Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Trump con le info sui social ha vinto le elezioni profilando i potenziali elettori e comunicando ad hoc per ogni tipologia.
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
Se metti tutto in piazza, non basta più mostrarsi politicamente corretti: bisogna esserlo ventiquattr'ore al giorno.Salieri D'Amato ha scritto:Io non lo faccio, la maggior parte lo fa. Ma continuo a non vedere il problema riguardo al politicamente corretto.manigliasferica ha scritto:che cosa? mettere informazioni personali sensibili, foto private di infanzia etc, di dove abiti, di parenti, di morti, di bambini, di CV etc?cicciuzzo ha scritto:Peccato che non sia obbligatorio farlo.
eh lo so che non è obbligatorio, ma la gente lo fa.
oppure intendi che non è obbligatorio avere FB e/o IG?
ehh...hai ragione, forse. Ma vallo a dire agli under 18 futuri adulti di domani che vivono 24/7 collegati ad internet + smartphone + social.
impresa più facile lo svuotare il mare con un secchio. Anzi...vallo a dire a tutta quasi l'umanità dal 4enne al 90enne
E' come avere un confessore gesuita, ma senza la tradizionale "saggezza" vaticana.
Cioè è come vivere nel New England alla fine del Settecento.
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)
manigliasferica ha scritto:del resto, se 20/15 anni fa uno vi avrebbe detto: lo sapete che voi nel 2019 (e prima) metterete GRATUITAMENTE DI VOSTRA SPONTANEA VOLONTA' su piattaforme mondiali di condivisione pubbliche vostre foto, video, informazioni sensibili tipo email, numeri di telefono, indirizzi. racconti sulla vostra vita presente e passata. foto della vostra infanzia, giovinezza, vita presente, di vostri parenti magari anche defunti, di vostri figli (vogliamo parlare di foto e video di minori messe in continuazione...) amici etc, informazioni sulla vostra vita lavorativa presente e passata, sulla vostra salute e tutti questi dati
1) una volta messi diventano automaticamente proprietà del sito (ce scritto quando vi registrate nei social) 2) e sono alla merce potenziale di tutto il mondo perchè chiunque può leggervi e prendere se vuole i vostri dati, info, foto etc
ecco, voi gli avreste riso in faccia.
FB & IG sono ormai come l'aria. Ovunque ed indispensabili.
'Non obbligatorio' non è vero. O meglio, dipende a cosa ci si riferisca.cicciuzzo ha scritto:Peccato che non sia obbligatorio farlo.
FB, IG e simili, uno può: A) non averli B) averli con uno nome inventato o con Anthony Red invece di Antonio Rossi, usando una email da battaglia fatta in 3 minuti su yahoo o hotmail, e non averci contatti o dati personali C) averli, con tanto di contatti, ma limitare molto cosa si esponga: sia non "raccontando" troppo sia almeno settando molte cose quali private.
Ecco che bisogna fare un distinguo tra l' "aspetto 1" ed l' "aspetto 2" nel commento di ManigliaSferica:
-la roba dell' "aspetto 2" che di tua volontà esponi, cosicché anche un pincopallino qualunque da Montecuccolo possa farsi i cazzi tuoi mentre si gratti le palle sul divano di casa, sono anche un po' cavoli tuoi.
-il problema è che in varie situazioni dell "aspetto 1" al giorno d'oggi non siano aggirabili.
Le banche i tuoi dati li hanno sempre avuti, ovviamente, ma al giorno d'oggi con l'app - che di fatto è obbligatoria - dai tante informazioni in più. In buona parte sono anche per questioni di sicurezza e in generale si vive meglio con queste comodità, ma la cosa resta: uno la domanda dell'uso che ne possano fare, se la fa.
Idem per l'account google & google-play ecc. od il corrispettivo apple, oppure roba come whatsapp che - seppure con i piani tariffari attuali (si tende ad andare comunque sulle 'chiamate illimitate') sia meno importante - se non ce l'avevi, ti scassavano tutti i maroni.
Ovviamente senza contare nemmeno i trackers ecc. che sono un discorso a se.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
AARON PHILIP HA 18 ANNI, È NATA AD ANTIGUA E IL SUO NOME È ENTRATO NELLA STORIA DEL MONDO DELLA MODA:
È LA PRIMA MODELLA DI COLORE, TRANSGENDER E DISABILE A POSARE PER LA COPERTINA DI “PAPER MAGAZINE”;
LA RAGAZZA HA UNA PARALISI CEREBRALE, È COSTRETTA SULLA SEDIA A ROTELLE, MA NON HA MAI SMESSO DI INSEGUIRE LA SUA PASSIONE.


