A parte il valore della sua produzione culturale, è stata una dei pochi intellettuali di sinistra critici del socialismo reale e dell'Unione Sovietica in tempi in cui era difficile esserlo. A questo proposito mi piace ricordare un episodio da lei stessa raccontato: durante il XII Congresso del PCI a Bologna (1969), alla presenza di Andropov, la Rossanda condannò pesantemente l'operato dei sovietici a Praga, e per questo fu radiata dal partito insieme a tutta la sua corrente contro il parere di Berlinguer (all'epoca il segretario era ancora Longo). Finito il suo discorso, la Rossanda tornò a sedersi in prima fila vicino a Berlinguer, il quale scuotendo la testa le disse "Non è opportuno quello che hai detto". Lei ribattè "Ma è la verità!"...e Berlinguer sottovoce rispose "La verità? E' molto peggio: sono dei banditi".
Ho riascoltato a Radio Radicale la presentazione della sua autobiografia ("La ragazza del secolo scorso"). Consiglio a tutti di cercare il poadcast non foss'altro per sentire con quale profondità di pensiero si esprimevano i politici del secolo scorso.
Sei anacronistico e dal pensiero residuale, oggi vige un linguaggio nuovo, molto più empatizzante con le masse.
Le donne politiche, tranne noiose eccezioni, si esprimono con la profondità della scollatura.
Mentre i politici uomini, almeno quelli di punta, con la profondità degli slogan. Vuoi mettere l'incisività e lo steep culturale a cui prelude un Prima noi che loro o un Noi siamo i meglio in tutto, gli altri sono stronzi!
La forza dell'ironia.
Quello che scrivi è la verità. Una verità alla quale non riusciamo a opporci, né a contrastare.
Un necrologio della speranza perfettamente IT.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Ci fu la crociata, peraltro sacrosanta, contro il politichese. Come sempre, forme e contenuti sono interconnessi e vengono anche confusi. Come nella crociata contro i catari, tutti morti, e Iddio riconoscerà i suoi. Ci ritroviamo con Zingaretti per cui l'andare al cesso è un concetto di alta filosofia. Piú grave questo, e questo, ai miei occhi, di altri zotici. Presto in parlamento avremo una cerchia piú limitata dove entreranno direttamente quelli di cui fece il casting Di Pré.
A parte il valore della sua produzione culturale, è stata una dei pochi intellettuali di sinistra critici del socialismo reale e dell'Unione Sovietica in tempi in cui era difficile esserlo. A questo proposito mi piace ricordare un episodio da lei stessa raccontato: durante il XII Congresso del PCI a Bologna (1969), alla presenza di Andropov, la Rossanda condannò pesantemente l'operato dei sovietici a Praga, e per questo fu radiata dal partito insieme a tutta la sua corrente contro il parere di Berlinguer (all'epoca il segretario era ancora Longo). Finito il suo discorso, la Rossanda tornò a sedersi in prima fila vicino a Berlinguer, il quale scuotendo la testa le disse "Non è opportuno quello che hai detto". Lei ribattè "Ma è la verità!"...e Berlinguer sottovoce rispose "La verità? E' molto peggio: sono dei banditi".
Ho riascoltato a Radio Radicale la presentazione della sua autobiografia ("La ragazza del secolo scorso"). Consiglio a tutti di cercare il poadcast non foss'altro per sentire con quale profondità di pensiero si esprimevano i politici del secolo scorso.
Sei anacronistico e dal pensiero residuale, oggi vige un linguaggio nuovo, molto più empatizzante con le masse.
Le donne politiche, tranne noiose eccezioni, si esprimono con la profondità della scollatura.
Mentre i politici uomini, almeno quelli di punta, con la profondità degli slogan. Vuoi mettere l'incisività e lo steep culturale a cui prelude un Prima noi che loro o un Noi siamo i meglio in tutto, gli altri sono stronzi!
però poi non lamentiamoci.
