hellover ha scritto: ↑30/04/2021, 13:48
Lessi un'intervista a un tizio che facendolo come lavoro, quindi stava ore sul computer, diceva che guadagnava il 10%.
Competenza sportiva poca solo studio di statistiche, probabilità, andamento delle quote, agenzie con quote migliori ecc
Ma certo che ci sono alcuni tizi che vincono.
Ne conoscevo appunto uno, svariati anni fa. Mi raccontava che s'informava di tutto, oltre alle varie statistiche leggeva tutte le notizie riguardanti gli eventi, in pratica stava settimanalmente non so quante ore dietro alle informazioni, e scommetteva abbinamenti complicati con coperture ecc. ecc., però alla fine mediamente si vantava di riuscire a vincere, con capitale limitato dalle 50 alle 200 euro al mese (anche se forse c'era ancora la lira).
Al che gli chiesi se avesse la possibilità di fare straordinari nel proprio lavoro e quanto venissero pagati, ed alla sua positiva risposta buttai là, con nonchalanche, che con una mezz'oretta di straordinario al giorno avrebbe pareggiato la vincite.
Lui intuì subito dove volevo andare a parare e si affrettò a ribattere
Ma vuoi mettere la soddisfazione!
Effettivamente da un certo punto di vista era capibile, era diventato un hobby, un cimento in cui mettere alla prova le sue capacità.
Ma non mi arresi, a me piace il gioco d'azzardo, l'analisi immediata e il confronto, quell'analismo metodico solitario mi smosciava, per cui rilanciai, dicendogli che a volte lo vedevo giocare a carte al bar e mi sembrava che la cosa lo divertisse, facilmente più che stare assorto a leggere notizie e farsi tutti i conteggini statistici.
Sembrò accusare il colpo, probabilmente avevo messo il dito su una piaga sanguinante, ma in un moto di sincerità si mise a nudo, palesando le sue scarse amicizie e il suo carattere introverso e poco gioviale, facendomi capire che in pratica era il tappabuchi quando ai tavoli mancava il quarto.
E compresi che avevo di nuovo sbagliato valutazione.
Mi detti per sconfitto e stavo rassegnandomi, quando tentai l'ultima carta, il jolly buono per tutti i giochi e tutte le stagioni. Gli chiesi dunque
Ma la figa? Ti rimane il tempo per la "caccia" ***
Mi pregustavo già il trionfo, ma anche stavolta rimasi amaramente deluso. Lui abbasso gli occhi e fece un'esplicativa smorfia con la bocca, come a dirmi
Mi hai visto bene, hai capito che tipo sono?
Compresi allora che non avevo capito un cazzo della vità, che non tutti siamo uguali, che ognuno segue i propri sogni e passioni, che ognuno vive la proprie realtà secondo le proprie possibilità e i propri talenti.
E tutto mi fù chiaro, aveva ragione lui! Non c'era argomentazione che potessi esporre validamente, lui aveva fatto la sua analisi ed era migliore della mia, anche le statistiche lo supportavano.
Spiazzato, balbettai qualcosa come
Beh, tutto sommato è un discreto guadagno, ma sentivo che le parole suonavano vuote e false. Allora avrei voluto simpaticamente aggiungere che con quei soldi ci scappavano un paio di allegre venali senza troppi sbattimenti, ma in cuor mio ho avvertito che avrei detto un'altra cazzata e tacquì.
Allontanandomi però pensai che non avrei voluto essere un giocatore come lui neppure per 2000 euro al mese. E andai a prepararmi per la caccia serale.
PS: qualche anno dopo, vedendo il livello medio di rincoglionimento degli avventori del bar a seguito dell'istallazione dei videopoker, rivalutai decisamente il tizio, che nel mio immaginario ascese ad un livello superiore.
*** per "caccia" nel linguaggio poco politicamente corretto tipico dei ragazzi eterosessuali con testosterone alto, si intende tutta la complessa attività di informazione, sopralluogo, ricerca, battitura, pasturazione, approccio e primo positivo contatto con la Figa, intesa nella sua essenza più pura, entità spirituale ed eterea incarnante la bellezza femminile, seppur nelle più disparate e spesso imperfette forme umane.
E' solo con la (difficile) conquista che la Figa diviene entità tangibile, scatenando istinti libidinosi, repressi in solitarie pugnette, che fanno si che la Figa così idealizzata si fonda con l'omonima figa anatomica, che tanto piacere procura al conquistatore di turno.