amici di Venezia e dintorni: Laguna del morto a Eraclea
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Re: amici di Venezia e dintorni: Laguna del morto a Eraclea
Lido Adriano lo ricordo solo per i ladri albanesi che infestavano la zona, purtroppo.[/quote]
da un esperto come te non me la sarei aspettata : se i "sa gnent" vascavano a ripetizione a Lido di Dante a vuoto, ma tu volevi raccattare qualcosa ( da settembre a giugno) te ne dovevi rimanere appostato nella terra di nessuno tra la foce del non so cosa e lido adriano
da un esperto come te non me la sarei aspettata : se i "sa gnent" vascavano a ripetizione a Lido di Dante a vuoto, ma tu volevi raccattare qualcosa ( da settembre a giugno) te ne dovevi rimanere appostato nella terra di nessuno tra la foce del non so cosa e lido adriano
Re: amici di Venezia e dintorni: Laguna del morto a Eraclea
belnudo...lido adriano...come..dire...una rotonda..sul mare....
Torniamo in Topic....bella passeggiata con sosta verso la foce..lunedi befana...
15 ° gradi e sul tavolo penultima costruzione primitiva...30....c'era qualcuno?
Torniamo in Topic....bella passeggiata con sosta verso la foce..lunedi befana...
15 ° gradi e sul tavolo penultima costruzione primitiva...30....c'era qualcuno?
Re: amici di Venezia e dintorni: Laguna del morto a Eraclea
Sii generoso e raccontaci tu
Re: amici di Venezia e dintorni: Laguna del morto a Eraclea
Tutti nudi a Jesolo
La Regione approva il turismo naturista sulle spiagge venete
Stefania De Bastiani | (1) |
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VENEZIA - Tintarella integrale, anche sulle nostre spiagge. La prossima estate il bikini sarà ancora un must ma non più un obbligo, nemmeno a Jesolo o a Caorle. La giunta regionale, ieri, ha deciso: via libera al nudismo. Il motivo della scelta? "E' di ordine squisitamente economico".
Per i consiglieri, consentire ai turisti di prendere il sole come mamma li ha fatti darà certamente i suoi vantaggi: in termini di affluenza e di soldi. A laciare la proposta era stato il consigliere del Carroccio Andrea Bassi. L'idea, che è piaciuta un sacco a Dario Bond e Costantino Toniolo (PdL), a Santino Bozza (Gm), a Gianpiero Possamai (Ln), a Gennaro Marotta (IdV) e a Pietrangelo Pettenò (Fsv). E è stata bocciata solo da Renato Chisso (Pdl) e da Stefano Valdegamberi (Fp), che hanno definito il provvedimento "una moda che comporta una degenerazione culturale".
Al momento del voto, ha ovviamente vinto la maggioranza: e la proposta di legge "Riconoscimento e valorizzazione del turismo naturista" è stata un successone. A jesolo, i nudisti ci avevano già messo piede e asciugamano: l'Associazione Anaa-Sfkk, nel giugno 2011, aveva infatti ottenuto dal Comune l'utilizzo di una parte della spiaggia del Mort. E proprio questa associazione aveva fatto più volte presente che sono numerose le richieste di spazi e strutture per nudisti provenienti da agenzie turistiche di tutto il mondo e aveva chiesto alla Regione di riconoscere e regolamentare lo svolgimento di questa pratica. Richiesta accettata: i comuni potranno destinare al naturismo, spiagge, boschi, parchi e altri ambienti naturali di proprietà demaniale o di enti pubblici. Ovviamente, il nudismo sarà consentito solo in aree appositamente destinate, e delimitate.
