una sera con la mia ragazza (in affitto) abbiamo visto un film tailandese del 2007 (il film non era in affitto, l'ho comprato)... non e' trash, veramente e' un bel film, anche se e' solo un thriller, tratto da una storia vera e con una buona fotografia e regia:
Il film inizia con una studentessa che si suicida buttandosi dal tetto del liceo.
Poi si passa a un altro personaggio, un giovane che ripara i telefonini e il suo giro di amici. Spesso si passano filmati sul telefonino, con ragazze nude spiate. A un certo punto sui telefonini cominciano ad apparire filmati compromettenti di loro stessi.
Un dj se la fa con la donna di un boss mafioso, e sui telefonini arriva un film che li fa vedere. In un parcheggio il dj si trova circondato da motocliclisti e viene ammazzato a bastonate.
Un ragazzo occhialuto in un bar approccia un falang. Successivamente sui telefonini appare il filmato in cui il quattrocchi si fa sfondare il culo dal farang Quattrocchi per questo viene licenziato. Va in bagno e si suicida bevendo l'acido muriatico.
Il protagonista, quello che ripara telefonini, intanto si innamora di una ragazza bellissima, Meena. Dopo che hanno fatto l'amore per la prima volta, gli arriva sul telefonino un messaggio con un filmato di Meena sotto la doccia. Se non vuole che venga diffuso, deve andare in un certo posto e seguire le istruzioni.
Il giovane fa come ordinato: va in una casa abbandonata, si spoglia e indossa un impermeabile rosso, poi si mette in mezzo a un cavalcavia. Comincia a piovere, e la pioggia scioglie il colore dell'impermeabile, che resta trasparente con lui sotto nudo. Morte simbolica (la tempera rossa sciolta dalla pioggia) e sputtanamento/perdita della faccia, la polizia lo porta via.
Alla fine si scopre che il responsabile di tutti questi filmati mortali e' la stessa Meena.
Meena agisce per vendetta: lei era l'amante lesbica di Amy, la ragazza suicida all'inizio del film (in una scena di preliminari le due leggono un fumetto manga porno con delle lesbiche ). Col telefonino Meena aveva fatto delle riprese intime di Amy, ma poi il telefonino era finito in acqua e lo aveva portato a riparare.
Il nostro protagonista, tecnico dei telefonini, aveva copiato il filmato e lo aveva diffuso fra gli amici. La cosa era venuta a conoscenza del preside della scuola e Amy, espulsa, si era suicidata. Meena, trovato il responsabile, aveva organizzato il piano di sedurlo e vendicarsi con gli stessi mezzi.
Purtroppo ora non riesco a fare degli screenshots, forse prossimamente.
Uno dei miei sogni é un colpo di stato, in seguito al quale vengono trasmessi in prima serata su raiuno (meglio ancora, a reti unificate) tutti i film di Cavallone a rotazione.
Il corto circuito sarebbe terrificante e liberatorio.
"Sono un uomo estetico asmatico linfatico cosmetico amo la Libia la fibbia delle scarpine delle donnine cretine sono disinvolto raccolto assolto per inesistenza di reato ho una speciale predilezione per la fanciulla del vespro il Polo Nord la carta moschicida." http://www.youtube.com/watch?v=AHMiP_qQXKI
Steiner74 ha scritto:Uno dei miei sogni é un colpo di stato, in seguito al quale vengono trasmessi in prima serata su raiuno (meglio ancora, a reti unificate) tutti i film di Cavallone a rotazione.
Il corto circuito sarebbe terrificante e liberatorio.
Sarebbe fantastico. Hai mai visto SPELL DOLCE MATTATOIO e BLUE MOVIE?
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
Spero di essere IT.
Sull'impianto narrativo di due vagabondi che partono da Fontainebleau per intraprendere il cammino di Santiago da Compostela, nasce un potente e visionario film sulla religione cattolica e le sue eresie storiche.
Nei titoli appariva che tutto quanto detto o scritto nel film era rigorosamente tratto dalle scritture ufficiali.
Luis Bunuel - La via lattea
Una brevissima scena dà significato al tutto
"Cantare è di chi ama"
Sant'Agostino
"Lo smalto non mi piace, in compenso dovresti curare un po' le mani, iniziano a vedersi troppo i segni del tempo..." (cit.)
Steiner74 ha scritto:Uno dei miei sogni é un colpo di stato, in seguito al quale vengono trasmessi in prima serata su raiuno (meglio ancora, a reti unificate) tutti i film di Cavallone a rotazione.
Il corto circuito sarebbe terrificante e liberatorio.
Sarebbe fantastico. Hai mai visto SPELL DOLCE MATTATOIO e BLUE MOVIE?
Si, sono gli unici film di Cavallone che ho visto.
Ma "Afrika" si trova, da qualche parte?
