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Kronos
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#1 Messaggio da Kronos »

Ebbene si e' un pezzo che ci penso a questa cosa: possibile che solo in italia non si arrivi a ragionare in questi termini?
Mi spiego meglio.
Diversi anni fa ebbi l'occasione di vedere un sito (seemelive.net) che offriva una delle prime videochat erotiche in cui si interagiva con la pulzella di turno che si esibiva nelle richieste del pubblico.
Facendo opportune ricerche scoprii che dietro a quel sito c'erano gli immancabili olandesi (sempre loro) che avevano colonizzato insieme agli americani quasi tutto il porno on line in circolazione.
Ovviamente tutti diranno "e' troppo presto parlare di simili cose in italia, e' inopportuno parlare di video on demand o di rete di videoconferenza".

Vero, ma chi ragiona cosi' ragiona in prospettiva italiana, non europea.
Tanti operatori (non solo del porno) si lamentino anche della pirateria: beh quando via winmx trovo l'ultimo film in divx distribuito in usa e che in italia non e' ancora importato ha senso che piangano il morto?
Dico io, ti attrezzi anche tu per distribuire sui nuovi media, non resti al palo, o quantomeno cerchi di differenziare i canali di distribuzione.

Sere fa scambiai con matt alcune considerazioni sulla sua idea di porno migliore e sulla difficolta' di trovare non solo finanziatori, ma di rientrare degli investimenti in tempi utili dati i soliti problemi italici di distribuzione.

Possibile che non si riesca a ragionare in termini europei una volta tanto?
Se diamo per assodato che il porno italiano e' in mano ai soliti 4/5 personaggi che stanno bene di loro e non hanno certo interesse a voler migliorare in quanto vivono di rendita, perche' nessuna delle "nuove leve del porno" (o aspiranti tali come matt alla regia ad esempio) riesce fare un businness plan e trovare degli investitori non italiani, ragionando sul rientro dell'investimento a livello europeo (a che diavolo serve l'euro senno'?) o nordamericano?
Parliamoci chiaro, con la famosa niu economi in crisi l'unico settore che e' cresciuto costantemente e' stato il porno. Con i sistemi umts e con le reti veloci prevedono anche li' discreti successi in tal senso.

Quello che manca sono i contenuti: gia' adesso si comincia a vedere materiale vecchio di anni spacciato per nuovo, perche' in pochi han le idee chiare ed hanno cultura e conoscenze tali nel settore (vedi zanoni o debora o nat ad esempio) per poter innovare questo ambiente in maniera davvero proficua ed intelligente.

Pecchero' di ingenuta' agli occhi di molti, ma credo che se in italia l'innovazione del sistema porno si fermi ad un semplice sistema di e-commerce ragionato per creare l'ennesimo canale distributivo, temo non si andra' molto lontano.
I tempi sono cambiati non solo per chi produce materiale ma anche per chi dovrebbe venderlo o distribuirlo.
Napster (e chi prima di esso) a suo tempo ha insegnato proprio questo.

Ospite

#2 Messaggio da Ospite »

con tutto il bene che vi voglio....
sfugge a te e a matt che non potete pretendere di avere tutto gratis e poi di essere pagati ANTICIPATAMENTE per fare qualcosa di nuovo...
e in quanto a napster...le case discografiche ci sono ancora...napster invece?

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MATT HARDCORE
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#3 Messaggio da MATT HARDCORE »

Maxxx, sveglia:
Napster è morto. Che peccato...
Beh, mi consoleró con uno a caso di questi programmi
WinMX, Morpheus, Kazaa, Gnutella, ...

da ognuno di questi, con adsl, scarichi in una notte film interi...

Esempio sempre per Maxxx: quando qui non c'erano ancora le locandine, io TOMB RAIDER l'avevo già  visto...

Secondo me, la distribuzione classica andrà  in cancrena nel giro di 2 anni...

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camminatore
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#4 Messaggio da camminatore »

credo che in tale contesto vadano inseriti anche i nuovi effetti speciali dovuti al computer.
in usa esiste una sorta di sylicon valley
del pporno, dove a detta di molti , solo se sei incredibilmente stupido non riesci ad arricchirti.
credo che i registi carenti di idee potrebbero almeno supplire con questi effetti.

invece pare davvero che si voglia rimanere al palo...

Nova
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#5 Messaggio da Nova »

Sono d'accordo con Matt.L'arrivo delle nuove tecnologie farà  cambiare molte cose nella distribuzione. Il problema sarà  grave, secondo me. Le videoteche non avranno più ragione di esistere, se sarà  possibile scaricare interi films (avendo una scelta inimmagginabile di titoli)in breve tempo dalla rete. La stessa cosa vale per duplicatori, produttori VHS etc.
Penso (e spero) che ci vorranno più di due anni. Quante persone dovranno reinventarsi il mestiere?

