Inviato: 02/05/2001, 23:29
I vari topic e i tantissimi post relativi alla manifestazione milanese hanno spinto Franco Zanetti, ufficio stampa organizzatore e anima della manifestazione a replicare ad alcune critiche piovute sulla fiera. Invito tutti a leggere e, se volete, a dire la vostra
Fabrizio Zanoni
Caro Fabrizio,
approfitto dell'ospitalità che mi concedi per provare a rispondere ad alcune delle osservazioni relative al MI-Sex apparse negli scorsi giorni sul Forum. Lo faccio, in quanto coinvolto fin dall'inizio nell'organizzazione della manifestazione, non per giustificare ma per spiegare a chi non conosce, né potrebbe conoscerle, le difficoltà che affrontiamo ogni volta che mettiamo in scena il MI-Sex. Sarò un po' lungo, abbi pazienza: ma spero di contribuire a fare chiarezza.
1 - la location. Abbiamo debuttato al Forum di Assago, nel 1994: il meglio del meglio nell'area milanese. Avremmo voluto continuare al Forum, ma la proprietà si è rifiutata di concederlo (pagando, s'intende, e caro) per ragioni "morali".
Ci siamo trasferiti al Palavobis nel 1995. Il Palavobis è l'unico spazio disponibile a Milano, oltre al Palalido (di cui dirò più avanti) che fosse anche disponibile ad ospitare una manifestazione a contenuto erotico. Il Palavobis è architettonicamente e acusticamente (e anche dal punto di vista della gestione) un postaccio: ma è ampio, comodo, facilmente raggiungibile, dotato di parcheggio.
Avremmo volentieri organizzato tutte le edizioni di MI-Sex al Palavobis, se ce l'avessero sempre concesso. In due occasioni abbiamo dovuto ripiegare sul Palalido (più piccolo e meno comodo di parcheggi) perché il Palavobis o aveva dei lavori in corso (insonorizzazione) o non aveva date disponibili (per la stagione dei musical).
Lo scorso anno, il Comune di Milano è diventato proprietario del Palavobis. Per compiacere le suore che hanno un ostello proprio dietro al tendone, il Comune ha inserito nel contratto di gestione una clausola che impedisce l'utilizzo della struttura per manifestazioni "indirizzate a un pubblico adulto". Su questa clausola abbiamo inoltrato un ricorso al TAR, del quale avremo il responso definitivo solo fra alcuni anni: il primo parere ci è stato contrario. Naturalmente, ci è stato comunicato che non avremmo potuto utilizzare il Palavobis solo alla fine di luglio 2000, nemmeno due mesi prima della data prevista per il MI-Sex. L'unica possibilità di far svolgere il MI-Sex è stata quella di organizzarlo in un'area - sempre di competenza comunale - adiacente al Palavobis: area che, nonostante gli sforzi e le spese che abbiamo sostenuto, si è rivelata inadeguata alla manifestazione, anche a causa della pioggia che ha funestato i tre giorni di weekend.
In prospettiva dell'edizione di primavera 2001, quella appena conclusa, abbiamo trovato la possibilità di utilizzare - per primi in assoluto - una struttura che si stava allestendo davanti al parcheggio di Famagosta. E' esattamente la stessa struttura utilizzata da Aldo Giovanni e Giacomo per "Tel chi el telùn": che sia di "uno squallore incredibile" e che sia "un orribile tendone da circo" è un parere rispettabile di un partecipante al tuo Forum, ma non ricordo di aver letto giudizi analoghi quando la stessa medesima struttura era stata eretta alle Varesine. Comunque: quella c'era, e quella abbiamo usato (il Palasesto di Sesto San Giovanni ci è stato negato dai gestori, sempre per via del "contenuto erotico").
L'unica altra possibilità a Milano città sarebbe la Fiera, che - ancora una volta per le medesime ragioni "morali" - non è disponibile ad ospitare il MI-Sex.
