Storie inventate di sana pianta... Cercheró quindi di sfruttare in piccola parte le potenzialità di questo topic
Ieri sera ero incazzato marcio, settimana lavorativamente amara conclusa con multa in centro.
Con le palle cosí girate non avrei mai immaginato che a breve avrei avuto il cazzo duro.
E invece!
Ero in metro, stipato come peggio non si puó ma ehi bellezza, questa è la metro di Milano e poi è comoda. Come tonni in una rete si sbatte e ci si divincola in un blocco umano eterogeneo e folle. A fianco a me, un culo invitante, uno spettacolo che un po' mi consola dagli stress della vita moderna. Il quadro tuttavia migliora e diventa un film anni 70 (e dire che io sono un 68ino, pur preferendo il 69): una mano sconosciuta si posa su quelle chiappe tornite.
Lo stupore non è grande, il mondo è un bestiario variopinto, ma tutto cambia quando, un secondo o due prima che provassi (ingenuamente) ad intervenire a difesa dell'indifesa milfona, lo sguardo mi cade sul suo viso che, seppur di profilo, denota indiscutibile soddisfazione: la bocca è voluttuosamente contratta, i denti morsicano il labbro, gli occhi socchiusi sotto ad uno strato di trucco curato.
Riavvolgo la mano frettolosa nella tasca (a momenti rovinavo questa scena, mannaggia ammé) e ritrovo il cazzo duro. Non sono l'unico spettatore di quella scena: a fianco a me, una ragazza inizialmente scuote la testa. Poi noto la sua difficoltà a staccare lo sguardo, in salente disagio, in evidente contraddizione con quel che vorrebbe fare, cioé guardare da un'altra parte scuotendo la testa e mormorando contro la depravazione di questi tempi. Ma siamo nella contraddizione, tutti. Solo una vecchia megera cerca di dimostrare la propria coerenza urlando una bestemmia e facendosi il segno della croce. Ma l'episodio simpatico passa in secondo piano perché il sangue mio e degli altri spettatori è vampirizzato dai nostri corpi cavernosi eccitati.
In realtà non saremo in molti, a vedere tutto, perché lo spazio è veramente angusto, e come nella parabola dell'elefante ognuno coglie una piccola parte di quella realtà superiore: dalla mia postazione vedo il culo e la mano, e il viso di lei: sono un fortunato.
Gradualmente, la mano si insinua tra le chiappe, poi un'altra mano coraggiosa (appartenente ad un alto uomo di colore), istigata da quello spettacolo inaspettato, si avventura sui seni abbondanti di quella donna. La guardo: sembra avere una 40ina di anni, comunica grande partecipazione. Non fa nulla per nascondere che non aspettava altro. Un po' per effetto di una frenata, poso automaticamente il mio cazzo sulle natiche della donna di fronte a me. Ho meno fortuna, mi becco uno schiaffo. "È colpa della frenata, signora!", lei non è convinta e si allontana a fatica in mezzo alla ridda, ma almeno ho evitato la lapidazione istantanea.
Lei, al mio fianco, invece si è girata, mi ha guardato ed ha riso.
La metro si ferma, vi pare che non fosse la stessa fermata per tutti e due?
"Sei stato un bravo spettatore..."
"Tutto merito dello spettacolo, direi!"
Sorride.
Parliamo, scopriamo di frequentare lo stesso forum.
"Ma allora sei Concetta Licata!"
"Esatto... E tu sei Cicciuzzo!"