Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
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Butterfly Effect: uno dice una cazzata in America e in Italia ne parlano per tre giorni giornali, TV, e "politici"
Tutti, insomma, caduti nel trappolone di fare da cassa di risonanza a una notizia che non lo era. Perché lo si deve ripetere allo sfinimento: che due giornaliste di una testata americana medio-piccola sostengano che il bacio di Biancaneve vada eliminato non si può tradurre in nessun modo logico nell’assunto per cui “la cancel culture vuole cancellare Biancaneve, le fiabe, la libertà d’opinione e l”ossigeno dall’aria che respiriamo”. Sono esagerazioni isteriche, fatte e finite per alimentare un’indignazione e una polarizzazione social che fa comodo solo a chi vive di questo controllo nervoso della massa. E chi vive di questo controllo nervoso della massa? Alcuni politici populisti (Matteo Salvini e Giorgia Meloni si sono tuffati sullo scandalo di Biancaneve in tempo zero, non a caso) e, spiace dirlo, i giornali.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Wired le cose le spiega a metà e male. Che fosse una notiziuccia priva di fondamento non è che ci volesse tanto a capirlo (la riprova è il fatto che è stata rilanciata da Salvini e Meloni, al pari di altre notizie tipo l' UE cattiva che ci imporrà di mangiare i vermi), vero è che la cassa di risonanza esiste per cose come questa, ma pure a riderci sopra non è che si fa peccato.alternativeone ha scritto: ↑07/05/2021, 13:32Tutti, insomma, caduti nel trappolone di fare da cassa di risonanza a una notizia che non lo era.
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Il problema è un altro, magari un po' più importante. La cancel culture esiste da un bel po' e non ce ne siamo accorti, a forza di minimizzare e di dire che "sono tutte cazzate" siamo arrivati a un livello di censura impensabile fino a qualche anno fa, discorso questo che non è un' opinione buttata lì ma un dato di fatto dimostrabile con poco. Se si va un po' a scavare non ci vuol molto a notare che è pieno di gente favorevole alla censura delle arti o che ritiene giusto che "certe cose non si dovrebbero far vedere". Quindi, serve a poco dire che la gente è boccalona perché tanto "sono tutte cazzate". Francamente se mi stanno sulle palle i giornalisti che diffondono bufale o quelli che non sono in grado di comprendere un testo, un film o qualsiasi altra cosa ma ci mettono bocca lo stesso, non ho molta simpatia nemmeno per gli articoli di Wired, che hanno tutta l'aria di essere scritti per dire "io sono intelligente ma voi non avete capito un cazzo" quando in realtà da parte loro, c'è molta superficialità nel trattare argomenti che spesso neppure loro conoscono così bene.
Allego a titolo di esempio una clip innocente che oggi sarebbe considerata gravissima, irripetibile e non replicabile nel 2021, se girassero una cosa così oggi ci farebbero interrogazioni parlamentari, titoli di giornali, puntate dalla D' urso, dirette nei social per discuterne e chissà cos'altro ancora.
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
La non notizia rimane tale anche se viene rilanciata se tutti spernacchiano le due giornaliste di Topolino.
Ma siccome non è così non si può dar la colpa a chi rilancia la non notizia (siamo nel mondo dei social, Salvini o meno, la notizia è diventata virale e pure nell'affare Fedez hanno spiegato che è arrivata a tutti non per le polemiche dei politici, che in proporzione è come se nessuno li cagasse di striscio, ma per i social in quanto tali) ma a chi appoggia le istanze delle due giornaliste di Topolino e finiscono per costringere la Disney a trovare un finale alternativo.
Non sarà questo il caso che porterà ad una situazione da cancel culture? Può darsi, è infatti abbastanza ridicola come pretesa/polemica.
Ma nello stesso tempo abbiamo già visto che su situazioni altrettanto grottesche l'impatto c'è stato.
Ormai anche i sassi dovrebbero aver capito che lamentarsi di chi (politici, giornali) rilancia quello che parte come una non notizia non basta a fermare la nuova comunicazione.
Esiste un problema, cioè che l'opinione delle giornaliste di Topolino arriva facilmente alla casalinga di Voghera. Ma il punto è cosa ne pensarà la casalinga di Voghera non di chi ne parla. (tanto non la puoi tenere nascosta).
Nessuno ha bisogno di Salvini o chi per lui per conoscere, commentare o farsi una propria opinione. Io non l'ho saputo da Salvini (mi immagino che voi seguiate i suoi profili) perchè la non notizia era già diventata una notizia.
