[O.T.] HOLLYWOOD e dintorni
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- Billy Drago
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni
EPSTEIN VOLEVA CREARE LA RAZZA PERFETTA
- IL PIANO ERA DIFFONDERE IL SUO DNA NEL MONDO, INGRAVIDANDO QUANTE PIÙ DONNE POSSIBILI NEL SUO RANCH IN NEW MEXICO.
https://www.dagospia.com/rubrica-29/cro ... 210239.htm
- IL PIANO ERA DIFFONDERE IL SUO DNA NEL MONDO, INGRAVIDANDO QUANTE PIÙ DONNE POSSIBILI NEL SUO RANCH IN NEW MEXICO.
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- Billy Drago
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni
KATY PERRY E' UNA PREDATRICE SESSUALE.
“ERAVAMO A UNA FESTA DI COMPLEANNO QUANDO LEI HA SOLLEVATO LA MIA MAGLIA E MI HA ABBASSATO LE MUTANDE FACENDO VEDERE IL MIO PENE A TUTTI."
https://www.dagospia.com/rubrica-29/cro ... 211131.htm
“ERAVAMO A UNA FESTA DI COMPLEANNO QUANDO LEI HA SOLLEVATO LA MIA MAGLIA E MI HA ABBASSATO LE MUTANDE FACENDO VEDERE IL MIO PENE A TUTTI."
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni
WASHINGTON. Quando i primi estratti del suo libro sono iniziati a circolare negli ambienti hi-tech della West Coast americana è risultato chiaro che di lì a poco si sarebbe registrato un vero e proprio terremoto. Nulla a che vedere con la faglia di Sant’Andrea, epicentro sismico per antonomasia, poiché la scossa in questione avrebbe riguardato piuttosto la Silicon Valley. E la causa non era da ricercare nelle viscere della Terra, ma nella tagliente penna di Emily Chang, audace cronista del comparto hi-tech e autrice di Brotopia: Breaking Up the Boy’s Club of Silicon Valley (Penguin Putnam Inc), «Brotopia: spaccato nel club per soli uomini di Silicon Valley». Si tratta di un viaggio nel lato più oscuro e decadente della Valle del Silicio, quello «orgiastico» e «stupefacente» (nel senso narcotico del termine).
Chang veste i panni di un Caronte del nuovo millennio che traghetta il lettore in una sorta di Sodoma e Gomorra a sfondo tecnologico, dove festini a base di sesso, alcol e droga si svolgono con regolarità nella camere occulte delle magioni di manager rampanti e facoltosi investitori del comparto tecnologico. Come quelli organizzati nell’abitazione di Steve Jurvetson, talentuoso ventur capitalist costretto all’esilio per un’indagine su «comportamenti disdicevoli» nei confronti delle donne. Ed è questo l’altro elemento che emerge in Brotopoia (l’utopia dei brothers, ovvero degli uomini), l’approccio maschilista e omofobo basato su sfruttamento e molestie. E che racconta la discriminazione di genere in molti ambienti lavorativi della Silicon Valley, schiacciata e deformata dal dominio maschile.
Un tema che la trentanovenne Chang ha affrontato proprio mentre, nella vicina Hollywood, esplodeva il movimento #MeToo innescato dagli scandali sessuali del produttore «orco» Harvey Weinstein. «Durante il boom degli anni 60 e 70 la Silicon Valley era alla ricerca di cervelli e così reclutò due psicologi di punta, William Cannon e Dallis Perry, per selezionare i candidati più talentuosi, in particolare nel ruolo di programmatori», racconta l’autrice. I due talent scout, nel corso dei colloqui con 200 donne e 1.200 uomini, arrivarono alla conclusione che i migliori programmatori sono quelli più asociali, ovvero meno inclini a interagire col gruppo. Un criterio che è stato adottato nelle selezioni di settore per diversi decenni.
«Se cerchi persone asociali, automaticamente assumi più uomini che donne, uno stereotipo che si è trascinato sino ai nostri giorni», afferma Chang descrivendo la genesi del fenomeno. Con la predominanza maschile «i comportamenti riprovevoli sono stati tollerati, anzi normalizzati per tanto, troppo tempo». Il riferimento dell’autrice è proprio alla cultura alla base del rapporto uomo-donna che ha imperato nel feudo hi-tech. Una cultura emersa nel corso di interviste condotte per circa due anni a professioniste del settore coinvolte, ad esempio, in festini hard e costrette a tacere sotto minaccia. «Era una questione di potere ancor prima che di sesso», chiosa la cronista, raccontando come la cosa che l’ha più sconvolta è l’assoluta consapevolezza, nelle sue intervistate, di un disagio diffuso, codificato quasi istituzionalizzato. «Nessuna si è dimostrata sorpresa quando Susan Fowler, ex ingegnere di Uber, fu tra le prime nel 2017 a denunciare pubblicamente i comportamenti discriminatori e molesti di cui erano protagonisti i colleghi».
Chang racconta di aver parlato con donne, impiegate come ingegneri nella società di App per servizio auto, e «che venivano invitate nei locali per spogliarelliste o nei bondage club», ovvero luoghi dedicati a feticismo o sadismo. E questo avveniva in pieno giorno. «Spesso andavano perché era quello che tutte facevano. Era la cosa che bisognava fare per essere inserite e considerate». E questo riguardava altre realtà dell’industria tecnologica, una situazione tale che la cronista si è sentita in dovere di portare alla luce anche a rischio di creare un terremoto. Ma che può essere combattuta con successo, secondo l'autrice. «Il cambiamento deve avvenire dall’alto, dagli amministratori delegati attraverso una comunicazione efficace, politiche di inclusione e tolleranza zero» su ogni genere di discriminazione e molestie.
