di nuovo le 5 giornate......
Ecco il decalogo della nuova Milano
Fonte Comune di Milano )
La Giunta ha approvato le linee programmatiche del mandato. Un modello declinato in dieci punti che mirano allo sviluppo economico, sociale, culturale e intergenerazionale della città
La Giunta guidata dal Sindaco Giuliano Pisapia ha approvato ieri, 15 giugno, il testo con le "Linee programmatiche" relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato. Obiettivo generale dell’azione di governo per i prossimi cinque anni sarà costruire il futuro di una città globale, coesa e protagonista di un nuovo sviluppo economico, sociale, culturale, intergenerazionale per realizzare una Milano che accoglie e valorizza la tradizione di solidarietà ospitale ambrosiana e la grande risorsa di una società civile aperta e inclusiva. Un modello declinato in dieci punti di progetto.
Linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato
La visione generale
Obiettivo generale dell’azione di governo per i prossimi cinque anni sarà costruire il futuro di una città globale, coesa e protagonista di un nuovo sviluppo economico, sociale, culturale, intergenerazionale. Sarà una Milano che accoglie e valorizza la tradizione di solidarietà ospitale ambrosiana e la grande risorsa di una società civile aperta e inclusiva.
Un modello declinato nei seguenti dieci punti di progetto.
1. Milano orgogliosa della sua storia di sviluppo civile e sociale, della sua produzione e del suo lavoro, della sua fedeltà alla democrazia e alla partecipazione in cui sono nate la Cooperazione, la prima Camera del Lavoro, la prima Associazione di industriali, i partiti di massa socialista e cattolico; Milano capitale dell’antifascismo e Medaglia d’Oro della Resistenza, che ospita la Casa della Memoria e la Fondazione della Shoah.
2. Milano più giovane, perché città in grado di generare futuro per le nuove generazioni, capace di evitare che i suoi giovani siano costretti ad andare altrove seguendo un lavoro precario o una casa a buon mercato. Milano città in cui si arriva e si rimane per scelta, perché ci si vive bene, perché si lavora, si studia, si può formare una famiglia e far
crescere bambini.
3. Milano più bella e verde, perché ricca di spazi urbani curati, in quartieri che sono città e non periferie; con un’edilizia e un disegno urbanistico ben progettato e con tanto spazio in cui muoversi, perché la terra e il verde sono spazi di vita e socializzazione e l’aria, finalmente pulita, non è una minaccia per la salute. Una città dove si possa andare in bicicletta, a piedi o con i mezzi pubblici anche di notte. Una città che trasforma e riutilizza quello che c’è e che provvede a regolare anche il sottosuolo, il rumore, le acque.
4. Milano capitale dello studio, delle attività e della produzione culturale; capitale del lavoro, perché ancora una volta ha promosso l’istruzione pubblica, i nuovi saperi, la ricerca, le produzioni che assicurano lavoro di qualità e determinano nuova ricchezza; città che chiede alla scienza, al diritto e all’economia di essere riferimento per le politiche pubbliche.
5. Milano più giusta, che riconosce e si avvale della ricchezza e delle competenze delle donne, che afferma i diritti fondamentali civili e sociali. Milano con un Welfare che non lasci sole o ai margini le persone anziane e quelle con difficoltà gravi. Una Milano in cui democrazia non è solo il voto – per tutti quelli che ci abitano – ma pratica riconosciuta e promossa attraverso processi di vera cittadinanza e partecipazione attiva.
6. Milano più libera, in cui si possa scegliere la propria vita e costruire il proprio futuro, vivere relazioni di conoscenza, di amicizia, di amore, di coppia senza temere discriminazioni o pregiudizio, senza il peso oppressivo del bisogno o dell’esclusione, in cui nessuno si senta solo o straniero. Una città che ripropone come pubblici, cioè ricchezza collettiva che produce valore e lavoro, i servizi a rete: acqua, energia, trasporto, wi-fi. Libera anche perché costruisce l’autonomia di chi non ha le abilità degli altri, di chi si misura con ostacoli materiali che i più nemmeno vedono.
