Questo è un topic per raccontare esperienze di sesso che avete al lavoro.

Ad inizio 2007, dove lavoro io è stata presa una ragazza di 24 anni che ha due tette da far paura, sicuramente supera i 100 di misura.
Siccome sono anche il responsabile informatico dell'azienda, il datore di lavoro mi ha incaricato di visionare i siti che visita.
Finora ha visitato siti come "preservativi alla fragola", blog in cui si racconta l'uso ottimale del vibratore, siti per la vendita di batterie per vibratore, siti che parlano di esperienze di sesso anale e siti in cui si chiedono consigli ai medici per la vaginite.

Avevo capito sin dal primo giorno che si tratta di una gran zoccola.
Ora mi chiedo che passi compiere per scoparla, visto che non dovrebbe risultare difficile l'impresa.

ora sincermante mi domando dove lavori...scusami la curiosità ...)))

Nelle Marche . Perchè?

miticagessy ha scritto:
Avevo capito sin dal primo giorno che si tratta di una gran zoccola.
Ora mi chiedo che passi compiere per scoparla, visto che non dovrebbe risultare difficile l'impresa.

Questo non devava essere un 3d dove si raccontavano le esperienze sul lavoro? Allora perchè chiedi consigli style la posta del cuere di cioè in versione porno?

argomento già  trattato in abbondanza... basterebbe cercare...

miticagessy ha scritto:Siccome sono anche il responsabile informatico dell'azienda, il datore di lavoro mi ha incaricato di visionare i siti che visita.
Finora ha visitato siti come "preservativi alla fragola", blog in cui si racconta l'uso ottimale del vibratore, siti per la vendita di batterie per vibratore, siti che parlano di esperienze di sesso anale e siti in cui si chiedono consigli ai medici per la vaginite.

Come si fa ad ottenere un incarico simile al tuo?

miticagessy ha scritto: Siccome sono anche il responsabile informatico dell'azienda, il datore di lavoro mi ha incaricato di visionare i siti che visita.

Sia tu che il tuo datore di lavoro siete civilmente perseguibili, per violazione palese dell'art37 (legge 300/69 "statuto dei lavoratori") che vieta espressamente il controllo a distanza del lavoratore a sua insaputa.
Una recente disposizione della Corte Costituzonale (23.7.2005) ha disposto che è possibile la verifica solo se i siti visitati non siano conformi al lavoro svolto, ma è assolutamente vietato il controllo della traccia di navigazione.

Se la tettona in questione riesce a dimostrarlo in sede giudiziale, a te e al tuo datore di lavoro, il pretore vi fa UN CULO COME UNA CAMPANA...!!!

Sono un liberista sfrenato, ma sui diritti dei lavoratori non transigo...!!!

Occazzo allora sono fottuto, se in azienda c'è uno che fa il tuo lavoro mi beccano gli ultimi siti visitati e sono strafotutto: ecco la cronologia: un sito di discussioni porno americane, un sito di gang, rapidashare a palla a scaricare pornazzi, forum della juve, google a raffica su nomi di attricette italiane, nonchè disco rigido pieno di qualunque abominio pornologico.

L'unica esperienza sessuale sul luogo di lavoro con una donna che frequentava il mio stesso ufficio, è stata con una adetta alle pulizie.

Per capire che era una gran affamata di cazzo,peró,non ho dovuto frugare nel suo secchio nè analizzare il tipo di prodotto che utilizzava per pulire il tessuto del divano dove poi l'avrebbe presa nel culo.

Mi è bastato parlarci, lanciare un paio di "segnali" e dopo un pó, mi ha dato ció che io volevo.

Parole sante,Helmut,parole sante...

Ortheus ha scritto: Parole sante,Helmut,parole sante...

A difendere i lavoratori dai soprusi siamo rimasti ormai solo noi liberali...

..quelli che dovrebbero farlo secondo le loro balzane idee sono finiti invece presidenti delle camere, sottosegretari, sindaci di bologna a berciare cazzate...

Helmut ha scritto:

miticagessy ha scritto: Siccome sono anche il responsabile informatico dell'azienda, il datore di lavoro mi ha incaricato di visionare i siti che visita.

Sia tu che il tuo datore di lavoro siete civilmente perseguibili, per violazione palese dell'art37 (legge 300/69 "statuto dei lavoratori") che vieta espressamente il controllo a distanza del lavoratore a sua insaputa.
Una recente disposizione della Corte Costituzonale (23.7.2005) ha disposto che è possibile la verifica solo se i siti visitati non siano conformi al lavoro svolto, ma è assolutamente vietato il controllo della traccia di navigazione.

