[O.T.] Sistemi di monitoraggio & filtri P2P

Scatta il fluido erotico...

Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1

Messaggio
Autore
Avatar utente
fredelux
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 5374
Iscritto il: 28/11/2006, 9:29

[O.T.] Sistemi di monitoraggio & filtri P2P

#1 Messaggio da fredelux »

http://punto-informatico.it/p.aspx?i=2021994

Leggete:



Cresce il tool italiano antiP2P. Intervista all'autore
Interviste
di Alfonso Maruccia
martedì 19 giugno 2007Armi da caccia grossa (1 di 3)
Stampa
Segnala via email
Usa più pagine
Sharing
Digg
OkNotizie
Commenti (124)
Roma - "Puoi cliccare, ma non puoi nasconderti", recitava minaccioso il motto di una campagna pubblicitario-propagandistica condotta dall'industria americana un paio d'anni or sono contro la pirateria online. La campagna, che diede il là  all'ennesima azione di contrasto dell'allora crescente "fenomeno" BitTorrent, intendeva mettere gli utenti di fronte alla semplice realtà  dei fatti: chi scarica file illegali dal P2P lascia una traccia che, con gli strumenti opportuni, si puó adoperare per risalire al responsabile della condivisione.

Dal 2005 ad oggi, pur con tutte le energie, i legali e i soldi messi in campo dalle associazioni dell'industria, alla minaccia non è seguita una reazione granchè atterrita della community del file sharing, che anzi ha seguitato a crescere nella diffusione dei software per lo scambio file e nella distribuzione non autorizzata di ogni genere di contenuti in formato digitale.

In tutta risposta, l'industria ha ulteriormente moltiplicato energie, iniziative legali e fondi spesi per la lotta senza quartiere al P2P illegale, e negli ultimi tempi concetti come il motto citato poc'anzi - puoi cliccare, ma non puoi nasconderti - sono divenuti un elemento di riflessione per i condivisori di tutto il mondo, Italia compresa. Nel Bel Paese in particolare, il famigerato caso Peppermint ha acceso il dibattito tra associazioni di consumatori, rappresentanti legali, senatori della repubblica e media telematici e non.

Al centro della questione si trova l'azione di raccolta degli indirizzi IP da parte della società  svizzera Logistep Ag, che ha introdotto in ambito europeo le modalità  di contrasto del fenomeno file sharing fin qui cavalcate da RIAA, MPAA e da altre organizzazioni di origine squisitamente americana. Migliaia di indirizzi IP schedati e infine usati per individuare i rispettivi proprietari della connessione, a cui sono state spedite altrettante richieste di risarcimento danni sulla falsariga di quanto RIAA già  va facendo da tempo negli USA.

Su questo ed altro, Punto Informatico ha avuto la possibilità  di parlarne con l'autore di WhoShare, software che potremmo definire come il prossimo gradino evolutivo nella lotta senza quartiere al file sharing illegale e che per la prima volta in questa occasione viene presentato sulla stampa. WhoShare, come ci dirà  lo stesso creatore, è una potente soluzione pensata per soddisfare le pressanti esigenze dei produttori di contenuti, alla ricerca parossistica di una drastica soluzione all'emorragia di guadagni provocata dalla condivisione non autorizzata. Una soluzione che sul fronte del rastrellamento IP si spinge oltre a quanto visto finora. Ecco cosa ci ha raccontato Fabrizio Saviano, programmatore in proprio e docente informatico presso l'Università  Ludes di Lugano.

PI: Napster, il file sharing, la grande guerra del copyright.. Come nasce e perchè WhoShare?
F.S.: WhoShare - fino ad ora conosciuto con il nome in codice di IDEACOP - è uno strumento pensato per individuare con esattezza quello che potremmo chiamare un "oggetto digitale", sia esso file musicale, video o quant'altro, all'interno dei network di P2P allo scopo di rintracciare gli utenti che lo condividono.

