Uh mi ero perso questa cosa! Credo di aver già detto (o forse no?) che sono tra i miei preferitissimi, li ho pure visti dal vivo un po' di tempo fa.
Allora, ho gusti estremamente eterogenei, Einstürzende Neubauten a parte. In quanto millennial gay cresciuto tra gli anni '90 e '00 tanto pop di quegli anni (Britney, Madonna, e la prima Gaga non si toccano), ma soprattutto tantissima indie music ed elettronica che andava negli anni della mia adolescenza (Arcade Fire in primis, ma anche Phoenix, Bloc Party, Interpol, Editors, Foals, MGMT, White Lies, Beach House, Tame Impala, Daft Punk, Justice, solo per citare alcuni nomi).
Al contempo mi ero appassionato anche a tante altre cose, tipo post-punk e new wave (Joy Division/New Order, Echo & The Bunnymen, Siouxsie, Bauhaus e ovviamente The Cure), alt rock anni '80-'90 (Sonic Youth, Breeders, Pixies, The Smashing Pumpkins, My Bloody Valentine, The Jesus and Mary Chain), il trip-hop dei Portishead e dei Massive Attack, ma anche tanto singer-songwriting e indie-folk (Bjork, Tori Amos, Fiona Apple, St. Vincent, Sufjan Stevens, Fleet Foxes e Beirut). Mi piace anche tanto l'indie italico, soprattutto quello fine anni '90-'00: Massimo Volume, Afterhours, Perturbazione, e a seguire i Baustelle. Di quelli recenti mi piace soprattutto Iosonouncane. Ascolto anche parecchia roba ambient/sperimentale/instrumental in generale, come l'indimenticato Ryuichi Sakamoto, Autechre, Fennesz, Olafur Arnalds, Nils Frahm e Dustin O'Halloran/ A Winged Victory for the Sullen. Mi piace anche l'alt-pop pazzerello di Róisín Murphy e Jessie Ware.
Last but not least, non disdegno incursioni nella musica techno

A 'sto giro, dischi ascoltati in questi giorni che consiglio:
- "Space 1.8" (2021) ed "Endlessness" (2024) di Nala Sinephro, musicista experimental jazz nata a Bruxelles ma di base a Londra;
- "Seed of a Seed" (2024) Haley Heyndrickx: un interessante esercizio di cantautorato indie-folk direttamente dall'Oregon, dall'effetto balsamico, quasi terapeutico;
- "Cowards" (2025) degli Squid, fresco di release (è uscito pochi giorni fa): è il terzo album di una delle indie band britanniche più interessanti tra quelle emerse negli ultimi anni. Eclettico e pieno di giustapposizioni, da riascoltare più volte.