DISOCCUPATO
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e se helmut fosse sacconi in incognito?
Nei prossimi mesi possibile peggioramento dati disoccupazione
Sacconi: i giovani siano pronti anche a fare lavori manuali
Il ministro del Lavoro: ''Nel dopo crisi conterà anche la sua capacità di essersi messo in gioco. L'appello che facciamo in questa stagione è di accettare non solo lavori coerenti con il percorso di studio fatto''. Sussidi anche a lavoratori occasionali fino a 3mila euro
Roma, 13 mar. - (Adnkronos) - In tempo di crisi è importante che giovani siano pronti a fare lavori anche lontani dal percorso di studi scelto. Lavori umili. La pensa così il titolare del Lavoro, Maurizio Sacconi (nella foto) che nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi dice: "Nel curriculum di una persona, di un giovane in particolare, peserà nel dopo crisi anche la sua capacità di essersi messo in gioco, di aver accettato anche un lavoro manuale, umile. Conterà se è stato disponibile a svolgere un lavoro anche semplice con il quale ha imparato ad essere responsabile di una mansione, a raggiungere un risultato. Certo se è laureato in scienza della comunicazione non è che abbia molto appeal". "L'appello che facciamo ai piu giovani in questa stagione - spiega il ministro - è di accettare non solo lavori coerenti con il percorso di studio fatto".
Nei prossimi mesi possibile peggioramento dati disoccupazione
Sacconi: i giovani siano pronti anche a fare lavori manuali
Il ministro del Lavoro: ''Nel dopo crisi conterà anche la sua capacità di essersi messo in gioco. L'appello che facciamo in questa stagione è di accettare non solo lavori coerenti con il percorso di studio fatto''. Sussidi anche a lavoratori occasionali fino a 3mila euro
Roma, 13 mar. - (Adnkronos) - In tempo di crisi è importante che giovani siano pronti a fare lavori anche lontani dal percorso di studi scelto. Lavori umili. La pensa così il titolare del Lavoro, Maurizio Sacconi (nella foto) che nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi dice: "Nel curriculum di una persona, di un giovane in particolare, peserà nel dopo crisi anche la sua capacità di essersi messo in gioco, di aver accettato anche un lavoro manuale, umile. Conterà se è stato disponibile a svolgere un lavoro anche semplice con il quale ha imparato ad essere responsabile di una mansione, a raggiungere un risultato. Certo se è laureato in scienza della comunicazione non è che abbia molto appeal". "L'appello che facciamo ai piu giovani in questa stagione - spiega il ministro - è di accettare non solo lavori coerenti con il percorso di studio fatto".
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Chi lo spiega al Saccone che in itaGlia e' gia' pieno di persone che fanno un lavoro che non ha niente a che fare con quello per cui hanno studiato?Drogato_ di_porno ha scritto:e se helmut fosse sacconi in incognito?
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Sacconi: i giovani siano pronti anche a fare lavori manuali
Il ministro del Lavoro: ''Nel dopo crisi conterà anche la sua capacità di essersi messo in gioco. L'appello che facciamo in questa stagione è di accettare non solo lavori coerenti con il percorso di studio fatto''. Sussidi anche a lavoratori occasionali fino a 3mila euro
Roma, 13 mar. - (Adnkronos) - In tempo di crisi è importante che giovani siano pronti a fare lavori anche lontani dal percorso di studi scelto. Lavori umili. La pensa così il titolare del Lavoro, Maurizio Sacconi (nella foto) che nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi dice: "Nel curriculum di una persona, di un giovane in particolare, peserà nel dopo crisi anche la sua capacità di essersi messo in gioco, di aver accettato anche un lavoro manuale, umile. Conterà se è stato disponibile a svolgere un lavoro anche semplice con il quale ha imparato ad essere responsabile di una mansione, a raggiungere un risultato. Certo se è laureato in scienza della comunicazione non è che abbia molto appeal". "L'appello che facciamo ai piu giovani in questa stagione - spiega il ministro - è di accettare non solo lavori coerenti con il percorso di studio fatto".
