[OT] Signore e signori: la guerra.

[estdipendente]

l’analisi sara’ anche fosca ma cicciuzzo che si autocita vale il post. “come scrivevo qualche giorno fa” mi ribalta

[GeishaBalls]

ho conosciuto qualche iraniano fuoriuscito sotto Ahmadinejad. La situazione era peggiore allora di adesso, dal loro punto di vista. Uno dei due era un poeta apertamente ostile al regime, l'altro era "colpevole" di avere un atteggiamento progressista, e solo per questo suo padre venne incarcerato per qualche giorno.
Oggi a livello sociale, a loro dire la situazione è migliorata, mentre quella di politica internazionale dipende giocoforza da altri fattori e fregacazzo della condizione del popolo

Già 20 anni fa (suggerisco di vedere Syriana) in Iran c'erano sacche diffuse di vita occidentale (o difforme dall'integralismo khomeinista) ovviamente clandestine o tollerate a corrente alternata del regime. Stiamo parlando di un paese di 90 milioni di abitanti dove le città sono un conto, campagna e montagna un altro. Io credo che il regime sia sempre stato in sella e che abbia sempre avuto consenso maggioritario nel paese, una minoranza numerosa resta pur sempre una minoranza. Come scrivevo qualche giorno fa Netanyahu qui ha fatto un grande autogol altro che Gaza. Ha rafforzato il regime e ha dimostrato al mondo arabo che iron dome col cazzo che non può essere bucato. Male male

Giusto, anche Syriana era da vedere.

In realtà il regime degli integralisti non aveva la maggioranza nemmeno dei rivoluzionari contro lo Scia, figuriamoci nel paese. Poi lo Scia aveva cercato di occidentalizzare a forza vietando l’uso del velo, che se ci pensi non deve essere stato facile per una donna che per decenni andava in giro con il capo coperto.

Qui Netanyahu, secondo me come a Gaza, non cerca la pace, non ha un piano per la pace

[GeishaBalls]

Come scrivevo qualche giorno fa Netanyahu qui ha fatto un grande autogol altro che Gaza. Ha rafforzato il regime e ha dimostrato al mondo arabo che iron dome col cazzo che non può essere bucato. Male male

Mi sembra un'analisi troppo fosca, almeno per il momento. Lapid e Gantz hanno finora appoggiato le azioni di Netanyahu e più che di rafforzamento del regime è più corretto eventualmente parlare di rafforzamento di cosa ne resta, visto il numero di teste saltate. Fra l'altro non è chiaro neanche quanto questo scenario stia effettivamente cementificando Teheran o mostrando la sua debolezza agli altri Paesi arabi. Voglio dire, perché ai Saud o agli emiri di Dubai dovrebbe dispiacere così tanto che un loro rivale regionale prenda così tante botte? Non si sono concretamente mossi neanche per migliaia di palestinesi innocenti uccisi - Bin Salman ha solo sospeso gli accordi di normalizzazione diplomatica e ha fatto capire che aspetterà finché c'è bisogno - e dovrebbero fare qualcosa contro Tel Aviv mentre malmena un loro nemico storico?

Quanto all'Iron Dome, la percentuale di missili intercettata è comunque alta e purtroppo è nell'ordine delle cose che quando ne vengono lanciati centinaia al giorno qualcuno cade. Tra l'altro non credo di essere stato l'unico ad avere l'impressione che Tel Aviv dal 7 ottobre in poi sta seguendo un filo rosso che prevede la sistematica liquidazione di ogni suo nemico regionale: la dirigenza di Hamas (Haniyeh e i fratelli Sinwar, ma non solo), quella di Hezbollah (80 tonnellate di bombe sulla testa di Nasrallah), Assad e la sua cricca (rimango convinto che dietro il cambio di regime ci siano Bibi ed Erdogan) e ora il "boss finale". Nel peggiore dei casi Tel Aviv avrà preso ancora tempo prima che gli iraniani riprovino a giocare con l'uranio arricchito.

Si sono costruiti nuove generazioni di arabi, persiani, turchi che possano odiare Israele. Evviva altri 50 anni di insediamenti abusivi di estremisti ebrei, che poeticamente chiamiamo “coloni” e via andare

[cicciuzzo]

Come scrivevo qualche giorno fa Netanyahu qui ha fatto un grande autogol altro che Gaza. Ha rafforzato il regime e ha dimostrato al mondo arabo che iron dome col cazzo che non può essere bucato. Male male

Mi sembra un'analisi troppo fosca, almeno per il momento. Lapid e Gantz hanno finora appoggiato le azioni di Netanyahu e più che di rafforzamento del regime è più corretto eventualmente parlare di rafforzamento di cosa ne resta, visto il numero di teste saltate. Fra l'altro non è chiaro neanche quanto questo scenario stia effettivamente cementificando Teheran o mostrando la sua debolezza agli altri Paesi arabi. Voglio dire, perché ai Saud o agli emiri di Dubai dovrebbe dispiacere così tanto che un loro rivale regionale prenda così tante botte? Non si sono concretamente mossi neanche per migliaia di palestinesi innocenti uccisi - Bin Salman ha solo sospeso gli accordi di normalizzazione diplomatica e ha fatto capire che aspetterà finché c'è bisogno - e dovrebbero fare qualcosa contro Tel Aviv mentre malmena un loro nemico storico?

Quanto all'Iron Dome, la percentuale di missili intercettata è comunque alta e purtroppo è nell'ordine delle cose che quando ne vengono lanciati centinaia al giorno qualcuno cade. Tra l'altro non credo di essere stato l'unico ad avere l'impressione che Tel Aviv dal 7 ottobre in poi sta seguendo un filo rosso che prevede la sistematica liquidazione di ogni suo nemico regionale: la dirigenza di Hamas (Haniyeh e i fratelli Sinwar, ma non solo), quella di Hezbollah (80 tonnellate di bombe sulla testa di Nasrallah), Assad e la sua cricca (rimango convinto che dietro il cambio di regime ci siano Bibi ed Erdogan) e ora il "boss finale". Nel peggiore dei casi Tel Aviv avrà preso ancora tempo prima che gli iraniani riprovino a giocare con l'uranio arricchito.

Mi hanno insegnato che nella vita vincere va bene, stravincere porta male. Lo scopriremo a breve secondo me se vero o meno