Spostare il discorso su quanto sia ridicolo o meno che ne parli ANCHE la politica o un giornale di rango più elevato è appunto spostare un problema che esiste. Cioè che esiste una massa di individui che saranno d'accordo con le giornaliste di Topolino.
Per adesso aspettiamo di capire come andrà a finire. Se la Disney si fa o meno condizionare. (anche solo per "marketing")
Della polemica politica o di come venga usata la notizia frega zero.
P.s. Letta ha commentato e giudicato il monologo di Pio e Amedeo (facendogli da gran cassa). Ognuno commenta le non notizie che gli fanno più comodo elettoralmente.
Edit. Concordo con il post del Fede.
Ma siccome non è così non si può dar la colpa a chi rilancia la non notizia (siamo nel mondo dei social, Salvini o meno, la notizia è diventata virale e pure nell'affare Fedez hanno spiegato che è arrivata a tutti non per le polemiche dei politici, che in proporzione è come se nessuno li cagasse di striscio, ma per i social in quanto tali) ma a chi appoggia le istanze delle due giornaliste di Topolino e finiscono per costringere la Disney a trovare un finale alternativo.
Non sarà questo il caso che porterà ad una situazione da cancel culture? Può darsi, è infatti abbastanza ridicola come pretesa/polemica.
Ma nello stesso tempo abbiamo già visto che su situazioni altrettanto grottesche l'impatto c'è stato.
Ormai anche i sassi dovrebbero aver capito che lamentarsi di chi (politici, giornali) rilancia quello che parte come una non notizia non basta a fermare la nuova comunicazione.
Esiste un problema, cioè che l'opinione delle giornaliste di Topolino arriva facilmente alla casalinga di Voghera. Ma il punto è cosa ne pensarà la casalinga di Voghera non di chi ne parla. (tanto non la puoi tenere nascosta).
Nessuno ha bisogno di Salvini o chi per lui per conoscere, commentare o farsi una propria opinione. Io non l'ho saputo da Salvini (mi immagino che voi seguiate i suoi profili) perchè la non notizia era già diventata una notizia.
Spostare il discorso su quanto sia ridicolo o meno che ne parli ANCHE la politica o un giornale di rango più elevato è appunto spostare un problema che esiste. Cioè che esiste una massa di individui che saranno d'accordo con le giornaliste di Topolino.
Per adesso aspettiamo di capire come andrà a finire. Se la Disney si fa o meno condizionare. (anche solo per "marketing")
Della polemica politica o di come venga usata la notizia frega zero.
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Edit. Concordo con il post del Fede.
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Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Semplicemente Clickbait, i giornali ormai vivono di quello.
Parafrasando Eco il problema di internet è di dare voce anche a chi prima esprimeva le sue opinioni al bar dopo due grappe o durante il caffè con le vicine.
Personalmente io l'ho notato coi miei genitori, sembrano essersi completamente rincoglioniti per il flusso enorme di notizie che ricevono e che non sono in grado di discernere come vere o bufale.
Poi su Wired ognuno ha le sue opinioni, ci mancherebbe, ma nel caso specifico, perché è di questo che si sta parlando, io sono perfettamente d'accordo
Parafrasando Eco il problema di internet è di dare voce anche a chi prima esprimeva le sue opinioni al bar dopo due grappe o durante il caffè con le vicine.
Personalmente io l'ho notato coi miei genitori, sembrano essersi completamente rincoglioniti per il flusso enorme di notizie che ricevono e che non sono in grado di discernere come vere o bufale.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Questo è un problema diffuso purtroppo, mia mamma fortunatamente è molto diffidente ma ogni tanto scivola anche lei in qualche discorso un po' campato per aria. Secondo me la situazione è sfuggita di mano e francamente non vedo nemmeno come si potrebbe porre rimedio, ormai è andata così. Nelle notizie c'è anche un altro problema oltre alle bufale, cioè che le "opinioni" o le "supposizioni " vengono pubblicate e diffuse, con la stessa modalità di chi le legge e le commenta.. Con i social le persone si sentono in diritto di dover esprimere per forza il loro punto di vista, modo di fare legittimo per carità ma tutt'altro che interessante.alternativeone ha scritto: ↑07/05/2021, 14:55Personalmente io l'ho notato coi miei genitori, sembrano essersi completamente rincoglioniti per il flusso enorme di notizie che ricevono e che non sono in grado di discernere come vere o bufale.