Bassi, relatore in aula del provvedimento, ha voluto sottolineare che "pur non essendo naturista, ritengo coniugabile questa causa per due ordini di motivi. Il primo per una tutela della libertà delle persone che intendono praticare questo tipo di turismo. Impedirlo è sbagliato, ovviamente nel rispetto della legalità e della libertà altrui. Il secondo motivo - ha proseguito l'esponente leghista - è di ordine squisitamente economico, considerato che questo settore turistico è in continua crescita e vede una forte percentuale di praticanti nei paesi del nord Europa, che solitamente prediligono il nostro paese e in particolare la nostra regione. Sarebbe quindi non solo sbagliato, ma anche scellerato ed antieconomico non cogliere questa opportunità, costringendo questi flussi turistici a scegliere la Francia o la Croazia".
A rimanere fortemente contrario al provvedimento Valdegamberi. "Questa legge - ha commentato l'esponenete di Futuro Popolare - sbandierata come un successo, in realtà è solo un passo indietro, un provvedimento che insegue le mode in contrarietà alla nostra cultura. Una legge - ha ribadito - dovrebbe prevedere percorsi costruttivi, con indirizzi culturali e non con una degenerazione culturale". Da parte sua Chisso ha affermato che "pur nel rispetto del diritto della libertà di comportamento di tutti e pur riconoscendo la valenza economica di questo tipologia turistica, considero questa legge non in sintonia con i valori e la sensibilità della nostra cultura".
Insomma, per Chisso e Valdegamberi, rimanere nudi in spiaggia non è davvero un comportamento da veneti. E permetterlo è retrogado. Ma le loro affermazioni non hanno di certo fatto cambiare idea a una maggioranza convinta che il nudismo, tra Jesolo e Venezia, non può che essere proficuo. Per tutti.
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VENEZIA - Tintarella integrale, anche sulle nostre spiagge. La prossima estate il bikini sarà ancora un must ma non più un obbligo, nemmeno a Jesolo o a Caorle. La giunta regionale, ieri, ha deciso: via libera al nudismo. Il motivo della scelta? "E' di ordine squisitamente economico".
Per i consiglieri, consentire ai turisti di prendere il sole come mamma li ha fatti darà certamente i suoi vantaggi: in termini di affluenza e di soldi. A laciare la proposta era stato il consigliere del Carroccio Andrea Bassi. L'idea, che è piaciuta un sacco a Dario Bond e Costantino Toniolo (PdL), a Santino Bozza (Gm), a Gianpiero Possamai (Ln), a Gennaro Marotta (IdV) e a Pietrangelo Pettenò (Fsv). E è stata bocciata solo da Renato Chisso (Pdl) e da Stefano Valdegamberi (Fp), che hanno definito il provvedimento "una moda che comporta una degenerazione culturale".
Al momento del voto, ha ovviamente vinto la maggioranza: e la proposta di legge "Riconoscimento e valorizzazione del turismo naturista" è stata un successone. A jesolo, i nudisti ci avevano già messo piede e asciugamano: l'Associazione Anaa-Sfkk, nel giugno 2011, aveva infatti ottenuto dal Comune l'utilizzo di una parte della spiaggia del Mort. E proprio questa associazione aveva fatto più volte presente che sono numerose le richieste di spazi e strutture per nudisti provenienti da agenzie turistiche di tutto il mondo e aveva chiesto alla Regione di riconoscere e regolamentare lo svolgimento di questa pratica. Richiesta accettata: i comuni potranno destinare al naturismo, spiagge, boschi, parchi e altri ambienti naturali di proprietà demaniale o di enti pubblici. Ovviamente, il nudismo sarà consentito solo in aree appositamente destinate, e delimitate.
Bassi, relatore in aula del provvedimento, ha voluto sottolineare che "pur non essendo naturista, ritengo coniugabile questa causa per due ordini di motivi. Il primo per una tutela della libertà delle persone che intendono praticare questo tipo di turismo. Impedirlo è sbagliato, ovviamente nel rispetto della legalità e della libertà altrui. Il secondo motivo - ha proseguito l'esponente leghista - è di ordine squisitamente economico, considerato che questo settore turistico è in continua crescita e vede una forte percentuale di praticanti nei paesi del nord Europa, che solitamente prediligono il nostro paese e in particolare la nostra regione. Sarebbe quindi non solo sbagliato, ma anche scellerato ed antieconomico non cogliere questa opportunità, costringendo questi flussi turistici a scegliere la Francia o la Croazia".
