Diario di una piccola Ninfa...

Scatta il fluido erotico...

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vertigoblu
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#886 Messaggio da vertigoblu »

oppure ,mix creativo:

marocchini nel racconto segalitico.
"Se è vero che l'arte commerciale rischia sempre di finire prostituta, non è meno vero che l'arte non commerciale rischia di finire zitella"
Erwin Panofsky

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mr. brownstone
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#887 Messaggio da mr. brownstone »

vertigoblu ha scritto:oppure ,mix creativo:

marocchini nel racconto segalitico.
sarebbe la crème de la crème..... potrebbe nascere un nuovo genere, l'erotico-padano.... o forse è più appropiato parlare di narrativa porno-leghista?
"la realtà è una stampella per la gente che non regge le droghe"

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bellavista
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#888 Messaggio da bellavista »

Preparazione H e cinti erniari per Principianti
Il vostro sforzo è stato notevole e adesso molti di voi manifestano emorroidi classiche ed ernie smaniose, contro cui è meglio premunirsi.

1) La battuta deve essere una sorpresa rispetto alla premessa. Se la sorpresa è poca, la battuta è debole debole. ( Es: "Svolta nei Simpson. Per la prima volta Maggie parla. E rivela di aver avuto una relazione con Berlusconi.") Ma la sorpresa non deve essere campata per aria, sennò la battuta non funziona lo stesso. ( Es: Giro D'Italia: "Sono pronto per vincere!" ha dichiarato il testicolo destro di Armstrong. ) Il difficile è proprio l'equilibrio. A questo serve la palestra.

2) Lasciate perdere i giochi di parole. Innanzitutto, perchè sono la prima cosa che viene in mente a tutti. Quindi dov'è la sorpresa? Solo ieri ho ricevuto 48 esempi di questa battuta: "L'ex terrorista Battisti rompe il silenzio: Mogol gli scrive il testo." In secondo luogo, perchè i giochi di parole sono tipici dei pedanti che vogliono sfoggiare il proprio acume. Per questo irritano. Un comico bravo gioca con le idee. Infine, perchè i giochi di parole originali richiedono esperienza. Lo stesso vale per le meta-battute (le battute sul fare battute). Avete appena cominciato a sollevare manubri da 1 kg; inoltre il vostro coefficiente Sinclair è basso: non siete pronti per sollevare a strappo bilancieri da 3 quintali. Vi fate male.

3) Come nella moda, anche nelle battute esiste uno stile legato all'epoca. Me ne arrivano molte direttamente dagli anni 50. (Es: Il Parla&Mento approva due mozioni che stabiliscono più fondi per le scuole private, dal titolo "La scuola pubblica deve essere privata...di tutto".) Ricordate sempre che siamo nel 2009 e nel frattempo sono già arrivati Woody Allen, Bill Hicks, i Monthy Python, Eddie Izzard, Francesco Salvi, Bergonzoni e Maurizio Milani con gli sci di ultimo tipo.

4) Soprattutto, asciugate il più possibile. Togliete le parole superflue: a parità di contenuto, è migliore la battuta con meno parole. Se però dovete scegliere fra brevità e ritmo, privilegiate il ritmo.

5) Una bella battuta contiene un'idea, non un luogo comune. E l'idea deve avere un fondo di verità , altrimenti la battuta è fasulla. (Es: "SMS troppo costosi per l'Antitrust che passa a Vodafone." Ma l'Antitrust ha multato sia Tim che Vodafone per gli SMS troppo costosi. ) (Altro esempio no: "El Pais pubblica le foto scattate a Villa Certosa. Delusione tra i lettori: sembra di vedere un porno giapponese, c'è gente che fa sesso e i genitali sono oscurati." Ma in quelle foto nessuno fa sesso. La base della battuta satirica dev'essere vera, sennò è barare: sono capaci tutti. ) La satira deve portare alla luce contraddizioni vere (di fatto e/o psicologiche). La contraddizione falsa non fa ridere. (Es: "Brunetta vieta internet in ufficio. Dà l'annuncio durante l'orario di lavoro via twitter." ) Per scrivere satira occorre essere informati. Chi vi ha detto che è facile?