- JoaoTinto
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Il bracciante agricolo mi suona male con quanto affermato sopra, chissà perchè?Drogato_ di_porno ha scritto:
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Sacconi: i giovani siano pronti anche a fare lavori manuali
[......................]
Conterà se è stato disponibile a svolgere un lavoro anche semplice con il quale ha imparato ad essere responsabile di una mansione, a raggiungere un risultato.
Iudicio procede da savere, Cum scritta legge receve repulsa Ecceptuando 'l singular vedere. Per una vista iudicare 'l facto Sentenzia da vertute se resulta Erro e rasone se corrumpe 'l pacto. Non iudicare, se tu non vedi, E non serai ingannato se ciò credi.
[L’Acerba - Cecco d’Ascoli]
I criteri della morale e del diritto non hanno senso se applicati ai processi storici.
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A parte che questa apologia del lavoro manuale è ridicola. Ma bisogna capire che non tutti hanno le capacità di fare un lavoro che richiede intelligenza e capacità di analisi. La maggior parte delle persone è in grado di fare un lavoro ripetitivo e meccanico.
Il bancario è l'equivalente impiegatizio di chi zappa. Entrambi fanno un lavoro identico al giorno precedente. Con la differenza che chi zappa si ritrova un gran fisico e la pelle abbronzata. E il bancario si trova pallido e con la panza.
Il bancario è l'equivalente impiegatizio di chi zappa. Entrambi fanno un lavoro identico al giorno precedente. Con la differenza che chi zappa si ritrova un gran fisico e la pelle abbronzata. E il bancario si trova pallido e con la panza.
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
- JoaoTinto
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Secondi.Ma bisogna capire che non tutti hanno le capacità di fare un lavoro che richiede intelligenza e capacità di analisi. La maggior parte delle persone è in grado di fare un lavoro ripetitivo e meccanico.
G. Mosca sostiene che in ogni società vi sono due classi di persone: i governanti (che sono le elite che hanno il potere politico) ed i governati (il resto della società ).
Ovvero l'elite (pochi) e il resto della società (tanti).
E occorreva una crisi economica globale e essere Ministro per questa constatazione?
Ma in ogni caso è pur sempre legittimo e umano anelare ad un miglioramento della propria condizione.
Iudicio procede da savere, Cum scritta legge receve repulsa Ecceptuando 'l singular vedere. Per una vista iudicare 'l facto Sentenzia da vertute se resulta Erro e rasone se corrumpe 'l pacto. Non iudicare, se tu non vedi, E non serai ingannato se ciò credi.
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Se si hanno le capacità è giusto migliorare la propria condizione in base a queste.Blif ha scritto:Progressista...JoaoTinto ha scritto:Ma in ogni caso è pur sempre legittimo e umano anelare ad un miglioramento della propria condizione.
Il problema è quando si vuole mantenere o acquisire una posizione quando le proprie capacità ne permetterebbero solo una molto inferiore.
Una fottuta meritocrazia, insomma, non consiste solo nel mandare in cima i migliori ma anche nel mandare sul fondo i peggiori (anche perchè se non mandi sul fondo i peggiori non liberi i posti in cima per i migliori

- JoaoTinto
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Mica tanto, solo che m'infastidisce il fatto che certe ovvietà si scoprano solo ora, mentre in passato non s'è fatto nulla per correggere la deriva sfascista della società italiana.Blif ha scritto:Progressista...JoaoTinto ha scritto:Ma in ogni caso è pur sempre legittimo e umano anelare ad un miglioramento della propria condizione.