A rimanere fortemente contrario al provvedimento Valdegamberi. "Questa legge - ha commentato l'esponenete di Futuro Popolare - sbandierata come un successo, in realtà è solo un passo indietro, un provvedimento che insegue le mode in contrarietà alla nostra cultura. Una legge - ha ribadito - dovrebbe prevedere percorsi costruttivi, con indirizzi culturali e non con una degenerazione culturale". Da parte sua Chisso ha affermato che "pur nel rispetto del diritto della libertà di comportamento di tutti e pur riconoscendo la valenza economica di questo tipologia turistica, considero questa legge non in sintonia con i valori e la sensibilità della nostra cultura".
Insomma, per Chisso e Valdegamberi, rimanere nudi in spiaggia non è davvero un comportamento da veneti. E permetterlo è retrogado. Ma le loro affermazioni non hanno di certo fatto cambiare idea a una maggioranza convinta che il nudismo, tra Jesolo e Venezia, non può che essere proficuo. Per tutti.
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VENEZIA - Tintarella integrale, anche sulle nostre spiagge. La prossima estate il bikini sarà ancora un must ma non più un obbligo, nemmeno a Jesolo o a Caorle. La giunta regionale, ieri, ha deciso: via libera al nudismo. Il motivo della scelta? "E' di ordine squisitamente economico".
Per i consiglieri, consentire ai turisti di prendere il sole come mamma li ha fatti darà certamente i suoi vantaggi: in termini di affluenza e di soldi. A laciare la proposta era stato il consigliere del Carroccio Andrea Bassi. L'idea, che è piaciuta un sacco a Dario Bond e Costantino Toniolo (PdL), a Santino Bozza (Gm), a Gianpiero Possamai (Ln), a Gennaro Marotta (IdV) e a Pietrangelo Pettenò (Fsv). E è stata bocciata solo da Renato Chisso (Pdl) e da Stefano Valdegamberi (Fp), che hanno definito il provvedimento "una moda che comporta una degenerazione culturale".
Al momento del voto, ha ovviamente vinto la maggioranza: e la proposta di legge "Riconoscimento e valorizzazione del turismo naturista" è stata un successone. A jesolo, i nudisti ci avevano già messo piede e asciugamano: l'Associazione Anaa-Sfkk, nel giugno 2011, aveva infatti ottenuto dal Comune l'utilizzo di una parte della spiaggia del Mort. E proprio questa associazione aveva fatto più volte presente che sono numerose le richieste di spazi e strutture per nudisti provenienti da agenzie turistiche di tutto il mondo e aveva chiesto alla Regione di riconoscere e regolamentare lo svolgimento di questa pratica. Richiesta accettata: i comuni potranno destinare al naturismo, spiagge, boschi, parchi e altri ambienti naturali di proprietà demaniale o di enti pubblici. Ovviamente, il nudismo sarà consentito solo in aree appositamente destinate, e delimitate.
Bassi, relatore in aula del provvedimento, ha voluto sottolineare che "pur non essendo naturista, ritengo coniugabile questa causa per due ordini di motivi. Il primo per una tutela della libertà delle persone che intendono praticare questo tipo di turismo. Impedirlo è sbagliato, ovviamente nel rispetto della legalità e della libertà altrui. Il secondo motivo - ha proseguito l'esponente leghista - è di ordine squisitamente economico, considerato che questo settore turistico è in continua crescita e vede una forte percentuale di praticanti nei paesi del nord Europa, che solitamente prediligono il nostro paese e in particolare la nostra regione. Sarebbe quindi non solo sbagliato, ma anche scellerato ed antieconomico non cogliere questa opportunità, costringendo questi flussi turistici a scegliere la Francia o la Croazia".