Ospite

#6 Messaggio da Ospite »

MATT SVEGLIA

CAMBIA IL SISTEMA DISTRIBUTIVO MA I PADRONI RESTANO SEMPRE GLI STESSI E LO STATO QUANDO VUOLE TI PRENDE E TI CHIUDE COME CHIUDE HAREM ecc. ecc.

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Inchiostro Simpatico
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#7 Messaggio da Inchiostro Simpatico »

Da buon Tecnologo devo dire la mia:

Sono d'accordo con Kronos bisogna ormai avere un idea mondiale per creare un attività  commerciale, sfruttando le nuove tecnologie che abbassano i costi e migliorano la qualità  dei prodotti (film in dvd ecc).
Il problema italico è il seguente: il potere commerciale nostrano non vede di buon occhio il mercato dell'hard (penso per un motivo di immagine verso l'opinione pubblica) per cui il porno rimane un mercato di nicchia e quindi inevitabilmente gestito da pochi.
La prima conseguenza è che non c'è bisogno di migliorare tecnologicamente la propria piccola casa di produzione e migliorare il proprio cast di attori e attrici.
Una giovane leva del porno (come la chiami tu Kronos) potrebbe volgere lo sguardo all'europa o meglio ancora all'america.
Ma ragioniamo un attimo: io che possiedo mezzi e tecnologie all'avanguardia mi conviene investire in un paese che non mi consente di crescere in maniera accettabile il mio profitto e la mia immagine? Penso che questo sia il problema far diventare il porno come un attività  industriale come le altre e credo che alcune cose miglioreranno!
Cara Nova la tecnologia non ha mai tolto posti di lavoro e di esempi ne è pieno il mondo: io faccio il programmatore e fino a 10 anni fa questo lavoro era sconosciuto o poco diffuso: le videoteche dovranno convertire le loro videocassette in dvd e vedere che cosa le nuove tecnologie offriranno.
Penso che cmq internet ed il digitale daranno una grossa mano a molte persone che vogliono intraprendere un attività  nel porno basta che essi sappiano adattarsi in maniera rapidissima ai cambiamenti del mercato.

PS Fabrizio tra le righe che ho scritto ci sta anche la nuova idea che ti devo proporre ma è ancora in bozza!!
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Ospite

#8 Messaggio da Ospite »

e naturalmente ho tutti i programmetti da te segnalati...WinMX, Morpheus, Kazaa, Gnutella
e altri ancora...hotline ecc.
SOLO CHE ci sono ancora un sacco di fruitori del porno di una certa età , che non hanno il computer e vivranno ancora certamente più di due anni.
il fatto che un film hollywoodiano si possa vedere sul web certamente non fermerà  decine di milioni di persone che lo andranno a vedere nelle sale cinematografiche.
dulcis in fundo il delta di venere è nato proprio con l'intenzione di aiutare il cambiamento verso i nuovi sistemi distributivi.

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MATT HARDCORE
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#9 Messaggio da MATT HARDCORE »

Infatti ho iniziato a parlarne proprio con il DDV che mi sembra sveglio e attento a questo momento di passaggio...
Quanto ai film sul web, non tolgono mercato al cinema, ma alla videoteca ho idea di si, tu che dici maxxx?
Inoltre, con un pizzico di malizia, si ottengono password con cui scarichi dozzine e dozzine di film hard rippati in divx...
Il problema è proprio riusciure a SFRUTTARE a vantaggio del businnes che uno intende fare, proprio questi canali, come NON hanno saputo fare le major discografiche che infatti se la prenderanno nel culo. Chi non scarica più mp3 da quando è morto Napster, alzi la mano! ...ah ah, appunto.

Per ultimo, Maxxx: spiegami com'è che devono venire a chiudere il mio sito che mi faccio una risata... Immagine

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Inchiostro Simpatico
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#10 Messaggio da Inchiostro Simpatico »

Caro Matt, hai ragione che le Major discografiche stanno facendo una campagna sbagliatissima contro i programmi "Peer to Peer".
Non ti vorrei demolarizzare ma esiste anche un programma tipo napster dedicato solo ad immagini e filmati porno per cui sfruttare la tecnologia a proprio favore non è così facile o meglio ci sarà  sempre chi si occupare di pirateria ed affini.
Cmq la tua idea è giusta e ti daró una mano per realizzarla
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MATT HARDCORE
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#11 Messaggio da MATT HARDCORE »

Certo Inchiostro. Il problema di base, infatti NON è quello di contrastere internet (che pagliacciata è? Chi agisce così NON ha capito niente di quello che è e sarà  il web nel futuro!!!), ma è quello di sfruttarne l'onda a proprio vantaggio.
Prendi un esempio a caso. Chi sarei io senza il web? Uno zero assoluto!
Il web è uno strumento e anche il peer to peer puó essere utile perchè si diffonda un prodotto (parti di esso) che invece poi puoi vendere sotto altre forme, in qualità  e contenuti migliori.