PI: Per sviluppare il suo lavoro ha utilizzato codice liberamente disponibile in rete, come hanno fatto alla Logistep AG con il programma open source Shareaza, o ha scritto il software da zero?
F.S.: Sono ovviamente partito dalle informazioni presenti in rete sui protocolli dei vari network, ma ho poi personalizzato, snellito e ottimizzato il codice: WhoShare fa molto più di quanto possa mai fare un software come Shareaza, essendo in pratica composto da una suite di strumenti comprendenti i client modificati per ogni protocollo, da uno "Sniffer di sessioni di file sharing" per creare riscontri giudiziari e dalla possibilità  di fare l'incrocio dei risultati ottenuti, ovvero tra i file di log e il traffico di rete. Inoltre vorrei aggiungere che Shareaza ha notoriamente problemi con la rete eDonkey2000.

PI: Ci puó fornire qualche dettaglio tecnico sulle modalità  di monitoraggio offerte da WhoShare? Per i detentori dei diritti a caccia di indizi quali sono i vantaggi sostanziali del suo utilizzo rispetto alle soluzioni concorrenti oggi esistenti?
F.S.: Dietro autorizzazione scritta del titolare copyright, ottenuti i permessi necessari a norma di legge - gli iscritti alla SIAE devono ad esempio avere un nulla osta dall'associazione - WhoShare scarica i file corrispondenti ai lavori degli aventi diritto per controllarne il contenuto. Se esso corrisponde, da ogni singolo file si estrapola il link/hash di protocollo (es. link ed2k).
Successivamente si avvia un monitoraggio mirato delle reti di scambio, si estrapolano i file di log, li si incrocia con il traffico di rete e si forniscono le risultanze investigative ai clienti del sistema per mezzo di un'apposita interfaccia web gestibile da remoto. Ogni cliente ha un server a propria disposizione, ovvero in gestione, ed è a sua totale discrezione decidere dei tempi di controllo e i protocolli da monitorare, le modalità  di raccolta ed eventuale conservazione dei dati di traffico. Noi ci limitiamo a fornire l'interfaccia per il sistema. WhoShare è inoltre in grado di offrire versioni di client ottimizzate per tutte le tecnologie di reti attualmente disponibili (Gnutella2, Kademlia, BitTorrent e via di questo passo).

PI: Sappiamo che siete stati contattati da Logistep AG, e che la società  elvetica è interessata al vostro software di monitoraggio. Ci puó dare a riguardo qualche dettaglio in più?
F.S.: Beh, attualmente la questione è Top Secret, ma per i lettori di PI posso sbottonarmi dicendo che abbiamo effettuato alcuni test per Logistep. In due giorni di monitoraggio, su un particolare software di cui ci è stato richiesto il controllo, abbiamo evidenziato 55.000 condivisori su 9 hash, di cui quasi 8.000 solo in Italia sulle reti Kademlia accessibili dai gestori pubblici (Wind, Telecom, Tiscali e altri NdR) e 4.700 sulla rete privata di Fastweb. Un riscontro impressionante, che dimostra chiaramente che la portata del fenomeno del download illegale è tale che esso è diventato in pratica un vero e proprio sistema.
Con un occhio agli utenti Fastweb (2 di 3)
PI: Ci puó dire qualcosa in più riguardo il supporto alle reti NAT come quella di Fastweb da parte del suo software?
F.S.: WhoShare è ottimizzato per tutte le reti, ed è disponibile un prodotto specifico per le reti NAT come Fastweb (NdR: a riguardo il nostro interlocutore si è dimostrato piuttosto abbottonato, ma proprio la possibilità  di monitorare la velocissima rete KADu, accessibile internamente da Fastweb, appare come una delle motivazioni principali che hanno spinto Logistep a rivolgersi a F.S. e a WhoShare).

PI: Il caso Peppermint ha attirato su di sè l'interesse del Garante della Privacy, che parla di "rilevanti profili attinenti specificamente alla protezione dei dati personali" nella raccolta degli indirizzi IP degli utenti condivisori. Altri, come il senatore Cortiana, che parla di schedatura di massa, ci vanno giù ancora più pesanti. Come giudica tali prese di posizione e il rapporto del suo software con le vigenti norme in difesa della privacy degli utenti di Internet?
F.S.: Risponderó attenendomi a ció che dice la legge: qui si tratta semplicemente dell'individuazione, caso per caso, di autori di reati penali. Se poi i singoli autori formano nel complesso una massa questa è una cosa che dipende da un fattore casuale; capita che alcuni file siano condivisi da una persona (ad esempio brani di musica particolari), altri potrebbero essere condivisi da milioni di persone. WhoShare è dotato di funzioni che impediscono il download dei contenuti, limitandosi piuttosto ad un metadownload. Noi logghiamo gli indirizzi IP degli autori degli illeciti, e in ogni caso la privacy decade in presenza di reato penale.