A rimanere fortemente contrario al provvedimento Valdegamberi. "Questa legge - ha commentato l'esponenete di Futuro Popolare - sbandierata come un successo, in realtà è solo un passo indietro, un provvedimento che insegue le mode in contrarietà alla nostra cultura. Una legge - ha ribadito - dovrebbe prevedere percorsi costruttivi, con indirizzi culturali e non con una degenerazione culturale". Da parte sua Chisso ha affermato che "pur nel rispetto del diritto della libertà di comportamento di tutti e pur riconoscendo la valenza economica di questo tipologia turistica, considero questa legge non in sintonia con i valori e la sensibilità della nostra cultura".
Insomma, per Chisso e Valdegamberi, rimanere nudi in spiaggia non è davvero un comportamento da veneti. E permetterlo è retrogado. Ma le loro affermazioni non hanno di certo fatto cambiare idea a una maggioranza convinta che il nudismo, tra Jesolo e Venezia, non può che essere proficuo. Per tutti.
Tutti nudi a Jesolo
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VENEZIA - Tintarella integrale, anche sulle nostre spiagge. La prossima estate il bikini sarà ancora un must ma non più un obbligo, nemmeno a Jesolo o a Caorle. La giunta regionale, ieri, ha deciso: via libera al nudismo. Il motivo della scelta? "E' di ordine squisitamente economico".
Per i consiglieri, consentire ai turisti di prendere il sole come mamma li ha fatti darà certamente i suoi vantaggi: in termini di affluenza e di soldi. A laciare la proposta era stato il consigliere del Carroccio Andrea Bassi. L'idea, che è piaciuta un sacco a Dario Bond e Costantino Toniolo (PdL), a Santino Bozza (Gm), a Gianpiero Possamai (Ln), a Gennaro Marotta (IdV) e a Pietrangelo Pettenò (Fsv). E è stata bocciata solo da Renato Chisso (Pdl) e da Stefano Valdegamberi (Fp), che hanno definito il provvedimento "una moda che comporta una degenerazione culturale".
Al momento del voto, ha ovviamente vinto la maggioranza: e la proposta di legge "Riconoscimento e valorizzazione del turismo naturista" è stata un successone. A jesolo, i nudisti ci avevano già messo piede e asciugamano: l'Associazione Anaa-Sfkk, nel giugno 2011, aveva infatti ottenuto dal Comune l'utilizzo di una parte della spiaggia del Mort. E proprio questa associazione aveva fatto più volte presente che sono numerose le richieste di spazi e strutture per nudisti provenienti da agenzie turistiche di tutto il mondo e aveva chiesto alla Regione di riconoscere e regolamentare lo svolgimento di questa pratica. Richiesta accettata: i comuni potranno destinare al naturismo, spiagge, boschi, parchi e altri ambienti naturali di proprietà demaniale o di enti pubblici. Ovviamente, il nudismo sarà consentito solo in aree appositamente destinate, e delimitate.
Bassi, relatore in aula del provvedimento, ha voluto sottolineare che "pur non essendo naturista, ritengo coniugabile questa causa per due ordini di motivi. Il primo per una tutela della libertà delle persone che intendono praticare questo tipo di turismo. Impedirlo è sbagliato, ovviamente nel rispetto della legalità e della libertà altrui. Il secondo motivo - ha proseguito l'esponente leghista - è di ordine squisitamente economico, considerato che questo settore turistico è in continua crescita e vede una forte percentuale di praticanti nei paesi del nord Europa, che solitamente prediligono il nostro paese e in particolare la nostra regione. Sarebbe quindi non solo sbagliato, ma anche scellerato ed antieconomico non cogliere questa opportunità, costringendo questi flussi turistici a scegliere la Francia o la Croazia".
A rimanere fortemente contrario al provvedimento Valdegamberi. "Questa legge - ha commentato l'esponenete di Futuro Popolare - sbandierata come un successo, in realtà è solo un passo indietro, un provvedimento che insegue le mode in contrarietà alla nostra cultura. Una legge - ha ribadito - dovrebbe prevedere percorsi costruttivi, con indirizzi culturali e non con una degenerazione culturale". Da parte sua Chisso ha affermato che "pur nel rispetto del diritto della libertà di comportamento di tutti e pur riconoscendo la valenza economica di questo tipologia turistica, considero questa legge non in sintonia con i valori e la sensibilità della nostra cultura".