Ovvero che scienza della comunicazione, archetipo dalle parole del ministro di tutte le facoltà belle ma inutili, non avesse molto appeal in termini lavorativi e che non bastasse fequentarla per diventare dei Montanelli o dei Biagi probabilmente era noto sin dal momento della sua istituzione ma nonostante questo s'è preferito alimentare le speranze e l'illusioni dei tanti aspiranti Cronkite, magari per pure esigenze clientelari o per trovare una collocazione a tante vecchie cariatidi provenienti dai settori più disparati.
Mentre Onestà avrebbe voluto che magari chi ne aveva i mezzi e le posibilità avesse sensibilizzato per tempo ch'erano necessarie anche altre professionalità e ch'erano molto più utili le vecchissime Scuole Professionali visto e considerato che ad esempio certi mestieri vanno scomparendo.
E ora dire "A CHI TOCCA... NON S'INGRUGNI" mi pare un po' troppo.
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anche perchè sacconi è laureato in giurisprudenza, la facoltà "parolaia", parassitaria, anti-scientifica per antonomasia. una mia amica avvocato fa la schiava da una vecchiaccia notaia per 700 euro al mese.
sacconi come ci è arrivato in parlamento?
sacconi come ci è arrivato in parlamento?
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Perfettamente d'accordo, sia chiaro.bellavista ha scritto:Se si hanno le capacità è giusto migliorare la propria condizione in base a queste.Blif ha scritto:Progressista...JoaoTinto ha scritto:Ma in ogni caso è pur sempre legittimo e umano anelare ad un miglioramento della propria condizione.
Il problema è quando si vuole mantenere o acquisire una posizione quando le proprie capacità ne permetterebbero solo una molto inferiore.
Una fottuta meritocrazia, insomma, non consiste solo nel mandare in cima i migliori ma anche nel mandare sul fondo i peggiori (anche perchè se non mandi sul fondo i peggiori non liberi i posti in cima per i migliori)
Quando sento parlare di meritocrazia, peró, mi viene sempre da chiedermi chi sceglierà la scala su cui misurare il meglio e il peggio.
In fondo, l'Italia è già un'enorme meritocrazia, nella quale si premia chi riesce a dimostrarsi quanto più utile possa a chi dovrà valutarlo, coltivando amicizie, rapporti e scorciatoie.
Sono solo capacità "sociali" invece che tecniche, e fino a un certo punto è persino giusto che giochino un ruolo. Peró il rischio è che uno che si impegna più a fare e (magari proprio per questo) meno a farsi apprezzare, finisca pure con l'esser preso per incapace.
Insomma, la mia ironia è diffidenza.

Sai, io credo che in parte questa deriva sia stata cercata e costruita.JoaoTinto ha scritto:Mica tanto, solo che m'infastidisce il fatto che certe ovvietà si scoprano solo ora, mentre in passato non s'è fatto nulla per correggere la deriva sfascista della società italiana.Blif ha scritto:Progressista...JoaoTinto ha scritto:Ma in ogni caso è pur sempre legittimo e umano anelare ad un miglioramento della propria condizione.
Ovvero che scienza della comunicazione, archetipo dalle parole del ministro di tutte le facoltà belle ma inutili, non avesse molto appeal in termini lavorativi e che non bastasse fequentarla per diventare dei Montanelli o dei Biagi probabilmente era noto sin dal momento della sua istituzione ma nonostante questo s'è preferito alimentare le speranze e l'illusioni dei tanti aspiranti Cronkite, magari per pure esigenze clientelari o per trovare una collocazione a tante vecchie cariatidi provenienti dai settori più disparati.
Mentre Onestà avrebbe voluto che magari chi ne aveva i mezzi e le posibilità avesse sensibilizzato per tempo ch'erano necessarie anche altre professionalità e ch'erano molto più utili le vecchissime Scuole Professionali visto e considerato che ad esempio certi mestieri vanno scomparendo.
E ora dire "A CHI TOCCA... NON S'INGRUGNI" mi pare un po' troppo.