PI: E con gli IP in mano?
F.S.: L'acquisizione dei nome e cognome relativi all'intestatario della linea a cui punta l'IP sarà  a cura della magistratura, e il cliente che ci ha commissionato il monitoraggio ha l'obbligo per legge di intentare una causa civile o penale in presenza di un reato. Per tali motivazioni il nostro sistema non è assimilabile a intercettazione telematica, e a mio giudizio non si tratta affatto di una schedatura di massa. Accogliere l'opinione del senatore Cortiana significherebbe puntare il dito contro i log di tutti i firewall che registrano le intrusioni informatiche, che sono reato tanto quanto il file sharing. Inoltre l'indirizzo IP non è di per sè un dato sensibile: ne è titolare un provider, non un privato. E questo avviene perchè la magistratura possa risalire al temporaneo utilizzatore, mentre il pubblico non ha facoltà  di individuarlo.

PI: Il fenomeno della condivisione di contenuti in rete acquista sempre più importanza nell'agenda politica ed economica delle nazioni tecnologicamente avanzate, ed è pressante la richiesta da parte delle associazioni di categoria e dell'industria di leggi più severe e di azioni mirate contro i due fenomeni distinti della contraffazione e del file sharing illegale. Crede che strumenti come WhoShare possano costituire un alleato efficace per l'industria e che esso abbia di conseguenza un buon margine di crescita sul mercato?
F.S.: WhoShare è efficace sia dal punto di vista della repressione che della prevenzione, in quanto è un deterrente contro l'uso irresponsabile di Internet, perchè avere a disposizione un'automobile non significa essere autorizzati a provocare danni, fare il palo alle rapine o altri reati. Come con l'automobile si viene educati all'uso del mezzo prima di guidarlo così bisognerebbe fare con Internet, e in Italia abbiamo ancora tanta strada da percorrere in tema di educazione... Per quello che è in grado di offrire, il software non ha attualmente concorrenza e in pratica dovremo poter agire in regime di monopolio. Poi starà  alle società  proprietarie dei diritti stabilire quanto gli convenga usarlo.

PI: Ritornando a parlare del programma, a che punto è lo sviluppo e per quando è prevista la distribuzione di WhoShare?
F.S.: Il programma ha appena superato tutte le fasi di betatesting, manca giusto qualche particolare ad esempio nell'interfaccia web per i server dati in gestione ai clienti. Il rilascio della versione 1.0 dovrebbe avvenire non più tardi di questo settembre.

PI: àˆ vero che il software verrà  messo a disposizione della Polizia Postale gratuitamente per combattere la pedopornografia? A tale riguardo, ci puó dire se ci sono stati casi in cui associazioni come la SIAE o i produttori dell'industria multimediale si sono rivolti a voi in maniera diretta segnalando potenziali illeciti piuttosto che passando attraverso una denuncia alla magistratura?
F.S.: Si, stiamo valutando l'ipotesi di mettere a disposizione un server per le forze dell'ordine, al fine di usarlo per contrastare lo scambio di materiali pedopornografici. Siccome la banda e l'hosting costano, tutto starà  a come andrà  commercialmente il sistema. La Polizia Postale ha una squadra apposita che si occupa dei reati connessi ai diritti d'autore, e si puó presumere che le denunce e le segnalazioni arrivino sia da enti pubblici che privati.

PI: Avete fatto conoscere WhoShare alle industrie interessate? Che reazione c'è stata?
F.S.: Per il momento abbiamo presentato il nostro lavoro soprattutto alle organizzazioni musicali come RIAA, SIAE e FIMI, oltre alla BSA per quanto riguarda il software. Tutti si sono dimostrati, almeno a parole, interessati. Dalle mail informative che abbiamo provveduto ad inviare, il riscontro immediato è arrivato dalle etichette discografiche di settore sul genere della Peppermint, piuttosto che da colossi come Sony BMG e altri.