Insomma, per Chisso e Valdegamberi, rimanere nudi in spiaggia non è davvero un comportamento da veneti. E permetterlo è retrogado. Ma le loro affermazioni non hanno di certo fatto cambiare idea a una maggioranza convinta che il nudismo, tra Jesolo e Venezia, non può che essere proficuo. Per tutti.
Re: amici di Venezia e dintorni: Laguna del morto a Eraclea
...e circondate da filo spinato, torrette con le guardie e cani poliziotto. Dio non voglia che si veda un solo pelo pubico, chè quelli che fanno il bagno in costume potrebbero svenire!depilanel ha scritto:Richiesta accettata: i comuni potranno destinare al naturismo, spiagge, boschi, parchi e altri ambienti naturali di proprietà demaniale o di enti pubblici. Ovviamente, il nudismo sarà consentito solo in aree appositamente destinate, e delimitate.
"Non si può fare sesso tutto il tempo, però si può discuterne all'infinito" Robert A. Heinlein - "Oltre Il Tramonto"
-
- Veterano dell'impulso
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- Iscritto il: 05/01/2010, 17:19
Re: amici di Venezia e dintorni: Laguna del morto a Eraclea
Via libera, altro che filo spinato.yumoto ha scritto:...e circondate da filo spinato, torrette con le guardie e cani poliziotto. Dio non voglia che si veda un solo pelo pubico, chè quelli che fanno il bagno in costume potrebbero svenire!depilanel ha scritto:Richiesta accettata: i comuni potranno destinare al naturismo, spiagge, boschi, parchi e altri ambienti naturali di proprietà demaniale o di enti pubblici. Ovviamente, il nudismo sarà consentito solo in aree appositamente destinate, e delimitate.
La giustificazione è economica,
i comuni non sanno più cosa fare.
La barriera è sfondata.

Elementare come un bacio in una favola (N. Fabi)
Quando morirò voglio essere sepolto vicino all'ippodromo per sentire la volata sulla dirittura d'arrivo (C.H. Bukowski)
Elementare come un' altalena libera (N. Fabi)
Quando morirò voglio essere sepolto vicino all'ippodromo per sentire la volata sulla dirittura d'arrivo (C.H. Bukowski)
Elementare come un' altalena libera (N. Fabi)
Re: amici di Venezia e dintorni: Laguna del morto a Eraclea
che sia per soldi o per qualsiasi altro motivo, intanto va bene così!
e che sia "solo in aree appositamente destinate, e delimitate" è il minimo che in una legge del Veneto possa essere scritto
Cosa pensavi di trovare scritto: "Dove ad ognuno pare e piace"??
e che sia "solo in aree appositamente destinate, e delimitate" è il minimo che in una legge del Veneto possa essere scritto
Cosa pensavi di trovare scritto: "Dove ad ognuno pare e piace"??
Re: amici di Venezia e dintorni: Laguna del morto a Eraclea
Ehe, naturalmente no! Ma conoscendo la nostra nazionale propensione ad esagerare nella protezione della morale, la "delimitazione" potrebbe riservare sorprese...bigbabol ha scritto:che sia per soldi o per qualsiasi altro motivo, intanto va bene così!
e che sia "solo in aree appositamente destinate, e delimitate" è il minimo che in una legge del Veneto possa essere scritto
Cosa pensavi di trovare scritto: "Dove ad ognuno pare e piace"??
Non mi tocca più di tanto, dato che per me è lontanuccio, ma mi fa sorridere l'assessore che afferma che è "una degradazione culturale" o quello che dice "non in sintonia con i valori e la sensibilità della nostra cultura". Pensate che sappiano che i loro elettori sono abituali frequentatori delle saune e spiagge d'oltre confine, per non dire dei numerosi privè del Veneto stesso? Oppure pensano che questi passino le domeniche d'estate inginocchiati in chiesa?