6) Una battuta satirica allude a un fatto, ma non funziona se il riferimento è per specialisti e devi spiegarlo. (Es: Il Papa a Betlemme: "Uno Stato per i palestinesi, il Madagascar". Il riferimento è ad Adolf Eichmann e al finto piano nazista di trasferire gli ebrei tedeschi in Madagascar: un falso che nascondeva l'intenzione vera di sterminare tutti gli ebrei. ) (Altro esempio: "Giovane si addormenta con il cellulare umts collegato a internet. Dilapidato il credito. Si giustifica così: almeno posso sognare in modo fluido.")

7) Gli autori satirici vengono spesso querelati per diffamazione dal potente di turno. Evitate accuse assurde che non potete provare in alcun modo. (Es: La rivelazione di Marzotto: "Naomi mi picchiava". Naomi: "Dovevo farlo, bastava che lo lasciassi solo un minuto e se la finiva tutta lui.")

8) Niente battute fascistoidi (leggete il post Mentana a Elm Street) e niente battute razziste. (Ieri qualcuno ha inviato questa:"E' arrivato in Europa uno dei videogame più discussi nel quale vince chi effettua più stupri. Il joystick sarà a forma di rumeno." Scivoloni che succedono, quando papà è abbonato a la Padania.) Attenti inoltre alle implicazioni. (Es: "Stupri nei videogame. Monito del Santo Padre: pixel sono già piccole creature." Questa battuta si schiera contro il papa, ma indirettamente giustifica i videogame con stupri!)

9) Non inviate battute prese da altri siti satirici. Questo è il modo perfetto per essere espulsi. Il senso della palestra è esercitare se stessi, non farlo fare agli altri al posto nostro. Corollario: se le inviate qui, non inviatele altrove. E viceversa. Niente casini inutili. E non inviate mie vecchie battute, o calchi di mie vecchie battute. ( "Daniele, leggi qua. Penso che tu sia tonto." )

10) A volte la cosa più sorprendente è quella che nessuno vede perchè è sotto gli occhi di tutti. Lavorateci su. Inviate la vostra battuta migliore. Se non convince voi, come potete sperare che convinca me?

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La "verità " di una battuta satirica

Paola e Massimo chiedono spiegazioni sulla battuta di Michele pubblicata ieri: "Per festeggiare i 40 anni dallo sbarco sulla luna, verrà girato un nuovo video negli stessi studi usati per il primo."

L'obiezione è che, al punto 5 della Preparazione H, scrivo che "Una bella battuta contiene un'idea, non un luogo comune. E l'idea deve avere un fondo di verità , altrimenti la battuta è fasulla. [...]La base della battuta satirica dev'essere vera, sennò è barare: sono capaci tutti."

Secondo loro, la battuta di Michele va contro questa regola, dato che sostiene, come fanno i complottisti disinformati, che in realtà l'uomo non è mai stato sulla Luna.

Quello della verità di una battuta satirica è un tema su cui è bene non equivocare. Vanno individuati due piani di verità : quello legale (se fai satira addossando reati a qualcuno, il fatto deve essere vero o ti becchi una querela) e quello artistico (la satira deve commentare un fatto vero: le teorie complottiste, ad esempio, sono un fatto vero). Mi spiego meglio: io credo che la dietrologia relativa allo sbarco sulla luna sia una baggianata, ma che questa dietrologia esista è un fatto vero. Quindi posso alludervi con tutte le battute che voglio e queste battute funzionano perfettamente: la satira è sulla cultura pop. In altra veste, ritroviamo qui la distinzione, cara agli antichi greci, fra episteme (verità scientifica) e doxa (opinione). La satira si può fare su entrambe. Negli esempi al punto 5, invece, il plot della battuta è un fatto falso. Questo è barare.

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La satira su Michael Jackson

Davide e Luca, lette le battute recenti su MJ (ad. es. "Michael Jackson, nello stomaco solo pillole. Dubbi, invece, sul liquido verdastro rinvenuto nelle branchie" e "Resi pubblici i risultati dell'autopsia sul corpo di Michael Jackson: secondo i medici, il suo stomaco è talmente pieno di pillole che prima di mangiarlo i vermi dovranno esibire la ricetta" chiedono perchè non siano fascistoidi come nel caso Griffin-Anna Frank.

Il motivo è che Michael Jackson è vittima dei suoi eccessi, non c'è nessun carnefice. Quindi entra in funzione la regolina di Lenny Bruce legata al contesto: "comicità =tragedia+tempo".

Quella regola riassume empiricamente i meccanismi di reazione a una battuta. L'obiezione giusta, a questo punto, diventa: "Non sarà troppo presto per fare battute su MJ?"