Offuscamento? (3 di 3)
PI: Come giudica i meccanismi di camuffamento dei protocolli di file sharing, sempre più usati per evitare eventuali filtri o tentativi di individuazione da parte di tool come WhoShare?
F.S.: Qualunque informazione digitale venga immessa in rete per essere poi decodificata dal destinatario puó essere individuata, l'offuscamento non è una misura sufficiente perchè un sistema offuscato presenta sempre un output finale intelligibile. WhoShare è pronto anche per questa eventualità : si puó prevedere che a un 100% di offuscamento teorico, il 50% dei pacchetti di dati puó venire identificato.

PI: In questo quadro come si collocano certe darknet, penso ad esempio al modello offerto dalla svedese Relakks?
F.S.: Sulle darknet ancora non mi pronuncio perchè non ho avuto modo di approfondire la questione.

PI: Quali conseguenze crede che l'adozione estesa di un tool come WhoShare possa avere sul "sistema" del P2P e sull'intera industria?
F.S.: Quello che auspico è che il rientro dei mancati guadagni dovuti alla file sharing si traduca in una riduzione dei prezzi sugli originali. In tal senso, devo rendere merito al file sharing per aver fornito terreno fertile allo sviluppo degli store online. àˆ il consumo critico e la possibilità  di scelta offerta da portali come iTunes, non il download dal P2P, che potrà  far crescere il mercato.

a cura di Alfonso Maruccia

:evil: :evil: :evil: :evil:

Avatar utente
Squirto
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 17710
Iscritto il: 16/10/2004, 0:59
Località: Rome-Sardinia

Re: [OT] NUOVO SISTEMA MONITORAGGIO P2P __ PESANTISSIMO!!

#2 Messaggio da Squirto »

fredelux ha scritto:il rientro dei mancati guadagni dovuti alla file sharing
al solito, non capiscono una ceppa.

i "mancati guadagni" dovuti al file sharing sono una panzana tremenda, è come i "mancati guadagni" dovuti alle copie pirata di Photoshop, Autocad, etc...

ma chi mai, semplice utente consumer, comprerebbe Photoshop, dato il prezzo? non è affatto un mancato guadagno... così i dischi, nessuno comprerebbe mai tutti i dischi che scarica...
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità  non mi emozionano" (Breglia)

Avatar utente
Rex_Sinner
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 10550
Iscritto il: 15/04/2004, 0:53
Località: autostrada del sole, la mia casa è l'autogrill

Re: [OT] NUOVO SISTEMA MONITORAGGIO P2P __ PESANTISSIMO!!

#3 Messaggio da Rex_Sinner »

Squirto ha scritto: così i dischi, nessuno comprerebbe mai tutti i dischi che scarica...
Tutti no, ma qlcn forse.... :-?

Io prima di internet compravo 4-5 dischi al mese, e ormai sono anni che non spendo più un euro in cd....

Avatar utente
Squirto
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 17710
Iscritto il: 16/10/2004, 0:59
Località: Rome-Sardinia

Re: [OT] NUOVO SISTEMA MONITORAGGIO P2P __ PESANTISSIMO!!

#4 Messaggio da Squirto »

Rex_Sinner ha scritto:
Squirto ha scritto: così i dischi, nessuno comprerebbe mai tutti i dischi che scarica...
Tutti no, ma qlcn forse.... :-?

Io prima di internet compravo 4-5 dischi al mese, e ormai sono anni che non spendo più un euro in cd....
vabbè, non per questo l'industria si ferma... tra l'altro il caso italiano è come sempre sui generis... dato che le tasse sono altissime, conviene scaricare invece che comprare...

negli usa, in inghilterra, i dischi si vendono eccome... (senza parlare di itunes, etc...)
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità  non mi emozionano" (Breglia)

Avatar utente
Husker_Du
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 13931
Iscritto il: 30/11/2003, 21:56
Località: United Kingdom

#5 Messaggio da Husker_Du »

Io vorrei sapere perche' nessuno presenti una stima attendibile dei costi per le case di produzione dovute allo sharing.