Altrimenti toccherebbe andare a Lacchiarella: dove gli organizzatori del Sexpo hanno, lo scorso anno, allestito un ambiente eccellente da ogni punto di vista, ma che ha la grave pecca di essere raggiungibile solo con l'automobile, e nemmeno troppo facilmente e nemmeno in tempi brevi (caratteristiche che hanno contribuito a rendere insoddisfacente il numero dei visitatori del Sexpo 2000: non è un pettegolezzo, ho parlato personalmente con gli organizzatori).
Ora: se qualcuno dei partecipanti al tuo Forum ha un'idea risolutiva che ci permetta di organizzare il MI-Sex in un luogo piacevole, elegante, comodo, dotato di parcheggi e facilmente raggiungibile, sarò felice di accoglierla. Altrimenti, ogni critica alla location, benché legittima, è solo aria ai denti: se non c'è alternativa si prende quello che si trova.
2 - La qualità della manifestazione. Non ho difficoltà a riconoscere - cosa che ho già fatto privatamente con te in più di un'occasione - che l'offerta delle ultime edizioni del MI-Sex non è strepitosa. Ma, anche qui, la botte dà il vino che ha, e ognuno acquista il vino che può permettersi. Tu sai bene come funzioni il mondo della cosiddetta industria dell'hard italiano, e meglio ancora di te lo sa il Professore. Difficile trovare interlocutori attendibili e che mantengano gli impegni presi, difficilissimo assicurarsi la presenza di nomi di qualche risonanza (quante volte ci hanno dato buca all'ultimo momento, magari lasciando vuoto uno stand!), pressoché impossibile convincere le case di produzione a partecipare anche attraverso la presenza delle loro starlettes. Come sai bene, l'unico modo - e non sempre funziona nemmeno questo - è offrire tutto gratis: spazi, ospitalità , tempo di palco.
Ma chi organizza il MI-Sex non appartiene al mondo dell'hard, non ha altri interessi commerciali legati all'hard, non riceve percentuali dalle vendite che vengono effettuate negli stand. Siamo semplicemente imprenditori che organizzano una manifestazione facendo attenzione a che le spese non superino gli introiti dei biglietti (unico introito che riceviamo: il contributi degli standisti è un rimborso delle spese di allestimento).
Anche a me, lo dico a titolo personale, piacerebbe poter offrire al pubblico molti stand ben forniti, molti spettacoli ben realizzati, molte attrazioni divertenti: ma allo stato delle cose non posso permettermelo. E aggiungo: se qualcuno dei partecipanti al Forum vuole acquistare la mia quota del MI-Sex, e mettersi alla prova, sarò felice di vendergliela a prezzo di favore.
3 - l'attenzione dei media. Se c'è una cosa sulla quale non sono disposto ad accettare lezioni è sulla comunicazione: Quest'ultima edizione del MI-Sex ha avuto un ritorno mediatico strepitoso: due pagine intere di Repubblica, tre pagine del Giorno, due articoli del Corriere, ospitate al Maurizio Costanzo Show, a Tempi Moderni, a Sex and the City, a Deejay Television, una diretta su Radio Deejay di due ore, servizi su TG5, Studio Aperto, TG3, TG di Telemontecarlo, altri articoli su quotidiani "minori", ampi servizi sulle televisioni locali, esposizione gigantesca sul web (Italia on Line, Il Nuovo, Mediasetonline, MY-TV). E chi ha capito che partecipare al MI-Sex significa ottenerne comunque un importante ritorno di visibilità (vedi Ursula Cavalcanti, vedi Erotika, vedi lo Striptease) continua a partecipare. Con tutto il rispetto e l'amicizia per gli organizzatori del Sexpo, proprio finora non c'è stata partita: certo, se avessi gestito io l'ufficio stampa del Sexpo 2000 avrei probabilmente ottenuto un'attenzione diversa da parte dei media. Ma non è detto che sarei stato capace di portare più gente a Lacchiarella.