"Sono un uomo estetico asmatico linfatico cosmetico amo la Libia la fibbia delle scarpine delle donnine cretine sono disinvolto raccolto assolto per inesistenza di reato ho una speciale predilezione per la fanciulla del vespro il Polo Nord la carta moschicida." http://www.youtube.com/watch?v=AHMiP_qQXKI
Steiner74 ha scritto:
Ma "Afrika" si trova, da qualche parte?
Io non l'ho trovato...
Credo sia quasi introvabile.
"Sono un uomo estetico asmatico linfatico cosmetico amo la Libia la fibbia delle scarpine delle donnine cretine sono disinvolto raccolto assolto per inesistenza di reato ho una speciale predilezione per la fanciulla del vespro il Polo Nord la carta moschicida." http://www.youtube.com/watch?v=AHMiP_qQXKI
Steiner74 ha scritto:Uno dei miei sogni é un colpo di stato, in seguito al quale vengono trasmessi in prima serata su raiuno (meglio ancora, a reti unificate) tutti i film di Cavallone a rotazione.
Il corto circuito sarebbe terrificante e liberatorio.
Sarebbe fantastico. Hai mai visto SPELL DOLCE MATTATOIO e BLUE MOVIE?
professional impersonator in Nazi Germany is arrested and thrown into prison when Hitler takes a fancy to his wife. He manages to escape, and hatches a plot to destroy Hitler by murdering him and taking his place.
Given the hysterical and lurid promises of the ad campaign ("See HITLER KILLED IN SHAME MURDER - after wild wine party!" and "See HITLER SLAIN IN LOVE NEST - after shameless champagne party!") and the far-fetched premise of the plot, the movie actually comports itself with a decent amount of dignity and tries to make itself convincing. I do like the little attentions to detail; they spend some time showing that the actor has to learn the duties of a valet before he takes on the job itself, and we see a number of scenes of the actor closely watching Hitler so that he'll know how to imitate him. I also think Luther Adler does an excellent job in the role, and at one time or another he gives imitations of Mussolini, Chamberlain and Selassie as well as Hitler.
For this series, though, the question is whether this movie qualifies as genre or not. I'm inclined to say it doesn't. The closest explanation I could come up with that someone would classify it as such is that the premise bears a certain similarity to 'alternate histories" in the science fiction genre, but these histories give us a world different from the one we live in, whereas this movie is trying to offer an explanation as to why certain things happened, in particular, as to why Hitler began making major tactical mistakes in his war planning. And, for the record, the only "wild wine party" here is held by the warden of the prison (with Hitler not on hand) long before Der Fuhrer is assassinated.
In una Berlino onirica ed irreale, Mark ed Anna (interpretati rispettivamente da Sam Neill e Isabelle Adjani) vivono, con il proprio figlio di appena cinque anni, in un appartamento, praticamente adiacente al celebre muro.
I due sono in piena crisi coniugale. Una crisi, in fin dei conti, abbastanza convenzionale, caratterizzata dalle consuete incomprensioni, dai reciproci sospetti e dall'incomunicabilità che, spesso, fa da sfondo ai rapporti sentimentali.
Mark, il quale lavora per i servizi segreti tedeschi, scopre che sua moglie lo tradisce con Heinrich, uno strano individuo dedito a pratiche orientali, che vive con la propria anziana madre, in un antico palazzo, residuato dell'alta borghesia tedesca.
Nella speranza di fare chiarezza nel proprio matrimonio, l'uomo decide di abbandonare il lavoro. I suoi superiori lo invitano, quindi, ad un periodo di riflessione ma, allo stesso tempo, gli affidano un nuovo incarico, a dir poco insolito: rintracciare uno strano individuo (forse una ex spia), del quale non si conosce quasi nulla, se non la predisposizione ad indossare calzini rosa.
Mark, ossessionato dai comportamenti di Anna, sempre più bizzarri ed isterici, affida ad un investigatore privato il compito di pedinarla. Il detective scopre che la donna ha preso in affitto, all'insaputa del marito, un appartamento in un vecchio e decadente edificio. Qui l'uomo scoprirà, a sue spese, una verità assurda e raccapricciante. Anna, infatti, ha un secondo spasimante: un osceno essere lovecraftiano, con il quale la donna si esibisce regolarmente in tentacolari rapporti sessuali.
Nel 1981, il regista polacco Andrzej Zulawski (“L'importante è amare”, “Amore balordo” e “La sciamana”) ex assistente di Wayda, realizza il suo film più celebre e controverso.
Presentato al Festival di Cannes, dove una stupefacente Adjani si aggiudicò la Palma d'Oro come miglior attrice protagonista, il lavoro di Zulawski venne riconosciuto, fin da subito, come opera estremamente scandalosa: eccessivo, violento, disdicevole per lo spettatore “tradizionalista”, ma anche ridondante, irritante e gratuito per parte della critica.
Film “maledetto” per antonomasia (la pellicola è stata oggetto di talmente tanti tagli e manipolazioni, che la sua effettiva durata, ancora oggi, è argomento di discussione), incompreso da buona parte della critica dell'epoca (ma subito apprezzato da una fetta di pubblico non mainstream), letteralmente adorato da un genio come David Lynch, “Possession” è senza dubbio una delle opere più disturbanti e provocatorie della storia del cinema.