È LA PRIMA MODELLA DI COLORE, TRANSGENDER E DISABILE A POSARE PER LA COPERTINA DI “PAPER MAGAZINE”;
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
"Ragazza" ?
A me a'm pèr un omàn.
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Re:
Fuente ha scritto:manigliasferica ha scritto:del resto, se 20/15 anni fa uno vi avrebbe detto: lo sapete che voi nel 2019 (e prima) metterete GRATUITAMENTE DI VOSTRA SPONTANEA VOLONTA' su piattaforme mondiali di condivisione pubbliche vostre foto, video, informazioni sensibili tipo email, numeri di telefono, indirizzi. racconti sulla vostra vita presente e passata. foto della vostra infanzia, giovinezza, vita presente, di vostri parenti magari anche defunti, di vostri figli (vogliamo parlare di foto e video di minori messe in continuazione...) amici etc, informazioni sulla vostra vita lavorativa presente e passata, sulla vostra salute e tutti questi dati
1) una volta messi diventano automaticamente proprietà del sito (ce scritto quando vi registrate nei social) 2) e sono alla merce potenziale di tutto il mondo perchè chiunque può leggervi e prendere se vuole i vostri dati, info, foto etc
ecco, voi gli avreste riso in faccia.
FB & IG sono ormai come l'aria. Ovunque ed indispensabili.'Non obbligatorio' non è vero. O meglio, dipende a cosa ci si riferisca.cicciuzzo ha scritto:Peccato che non sia obbligatorio farlo.
FB, IG e simili, uno può: A) non averli B) averli con uno nome inventato o con Anthony Red invece di Antonio Rossi, usando una email da battaglia fatta in 3 minuti su yahoo o hotmail, e non averci contatti o dati personali C) averli, con tanto di contatti, ma limitare molto cosa si esponga: sia non "raccontando" troppo sia almeno settando molte cose quali private.
Ecco che bisogna fare un distinguo tra l' "aspetto 1" ed l' "aspetto 2" nel commento di ManigliaSferica:
-la roba dell' "aspetto 2" che di tua volontà esponi, cosicché anche un pincopallino qualunque da Montecuccolo possa farsi i cazzi tuoi mentre si gratti le palle sul divano di casa, sono anche un po' cavoli tuoi.
-il problema è che in varie situazioni dell "aspetto 1" al giorno d'oggi non siano aggirabili.
Le banche i tuoi dati li hanno sempre avuti, ovviamente, ma al giorno d'oggi con l'app - che di fatto è obbligatoria - dai tante informazioni in più. In buona parte sono anche per questioni di sicurezza e in generale si vive meglio con queste comodità, ma la cosa resta: uno la domanda dell'uso che ne possano fare, se la fa.
Idem per l'account google & google-play ecc. od il corrispettivo apple, oppure roba come whatsapp che - seppure con i piani tariffari attuali (si tende ad andare comunque sulle 'chiamate illimitate') sia meno importante - se non ce l'avevi, ti scassavano tutti i maroni.
Ovviamente senza contare nemmeno i trackers ecc. che sono un discorso a se.
quello che hai scritto non è corretto Riguardo al punto B
se io ad esempio mi registro su facebook col nome Giggino Trepalle allora il signor facebook quando e come vuole può disabilitarmi il profilo e chiedermi nome e cognome per accertare che io mi chiamo realmente Giggino Trepalle, ad esempio facebook richiede i documenti a tutti i suoi utenti,prima o dopo non ha importanza,qualsiasi documento che accerti che il signor Giggino Treppale esista realmente, tipo carta d'identità,patente di guida, carta sanitaria ecc qualsiasi documento che possa attestare la reale identità del signor Giggino Trepalle. Se tu non dai la conferma che i tuoi dati sono reali al 100% facebook ti nuclearizza il profilo ovvero te lo disabilita,questo può succedere subito o anche dopo mesi o anni ma la regola rimane questa.Non possono esistere utenti immaginari fake che utilizzano informazioni false altrimenti ti cancellano,naturalmente l'altissimo numero di utenti fa si che questo procedimento sia lento ma molto veloce se qualcuno ti segnala aggiungendo come motivazione persona non reale ecc
,non so come funziona instagram o altri social ma se il proprietario e sempre zukaenberg allora ci metto poco ad ipotizzare che sia lo stesso pure instagram.
