[O.T.] La peggiore sinistra del mondo

[cicciuzzo]

c'è anche da dire a sinistra siamo sofisticati e con la puzzetta al naso e non ci facciamo andare niente e nessuno

guarda a destra, hanno al vertice un coglione patentato come Salvini eppure nessuno storce il naso, guarda qui sul forum che piroette fanno per giustificare le peggio nefandezze

Renzi che nei suoi 3 anni di governo una idea di paese, pur con i suoi limiti, l'aveva è stato massacrato

Sì, ma anche questo atteggiamento ha radici lontane nella sinistra italiana. Purtroppo è l'unica cosa che ci resta, altrimenti saremmo quasi sovrapponibili alla destra (e la destra a noi). Quello che ci manca, come spesso ricorda Canella, è un'idea moderna e forte di Sinistra, per cui valga la pena battersi per un tempo non pensando ai sondaggi. Il mondo cambia a una velocità impressionante, più veloce di qualunque analisi se ne voglia fare, quindi gli strumenti classici della Sinistra sono divenuti inadatti a organizzare una proposta politica. Comunque facciamo siamo sempre indietro. Su questo punto si dovrebbe concentrale l'attenzione delle migliori menti. Infatti è tutta l sinistra mondiale ad avere il medesimo empasse. Gli scazzi correntizi nostrani sono solo un folkloristico condimento, la portata è ben altra! A breve, quando la Crisi diventerà dirompente, ce ne accorgeremo pienamente.

Il problema è che la pochezza umana è maggioritaria

Difficile costruire qualcosa se la gente fa schifo

[Salieri D'Amato]

c'è anche da dire a sinistra siamo sofisticati e con la puzzetta al naso e non ci facciamo andare niente e nessuno

guarda a destra, hanno al vertice un coglione patentato come Salvini eppure nessuno storce il naso, guarda qui sul forum che piroette fanno per giustificare le peggio nefandezze

Renzi che nei suoi 3 anni di governo una idea di paese, pur con i suoi limiti, l'aveva è stato massacrato

Sì, ma anche questo atteggiamento ha radici lontane nella sinistra italiana. Purtroppo è l'unica cosa che ci resta, altrimenti saremmo quasi sovrapponibili alla destra (e la destra a noi). Quello che ci manca, come spesso ricorda Canella, è un'idea moderna e forte di Sinistra, per cui valga la pena battersi per un tempo non pensando ai sondaggi. Il mondo cambia a una velocità impressionante, più veloce di qualunque analisi se ne voglia fare, quindi gli strumenti classici della Sinistra sono divenuti inadatti a organizzare una proposta politica. Comunque facciamo siamo sempre indietro. Su questo punto si dovrebbe concentrale l'attenzione delle migliori menti. Infatti è tutta l sinistra mondiale ad avere il medesimo empasse. Gli scazzi correntizi nostrani sono solo un folkloristico condimento, la portata è ben altra! A breve, quando la Crisi diventerà dirompente, ce ne accorgeremo pienamente.

Il problema della sinistra è proprio che non ha più gli storici valori prioritari da portare avanti, persi quelli, rimangono degli ideali, ormai confusi e sbiaditi, che non riesce a rielaborare in chiave moderna e ricanalizzare pienamente, limitandisi a vetusti slogan e dichiarazioni d'intenti. E perdendosi poi nel mare magnum della politica che definirei generalista, dove tutti portano avanti le istanze di tutti, cercando un bilanciamento, spesso neppure nel merito ma meramente elettorale, come hai ben evidenziato.

[pan]

D'accordo, non si possono portare avanti ideali storici quando non hai più i riferimenti concreti. L'operaismo fu uno dei pilastri della sinistra storica, ma oggi che gli operai sono nebulizzati come i coronavirus, non si può più pensare a loro come una classe. La classe in via di nebulizzazione è il ceto medio, anch'esso riferimento principe di tanti partiti della prima repubblica. Il problema è innanzitutto come fare per rivolgersi, in qualche modo conquistandole e fidelizzandole, a queste nebulose sociali perennemente in affanno che pure esistono e di volta in volta lo prendono in culo dall'illusionista di turno. E a ogni giro ne riescono invariabilmente bastonate nei diritti del lavoro e impoverite economicamente. Pasolini aveva ben chiaro che la società dei consumi avrebbe portato devastazioni molto maggiori del fascismo, ma a 45 anni dalla sua scomparsa siamo sempre rimasti immobili di fronte alle sfide sempre più dirompenti che il Capitale ci impone.