Se la tettona in questione riesce a dimostrarlo in sede giudiziale, a te e al tuo datore di lavoro, il pretore vi fa UN CULO COME UNA CAMPANA...!!!

Sono un liberista sfrenato, ma sui diritti dei lavoratori non transigo...!!!

Helmut, al momento in cui la tipa è stata assunta ha firmato, tra le altre cose, un regolamento aziendale in cui c'è scritto che internet puó essere usato soltanto per motivi riguardanti il lavoro, e che l'azienda si riserva la possibilità  di verificare le fonti visitate.
A me sta cosa di fare la verifica non piace per niente, ma ubbidisco ad ordini ricevuti dal mio datore di lavoro, il quale ha fatto firmare la policy sottoscritta dalla ragazza. Non credo, in questa situazione, di essere civilmente perseguibile, anche perchè è più perseguibile la lavoratrice che non usa i mezzi che l'azienda gli mette a disposizione per motivi lavorativi.

Sul fatto che non sia una cosa bella posso anche concordare con te.

miticagessy ha scritto:Helmut, al momento in cui la tipa è stata assunta ha firmato, tra le altre cose, un regolamento aziendale in cui c'è scritto che internet puó essere usato soltanto per motivi riguardanti il lavoro, e che l'azienda si riserva la possibilità  di verificare le fonti visitate.
A me sta cosa di fare la verifica non piace per niente, ma ubbidisco ad ordini ricevuti dal mio datore di lavoro, il quale ha fatto firmare la policy sottoscritta dalla ragazza. Non credo, in questa situazione, di essere civilmente perseguibile, anche perchè è più perseguibile la lavoratrice che non usa i mezzi che l'azienda gli mette a disposizione per motivi lavorativi.

Sul fatto che non sia una cosa bella posso anche concordare con te.

Tu puoi scrivere su un contratto che ti riservi anche la possibilità  di incularti il cane del lavoratore o che,in caso di pioggia sul luogo di lavoro, costringerlo a cantare "Singin' in the rain" nel parcheggio.

Quando ti assumono, non vai molto per il sottile dato che,si presume, hai bisogno di lavorare. Uno bada al sodo. Inquadramento,trattamento economico ecc ecc. Anche approffittando di questo ALCUNI datori di lavoro inseriscono clausole quantomeno discutibili.

Resta il fatto che si chiamano "patti Leonini" ....

radek66 ha scritto:
Come si fa ad ottenere un incarico simile al tuo?

Premessa: il mio lavoro non è il responsabile informatico ma faccio tutt'altro.
Tra le persone dell'azienda, sono quello che ci mastica un pochino più degli altri a livello informatico e quindi mi sono accollato questa grana (perchè in realtà  questa cosa mi sottrae del tempo al mio vero lavoro).

Ortheus ha scritto:Resta il fatto che si chiamano "patti Leonini" ....

COSA SONO?

miticagessy ha scritto: Helmut, al momento in cui la tipa è stata assunta ha firmato, tra le altre cose, un regolamento aziendale in cui c'è scritto che internet puó essere usato soltanto per motivi riguardanti il lavoro, e che l'azienda si riserva la possibilità  di verificare le fonti visitate.
A me sta cosa di fare la verifica non piace per niente, ma ubbidisco ad ordini ricevuti dal mio datore di lavoro, il quale ha fatto firmare la policy sottoscritta dalla ragazza. Non credo, in questa situazione, di essere civilmente perseguibile, anche perchè è più perseguibile la lavoratrice che non usa i mezzi che l'azienda gli mette a disposizione per motivi lavorativi.

Sul fatto che non sia una cosa bella posso anche concordare con te.

Caro mitica, l'Art. 1664 del Codice di Procedura Civile comprende la "clausola vessatoria"...

...inoltre, le lettere firmate in deroga alla legislazione vigente non hanno alcun valore legale...

...tu non puoi ubbidire a ordini che vanno contro la detta legislazione..."chiamata in correo", perchè si presume tu debba conoscerla nei dettagli...

...al massimo la tettona rischia un paio di richiami scritti per le sue navigazioni su internet e le trattenute in busta paga per il tempo non lavorato...

...tu e tuo datore di lavoro è meglio che vi troviate un buon avvocato...