A proposito di Sexpo (e qui rinnovo sinceramente i migliori auguri per la prossima edizione, alla quale sarò ben contento di fare da spettatore pagando il biglietto) non è questa la sede per dilungarsi: ma voi di Videoimpulse, che al Sexpo avete dato tutto il possibile supporto, sapete bene come stanno evolvendo le cose. Vedremo se tutti gli articoli e i servizi che Videoimpulse ha dedicato all'edizione 2000 riusciranno a portare più gente all'edizione 2001. Io me lo auguro, davvero: Comunque, la formula di Sexpo è sostanzialmente diversa da quella di MI-Sex: quello è una manifestazione principalmente fieristica, il MI-Sex è principalmente uno spettacolo. I paragoni non sono sensati.
4 - per chiudere.
Di mestiere faccio il giornalista, e so bene che è giusto criticare, perché è questo che i lettori si aspettano da noi. Però sarebbe giusto anche informare, e non sempre Videoimpulse informa con completezza di particolari. Ho colto l'occasione, e te ne ringrazio, per farlo io.
Quello che non apprezzo di te, Fabrizio, e lo sai, perché te l'ho detto più volte, è che ti piace troppo criticare e non sei mai disponibile a metterti personalmente in gioco. Ripeto a te l'offerta fatta qualche riga sopra: se vuoi rilevare la mia quota di MI-Sex, è a tua disposizione a prezzo di favore. Così, dopo che avrai provato per una volta a misurarti con tutte le difficoltà dell'organizzazione (espositori che non si presentano, spettacoli che saltano, decine di poliziotti carabinieri questurini che passano al pettine fitto ogni dettaglio e riprendono con la videocamera TUTTI gli spettacoli per verificare che non accada nulla di men che lecito, commissioni di vigilanza che poche ore prima dell'apertura possono far saltare tutta la manifestazione per un'inezia, giornali che rifiutano la pubblicità , servizi di affissione che non mantengono gli impegni contrattuali, giornalisti che pretendono il pass anche se non hanno mai scritto di MI-Sex e non hanno nessuna intenzione di scriverne, pseudo-addetti ai lavori che strepitano al botteghino perché esigono di entrare gratis, e potrei continuare per molto...), magari sarai più prudente nei giudizi.
Grazie ancora, e resto a disposizione se il dibattito dovesse continuare.
Franco Zanetti
Fabrizio Zanoni
Caro Fabrizio,
approfitto dell'ospitalità che mi concedi per provare a rispondere ad alcune delle osservazioni relative al MI-Sex apparse negli scorsi giorni sul Forum. Lo faccio, in quanto coinvolto fin dall'inizio nell'organizzazione della manifestazione, non per giustificare ma per spiegare a chi non conosce, né potrebbe conoscerle, le difficoltà che affrontiamo ogni volta che mettiamo in scena il MI-Sex. Sarò un po' lungo, abbi pazienza: ma spero di contribuire a fare chiarezza.
1 - la location. Abbiamo debuttato al Forum di Assago, nel 1994: il meglio del meglio nell'area milanese. Avremmo voluto continuare al Forum, ma la proprietà si è rifiutata di concederlo (pagando, s'intende, e caro) per ragioni "morali".
Ci siamo trasferiti al Palavobis nel 1995. Il Palavobis è l'unico spazio disponibile a Milano, oltre al Palalido (di cui dirò più avanti) che fosse anche disponibile ad ospitare una manifestazione a contenuto erotico. Il Palavobis è architettonicamente e acusticamente (e anche dal punto di vista della gestione) un postaccio: ma è ampio, comodo, facilmente raggiungibile, dotato di parcheggio.
Avremmo volentieri organizzato tutte le edizioni di MI-Sex al Palavobis, se ce l'avessero sempre concesso. In due occasioni abbiamo dovuto ripiegare sul Palalido (più piccolo e meno comodo di parcheggi) perché il Palavobis o aveva dei lavori in corso (insonorizzazione) o non aveva date disponibili (per la stagione dei musical).