Può darsi, ma quando a una battuta si applica "tragedia+tempo", non significa che, se è troppo presto, la battuta non faccia ridere in assoluto. Nel post Mentana a Elm Street scrivo infatti della sensibilità del comico: sta a lui decidere se è troppo presto. Magari il comico si sbaglia e TUTTO il pubblico fa buuu. Magari non si sbaglia e solo parte del pubblico mugugna, mentre il resto apprezza l'acidità della battuta. L'importante è che la battuta faccia ridere il comico. (Mi ripeto a scanso di fraintendimenti: la regola "l'importante è che faccia ridere il comico" NON si applica nel caso ci sia un carnefice, es: i nazisti su Anna Frank.)

Nel caso particolare di Michael Jackson, poi, la sua vita è stata talmente sopra le righe e controversa (il re del pop, l'accusa di pedofilia, Neverland, la camera iperbarica, il lama, la pelle sbiancata, la chirurgia plastica) che la sua morte non viene vissuta come una tragedia umana tipo l'uccisione di Carlo Giuliani (avvertite la vibrazione fascistoide di questo paragone?) ma come la scomparsa di un'icona, accorciando di molto i tempi.

Va considerato infine che "tempo" equivale a "spazio". Un evento luttuoso che accade geograficamente lontano da noi riduce la salienza della tragedia, anche qui accorciando i tempi.

Per tutti questi motivi, se oggi morisse Ligabue (lunga vita, caro Luciano!) sarebbe impossibile farci su delle battute.

Va ricordato che Jackson è stato assolto da ogni accusa di pedofilia. Battute che danno del pedofilo a Michael Jackson sono diffamatorie (reato).

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Pedagogia
Ogni tanto c'è chi mi chiede perchè mai la sua battuta formidabile sia stata scartata.

Il motivo è semplice: perchè, incredibilmente, quella battuta è l'esempio di uno o più errori elencati nella Preparazione H (es.: c'è chi si ostina a inviare giochi di parole penosi).

Dalla Palestra si impara in tre modi:
-confrontando le proprie battute scartate con le regoline della Preparazione H
-confrontando le proprie battute scartate con quelle scritte da altri sullo stesso argomento
-confrontando la propria battuta pubblicata con la propria battuta inviata: spesso, infatti, prima di pubblicarle le aggiusto. Così uno, se vuole, capisce tante cosine.

Il grande segreto
Ciò che fa scattare la risata è LA TECNICA della battuta, non il contenuto. Fateci caso: quando un giornalista riassume la battuta di qualche comico oppure ne fa una parafrasi con parole sue, la battuta non fa ridere. Il contenuto serve alla salienza e predispone l'animo alla risata, ma è la tecnica ( il timer ) a farla esplodere. Ed è la tecnica che si impara a mettere a punto, in questa Palestra di bombaroli. (Dai miei piccoli esperimenti live su battute di comici famosi, ad esempio, ho scoperto che basta spostare una parola in un certo modo e la battuta diventa molto più forte.)

(Quale modo? Scoprìtelo da soli. Io ci ho messo vent'anni per arrivarci. Magari sarete più fortunati.) (Sì, buonasera.)

Poi esistono contenuti (idee) più o meno originali e qui serve il confronto con gli altri.

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A proposito del luogo comune "L'idea è la stessa!"

Fabiola mi chiede per quale motivo la battuta "Per festeggiare i 40 anni dallo sbarco sulla luna, verrà girato un nuovo video negli stessi studi usati per il primo." sia stata preferita alla sua battuta "Dopo l'Apollo 11, due sonde USA stanno per sbarcare sulla Luna: già allestito il set fotografico." In fondo, argomenta Fabiola, "l'idea è la stessa e la mia ha più sintesi."

Stessa specie di obiezione da Max. Perchè la battuta "Brunetta: -Nel sesso ero imbranato, ora ho raggiunto ritmo ed eleganza-. E pensare che sono bastati un metronomo e un guanto di cashmere." è stata scelta, mentre il suo Pilates "1.Brunetta: -Nel sesso ero imbranato, ora ho raggiunto ritmo ed eleganza.-
2. Brunetta: -Da giovane mi venivo direttamente nelle mutande, ora mi faccio delle gran pippe usando un metronomo e dei guanti di seta firmati Dolce e Gabbana.- invece no? In fondo, sostiene anche Max, "l'idea è la stessa."