[cicciuzzo]

D'accordo, non si possono portare avanti ideali storici quando non hai più i riferimenti concreti. L'operaismo fu uno dei pilastri della sinistra storica, ma oggi che gli operai sono nebulizzati come i coronavirus, non si può più pensare a loro come una classe. La classe in via di nebulizzazione è il ceto medio, anch'esso riferimento principe di tanti partiti della prima repubblica. Il problema è innanzitutto come fare per rivolgersi, in qualche modo conquistandole e fidelizzandole, a queste nebulose sociali perennemente in affanno che pure esistono e di volta in volta lo prendono in culo dall'illusionista di turno. E a ogni giro ne riescono invariabilmente bastonate nei diritti del lavoro e impoverite economicamente. Pasolini aveva ben chiaro che la società dei consumi avrebbe portato devastazioni molto maggiori del fascismo, ma a 45 anni dalla sua scomparsa siamo sempre rimasti immobili di fronte alle sfide sempre più dirompenti che il Capitale ci impone.

più che altro della società dei consumi siamo parte attiva e beneficiaria

solo che a volte sembriamo vergognarcene (io no)

[Drogato_ di_porno]

Tranquilli che anche la destra ha i suoi grossi problemi.

I bianchi occidentali non riescono a risolvere il problema del loro calo demografico. Armarsi e difendere il malloppo di fronte all'avanzata di africani, asiatici e sudamericani è ormai l'ultima risorsa, ma come dicono gli astronauti nel film il pianeta delle scimmie (quello di tim burton del 2001):

"We were searching for a pilot lost in an electromagnetic storm. When we got too close, our guidance systems went haywire. We haven't had any communications since we crash-landed. This planet is...uncharted and uninhabited. We're trying to make the best of it. The apes we brought along have been very helpful. They are a lot stronger...and a lot smarter than we ever imagined."

"The others have fled with the children into the mountains. The apes are out of control. One male named Semos, who I raised myself, has taken over the group. He is extremely brutal, violent and very dangerous. We have weapons, but I don't know how much longer we'll last. Maybe I saw the truth when they were young, and I wouldn't admit it! We taught them all too well. They were good students and– [sounds of very loud ape noises, followed by a scream]"

per ora grazie alle armi i bianchi occidentali stanno ancora tenendo a bada le razze considerate inferiori ma sono stati loro stessi ad armarli e ad insegnargli come ribellarsi al loro dominio, gettando le basi della futura sconfitta.

[gaston]

state parlando del concetto di decadenza ,è questa la nota comune dei vostri discorsi e la decadenza precede il crollo Siamo forse giunti al tramonto? io questo non lo so,posso solo dire che in questa fase storica la carenza di un pensiero che sia il punto di partenza di un agire sensato, è enorme ed è il convitato di pietra di ogni discorso.Appellarsi a vecchi ,logori schemi non basta più ,di più non serve quasi a niente , anche il sano ma vetusto buon senso permette solo il piccolo cabotaggio. é pur vero però che si continua a pensare .Piccoli rivoli di pensiero fluiscono e scorrono sotterranei qua e là ,in futuro ,non so quando ,emergeranno e formeranno un fiume ,lo ritengo indiscutibile visto che ,e noi tendiamo a dimenticarlo , siamo figli di una civiltà millenaria che mutando continuamente ha saputo giungere a vette mai raggiunte prima .
Non siamo un totale fallimento tuttavia siamo giunti ad una fase di svolta e molto ,forse troppo, dovrà cambiare a cominciare dalle categorie di pensiero cui siamo abituati. categorie figlie di un mondo che sta scomparendo ,un mondo che è il nostro ,
per questo motivo il futuro si presenta oscuro , è un futuro in terza persona cui dare del lei , non ci sarà mai familiare. e forse nemmeno amichevole.
Per capirci non so tra 15 anni che senso avrà la parola sinistra ,ma sarà sicuramente qualcosa di difficile da riconoscere per noi uomini nati nel ventesimo secolo
Per questo dobbiamo abituarci a dire addio al mondo che ci ha generato , dovrà essere la nostra weltanschauung ,
Altrimenti verremo travolti , abbattuti da un futuro oscuro che rispecchierà solo le nostre paure e allora sì che finirà la decadenza e comincerà il crollo
Per questo motivo per noi è così difficile vedere il nuovo , non ci appartiene ,e senza rendercene conto gli siamo ostili a priori, di conseguenza giriamo a vuoto
Dunque ,secondo me, la sinistra dei nostri tempi ,cioè all'altezza del nostro tempo e delle sue sfide sarà la sinistra che introiettando la crisi e riconoscendola come madre farà da levatrice al nuovo rinunciando a parte di ciò che è stata per cercare una sintesi vitale dei tempi
Tutto ciò è ovvio per ora non si percepisce, non riusciamo ad averne contezza, sicché ciò che possiamo fare adesso è soltanto galleggiare tenendolo ben presente nella nostra dialettica con la quotidianità.
Galleggiare con onestà