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Inchiostro Simpatico
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#12 Messaggio da Inchiostro Simpatico »

Concordo con te internet deve essere sfruttato in maniera coscenziosa!
Come sempre le idee migliori emergono e le capacità  degli individui di gestirle risultano fondamentali per avere successo!!

Credo che adesso internet abbia una fase di stallo: troppi siti spazzatura, troppe stronzate in rete!

Fra qualche anno chi vorrà  essere protagonista lo potrà  fare con questo grande strumento mondiale.
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Kronos
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#13 Messaggio da Kronos »

sfugge a te e a matt che non potete pretendere di avere tutto gratis e poi di essere pagati ANTICIPATAMENTE per fare qualcosa di nuovo...
e chi ha detto gratis ed anticipatamente? quando parlo di investitori parlo di un piano economico ben preciso con analisi di mercato, prospettive di guadagno, elenco delle attrezzature, skill tecnologici ed di conoscenze necessarie per far quadrare il tutto.

Forse e' come dici tu nel porno attuale: nelle aziende "normali" non funziona proprio cosi'. Il rischio di impresa e' dato dal socio investitore di capitali che investe sul progetto messo nero su bianco e non su una idea campata in aria e generale del tipo "voglio fare un bel film".
Se nel giro lavorate ad "incassa e fuggi" il problema e' vostro non mio che voglio ragionare in termini di azienda.

Per un motivo non casuale negli stati uniti esiste una laurea in pornografia, laurea che prepara chi frequenta simile corso a divenire un operatore qualificato del settore. Questo dovrebbe far capire che forse e' il caso di ragionare anche il porno italiano piu' come una industria con mercato europeo piuttosto che come un affare per i pochi soliti noti come succede in italia.

Parlavo di investitori stranieri non a caso: perche' sono gli unici che davanti ad un progetto presentato come si deve rischiano (questo e' il famoso libero mercato con il rischio di impresa, non certo il monopolio italiano del settore).
Poi se tu non sei credibile e punti ad incassare i soldi e sparire ovvio che non se ne fa nulla.

E non credo che olandesi od americani si tirerebbero indietro davanti ad un progetto valido: c'e' una mentalita' totalmente diversa dai campanili italici: quella di investire a medio termine, non su una semplice produzione "botta e via" ma su un comparto che genera utili a diversi livelli e con differenti bacini di utenza e di sviluppo.

In altri post sostieni che ci sara' gente che continuera' a comprare e noleggare vhs: vero, ma gia' ora la gente compra i dvd, e in molti cominciano ad avere una connessione in casa sufficientemente performante. Allora se devo investire in prospettiva e diventare leader in un settore che garantisce tassi di crescita a due cifre non e' meglio puntare su un settore come puo' essere quello del intrattenimento per adulti su mezzi come cavo e fibra ottica piuttosto che scannarmi dove ci sono i vecchi squali che comandano?

Facciamo un esempio stupidissimo: la rete fastweb.
Nelle intenzioni della cablatura a fibra c'e' anche quella di promuovere il video on demand ovvero l'offerta capillare e personalizzata di prodotti televisivi.
Bene, chi ha pensato a proporre contenuti per adulti in una simile rete, creando palinsesti ed eventi per poi fare tesoro del know how ottenuto ed esportare all'estero la formula in paesi dove c'e' fame di contenuti ma ci sono gia' le infrastrutture?

Fastweb copre lo 0.1% del territorio: ma tu pensi che per far partire un progetto sperimentale utile a farti le ossa e conoscenze da replicare in un mercato tecnologicamente piu' evoluto come il nordamerica o il giappone non si trovi un investimento da parte di chi e' piu' lungimirante e punta a venire fuori alla distanza?
Magari in italia no, ma bisogna trovarli per forza qui?