Ah sì...?GiarneseUmnberto ha scritto:quello che hai scritto non è corretto Riguardo al punto B
se io ad esempio mi registro su facebook col nome Giggino Trepalle allora il signor facebook quando e come vuole può disabilitarmi il profilo e chiedermi nome e cognome per accertare che io mi chiamo realmente Giggino Trepalle, ad esempio facebook richiede i documenti a tutti i suoi utenti,prima o dopo non ha importanza, qualsiasi documento che accerti che il signor Giggino Treppale esista realmente, tipo carta d'identità,patente di guida, carta sanitaria ecc qualsiasi documento che possa attestare la reale identità del signor Giggino Trepalle.
Pensavo controllassero solo in certi casi.
Io alla fine feci un account FB per leggere delle pagine pubbliche e perché l'UFC all'epoca cominciò a trasmettere i suoi "incontri preliminari" su tale social network. Si parla di fine2010-inizio2011.
Boh, sarà anche che lo usi poco, ma in quasi 9 anni ancora non mi hanno chiesto nulla.
Ho messo come cognome un cognome comunissimo nella mia zona e come nome un nome comune in generale (insomma non ho messo "Jeeg Robot" o "Rocco Siffredi la vendemmia"), e non faccio robe strane.
Su un altro SN ho un nome che mi permetta di essere riconosciuto da chi mi conosca, ma non corrisponde al nome e cognome sulla carta d'identità.
Sì, immagino spesso sia perché qualcuno ti segnali. Altrimenti posso pensare sia più dura.Se tu non dai la conferma che i tuoi dati sono reali al 100% facebook ti nuclearizza il profilo ovvero te lo disabilita,questo può succedere subito o anche dopo mesi o anni ma la regola rimane questa.Non possono esistere utenti immaginari fake che utilizzano informazioni false altrimenti ti cancellano,naturalmente l'altissimo numero di utenti fa si che questo procedimento sia lento ma molto veloce se qualcuno ti segnala aggiungendo come motivazione persona non reale ecc
Diciamo pure che se uno ne faccia un uso appunto limitato, se anche ti cancellino l'account dopo anni chi se ne frega? O no?
Su IG ci sono pure le fan pages, immaginiamoci. Poi non so se eventualmente vengano cancellate, ma per certo alcune un po' di anni durano. Ogni tanto si sente di alcuni "purge" a scaglioni.non so come funziona instagram o altri social ma se il proprietario e sempre zukaenberg allora ci metto poco ad ipotizzare che sia lo stesso pure instagram.
Però non lo so i "purge" di cui sopra rischia siano dovuti all'aver messo video ed altro materiale sotto copyright: che, suvvia, c'è gente che ha pure l'IG del suo cane.
https://www.instagram.com/marshallmaerogan/
anzi il cane di cui sopra ha pure la sua fan page https://www.instagram.com/themarshallroganexperience/
Chiaro che su robe come Whatsapp uno non è che possa mentire, heh.
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
neanche io individuo il problema. una attività su base volontaria, per la maggior parte delle persone cazzeggio allo stato puro, come dovrebbe modificare il genoma umano? Zuckerberg cattivo maestro responsabile dell'ignoranza progressiva del genere umano? è ignorante chi decide di esserlo, puntoSalieri D'Amato ha scritto:Io non lo faccio, la maggior parte lo fa. Ma continuo a non vedere il problema riguardo al politicamente corretto.manigliasferica ha scritto:che cosa? mettere informazioni personali sensibili, foto private di infanzia etc, di dove abiti, di parenti, di morti, di bambini, di CV etc?cicciuzzo ha scritto:Peccato che non sia obbligatorio farlo.
eh lo so che non è obbligatorio, ma la gente lo fa.
oppure intendi che non è obbligatorio avere FB e/o IG?
ehh...hai ragione, forse. Ma vallo a dire agli under 18 futuri adulti di domani che vivono 24/7 collegati ad internet + smartphone + social.
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Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
ignorante è chi a scuola becca professori ignoranti che non sanno insegnare e creano con loro stupore futuri ignoranti,la società di oggi crea soggetti ignoranti in base al fatto che ogni essere vivente si adegua alla società in cui vive e assorbe da essa la cosiddetta ignoranza. Per cui la scelta di essere o non essere ignoranti è soltanto un'illusione che tu e tanti altri credete di avere,l'ignoranza è una prerogativa della società in cui si vive ed essa si cosparge come un virus creando altri soggetti ignoranti.cicciuzzo ha scritto:neanche io individuo il problema. una attività su base volontaria, per la maggior parte delle persone cazzeggio allo stato puro, come dovrebbe modificare il genoma umano? Zuckerberg cattivo maestro responsabile dell'ignoranza progressiva del genere umano? è ignorante chi decide di esserlo, puntoSalieri D'Amato ha scritto:Io non lo faccio, la maggior parte lo fa. Ma continuo a non vedere il problema riguardo al politicamente corretto.manigliasferica ha scritto:che cosa? mettere informazioni personali sensibili, foto private di infanzia etc, di dove abiti, di parenti, di morti, di bambini, di CV etc?cicciuzzo ha scritto:Peccato che non sia obbligatorio farlo.