L'unico studio serio fatto in proposito un paio di anni fa per gli USA dimostro' che l'effetto del P2P era statisticamente non significativo sui volumi del mercato musicale.....

Sembra che il P2P stia mettendo in ginocchio il mercato...ma non mi pare che le majors musicali stiano riducendo in modo significativo gli investimenti o i propri profitti.....

Capisco solo che si voglia prevenire il fenomeno agendo adesso prima che la tecnologia si evolva in maniera tale da diventare ingestibile....
Tuttavia, se anche accadesse, il mercato si autoregolerebbe da solo.....se tutto diventa gratis, fare musica diventera' non conveniente e quindi non ci saranno piu' file musicali nuovi da scaricare e cosi' via.....
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"

Avatar utente
Squirto
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 17710
Iscritto il: 16/10/2004, 0:59
Località: Rome-Sardinia

#6 Messaggio da Squirto »

guadagnare meno dai cd e concentrarsi sui concerti dal vivo 8)
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità  non mi emozionano" (Breglia)

Avatar utente
Eos
Primi impulsi
Primi impulsi
Messaggi: 12
Iscritto il: 15/06/2007, 9:23
Località: umbria

#7 Messaggio da Eos »

Squirto ha scritto:guadagnare meno dai cd e concentrarsi sui concerti dal vivo 8)
Parole sante

Avatar utente
Rex_Sinner
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 10550
Iscritto il: 15/04/2004, 0:53
Località: autostrada del sole, la mia casa è l'autogrill

#8 Messaggio da Rex_Sinner »

Husker_Du ha scritto: ma non mi pare che le majors musicali stiano riducendo in modo significativo gli investimenti o i propri profitti.....

Ne avevamo già  parlato, proprio io e te.... sai come la penso (e quali sono le mie esperienze dirette)....

Inutile stare a riscrivere tutto once again.... :wink:
Ultima modifica di Rex_Sinner il 19/06/2007, 16:12, modificato 1 volta in totale.

Avatar utente
Rex_Sinner
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 10550
Iscritto il: 15/04/2004, 0:53
Località: autostrada del sole, la mia casa è l'autogrill

#9 Messaggio da Rex_Sinner »

Squirto ha scritto:guadagnare meno dai cd e concentrarsi sui concerti dal vivo 8)

Già .... si vendessero almeno quelli (crollo verticale rispetto a 5-6 anni fa).... :-? :roll: :(


Ovvio, Vasco e Ligabue il pieno lo fanno sempre e cmq.... parlo delle realtà  un po' più piccole (sotto i 20.000 dischi venduti)

Avatar utente
Husker_Du
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 13931
Iscritto il: 30/11/2003, 21:56
Località: United Kingdom

#10 Messaggio da Husker_Du »

Rex_Sinner ha scritto:
Squirto ha scritto:guadagnare meno dai cd e concentrarsi sui concerti dal vivo 8)

Già .... si vendessero almeno quelli (crollo verticale rispetto a 5-6 anni fa).... :-? :roll: :(


Ovvio, Vasco e Ligabue il pieno lo fanno sempre e cmq.... parlo delle realtà  un po' più piccole (sotto i 20.000 dischi venduti)
Quella e' una questione culturale caro Rex......

In italia sara' sempre cosi'....purtroppo....
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"

Avatar utente
Rex_Sinner
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 10550
Iscritto il: 15/04/2004, 0:53
Località: autostrada del sole, la mia casa è l'autogrill

#11 Messaggio da Rex_Sinner »

Husker_Du ha scritto: Quella e' una questione culturale caro Rex......

In italia sara' sempre cosi'....purtroppo....
Assolutamente d'accordo!