7. Milano città aperta, che riconsegna ai cittadini spazi e sedi pubbliche, scuole, biblioteche, negozi e alloggi popolari; che usa le risorse che possiede perché siano centri di vita permanenti; che si riconverte alle energie rinnovabili, al cablaggio e al wi-fi; che entra nella rete delle città virtuose per consumi e standard ambientali; che ha il mondo dentro di sé e vive nel mondo.
8. Milano città della buona amministrazione, in cui l’ente pubblico è vicino al cittadino ed è suo amico, con funzionari e dipendenti parte attiva della trasformazione. Milano che ha un progetto per usare bene le risorse pubbliche e mobilitare quelle private, che vuole costituire il governo della area metropolitana e istituire Municipi con poteri effettivi al posto delle Zone, che vuole il controllo dei cittadini sul funzionamento dei servizi. Milano città che torna alla dignità della tradizione municipale che è la sua storia.
9. Milano città per l’Italia, che con le altre grandi città del Nord opera per un vero federalismo di responsabilità e solidale, che riconfermi il patto unitario della Costituzione e della Repubblica. Una città che si impegna con le altre per le grandi reti e le aziende partecipate per le nuove politiche energetiche e ambientali, per la collaborazione tra i sistemi universitari, per il rapporto con il Nord e il Centro Europa come con l’area mediterranea; che si propone ancora e di nuovo come riferimento nei settori più avanzati delle nuove scienze e tecnologie, della produzione culturale e della innovazione.
10. Milano e l’Expo, perché il 2015 lasci lavoro, intelligenza e spazi pubblici; una tappa della cultura mondiale che presenta i problemi e propone le soluzioni per “Nutrire il Pianeta, energie per la vita”; un modello di futuro per una agricoltura moderna, cioè naturale e scientifica, in tutta la filiera dalla produzione alla conservazione, dalla logistica
all’industria alimentare; che esalta il patrimonio di cultura della produzione e della alimentazione, di cui siamo parte importante. Una Expo diffusa in città, nell’area metropolitana, nel Parco Agricolo Sud.
fra l'altro, è scritto in italiano comprensibile, il che è un gran passo in avanti rispetto agli standard cui siamo abituati
certo, non ha la semplicità (e la falsità) di un "meno tasse per tutti" o "più sicurezza per tutti", ma, cazzo, quelli erano insulti all'intelligenza...
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
E' il trentottesimo stratagemma dell'Arte di ottenere ragione di Schopenhauer: quando ti accorgi che nella discussione hai torto, spostala dalla contesa al contendente, offendilo, attaccalo con questioni personali, deridilo, non farlo parlare etc etc.Drogato_ di_porno ha scritto:Questo individuo è particolarmente odioso, incazzoso. Ex della CGIL e naturalmente ex PSI. Anche lui va in tv a gridare per far da guastatore, come Maurizio Lupi. Hanno l'idea che per farsi rispettare nelle trasmissioni "ostili", per dimostrare qualcosa (non si sa bene cosa) l'unica via è quella di urlare come ossessi.
Secondo me farebbero una figura migliore con un' esposizione pacata, mirata a controbattere punto su punto, anzichè inveire in quel modo. Non mi sembra una gran tattica parlare confusamente sopra gli altri e impedire la discussione. Non so, cosa credono di ottenere?
A sto punto mi sorge il dubbio che sia Silvio a ordinargli come comportarsi e che sappiano di essere sotto l'occhio di Silvio.
Brutte facce, brutta gente.
E d'altronde, quando mai in una discussione Sacconi (che deve a Brunetta il fatto di non essere il peggior ministro di questo governo ed uno dei peggiori di sempre) potrebbe pretendere di avere ragione nei fatti?
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)