(Fumetti Erotici) Loïc Dubigeon

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Traduzione a cura di CHATgpt

[Domanda:]
In materia artistica, i suoi gusti verso quali opere si orientano?

[Risposta:]
È piuttosto eclettico. Si va dall’arte egizia all’arte contemporanea americana. È come per la musica, vado dai canti gregoriani fino a Boulez e compagnia. Ci sono pittori che non mi piacciono, ma non li giudico. Non mi corrispondono nella mia scrittura o semplicemente non ho l’alfabeto per comprenderli...

[Domanda:]
Torniamo alla sua carriera. All’inizio degli anni ’80, il libro di sessuologia con i Dr Elia e Waynberg, presso Fillipacchi, La guida pratica della vita di coppia. Realizzare disegni in un contesto didattico, non era troppo vincolante?

[Risposta:]
No, ero abbastanza libero. Dovevo solo affrontare temi precisi come, per esempio, la sodomia, ma stava a me scegliere se trattarli o meno. È il solo lavoro di sessuologia che ho illustrato. Lo trovo piuttosto idiota, ma devo credere che fosse un colpo azzeccato, dato che continua a vendere.

[Domanda:]
Lei rappresenta spesso rapporti sessuali in modo molto esplicito. Il suo stile di disegno iperrealista non è stato un modo per aggirare la censura che colpiva fotografi e cineasti come Aslan, negli anni '60, che venivano perseguiti per motivi di oscenità?

[Risposta:]
Non ho mai pensato a questo. Mi sono posto il problema solo quando mi si è posto davanti. Ho avuto fortuna, non ho mai avuto problemi con la giustizia.

[Domanda:]
Nello stesso periodo, lavorava anche per Union...

[Risposta:]
Sì, per alcuni numeri. Mi davano dei documenti da illustrare, a volte era interessante, ma spesso cercavano immagini senza troppo contenuto. Per fortuna gli articoli erano buoni, scritti da altri autori.

[Domanda:]
Non aveva contatti con altri illustratori della rivista come Michel Desimon, Michel Plaisir...?

[Risposta:]
No. Sono ambienti dove non si conosce bene la gente. Non è che siano chiusi, ma semplicemente non ci si incontra. Ho incontrato Pichard solo due o tre volte. Aslan, mai.

[Domanda:]
Ci sono almeno il 50% di disegni inediti. Gli altri sono stati riprodotti da originali, in formato più grande rispetto alla prima edizione – il che consente di apprezzare meglio i dettagli.

[Domanda:]
Come è nato Retour de Roissy presso le edizioni Astarté?

[Risposta:]
Avevo fatto una mostra alla galleria Les Larmes d’Éros nel 1995 con una trentina di disegni recenti e una cinquantina più vecchi. La plaquette Retour de Roissy, che non contiene che i disegni recenti, è stata fatta in occasione del vernissage, come catalogo.

La qualità della riproduzione è eccellente e i testi di accompagnamento di Gilles Berquet sono molto giusti.

[Domanda:]
Dove si terranno le sue prossime esposizioni?

[Risposta:]
A Dieppe, alla galleria Montador, a partire dall’11 maggio, al Centre International d’Art Contemporain de Rouen in luglio, e a Parigi, forse ottobre o novembre. Non ci saranno solo disegni erotici, ma anche grandi collage non figurativi, grandi carte astratte che realizzo da più di cinque anni.

[Domanda:]
E cosa dicono di lei gli editori stranieri? Non è troppo complesso scoprire tutti questi tesori, come Bédé X?

[Risposta:]
Sono dei lavori realizzati all’interno del sadomasochismo, scelti per i portafogli, con nudi femminili. Alcuni sono più larghi del normale, che non potrebbero essere pubblicati in Bédé X perché non era una rivista abbastanza prestigiosa...

Mi si diceva che facevo troppe pagine in Paris Match per essere compatibile. Ma va bene! Non sono mica settario, disegno quello che mi va, anche un mazzo di fiori. Non mi ritengo prigioniero dell’erotismo.

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