I nudisti "talebani" saranno fastidiosi, ma questi talebani tout court sono ben peggio.
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- bianconigli
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Re: amici di Venezia e dintorni: Laguna del morto a Eraclea
L'importante è che sia la minoranza a pensarlo, la proposta è passata, e la libertà di pensiero e di parola deve essere rispettata.
Per il paese in cui viviamo è una rivoluzione, quello che temo purtroppo è l effetto zoo...tutti i costumati a guardare, indicare e giudicare...
Per il paese in cui viviamo è una rivoluzione, quello che temo purtroppo è l effetto zoo...tutti i costumati a guardare, indicare e giudicare...
L'unico modo per liberarsi da una tentazione è cedervi. Oscar Wilde
Re: amici di Venezia e dintorni: Laguna del morto a Eraclea
La legge è stata approvata, da questa estate si starà nudi solo in aree autorizzate, ben recintate e controllate ed in Veneto ce ne sarà una sola e non sarà il Mort, tutti gli altri luoghi diventeranno illegali.
Cari pippaioli del Mort son finiti i tempi d'oro...
Cari pippaioli del Mort son finiti i tempi d'oro...
Re: amici di Venezia e dintorni: Laguna del morto a Eraclea
sei squallidonoidueve ha scritto:La legge è stata approvata, da questa estate si starà nudi solo in aree autorizzate, ben recintate e controllate ed in Veneto ce ne sarà una sola e non sarà il Mort, tutti gli altri luoghi diventeranno illegali.
Cari pippaioli del Mort son finiti i tempi d'oro...
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)
Re: amici di Venezia e dintorni: Laguna del morto a Eraclea
Ti senti chiamato in causa...?belnudo ha scritto:sei squallidonoidueve ha scritto:La legge è stata approvata, da questa estate si starà nudi solo in aree autorizzate, ben recintate e controllate ed in Veneto ce ne sarà una sola e non sarà il Mort, tutti gli altri luoghi diventeranno illegali.
Cari pippaioli del Mort son finiti i tempi d'oro...
Re: amici di Venezia e dintorni: Laguna del morto a Eraclea
per carità, è il tuo giudizio morale che offende, se a uno piace segarsi tutto il giorno libero di farlo, il problema si pone solo se prevarica la TUA libertà.noidueve ha scritto:Ti senti chiamato in causa...?belnudo ha scritto:sei squallidonoidueve ha scritto:La legge è stata approvata, da questa estate si starà nudi solo in aree autorizzate, ben recintate e controllate ed in Veneto ce ne sarà una sola e non sarà il Mort, tutti gli altri luoghi diventeranno illegali.
Cari pippaioli del Mort son finiti i tempi d'oro...
STATO LADRO & RAPINATORE
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La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)
Re: amici di Venezia e dintorni: Laguna del morto a Eraclea
ognuno ha una propria concezione della sessualità e di quello che chiamiamo trasgressione ( che in realtà per me è normalità).
la convivenza fra tali diversità è possibile solo rispettando l'altrui punto di vista, sino a tanto che non invade il nostro mondo in maniera prevaricatrice.
potremmo non essere d'accordo, ma questo non impedisce di accettare la diversità.
almeno io la penso così.
la convivenza fra tali diversità è possibile solo rispettando l'altrui punto di vista, sino a tanto che non invade il nostro mondo in maniera prevaricatrice.
potremmo non essere d'accordo, ma questo non impedisce di accettare la diversità.
almeno io la penso così.
curioso, amante del mare della natura e degli animali. attratto dalla cultura.non più giovane, ma in ottima forma fisica grazie al nuoto.
Re: amici di Venezia e dintorni: Laguna del morto a Eraclea
Inutile filosofare sulla vita per cercare di nascondersi dietro ad un dito...Chi se lo mena davanti ad una coppia, come lo vogliamo chiamare?