Lo scorso anno, il Comune di Milano è diventato proprietario del Palavobis. Per compiacere le suore che hanno un ostello proprio dietro al tendone, il Comune ha inserito nel contratto di gestione una clausola che impedisce l'utilizzo della struttura per manifestazioni "indirizzate a un pubblico adulto". Su questa clausola abbiamo inoltrato un ricorso al TAR, del quale avremo il responso definitivo solo fra alcuni anni: il primo parere ci è stato contrario. Naturalmente, ci è stato comunicato che non avremmo potuto utilizzare il Palavobis solo alla fine di luglio 2000, nemmeno due mesi prima della data prevista per il MI-Sex. L'unica possibilità di far svolgere il MI-Sex è stata quella di organizzarlo in un'area - sempre di competenza comunale - adiacente al Palavobis: area che, nonostante gli sforzi e le spese che abbiamo sostenuto, si è rivelata inadeguata alla manifestazione, anche a causa della pioggia che ha funestato i tre giorni di weekend.
In prospettiva dell'edizione di primavera 2001, quella appena conclusa, abbiamo trovato la possibilità di utilizzare - per primi in assoluto - una struttura che si stava allestendo davanti al parcheggio di Famagosta. E' esattamente la stessa struttura utilizzata da Aldo Giovanni e Giacomo per "Tel chi el telùn": che sia di "uno squallore incredibile" e che sia "un orribile tendone da circo" è un parere rispettabile di un partecipante al tuo Forum, ma non ricordo di aver letto giudizi analoghi quando la stessa medesima struttura era stata eretta alle Varesine. Comunque: quella c'era, e quella abbiamo usato (il Palasesto di Sesto San Giovanni ci è stato negato dai gestori, sempre per via del "contenuto erotico").
L'unica altra possibilità a Milano città sarebbe la Fiera, che - ancora una volta per le medesime ragioni "morali" - non è disponibile ad ospitare il MI-Sex.
Altrimenti toccherebbe andare a Lacchiarella: dove gli organizzatori del Sexpo hanno, lo scorso anno, allestito un ambiente eccellente da ogni punto di vista, ma che ha la grave pecca di essere raggiungibile solo con l'automobile, e nemmeno troppo facilmente e nemmeno in tempi brevi (caratteristiche che hanno contribuito a rendere insoddisfacente il numero dei visitatori del Sexpo 2000: non è un pettegolezzo, ho parlato personalmente con gli organizzatori).
Ora: se qualcuno dei partecipanti al tuo Forum ha un'idea risolutiva che ci permetta di organizzare il MI-Sex in un luogo piacevole, elegante, comodo, dotato di parcheggi e facilmente raggiungibile, sarò felice di accoglierla. Altrimenti, ogni critica alla location, benché legittima, è solo aria ai denti: se non c'è alternativa si prende quello che si trova.
2 - La qualità della manifestazione. Non ho difficoltà a riconoscere - cosa che ho già fatto privatamente con te in più di un'occasione - che l'offerta delle ultime edizioni del MI-Sex non è strepitosa. Ma, anche qui, la botte dà il vino che ha, e ognuno acquista il vino che può permettersi. Tu sai bene come funzioni il mondo della cosiddetta industria dell'hard italiano, e meglio ancora di te lo sa il Professore. Difficile trovare interlocutori attendibili e che mantengano gli impegni presi, difficilissimo assicurarsi la presenza di nomi di qualche risonanza (quante volte ci hanno dato buca all'ultimo momento, magari lasciando vuoto uno stand!), pressoché impossibile convincere le case di produzione a partecipare anche attraverso la presenza delle loro starlettes. Come sai bene, l'unico modo - e non sempre funziona nemmeno questo - è offrire tutto gratis: spazi, ospitalità , tempo di palco.
Ma chi organizza il MI-Sex non appartiene al mondo dell'hard, non ha altri interessi commerciali legati all'hard, non riceve percentuali dalle vendite che vengono effettuate negli stand. Siamo semplicemente imprenditori che organizzano una manifestazione facendo attenzione a che le spese non superino gli introiti dei biglietti (unico introito che riceviamo: il contributi degli standisti è un rimborso delle spese di allestimento).
