donegal ha scritto:Se Cairo avesse le tette, farebbe pure la segretaria, pur di avere il controllo (pessimo) su ogni cosa.
Davide Lopez. "La strada dei Maestri"
"La strada dei Maestri apre agli allievi la possibilità di divenire, a loro volta, Maestri. È una strada aperta, identificabile con la parola cinese Tao, appunto la grande via dei Maestri d'Oriente. L'essenziale è camminare su questa strada, sulla quale il mio Maestro ed io abbiamo entrambi camminato. Un altro modo di concepire questa strada è quello di comprenderla come la via della consapevolezza, la forma più elevata della coscienza umana, identificabile con la sapiente saggezza di tutti quei Maestri che nella lunga storia dell'umanità l'hanno percorsa".
Urbano Cairo
Il soldato diventato generale
Lo hanno definito “berluschino”, “cavalierino” ed hanno ragione.
La pubblicità, i libri, i giornali e la squadra di calcio sono il suo lavoro, gli manca solo la Presidenza del Consiglio e può definirsi il degno “allievo” del Cavaliere.
Si, perché la carriera di Urbano Cairo comincia proprio con Berlusconi.
Dopo la laurea alla Bocconi, ha delle stravaganti ma innovative idee che vorrebbe vedere realizzate: l’interconnessione e l’informazione; così il neo laureato decide di telefonare alla Edilnord per parlare col Silvio Berlusconi. Ovviamente gli passano la segretaria, ma lui precisa che vuol parlare personalmente col presidente.
Dopo due insistenti telefonate, ottiene un appuntamento con Dell’Utri prima e Berlusconi dopo. La sua insistenza gli procura ottimi frutti, cominciando a lavorare nell’immediato come assistente di Berlusconi presso il gruppo Fininvest. Non male per un ex studente delle Bocconi.
Seguono poi diversi incarichi sempre di maggior rilievo: direttore commerciale e vice direttore generale presso Publitalia ’80, amministratore delegato presso la Mondadori pubblicità dal 1991 al 1995.
Proprio nel dicembre ‘95 Cairo lascia il gruppo Fininvest; era arrivato per lui il momento di crescere ma stavolta autonomamente. Dopo anni sentiva di voler affermarsi, voler far prevalere le sue idee non rimanendo dietro le quinte.
Con questo spirito fonda Cairo Pubblicità ottenendo la concessione in esclusiva della vendita di spazi pubblicitari su varie testate nazionali come Oggi, Io Donna, TV Sette, Airone, In Viaggio, Bell’Italia, Bell’Europa, Gardenia ed ancora i settimanali Dipiù e DipiùTv, fino ad arrivare al mensile Prima Comunicazione di Cairo Editore.
La sua fama lo porta a spingersi oltre, invadendo. questa volta, oltre all’editoria anche il campo della TV; la Cairo Communication S.p.A. gestisce infatti mezzi quali La7 (Tv commerciale) e Cartoon Network, Boomerang e Bloomberg Tv (Pay Tv).
Nel luglio 2000 il gruppo Cairo entra in Borsa raccogliendo ulteriori risorse che permettono di aggiungere grosse opportunità di crescita non solo mediante le attività già esistenti ma anche acquisendone delle nuove sempre nel settore della comunicazione.
Una continua scalata quella di Urbano Cairo per raggiungere la vetta, la sua vetta che vede l’acquisto del Toro: Torino Football Club 1906.