Esistono le "opinioni" e i "contributi", chi scrive una notizia dovrebbe farlo tenendo presente solo la seconda ipotesi, invece gli articoli vengono creati anche quando alla base c'è una supposizione, un'ipotesi non ancora chiarita che contribuisce a creare un pantano micidiale da cui è impossibile uscire.
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Per me c'é sempre stata una tendenza a fidarsi eccessivamente di sentito dire e di voci di corridoio, aggravata (o resa piú evidente) indubbiamente negli ultimi anni, per pigrizia, rincoglionimento, refrattarietà a stare senza certezze rapide e granitiche, ecc.
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Certo, questo è ormai assodato. Un giornale si ritrova una "notizia" a costo zero. Ci saranno persino gli addetti a monitorare la rete per cercarle.alternativeone ha scritto: ↑07/05/2021, 14:55Semplicemente Clickbait, i giornali ormai vivono di quello.
Parafrasando Eco il problema di internet è di dare voce anche a chi prima esprimeva le sue opinioni al bar dopo due grappe o durante il caffè con le vicine.
Perchè una notizia è tale se fa notizia, non per quanto sia degna di chiamarsi notizia.
20 anni fa se le due giornaliste avessero contestato il bacio di Biancaneve forse, e dico forse, qualche altro giornale più importante e qualche Tv ne avrebbero parlato/discusso.
Ma anche in quel caso la notizia, spesso pretestuosa, sarebbe finita in un vicolo cieco.
Arrivata a me o a te al massimo ne avremmo parlato due minuti al BAR se nel frattempo non ci fosse passata di mente. Ma tempo un giorno la notizia moriva ugualmente.
Ora, anche se i giornali e le Tv la ignorino, cambia poco. Immessa nei social può facilmente diventare virale. Soprattutto se è palesemente provocatoria.
e raggiunge tutti, e tutti sono già nel BAR potendo dire immediatamente la loro. e guai se non ti esprimi.
Quindi non è importante sapere quanto la notizia sia seria, pretestuosa, inutilmente provocatoria, vera o falsa.
Il punto è capire gli effetti che riuscirà a provocare.
e qui semplicemente si riportano le notizie che potrebbero impattare su quel calderone che, a volte impropriamente, chiamiamo P.C.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
ApprezzoIl Fede ha scritto: ↑07/05/2021, 14:25
Il problema è un altro, magari un po' più importante. La cancel culture esiste da un bel po' e non ce ne siamo accorti, a forza di minimizzare e di dire che "sono tutte cazzate" siamo arrivati a un livello di censura impensabile fino a qualche anno fa, discorso questo che non è un' opinione buttata lì ma un dato di fatto dimostrabile con poco. Se si va un po' a scavare non ci vuol molto a notare che è pieno di gente favorevole alla censura delle arti o che ritiene giusto che "certe cose non si dovrebbero far vedere". Quindi, serve a poco dire che la gente è boccalona perché tanto "sono tutte cazzate". Francamente se mi stanno sulle palle i giornalisti che diffondono bufale o quelli che non sono in grado di comprendere un testo, un film o qualsiasi altra cosa ma ci mettono bocca lo stesso, non ho molta simpatia nemmeno per gli articoli di Wired, che hanno tutta l'aria di essere scritti per dire "io sono intelligente ma voi non avete capito un cazzo" quando in realtà da parte loro, c'è molta superficialità nel trattare argomenti che spesso neppure loro conoscono così bene.
Allego a titolo di esempio una clip innocente che oggi sarebbe considerata gravissima, irripetibile e non replicabile nel 2021, se girassero una cosa così oggi ci farebbero interrogazioni parlamentari, titoli di giornali, puntate dalla D' urso, dirette nei social per discuterne e chissà cos'altro ancora.
Molto buon senso in questo post.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
"Salutava sempre".
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Una persona squisita...
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
London North East Railway apologises and promises to deal with conductor who wished passengers a cheery 'good afternoon, ladies and gentlemen, boys and girls' after 'non-binary' LGBT rail union rep said it didn't 'apply to them'
https://www.dailymail.co.uk/news/articl ... UpLrAB7m_k

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Propaganda Live è sessista.


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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Dai Billy, non fare il timido: mettilo il link a dagospia!
https://www.dagospia.com/rubrica-2/medi ... 270169.htm
https://www.dagospia.com/rubrica-2/medi ... 270169.htm
Quando non si ha uno stile, si puó avere qualsiasi stile.
- Bruce Lee
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