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
Ci fu la crociata, peraltro sacrosanta, contro il politichese. Come sempre, forme e contenuti sono interconnessi e vengono anche confusi. Come nella crociata contro i catari, tutti morti, e Iddio riconoscerà i suoi. Ci ritroviamo con Zingaretti per cui l'andare al cesso è un concetto di alta filosofia. Piú grave questo, e questo, ai miei occhi, di altri zotici. Presto in parlamento avremo una cerchia piú limitata dove entreranno direttamente quelli di cui fece il casting Di Pré.
E noi saremo ancora più impreparati a tale confronto. Di Pré Presidente del Consiglio ci sbaraglierebbe in poche settimane.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
A parte il valore della sua produzione culturale, è stata una dei pochi intellettuali di sinistra critici del socialismo reale e dell'Unione Sovietica in tempi in cui era difficile esserlo. A questo proposito mi piace ricordare un episodio da lei stessa raccontato: durante il XII Congresso del PCI a Bologna (1969), alla presenza di Andropov, la Rossanda condannò pesantemente l'operato dei sovietici a Praga, e per questo fu radiata dal partito insieme a tutta la sua corrente contro il parere di Berlinguer (all'epoca il segretario era ancora Longo). Finito il suo discorso, la Rossanda tornò a sedersi in prima fila vicino a Berlinguer, il quale scuotendo la testa le disse "Non è opportuno quello che hai detto". Lei ribattè "Ma è la verità!"...e Berlinguer sottovoce rispose "La verità? E' molto peggio: sono dei banditi".
Ho riascoltato a Radio Radicale la presentazione della sua autobiografia ("La ragazza del secolo scorso"). Consiglio a tutti di cercare il poadcast non foss'altro per sentire con quale profondità di pensiero si esprimevano i politici del secolo scorso.
Sei anacronistico e dal pensiero residuale, oggi vige un linguaggio nuovo, molto più empatizzante con le masse.
Le donne politiche, tranne noiose eccezioni, si esprimono con la profondità della scollatura.
Mentre i politici uomini, almeno quelli di punta, con la profondità degli slogan. Vuoi mettere l'incisività e lo steep culturale a cui prelude un Prima noi che loro o un Noi siamo i meglio in tutto, gli altri sono stronzi!
La forza dell'ironia.
Quello che scrivi è la verità. Una verità alla quale non riusciamo a opporci, né a contrastare.
Un necrologio della speranza perfettamente IT.
A mio avviso non è che non riusciamo ad opporci, è semplicemente che non vogliamo opporci.
Per pigrizia, per limiti, per convenienza, per abitudine, perchè è giusto così, siamo cambiati e abbiamo accettato le nuove regole del gioco e ne facciamo parte.
E poi ci sarà un altro cambiamento e accetteremo anche quello e così via
qualche settimana fa ci ha lasciato il batterista inglese Lee Kerslake conosciuto per aver suonato negli Uriah Heep e sopratutto nei primi 2 leggendari album di Ozzy Osbourne:
Blizzard of Ozz del 1980 e Diary of a Madman del 1981
(che ecatome per i batteristi questo 2020: Neil Peart, Tony Allen e tanti altri...)
una brutta storia di royalties e credits non pagati riconosciuti lo hanno portato ad una lunga battaglia legale insieme al bassista Bob Daisley contro il pupazzo Ozzy e la sua malvagia moglie Sharon che lo mandò in bancarotta malattie etc etc
L'anno scorso ormai gravemente malato chiese il desiderio di ricevere i dischi di platino a Ozzy che glieli mandò con una lettera pacificatoria. Mossa obbligata da parte di Sharon evil woman Osbourne in tempi di social.
mi è venuto in mente adesso guardando il 3d del cinema, mi sa che l'anno scorso (3 febbraio 2019) ci siamo dimenticati della morte di Julie Adams, una delle più grandi fighe della storia del cinema
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)