Un posto da gestore di discoteche lo troverà sempreGargarozzo ha scritto: ↑04/09/2020, 12:09In tempi normali credo che avrebbe potuto trovare senza problemi un ricco contratto negli Emirati o in Cina, c'é riuscito Pellé.
Ora non so, l'impressione è che Raiolone non abbia piú neanche voglia di sbattersi per lui, ha almeno 30 assistiti piú valenti di lui e ci ha messo la faccia troppe volte, riuscí non si sa come a trovargli un ricco contratto col Liverpool e quel fallimento credo sia stato un bello spartiacque
[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
il pornomane che è in lui è uscito fuori
Video hard sulla chat whatsapp: Touré escluso dalla partita beneficenza Unicef
Yaya Touré è stato escluso dal Soccer Aid for Unicef, partita di beneficenza in programma all'Old Trafford di Manchester, a causa di una brutta vicenda a… luci rosse. L'ivoriano, ex star del Manchester City, si sarebbe infatti offerto in un gruppo WhatsApp di portare 19 prostitute in un hotel a cinque stelle nel Cheshire per i suoi compagni di squadra e avrebbe anche pubblicato un video pornografico nella chat di gruppo. Alcuni membri dello stesso si sarebbero offesi e avrebbero quindi fatto scattare la richiesta di esclusione al noto evento. Touré si è subito scusato per lo "scherzo inappropriato". Dopo aver pubblicato i contenuti hard sulla chat, venerdì sera al giocatore 37enne sarebbe stato chiesto di lasciare l'hotel della squadra. "Vorrei scusarmi con tutte le persone coinvolte in Soccer Aid per una battuta inappropriata di cui mi dispiace profondamente", ha scritto il calciatore su Twitter. "Era inteso come uno scherzo, tuttavia non ho tenuto in debita considerazione i sentimenti degli altri partecipanti. Detto questo, ho cancellato le battute in pochi minuti e ho subito chiesto scusa a tutti i membri del gruppo. Ci riuniamo per una buona causa e questo devia l'obiettivo della partita che è riunire tutti per aiutare i bambini di tutto il mondo", ha aggiunto Touré.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Dato che si era parlato di Eriksen, ho scoperto questo articolo che ripropone le mie perplessità.
L'eleganza e la flemma danese mal si conciliano con la passionalità italo-portoghese.
Conte gli strattona il braccio e lui lo guarda "Perchè urli?"
L'eleganza e la flemma danese mal si conciliano con la passionalità italo-portoghese.
Conte gli strattona il braccio e lui lo guarda "Perchè urli?"
Inter: la necessità di 'fare la guerra' di Conte e l'eleganza di Eriksen. Mondi inconciliabili, aveva ragione Mourinho
Le storie d'amore fra un club o meglio fra un allenatore e un giocatore spesso e volentieri non riescono a sbocciare per i motivi più disparati. Ci sono giocatori non adatti tatticamente agli schemi di chi siede in panchina, ci sono giocatori che hanno comportamenti fuori dai limiti tollerabili dal tecnico e poi c'è chi, tecnicamente, non è al livello richiesto da chi sceglie i giocatori da mandare in campo. Ma se queste sono le problematiche comuni che portano un allenatore ad escludere un giocatore, perché Christian Eriksen non riesce a trovare spazio nell'Inter di Antonio Conte? Tatticamente può giocare sia da mezzala che da trequartista e lo stesso Conte ha adattato il suo schema per lui. Fuori dal campo non dà alcun problema e tecnicamente, beh, tecnicamente un giocatore come lui non si discute. E allora? C'è una quarta motivazione e risiede nella personalità e in ciò che Conte vuole dai suoi giocatori, che porta i due in mondi inconciliabili.
"FARE LA GUERRA" - Lo stile di allenatore che Antonio Conte rappresenta si rifà senza mezzi termini alla terminologia del glossario miliatre. L'allenatore salentino vuole calciatori che "facciano la guerra" agli avversari, "diano fastidio" per 90 minuti, rendano le partite "una battaglia" e rispondano "colpo su colpo". Per poter portare avanti questo genere di missione servono giocatori che hanno voglia e soprattutto bisogno di lottare per esprimersi al meglio. Una caratteristica che un giocatore "elegante", di "classe" pura e "intelligente" come Eriksen fatica ad avere.