“Horror metafisico”, “viaggio surreale onirico-visivo”, “provocazione gratuita e grandguignolesca di isterismo visionario”, sono solo alcune delle etichette e definizioni che il film si porta sulle spalle da quasi trent'anni. A prescindere da queste ovvie stampigliature (che, tuttavia, hanno contribuito non poco alla fama del film), asciugato da filtri, interpretazioni e chiavi di lettura, ciò che rimane è il racconto del fallimento del tradizionale rapporto di coppia borghese. La rappresentazione malsana di una relazione degenerata e banale, folle e convenzionale allo stesso tempo. La raffigurazione di una crisi che trasporta i protagonisti da uno stato di normalità dolorosa, ad uno di follia inesorabile ed abissale. La storia di un viaggio, in uno scenario surreal-metafisico, verso la pura follia, attraverso l'ossessione, la mostruosità (interiore/esteriore) ed un insalubre e sanguinolento delirio carnale, pregno di suggestioni cronenberghiane.
Paesaggio ideale per il cammino dei due protagonisti è una Berlino, precedente allo smantellamento della Cortina di ferro, disabitata ed irreale, che sembra fuoriuscita da un dipinto di De Chirico o Magritte. Una città deserta, metafisica e surreale, quindi, impregnata di un'atmosfera decadente e distorta, dove l'unica presenza fisica dell'uomo, in una inquietante sequenza, è testimoniata da una vecchietta che esulta in lontananza, dopo l'esplosione di un appartamento. Un ambiente saturo di un simbolismo, a volte fin troppo ovvio e compiaciuto, come nel caso del muro, emblema dell'incomunicabilità della coppia, ma anche della divisione tra il bene e il male, uno dei leitmotiv principali del film.
Tematica fondamentale, alla quale è inevitabilmente collegata quella del doppelganger, il “doppio” nel quale riversiamo le nostre ossessioni e che diventa, di fatto, la nostra parte mostruosa, malata e nascosta. Nella ormai celebre scena della metropolitana (considerata una delle sequenze più shoccanti, mai viste in un film), Anna partorisce due esseri (bene e male, bianco e nero, maschile e femminile, est ed ovest), uno dei quali si identifica con l'aspetto più rassicurante della propria personalità, cioè con Helen (sempre interpretata dalla Adjani), l'Anna ideale, tenera e dolce maestra d'asilo, mentre l'altra creatura, la parte maligna, protetta e taciuta, è destinata a trasformarsi in una sorta di essere superiore, che prenderà l'aspetto di un Mark idealizzato. Il bene, sembra dire Zulawski, altro non è che il pallido riflesso del male, almeno fino all'apocalittica sequenza finale dove, nonostante il trionfo del demoniaco, bene e male si confondono in un meraviglioso gioco di chiaroscuri, sul volto ambiguo e bellissimo di Isabelle Adjani.
"Sono un uomo estetico asmatico linfatico cosmetico amo la Libia la fibbia delle scarpine delle donnine cretine sono disinvolto raccolto assolto per inesistenza di reato ho una speciale predilezione per la fanciulla del vespro il Polo Nord la carta moschicida." http://www.youtube.com/watch?v=AHMiP_qQXKI
Il Fede ha scritto:BABY SITTER a.k.a. IL NANO EROTICO Baron Corvo ( Alberto Cavallone 1982 ).
Film introvabile, nemmeno uno straccio di locandina in tutto il web, solo una clip.
Mi autoquoto per segnalare questo film uscito da pochi giorni in dvd per la BL COMM. Costa anche pochino ( prezzo variabile dal posto dell'acquisto, comunque meno di 10€ ).
Trama: una baby sitter ( Sabrina Mastrolorenzi ) va a lavorare presso una famiglia per accudire un bambino durante la notte. Rimasta sola col pupo, si rende conto che il bambino in realtà è un nano perverso seviziatore di belle ragazze. I genitori che gli procurano le vittime spiano in privato le sevizie del nano alle ragazze attirate con l'inganno per soddisfare la propria libidine.
Fino a oggi praticamente introvabile.
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
"Sono un uomo estetico asmatico linfatico cosmetico amo la Libia la fibbia delle scarpine delle donnine cretine sono disinvolto raccolto assolto per inesistenza di reato ho una speciale predilezione per la fanciulla del vespro il Polo Nord la carta moschicida." http://www.youtube.com/watch?v=AHMiP_qQXKI
abbiamo visto un film tailandese del 2007 (il film non era in affitto, l'ho comprato)... non e' trash, veramente e' un bel film, anche se e' solo un thriller, tratto da una storia vera e con una buona fotografia e regia:
). Col telefonino Meena aveva fatto delle riprese intime di Amy, ma poi il telefonino era finito in acqua e lo aveva portato a riparare. 