Il problema è che si dice "si vendono meno dischi, si faranno più concerti"... cosa che non è assolutamente vera! Il mercato del live segue di pari passo quello dei dischi (non voglio dire che sono direttamente collegati... fa parte della crisi generale! Chi ha un negozio di scarpe vende sicuramente meno ora di 5-6 anni fa, ma non è collegato nè ai dischi, nè ai concerti :) )

supersandr
Primi impulsi
Primi impulsi
Messaggi: 34
Iscritto il: 24/03/2007, 20:45

#12 Messaggio da supersandr »

i soliti discorsi

io oggi intanto ho scaricato 2 porno e 2 film mainstream :D

Avatar utente
immobile0
Nuovi Impulsi
Nuovi Impulsi
Messaggi: 345
Iscritto il: 15/11/2006, 16:24
Località: siena ghibellina

#13 Messaggio da immobile0 »

Scusate la mia ignoranza, ma se scarico un file in condivisione e non lo masterizzo ma lo visiono dal mio PC commetto ugualmente un reato?
Avevo sentito di una sentenza della Cassazione che riteneva ció possibile.
HO DETTO UNA CAZZATA??????

Avatar utente
Kronos
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 5738
Iscritto il: 10/02/2002, 1:00

Re: [OT] NUOVO SISTEMA MONITORAGGIO P2P __ PESANTISSIMO!!

#14 Messaggio da Kronos »

Squirto ha scritto: ma chi mai, semplice utente consumer, comprerebbe Photoshop, dato il prezzo?
il punto e' che l'utente finale non dovrebbe usare photoshop o m$office ma altri prodotti open come gimp ed openoffice che fanno le stesse cose e spesso anche con piu' efficenza.

se educhi la gente a fare questa scelta vedrai che photoshop costa 10 centesimi a copia perche' nessuno lo utilizza piu'.
Loro lo sanno e tacciono sulla copia ad uso casalingo. E non e' un caso che girino le versioni studenti e docenti dei loro software a prezzo vantaggiosissimo: ed anche cosi' fanno una caterva di soldi.

ad adobe non frega nulla dell'utente finale, il suo mercato e' il grafico, l'azienda ed il libero professionista, tutti soggetti che per ovvi motivi preferiscono comprare o noleggiare il software per evitare rogne con la finanza o per vantaggi fiscali (vedi questione costi ammortamento rispetto al noleggio).
nella peggiore dei casi c'e' l'underlicensing, ma alla fine la ditta paga con piu' facilita' del singolo privato ed una copia originale come minimo sbuca fuori.

Quello che fa paura a tutti questi signori pero' e' che si spacchi il monopolio, che la gente usi altri software in regime di reale concorrenza ed autonomia non tanto economica, ma di pensiero e di scelta degli strumenti.

ecco perche' continueranno a girare i sw piratati: perche' sono le aziende che li producono che per prime han interesse affinche' una quota resti sempre "grigia".
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
"Sono venuto qui per disgustarmi! oh! Voglio vomitare! oh! siete un cess.... cessi! cessi, diceva toto'! cessi! la banda! cessi!" Carmelo Bene, 1995

Avatar utente
Kronos
Storico dell'impulso
Storico dell'impulso
Messaggi: 5738
Iscritto il: 10/02/2002, 1:00

#15 Messaggio da Kronos »

Squirto ha scritto:guadagnare meno dai cd e concentrarsi sui concerti dal vivo 8)
si e no. se da un lato si sta tornando al pezzo che fa da promozione a concerto dell'artista (e vale molto per gli emergenti), mi pare che le major si stiano riciclando piu' nell'organizzazione di grandi "eventi" dove si promuove (e si vende) un marchio ed un prodotto attraverso i nomi della musica che fan richiamo e che loro magari han sotto contratto.

Prendi il jamming: heineken non e' il semplice sponsor della manifestazione, da' il nome all'evento e vende in maniera monopolistica il proprio prodotto:
come dire vasco o chi per esso e' un pretesto per piazzare qualche ettolitro in piu' di birra e far una bella figura mediatica, con buona pace della musica.

il problema e' che allargandosi questa mentalita' eventi come l'umbria jazz festival o il tora tora non credo dureranno molto al di fuori delle logiche commerciali: gia' adesso l'umbria jazz e' preso con le bombe e mi pare che stiano facendo di tutto per farlo diventare il cartellone promozionale di coca-cola o di qualche altro brand, figuriamoci quando il grosso della transazione in atto sara' terminato.
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
"Sono venuto qui per disgustarmi! oh! Voglio vomitare! oh! siete un cess.... cessi! cessi, diceva toto'! cessi! la banda! cessi!" Carmelo Bene, 1995

Rispondi

Torna a “Ifix Tcen Tcen”