Il futuro della rete non e' il tutto gratis ma i servizi ad abbonamento: se con una cifra di 100 euro al mese (poniamo per assurdo) al mese puoi garantire un catalogo film di qualita' in straming o scaricabili in divx o in mpg (non avendo costi di supporto o magazzino come ora, non avendo agenti da pagare oltre al personale strettamente necessario) e poi fai pagare eventi particolari (chesso' la serata in videochat con l'attrice x o l'attore y che interagiscono con i presenti) forse riesci a far quadrare bilanci e portarti a casa la pagnotta?
Magari non hai subito il mercedes come vorrebbero molti, ma se vuoi davvero fare le cose bene non punti ad arricchirti subito come e' norma attuale.
e in quanto a napster...le case discografiche ci sono ancora...napster invece?
esiste e se l'e' comprata una delle case discografiche che l'aveva citata in giudizio (la bertelsmann)..
che strano eh? :smile:
Alla fine chi tanto urlava al peccato e'diventato peccatore :smile:
Ah tieni presente che pur essendo il file sharing molto diffuso l'amante della musica continua a comprare il cd del cantante che desidera supportare. Chiedere 40 e passa milalire per un cd con dentro due canzoni di un cantante che non sa proporre altro di valido ad eccezione dei due pezzi in questione che passano in radio giustifica ed autorizza moralmente l'uso di winmx&c.
Stesso ragionamento vale per il porno
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
"Sono venuto qui per disgustarmi! oh! Voglio vomitare! oh! siete un cess.... cessi! cessi, diceva toto'! cessi! la banda! cessi!" Carmelo Bene, 1995

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Kronos
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#14 Messaggio da Kronos »

Per ultimo, Maxxx: spiegami com'è che devono venire a chiudere il mio sito che mi faccio una risata...
beh possono chiuderlo d'ufficio grazie all'ultima gabola che e' passata col decreto 62/2001 sull'equiparazione delle testate di informazione on line a prodotti editoriali.
Il succo della legge, promossa dal cartello della federazione dei giornalisti, equipara ogni testata informativa on line a testata giornalistica e di conseguenza la adegua alla legge sull'editoria cartacea del 48.
La bastardata di questa legge e' che oltre a finanziare con soldi di stato dette testate (la legge del 48 era pensata per far si che non chiudessero e restassero una o due testate) si prevede il reato di stampa clandestina per ogni testata priva di direttore responsabile iscritto all'ordine dei giornalisti.
Il problema per te e' che se considerano il tuo sito una testata informativa periodica ti fanno chiudere perche' deve esistere appunto un direttore responsabile iscritto all'albo dei giornalisti che garantisce i contenuti, proprio come la legge del 48 stabilisce.
Dato che ogni sito puo' essere considerato testata informativa periodica (in funzione degli aggiornamenti che fai) una lettura ed applicazione altamente restrittiva della legge del 48 associata alla 62/2001 puo' permettere alla magistratura di farti chiudere baracca e burattini anche se il server che ospita il sito e' in un paese esterno all'italia.
Quindi oltre che all'oscuramento del sito ti becchi ai sensi della legge del 48 denuncia per reato di stampa clandestina reato che mi pare sia di natura penale e non civile :grin:

Bella l'italia eh? :grin:
[aggiornamento]
pare che ci siano novita' in merito alla 62/2001 mi informo meglio: nel frattempo prendete col beneficio del dubbio il ragionamento sopra fatto

_________________
"Everyday is a new day
I'm thankful for every breath I take
I won't take it for granted
So I learn from my mistakes
It's beyond my control, sometimes it's best to let go
Whatever happens in this lifetime
So I trust in love"

<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: Kronos il 2002-02-25 12:07 ]</font>

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#15 Messaggio da Kronos »

Ma ragioniamo un attimo: io che possiedo mezzi e tecnologie all'avanguardia mi conviene investire in un paese che non mi consente di crescere in maniera accettabile il mio profitto e la mia immagine? Penso che questo sia il problema far diventare il porno come un attività  industriale come le altre e credo che alcune cose miglioreranno!
dipende. Se decidi di voler essere leader in italia tra 3 anni nella distribuzione del porno e di contenuti pr adulti non ti fai problemi e fai partire una serie di progetti pilota per capire come muoverti a numeri piu' ampi.
Pensa solo a fare un progetto pilota usando gli attuali abbonati fastweb: sono relativamente pochi rispetto al totale ma concentrati in due aree ben definite. con tutti gli annessi e connessi.
Poi trovata la formula giusta prendi ed esporti il modello negli usa o in olanda dove ti tirano dietro 2 mega di banda a persona.
E tu pensi che a quel punto non si tratti solo di ragionare su forme e contenuti innovativi a prescindere dal spporto tecnologico?
io penso di si.

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