Va ricordato allora per l'ennesima volta che la risata scatta non per l'idea, ma per la tecnica della battuta. Una battuta è un racconto in miniatura in cui distinguiamo una trama (il plot) e una sceneggiatura (la struttura). Il plot contiene una risata latente che solo la struttura fa esplodere. Infatti la parafrasi di una battuta (cioè il plot senza la struttura) non fa ridere.

La struttura di una battuta è il meccanismo a orologeria
che modula il fluire del tempo narrativo rendendolo sorprendente. Esistono vari meccanismi, ciascuno composto da tante rotelline: fra queste, una delle principali è l'esattezza del dettaglio. Come la sintesi a scapito del ritmo è un errore, così la sintesi a scapito dell'esattezza. La dietrologia relativa allo sbarco sulla luna favoleggiava di una messinscena realizzata dalla Nasa in uno studio cinematografico, non in un set fotografico. Il dettaglio sbagliato da Fabiola inceppa il meccanismo a orologeria della battuta e lo sportellino del cucù resta chiuso.

In un altro meccanismo, la rotellina nevralgica è l'allusione. Prendiamo due versioni di uno stesso plot (Brunetta si masturba). Max, nella sua, lo dice direttamente: non c'è sorpresa, il plot resta senza struttura e la risata non scatta. In quella pubblicata nella Palestra, invece, il plot è raccontato per allusione: c'è sorpresa, il meccanismo scatta e infatti si ride.

Da notare che l'idea di quella battuta non è, come pensa Max, il metronomo e il guanto di lusso. E' Brunetta che si masturba. Metronomo e guanto sono solo gli indizi (i dentelli) che servono per far ingranare l'allusione (la rotellina). Così l'orologeria diventa arte.

Sul piano culturale, il luogo comune "L'idea è la stessa" diventa ideologia piccolo-borghese, coi suoi retaggi romantici sull'unicità dell'ispirazione artistica. Nell'arte, originalità (Picasso, Mozart, Bill Hicks) e miglioramento (Picasso che rifà Velasquez, Mozart che rifà Vivaldi, Bill Hicks che rifà Lenny Bruce) sono valori equipollenti. E' il modo (l'integrazione di plot e struttura) a fare la differenza. L'amore contrastato fra due giovani (plot) con una certa struttura diventa Shakespeare (Giulietta e Romeo), con un'altra diventa una battuta (Un ragazzo incontra una ragazza, il ragazzo perde la ragazza, il ragazzo diventa una ragazza.).

Buona satira!

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acido lattico
A centinaia le battute su pornostar / pompini / ministero delle pari opportunità . E' l'associazione di idee che viene in mente a chiunque, per cui è banale: non c'è sorpresa e quindi non fa ridere. Preferibile scartare la prima battuta che vi viene in mente su un argomento. Già che ci siete, scartate anche la seconda. Inviate la terza idea o magari la quarta. Qualcuno in palestra lo sta facendo e i risultati si vedono. Non siate precipitosi: avete un giorno di tempo! Per una battuta!

implicazioni
Un caso interessante è la battuta (di cui l'altro giorno ho ricevuto decine di versioni identiche) Berlusconi:"La Gandus giudice? E' come se il proprietario di Mediaset facesse le nomine dei dirigenti Rai." Le ho scartate tutte perchè l'implicazione di questo paragone è falsa: la battuta finisce per sostenere che la Gandus non è legittimata a fare il giudice così come Berlusconi non lo è per fare le nomine Rai; ma la Gandus ha tutto il diritto di fare il giudice e di essere considerata imparziale, mentre Berlusconi non ha alcun diritto di fare le nomine Rai. Attenti a quello che la vostra battuta dice davvero!

epidemiologia: funghi cutanei
La spunta di mille battute al giorno fa emergere tutta una serie di luoghi comuni da cui è bene stare alla larga: sono funghi cutanei che butterano la pelle di macchioline bianche visibili con l'abbronzatura. Preoccupano e fanno passare la voglia di ridere. Qualche esempio:

battute sul cervello di Gasparri

la chiusa "Dilettante!" (oppure "Principiante!")

la chiusa con riferimento al Monopoli, a Risiko, a un videogioco, a Facebook

la chiusa "Centomila secondo la Questura" (o altro numero inferiore a quello degli organizzatori)

la chiusa "Ma va'?"

la chiusa "ha dichiarato, ridendo di gusto." (oppure "Ah ah ah!")