Da un lato, si è voluta costruire l'immagine di un paese con percentuali di laureati nella media europea passando per la via più semplice, che non è certamente far crescere il livello culturale del paese, ma abbassare il livello delle lauree preesistenti e costruire nuove lauree più scadenti.
Dall'altro, si è voluto creare il feticcio della comunicazione come cuore pulsante e forza motrice del futuro, naturalmente sorvolando sul fatto che se sai comunicare bene, ma non hai nulla da comunicare, sei poco più di un bracciante analfabeta.
Quindi mi dispiace moltissimo per chi ha la buona volontà di prepararsi seriamente a una professione solida e subisce lo sfascio sotto forma di strutture scolastiche e universitarie tartassate da continue inutili riforme. Meno mi dispiace per chi si è fatto abbindolare dalla truffa perchè cercava una strada facile verso il pezzo di carta.
In fondo, come dicevano i titoli di testa del serial inglese "The Hustle", non puoi truffare una persona totalmente onesta: devi sempre fargli credere che avrà molto in cambio di poco, per poi dargli poco in cambio di molto.
Detto ció, certo che lo stato non dovrebbe truffare i cittadini: è veramente poco dignitoso...
- bellavista
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Concordo. Le capacità sociali sono complementari alle capacità tecniche. Il problema dell'itaglia è che è un carrozzone. E quindi chi seleziona in base ai rapporti lo fa senza rischio.Blif ha scritto:Perfettamente d'accordo, sia chiaro.bellavista ha scritto:Se si hanno le capacità è giusto migliorare la propria condizione in base a queste.Blif ha scritto:Progressista...JoaoTinto ha scritto:Ma in ogni caso è pur sempre legittimo e umano anelare ad un miglioramento della propria condizione.
Il problema è quando si vuole mantenere o acquisire una posizione quando le proprie capacità ne permetterebbero solo una molto inferiore.
Una fottuta meritocrazia, insomma, non consiste solo nel mandare in cima i migliori ma anche nel mandare sul fondo i peggiori (anche perchè se non mandi sul fondo i peggiori non liberi i posti in cima per i migliori)
Quando sento parlare di meritocrazia, peró, mi viene sempre da chiedermi chi sceglierà la scala su cui misurare il meglio e il peggio.
In fondo, l'Italia è già un'enorme meritocrazia, nella quale si premia chi riesce a dimostrarsi quanto più utile possa a chi dovrà valutarlo, coltivando amicizie, rapporti e scorciatoie.
Sono solo capacità "sociali" invece che tecniche, e fino a un certo punto è persino giusto che giochino un ruolo. Peró il rischio è che uno che si impegna più a fare e (magari proprio per questo) meno a farsi apprezzare, finisca pure con l'esser preso per incapace.
Insomma, la mia ironia è diffidenza.
Esempio: se io assumo come segretaria quella più brava a farmi pompini è una mia decisione. Se poi questa mi crea danni all'attività sono io a rimetterci.
Perció vedró di selezionare una con la capacità di spompinarmi equilibrata a alle capacità tecniche che dovrà avere.
Se invece io devo piazzare una in un ente pubblico. Prendo semplicemente la migliore a spompinarmi. Tanto le capacità tecniche saranno affare dell'ente pubblico.
Per intenderci, nelle università usa, dove le ricerche sono finanziate dai privati, il professore puó assumere liberamente i ricercatori, senza fare concorsi, ma se poi i ricercatori sono degli imbecilli e non producono va a casa sia lui che tutti loro. Perció si tenta di equilibrare la parte sociale e quella tecnica.
In itaglia il barone prende il nipote imbecille o l'amante, e anche se sono due coglioni, avranno il posto a via sia loro che lui.
La prima cosa che serve a questo paese è la libertà di licenziamento. E' l'unica cosa buona che stava facendo silviotto con la riforma l'articolo 18. E infatti ha subito lasciato perdere sto nano del cazzo