Chang, che ha dedicato il volume a uno dei tre figli, dice di aver pensato proprio a loro, alle giovani generazioni e al loro futuro, nel realizzare Brotopia. “«La Silicon Valley controlla quello che vediamo, cosa leggiamo, come compriamo, in che modo comunichiamo e in che maniera si è interrelati gli uni con gli altri. Non è un problema di tecnologia, è un problema che riguarda la società. E l’industria che ha cambiato il mondo più cambiare anche questo».
Chang veste i panni di un Caronte del nuovo millennio che traghetta il lettore in una sorta di Sodoma e Gomorra a sfondo tecnologico, dove festini a base di sesso, alcol e droga si svolgono con regolarità nella camere occulte delle magioni di manager rampanti e facoltosi investitori del comparto tecnologico. Come quelli organizzati nell’abitazione di Steve Jurvetson, talentuoso ventur capitalist costretto all’esilio per un’indagine su «comportamenti disdicevoli» nei confronti delle donne. Ed è questo l’altro elemento che emerge in Brotopoia (l’utopia dei brothers, ovvero degli uomini), l’approccio maschilista e omofobo basato su sfruttamento e molestie. E che racconta la discriminazione di genere in molti ambienti lavorativi della Silicon Valley, schiacciata e deformata dal dominio maschile.
Un tema che la trentanovenne Chang ha affrontato proprio mentre, nella vicina Hollywood, esplodeva il movimento #MeToo innescato dagli scandali sessuali del produttore «orco» Harvey Weinstein. «Durante il boom degli anni 60 e 70 la Silicon Valley era alla ricerca di cervelli e così reclutò due psicologi di punta, William Cannon e Dallis Perry, per selezionare i candidati più talentuosi, in particolare nel ruolo di programmatori», racconta l’autrice. I due talent scout, nel corso dei colloqui con 200 donne e 1.200 uomini, arrivarono alla conclusione che i migliori programmatori sono quelli più asociali, ovvero meno inclini a interagire col gruppo. Un criterio che è stato adottato nelle selezioni di settore per diversi decenni.
«Se cerchi persone asociali, automaticamente assumi più uomini che donne, uno stereotipo che si è trascinato sino ai nostri giorni», afferma Chang descrivendo la genesi del fenomeno. Con la predominanza maschile «i comportamenti riprovevoli sono stati tollerati, anzi normalizzati per tanto, troppo tempo». Il riferimento dell’autrice è proprio alla cultura alla base del rapporto uomo-donna che ha imperato nel feudo hi-tech. Una cultura emersa nel corso di interviste condotte per circa due anni a professioniste del settore coinvolte, ad esempio, in festini hard e costrette a tacere sotto minaccia. «Era una questione di potere ancor prima che di sesso», chiosa la cronista, raccontando come la cosa che l’ha più sconvolta è l’assoluta consapevolezza, nelle sue intervistate, di un disagio diffuso, codificato quasi istituzionalizzato. «Nessuna si è dimostrata sorpresa quando Susan Fowler, ex ingegnere di Uber, fu tra le prime nel 2017 a denunciare pubblicamente i comportamenti discriminatori e molesti di cui erano protagonisti i colleghi».
Chang racconta di aver parlato con donne, impiegate come ingegneri nella società di App per servizio auto, e «che venivano invitate nei locali per spogliarelliste o nei bondage club», ovvero luoghi dedicati a feticismo o sadismo. E questo avveniva in pieno giorno. «Spesso andavano perché era quello che tutte facevano. Era la cosa che bisognava fare per essere inserite e considerate». E questo riguardava altre realtà dell’industria tecnologica, una situazione tale che la cronista si è sentita in dovere di portare alla luce anche a rischio di creare un terremoto. Ma che può essere combattuta con successo, secondo l'autrice. «Il cambiamento deve avvenire dall’alto, dagli amministratori delegati attraverso una comunicazione efficace, politiche di inclusione e tolleranza zero» su ogni genere di discriminazione e molestie.
Chang, che ha dedicato il volume a uno dei tre figli, dice di aver pensato proprio a loro, alle giovani generazioni e al loro futuro, nel realizzare Brotopia. “«La Silicon Valley controlla quello che vediamo, cosa leggiamo, come compriamo, in che modo comunichiamo e in che maniera si è interrelati gli uni con gli altri. Non è un problema di tecnologia, è un problema che riguarda la società. E l’industria che ha cambiato il mondo più cambiare anche questo».
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni
In occasione dei 10 anni dall'uscita del film "Jennifer's Body", Megan Fox racconta in un'intervista per Entertainment Tonight al fianco della sceneggiatrice Diablo Cody, il perché della sua lontananza dai riflettori. Dopo avere raggiunto il top ha dato un taglio ad apparizioni, interviste e impegni. Il motivo? L'industria cinematografica l'ha considerata solo come oggetto sessuale e prima del #MeToo era difficile trovare sostegno quando si denunciavano certe cose. L'attrice 33enne ha rivelato anche come è riuscita a ritrovare il suo equilibrio