la chiusa "sempre da chi meno te l'aspetti"

la chiusa "e tu sei su Scherzi a parte!"

caldo/campi di granturco/popcorn

Kakà come voce del verbo cagare

il plastico di Porta a Porta

processi a Berlusconi/Forum, giudice Santi Licheri

morto inventore Viagra / mezz'asta

morto inventore Viagra / chiudere la bara

il disco suonato al contrario

papa polso rotto/ritmo ed eleganza

Steve Jobs/trapianto di fegato versione 2.0 o touch screen

visita leader libico/abbraccio fra il dittatore e Gheddafi

Topolanek /fotomontaggio, ce l'ho più grosso

El Pais, foto villa Certosa/faccia a quadratini

Fiat/Opel/magna magna

rapporti piccanti/ spalmare di nutella, panna, miele

in ginocchio l'Abruzzo / Carfagna

il comico "Billy Ballo" / Silvio B.

GP di Monaco / ciclisti del Giro

pornostar / pompini / respirazione bocca a bocca

partita del cuore / Lapo Elkann / strisce bianche sul campo

Noemi alla festa del Milan / sotto il tavolo

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Sociologia del comico

Gabriella mi chiede come mai così poche donne partecipino alla palestra satirica. L'ho notato anch'io: ogni giorno, in media, su cento battute solo tre sono di ragazze. Verificare questo dato sociologico ("le donne sono minoritarie nella satira?") è uno degli intenti della palestra. Il mio sospetto è che si sconti anche qui, come nel resto della società , un retaggio culturale. Va notato come, nel mondo, le comiche siano un numero ridottissimo rispetto ai comici. Stereotipi sociologici cui corrispondono stereotipi culturali: nella comicità , a fronte di quattro ruoli maschili principali, i ruoli femminili sono fondamentalmente due: la bella Colombina e la vecchia megera. L'eccezione (la donna autonoma che sa il fatto suo) è già in Aristofane (Le donne al parlamento), ma si tratta appunto di un'eccezione: venne recuperata per brevissimo tempo negli anni '30/'40 con le cosiddette "screwball comedies" (Bringing up baby, His girl friday). In questo genere particolare di film comico, la donna domina la relazione. I gusti del pubblico di massa (sempre condizionati, peraltro) sembrano però non accogliere con favore questo genere di commedie, neppure ai giorni nostri, dove la "screwball comedy" viene edulcorata sotto forma di sit-com come "Maude" (1970) e "Roseanne" (1990).

Quanto alla satira, la lettura del fenomeno può confermare un altro aspetto: le donne tendono a essere complete, gli uomini mooolto parziali. Gli uomini hanno hobbies: ricavano soddisfazione dal concentrarsi su una cosa alla volta, escludendo tutto il resto del mondo. Le donne gestiscono vite, sanno stabilire priorità , si dedicano a cose più urgenti: non sono soddisfatte se tutto il loro mondo non è armonico. La satira non è un genere armonico. Divide, schernisce, ferisce.

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Esercizi di rassodamento

Uno dei polpacci della comicità è l'ESAGERAZIONE. Mi stupisce quanto poco utilizziate questo muscolo nelle vostre prove. Affinchè non vi resti rachitico, è importante esercitarlo. D'ora in poi, delle tre battute che inviate in palestra, almeno una dovrà essere una esagerazione. La macchina su cui vi eserciterete è una struttura standard (formula) che risale alla notte dei tempi: "X è talmente (aggettivo) che (esagerazione)."
Johnny Carson la impiegava così spesso che la rese un suo marchio di fabbrica. L'antecedente illustre è il Cyrano de Bergerac. David Letterman porta avanti la nobile tradizione: l'altra sera, commentando la cerimonia del premio Tony per il teatro, ha detto: "Una cerimonia talmente lunga che alla fine Godot è arrivato." Oro puro.
Dateci dentro!

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Riassunto delle puntate precedenti:

Come non si può giocare a calcio senza conoscere i fondamentali, così è per la satira.

I vari esercizi della palestra servono a tonificare i muscoli satirici di base. Ce n'è uno per l'esagerazione, uno per i paragoni, uno per l'invenzione, un altro per lo spirito di osservazione eccetera.