MOURINHO AVEVA RAGIONE - Mondi inconciliabili dicevamo, ma era davvero così impossibile prevederlo? Nessuno mette in discussione né il livello internazionale del centrocampista danese, né i risultati ottenuti da Antonio Conte che, per caratteristiche, ricorda molto quel José Mourinho che all'Inter ha lasciato un segno indelebile e che, senza colpo ferire, ha acconsentito all'addio di Eriksen dal Tottenham. Proprio l'ex-Special One ha però confermato in un video "rubato" dal documentario sugli Spurs, il motivo per cui ha liberato il danese, che è (non a caso) lo stesso per cui sta facendo fatica all'Inter: "Gli manca cattiveria. È preziosissimo nelle situazioni in cui la squadra deve congelare il pallone, sa muovere molto bene la sfera e con lui in campo la manovra è più fluida. Però gli manca cattiveria". Questione né di tattica, né di tecnica, né di comportamenti sbagliati. Solo ed esclusivamente "cattiveria". Riuscirà Eriksen a far cambiare idea a Conte? Se non ci riuscirà l'alternativa a un altro anno da riserva sarà soltanto la cessione.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Difficile dire dove sia poco duttile il giocatore o l'allenatore, cioé credo che sono casi che in cui a percentuali variabili contribuiscono entrambi.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
«Se in un romanzo compare una pistola, bisogna che spari.» Prima della fine del romanzo, s’intende. Lo disse Anton Cechov. Per dare un giudizio equanime su Luis Suarez bisognerebbe partire da qui, da questa specie di determinismo artistico, perché il pistolero ed artista del pallone Suarez non solo nei piedi ma anche in bocca ha l’artiglieria: incisivi terrificanti che sono senza dubbio alcuno il tratto più caratteristico e impattante della sua fisionomia.
Se voi aveste degli incisivi così, li usereste solo per mangiare? Pensateci. Non sareste sempre tentati di metterli alla prova? Di trovare loro un’occupazione degna di tanto splendore? E perché allora stupirsi se ogni tanto Luis, nel fuoco dell’azione, invece di usare le mani, azzanna le carni degli avversari? E’ probabile che per Luis mettere sotto i denti qualcosa di coriaceo sia una necessità organica, come per il gatto farsi le unghie. E poi diciamo la verità: Luis non fa male a nessuno. Lascia un timbretto che dura qualche giorno e che scaraventa il malcapitato, cioè il fortunato, sotto la luce dei riflettori dei media di tutto il mondo, mentre il dolore scompare ancor prima che si esauriscano le smorfie sul suo viso.
Insomma, Luis Suarez è un personaggio che riconsegna al calcio quella ruspante umanità che da troppo tempo latita sui campi da gioco, e alla fin fine i suoi morsicotti sono per chi ne è vittima un’occasione d’oro per dimostrare la propria lealtà, virilità e longanimità. Lo ha detto anche De Rossi: servono gli uomini, non le figurine. Voleva dire «signorine», si capisce, ma per questa volta lo perdoniamo.
Se voi aveste degli incisivi così, li usereste solo per mangiare? Pensateci. Non sareste sempre tentati di metterli alla prova? Di trovare loro un’occupazione degna di tanto splendore? E perché allora stupirsi se ogni tanto Luis, nel fuoco dell’azione, invece di usare le mani, azzanna le carni degli avversari? E’ probabile che per Luis mettere sotto i denti qualcosa di coriaceo sia una necessità organica, come per il gatto farsi le unghie. E poi diciamo la verità: Luis non fa male a nessuno. Lascia un timbretto che dura qualche giorno e che scaraventa il malcapitato, cioè il fortunato, sotto la luce dei riflettori dei media di tutto il mondo, mentre il dolore scompare ancor prima che si esauriscano le smorfie sul suo viso.
Insomma, Luis Suarez è un personaggio che riconsegna al calcio quella ruspante umanità che da troppo tempo latita sui campi da gioco, e alla fin fine i suoi morsicotti sono per chi ne è vittima un’occasione d’oro per dimostrare la propria lealtà, virilità e longanimità. Lo ha detto anche De Rossi: servono gli uomini, non le figurine. Voleva dire «signorine», si capisce, ma per questa volta lo perdoniamo.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti

trema trez, trema!
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Banalmente se un tecnico da 12 M all'anno non riesce a mettere in campo uno come Eriksen, il problema è dell'allenatore. Soprattutto se poi chi gioca al suo posto non è de Bruyne o Alcantara ma Gagliardini.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
in effetti
uno cosi' giocherebbe titolare in qualsiasi squadra
non lo vedi?
fallo giocare nella sua posizione e vedrai...
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Finali Nations League, Milano ci crede: il Meazza candidato
„Milano capitale del calcio europeo: Meazza candidato a ospitare le finali di Nations league“
occhi di tutta l'Europa "pallonara" su Milano. La giunta comunale, ha fatto sapere palazzo Marino in una nota, ha "approvato la presentazione degli «Impegni dell’Autorità della Città ospitante» al fine di formalizzare la candidatura di Milano ad ospitare le finali di Uefa Nations league 2021".“
„Nel 2016 al Meazza la finale di Champions“
https://www.milanotoday.it/attualita/fi ... 1596292644
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Maaaa nessun commento sul primo tempo dell'Italia?
Sembrava quasi che si fossero invertite le magliette.
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#ALLEGRIOUT(dal calcio) non è importante, è l'unica cosa che conta.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Vero, sembra allenata da Allegri 

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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Altro crociato rotto per Zaniolo. Se fa la carriera di Giuseppe Rossi è già fortunato.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Se Santi Cazorla ha rischiato il piede ed é tornato a giocare non é detto...
Averli rotti entrambi alla sua età rattrista, ma c'est la vie.
Dicono che quello che non ti uccide ti rende più forte
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Bella Nazionale davveroieri sera, nulla a che vedere rispetto alla partita con la Bosnia, belle trame di gioco, corsa e pressing in attacco
poteva finire 3-4 a 0 e non ci sarebbe stato nulla da ridire
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