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Baalkaan hai la machina targata Sassari?
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- Billy Drago
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni
TOCCA IL BRACCIO DI UNA RAGAZZA: RISCHIA DIECI ANNI DI PRIGIONE.

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cro ... 215985.htm

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- Gargarozzo
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni
articolo vergognoso. Il giornalista ha deciso cos'è successo dando peso completamente diverso alle due versioni dei fatti.Billy Drago ha scritto:TOCCA IL BRACCIO DI UNA RAGAZZA: RISCHIA DIECI ANNI DI PRIGIONE.
https://www.dagospia.com/rubrica-29/cro ... 215985.htm
Al di là del titolo che vabbè, quello l'hanno capito anche le amebe che ormai serve solo ad attirare il click. Vero?
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni
noGargarozzo ha scritto: Al di là del titolo che vabbè, quello l'hanno capito anche le amebe che ormai serve solo ad attirare il click. Vero?
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni
GASCOIGNE PROVA A BACIARE UNA RAGAZZA: ARRESTATO.
https://www.iltempo.it/ss-lazio/2019/10 ... a-1224767/
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- gi.kappa.
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni
Leggermente OT ma non ha senso aprire topic ad cazzum.
Len ho letto ora su vice italia la storia di girlsdoporn. Ci racconti cosa ne sapete voi americani di questa vicenda?
Personalmente sono un po' scettico
Len ho letto ora su vice italia la storia di girlsdoporn. Ci racconti cosa ne sapete voi americani di questa vicenda?
Personalmente sono un po' scettico
Sogna una carne sinteticanuovi attributi eunmicrochipemozionale
Sogna di un bisturi amico che faccia dileiqualcosafuoridalnormale
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- Billy Drago
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni
- IL #METOO TRAVOLGE PURE APPLE: CANCELLATA LA PRIMA DI ''THE BANKER'' CON SAMUEL L. JACKSON, IL PRIMO FILM CHE IL GIGANTE DI CUPERTINO AVREBBE DISTRIBUITO NEI CINEMA, PER POI LANCIARLO SULLA NUOVA PIATTAFORMA APPLE TV+. UN FILM CHE GIÀ PROFUMAVA DI OSCAR;
- L'ACCUSA DI MOLESTIE SESSUALI NON È CONTRO GLI ATTORI O IL REGISTA, MA CONTRO IL FIGLIO DEL PERSONAGGIO SU CUI SI BASA LA STORIA.
"Le due sorellastre minori sostengono che Bernard Garrett Jr. abbia avuto comportamenti scorretti con loro mentre vivevano nella stessa casa."
https://www.dagospia.com/rubrica-2/medi ... 219737.htm
- L'ACCUSA DI MOLESTIE SESSUALI NON È CONTRO GLI ATTORI O IL REGISTA, MA CONTRO IL FIGLIO DEL PERSONAGGIO SU CUI SI BASA LA STORIA.
"Le due sorellastre minori sostengono che Bernard Garrett Jr. abbia avuto comportamenti scorretti con loro mentre vivevano nella stessa casa."
https://www.dagospia.com/rubrica-2/medi ... 219737.htm
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni
emrata:
"Today Harvey Weinstein and his former studio made a $25 million deal with his victims. Weinstein, accused of offenses ranging from sexual harassment to rape, won't have to admit wrongdoing or pay his own money"

"Today Harvey Weinstein and his former studio made a $25 million deal with his victims. Weinstein, accused of offenses ranging from sexual harassment to rape, won't have to admit wrongdoing or pay his own money"

- gi.kappa.
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni
E mo un Brignano qualsiasi fa un intervento del genere a Sanremo, perculando John Elkann in platea
https://video.corriere.it/spettacoli/ri ... 7603799814
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- Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni
weinstein si è presentato con le rotelle
non so niente, non mi importa niente, non mi occupo di niente, non credo niente e non voglio niente
- Gargarozzo
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni
È passato dai girìni (gli spermatozoi) ai girelli
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: [O.T.] HOLLYWOOD e dintorni
e intanto ai golden globe...
sta vita te sfreggia, primo nun se cazzeggia