Ogni giorno arrivano in palestra circa duemila battute. Passo quattro ore al giorno a selezionare e correggere. Una battuta è formata da un plot (l'idea) e da una struttura (la tecnica). Contrariamente a quello che pensano tutti, a far scattare la risata non è l'idea, ma la tecnica. Infatti quando un giornalista riporta una battuta facendone la parafrasi, non fa ridere. La palestra serve a migliorare la tecnica. Esempio: una battuta inviata era "Berlusconi è talmente faccia di culo che arriverà a sostenere che era lui ad essere pagato dalle donne per le sue prestazioni sessuali." Pubblicata, è diventata: "Berlusconi:-Le escort? Erano loro a pagare me.- Dal confronto fra la battuta inviata e la stessa battuta pubblicata, uno impara tante cosine, se vuole.

La satira italiana è in ottima salute, ma in questi anni i tromboni ignoranti che l'hanno soffocata in tv hanno anche diffuso pregiudizi perniciosi che vanno smentiti. Ad esempio il luogo comune secondo cui la satira non deve fare politica e non dev'essere faziosa. Errore: la satira NASCE politica e faziosa, con Aristofane. E' politica e faziosa per natura. Ingiuriare i mascalzoni, a pensarci bene, è onorare gli onesti. (Aristofane, I cavalieri) Chi attacca la satira e non la permette in tv è un censore e va disprezzato. Berlusconi:-La sinistra mi odia!- Ma odiare i mascalzoni è una cosa nobile: lo diceva già Quintiliano.

Ogni giorno, le battute della palestra superano per quantità e qualità le battute pubblicate sui giornali e trasmesse in tv. E' un risultato eccellente.

Divertenti si nasce. Sapere la tecnica non è sufficiente. Comunque, cinque princìpi valgono in tutti i casi: brevità , esattezza, semplicità , sorpresa, ritmo.

Gli errori più comuni finora? Scrivere battute già scritte meglio da altri (pigrizia, inesperienza) oppure basate su giochi di parole e luoghi comuni (banalità ) oppure piatte (poca fantasia) oppure diffamatorie (eccesso di bile).

Tutte le battute pubblicate mi hanno fatto ridere. Ognuna contiene una scintilla della grande risata universale.

Cosa dà lo spunto per una battuta? Il tuo modo di vedere le cose. E questo non si può insegnare, mi spiace.

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#889 Messaggio da bocha »

non veediamo l'ora di leggere il resoconto erotico di questa tua lunga trasferta lavorativa :-D

sdimaggio76
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Re: Diario di una piccola Ninfa...

#890 Messaggio da sdimaggio76 »

ciao a tutti, sono uno scrittore e cerco urgentemente l'autrice del diario, DolceNera, ho urgente bisogno di parlare con lei.
chi può mettermi in contatto o darmi sue notizie? dove la posso trovare? è per un progetto letterario.
grazie mille. datele la mia mail. simone@simonedimaggio.it

anxxur
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Re: Diario di una piccola Ninfa...

#891 Messaggio da anxxur »

Boycott the project

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Re:

#892 Messaggio da Gambo192 »

Il 28/04/2009, alle 19:59, su questo thread fu scritto
phoenix ha scritto:attenta che sz è un forum importante, potrebbero contattarti i rotocalchi :D
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Mavco Pizellonio
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Re: Diario di una piccola Ninfa...

#893 Messaggio da Mavco Pizellonio »

sdimaggio76 ha scritto:ciao a tutti, sono uno scrittore e cerco urgentemente l'autrice del diario, DolceNera, ho urgente bisogno di parlare con lei.
chi può mettermi in contatto o darmi sue notizie? dove la posso trovare? è per un progetto letterario.
grazie mille. datele la mia mail. simone@simonedimaggio.it
Il progetto è una specie di raccolta di lavori di giovani scrittori torinesi o giù di lì?
Il mio stile è vecchio
come la casa di Tiziano
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Re: Diario di una piccola Ninfa...

#894 Messaggio da Drogato_ di_porno »

sdimaggio76 ha scritto:è per un progetto letterario.
Per caso ha a che fare con qualche strateggismo sendimenddale?
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)

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jhonnybuccia
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Re: Diario di una piccola Ninfa...

#895 Messaggio da jhonnybuccia »

questo topic di merda è la causa della nascita di quell'altro topic di merda che mi perseguiterà a vita.

attenzione perchè potrebbe creare nuovi terrificanti mostri.

A B B A T T E T E L O.
incerto al 76%.

Stickman
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Re: Diario di una piccola Ninfa...

#896 Messaggio da Stickman »

jhonny sei il cecchetto del forum, hai creato un mostro ora non possiamo farne a meno

:)

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