eh lo so che non è obbligatorio, ma la gente lo fa.
oppure intendi che non è obbligatorio avere FB e/o IG?
ehh...hai ragione, forse. Ma vallo a dire agli under 18 futuri adulti di domani che vivono 24/7 collegati ad internet + smartphone + social.
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Facebook è soltanto uno strumento creato da gente ignorante e messo appunto per menti ignorante che loro malgrado accettano l'ignoranza che la stessa società gli impone.
Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
ma non dire cagate
non dirle troppo esagerate quanto meno
non dirle troppo esagerate quanto meno
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
ora hai sforato col doppio monorigo,il che ti ha consentito di concentrare molto di più il cervello su una singola riflessione
pensando sempre alla frase storica di cicciuzzo "è ignorante chi decide di esserlo" fa la coppia con la frase è "la casa che attira il ladro" sempre riflessione storica che valuta l'intelletto della civiltà umana della società di oggi. Immagino le nuove generazioni come possano mai allontanarsi dall'essere stupidi a loro volta se la società produce tale stupidità

pensando sempre alla frase storica di cicciuzzo "è ignorante chi decide di esserlo" fa la coppia con la frase è "la casa che attira il ladro" sempre riflessione storica che valuta l'intelletto della civiltà umana della società di oggi. Immagino le nuove generazioni come possano mai allontanarsi dall'essere stupidi a loro volta se la società produce tale stupidità

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
un'altra volta altcicciuzzo ha scritto:neanche io individuo il problema. una attività su base volontaria, per la maggior parte delle persone cazzeggio allo stato puro, come dovrebbe modificare il genoma umano? Zuckerberg cattivo maestro responsabile dell'ignoranza progressiva del genere umano? è ignorante chi decide di esserlo, puntoSalieri D'Amato ha scritto:Io non lo faccio, la maggior parte lo fa. Ma continuo a non vedere il problema riguardo al politicamente corretto.manigliasferica ha scritto:che cosa? mettere informazioni personali sensibili, foto private di infanzia etc, di dove abiti, di parenti, di morti, di bambini, di CV etc?cicciuzzo ha scritto:Peccato che non sia obbligatorio farlo.
eh lo so che non è obbligatorio, ma la gente lo fa.
oppure intendi che non è obbligatorio avere FB e/o IG?
ehh...hai ragione, forse. Ma vallo a dire agli under 18 futuri adulti di domani che vivono 24/7 collegati ad internet + smartphone + social.
impresa più facile lo svuotare il mare con un secchio. Anzi...vallo a dire a tutta quasi l'umanità dal 4enne al 90enne

Siamo ancora solo agli inizi, gli effetti e tanti altri risvolti ad oggi sconosciuti piano piano usciranno fuori e diventeranno comuni.
Per esempio le sghignazzate per i microchip sotto pelle saranno un ricordo.
Gli impianti vicino alla valvola cardiaca, dove vengono ammassati i crediti per comprare le cose, quando uno li finirà verrà rilasciato un veleno che ucciderà la persona. Eliminato il problema poveri. Fantascienza? Mah...boh...tante cose attuali sembravano fantascienza solo 20 anni fa.

ps
si la cosa del cuore e chip accumula crediti era una storia letta su un Martin Mystère degli anni 90
OK, fine semi OT

Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
@maniglia
in quale modo ritieni che facebook abbia migliorato la tua vita?
in quale modo ritieni che facebook abbia migliorato la tua vita?
nell'avatar un caloroso saluto da Eveline Dellai.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
È anche lui un rettiliano
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)
io non ho mai scritto che con internet invadente 24/7/365 la vita delle persone sia migliorata. dico solo che è cambiata.TeNz ha scritto:@maniglia
in quale modo ritieni che facebook abbia migliorato la tua vita?
per qualcuno in meglio, per altri in peggio.
riguardo me cerco sempre che i miei cambiamenti siano sempre in meglio. migliori comportamenti. migliore consapevolezza. migliore persone che ti stanno attorno. sono sfide per passare il tempo.