Secondo me il problema non è da inputare al singolo, ma al mercato.dboon ha scritto: ↑26/08/2020, 20:16aveva avvisatogiorgiograndi ha scritto: ↑25/08/2020, 23:04OT, ma non troppo.
Sono stato a un matrimonio sabato e il mio vicino al ristorante era appena tornato dalla Nuova Zelanda dove e' stato per 15 mesi a lavorare (raccogliere frutta e aprire molluschi). Lui e fidanzata, entrambi laureati, si sono presi 2 anni e mezzo per girare il mondo (sud africa, canada e alla fine la nuova zelanda), sempre lavorando "in agricoltura" o affini.
Compenso in Nuova Zelanda, netto 15 dollari (circa 8.30 euro/ora) + vitto e alloggio (lordo 18 dollari)
Quando gli ho detto che in italia pagano 3 euro all'ora in nero per raccogliere i pomodori, mi ha detto che qualcosa non quadra nel mercato dei pomodori in italia perche' in repubblica ceca pagano il doppio + contributi. Secondo lui la manodopera "di bassa qualita'" e a bassissimo prezzo distrugge solamente il mercato. Il pomodoro italiano dovrebbe essere "un eccellenza", ma lo hanno trasformato in un prodotto che si vende pre il prezzo basso e non perche' e' migliore degli altri.
“Essere produttore e commerciante non è semplice e si commettono errori ogni giorno”.
https://thefoodmakers.startupitalia.eu/ ... le-fragole
Magari in questo caso, vista la natura dell'applicazione, poteva pagare gli agricoltori un pò di più, ma in generale i prezzi sono miseri ovunque in agricoltura e ho la sensazione che l'apertura senza dazi a paesi produttori che sono praticamente "terzo mondo", penalizzi la produzione autoctona.