Su questo in qualche misura invece concordo. O meglio... bisogna valutare caso x caso, ossia statuto x statuto. Se la singola associazione di un club aderisce e si affilia ad una associazione nazionale/federazione è molto probabile che debba avere statuto adeguato a quello "tipo" o imposto da essa, il quale molto probabilmente imporrà a tutte le singole associazioni affiliate di riconoscere la tessera della federazione e di ammettere immediatamente come socio chi ne è possesore. Il caso che tutti ben conoscono l'ha citato proprio Kapedag, con i circoli Arci.rianimo ha scritto:ok ...mr K se e' veramente a conoscenza delle leggi italiane sull'associazionismo con statuti non approvati dal ministero dell'interno(quali sono i nostri) non fuo' affermare: tessere emesse da altri locali afferenti alla stessa associazione vanno mutualmente riconosciute e non possono essere rifiutate.............. probabilmente e' una delle tante str...che gli hanno detto all'acsi
Se invece lo statuto della singola associazione nulla dice (e ricordiamovi che è quella la "legge" che disciplina il rapporto con i propri soci, e che inoltre servirà da punto di partenza alle autorità x valutare se si è presenza per davvero di un locale pubblico o di un circolo privato), non esiste mutuo riconoscimento di tessere altrui ed anzi se il circolo lo fa rischia proprio di apparire come un locale pubblico e non un circolo privato, perchè di fatto fa entrare non soci.
Dirò di piu': anche il meccanismo sopra descritto del mutuo riconoscimento/automatica acquisizione della qualifica di socio della singola associazione mi convince pochetto sotto il profilo del mantenere la natura di circolo privato alla singola associazione. I circoli ARCI se lo possono permettere xkè sono politicamente fortissimi e coperti e nessuno mai oserà sollevare la questione che sono di fatto esercizi pubblici. Ma qui nel mondo swingers.... uhm.... già si è al limite, se in piu si fan entrare persone con tessere non proprie con un meccanismo che di fatto è solo formale...