Anche a me, lo dico a titolo personale, piacerebbe poter offrire al pubblico molti stand ben forniti, molti spettacoli ben realizzati, molte attrazioni divertenti: ma allo stato delle cose non posso permettermelo. E aggiungo: se qualcuno dei partecipanti al Forum vuole acquistare la mia quota del MI-Sex, e mettersi alla prova, sarò felice di vendergliela a prezzo di favore.
3 - l'attenzione dei media. Se c'è una cosa sulla quale non sono disposto ad accettare lezioni è sulla comunicazione: Quest'ultima edizione del MI-Sex ha avuto un ritorno mediatico strepitoso: due pagine intere di Repubblica, tre pagine del Giorno, due articoli del Corriere, ospitate al Maurizio Costanzo Show, a Tempi Moderni, a Sex and the City, a Deejay Television, una diretta su Radio Deejay di due ore, servizi su TG5, Studio Aperto, TG3, TG di Telemontecarlo, altri articoli su quotidiani "minori", ampi servizi sulle televisioni locali, esposizione gigantesca sul web (Italia on Line, Il Nuovo, Mediasetonline, MY-TV). E chi ha capito che partecipare al MI-Sex significa ottenerne comunque un importante ritorno di visibilità (vedi Ursula Cavalcanti, vedi Erotika, vedi lo Striptease) continua a partecipare. Con tutto il rispetto e l'amicizia per gli organizzatori del Sexpo, proprio finora non c'è stata partita: certo, se avessi gestito io l'ufficio stampa del Sexpo 2000 avrei probabilmente ottenuto un'attenzione diversa da parte dei media. Ma non è detto che sarei stato capace di portare più gente a Lacchiarella.
A proposito di Sexpo (e qui rinnovo sinceramente i migliori auguri per la prossima edizione, alla quale sarò ben contento di fare da spettatore pagando il biglietto) non è questa la sede per dilungarsi: ma voi di Videoimpulse, che al Sexpo avete dato tutto il possibile supporto, sapete bene come stanno evolvendo le cose. Vedremo se tutti gli articoli e i servizi che Videoimpulse ha dedicato all'edizione 2000 riusciranno a portare più gente all'edizione 2001. Io me lo auguro, davvero: Comunque, la formula di Sexpo è sostanzialmente diversa da quella di MI-Sex: quello è una manifestazione principalmente fieristica, il MI-Sex è principalmente uno spettacolo. I paragoni non sono sensati.
4 - per chiudere.
Di mestiere faccio il giornalista, e so bene che è giusto criticare, perché è questo che i lettori si aspettano da noi. Però sarebbe giusto anche informare, e non sempre Videoimpulse informa con completezza di particolari. Ho colto l'occasione, e te ne ringrazio, per farlo io.
Quello che non apprezzo di te, Fabrizio, e lo sai, perché te l'ho detto più volte, è che ti piace troppo criticare e non sei mai disponibile a metterti personalmente in gioco. Ripeto a te l'offerta fatta qualche riga sopra: se vuoi rilevare la mia quota di MI-Sex, è a tua disposizione a prezzo di favore. Così, dopo che avrai provato per una volta a misurarti con tutte le difficoltà dell'organizzazione (espositori che non si presentano, spettacoli che saltano, decine di poliziotti carabinieri questurini che passano al pettine fitto ogni dettaglio e riprendono con la videocamera TUTTI gli spettacoli per verificare che non accada nulla di men che lecito, commissioni di vigilanza che poche ore prima dell'apertura possono far saltare tutta la manifestazione per un'inezia, giornali che rifiutano la pubblicità , servizi di affissione che non mantengono gli impegni contrattuali, giornalisti che pretendono il pass anche se non hanno mai scritto di MI-Sex e non hanno nessuna intenzione di scriverne, pseudo-addetti ai lavori che strepitano al botteghino perché esigono di entrare gratis, e potrei continuare per molto...), magari sarai più prudente nei giudizi.
Grazie ancora, e resto a disposizione se il dibattito dovesse continuare.
Franco Zanetti