[GiarneseUmnberto]

I bianchi occidentali non riescono a risolvere il problema del loro calo demografico. Armarsi e difendere il malloppo di fronte all'avanzata di africani, asiatici e sudamericani

per ora grazie alle armi i bianchi occidentali stanno ancora tenendo a bada le razze considerate inferiori ma sono stati loro stessi ad armarli e ad insegnargli come ribellarsi al loro dominio, gettando le basi della futura sconfitta.
[/img]

lo diceva Khan,da abilità superiori derivano ambizioni superiori,a noi bastano poche unità di individui con abilità per accopparne centinaia di migliaia di milioni,il numero non è mai contato nulla nella cosiddetta battaglia per la sopravvivenza,il numero conta soltanto nelle scaramucce di quartiere,se davvero contassero i numeri non esisterebbe la cosiddetta strategia e Roma non avrebbe conquistato il mondo antico, lo dimostrano le vittorie nella storia quando i numeri erano a sfavore. Bravi ragazzi.

[GiarneseUmnberto]

devi anche valutare che il corredo genetico si annacqua quando spari tanto sperma in giro,conoscevo un tale in un Paesino che aveva fatto 18 figli,tra questi solo 2 erano alfabeti e capaci di intendere e di volere e riuscirono a loro voltaa crearsi una famiglia,gli altri fecero tutti una brutta fine,chi per droga, chi per rapine in carcere,uno addirittura finì accoppato in un campo di grano perché cercava di rubare delle galline.

[cicciuzzo]

Che succede, due post demenziali e farlocchi di seguito? Il caldo ha danneggiato le mozzarelle?

[pan]

D'accordo, non si possono portare avanti ideali storici quando non hai più i riferimenti concreti. L'operaismo fu uno dei pilastri della sinistra storica, ma oggi che gli operai sono nebulizzati come i coronavirus, non si può più pensare a loro come una classe. La classe in via di nebulizzazione è il ceto medio, anch'esso riferimento principe di tanti partiti della prima repubblica. Il problema è innanzitutto come fare per rivolgersi, in qualche modo conquistandole e fidelizzandole, a queste nebulose sociali perennemente in affanno che pure esistono e di volta in volta lo prendono in culo dall'illusionista di turno. E a ogni giro ne riescono invariabilmente bastonate nei diritti del lavoro e impoverite economicamente. Pasolini aveva ben chiaro che la società dei consumi avrebbe portato devastazioni molto maggiori del fascismo, ma a 45 anni dalla sua scomparsa siamo sempre rimasti immobili di fronte alle sfide sempre più dirompenti che il Capitale ci impone.

più che altro della società dei consumi siamo parte attiva e beneficiaria

solo che a volte sembriamo vergognarcene (io no)

Ecco, uno dei valori della Sinistra era non anteporre il proprio status a quello dei meno fortunati. Nella società dei consumi siamo tutti vittime, anche se talvolta possiamo pensare di esserne semplici ingranaggi.
Un'altra cosa che si apprendeva nelle sezioni del PCI (che anche tu hai frequentato) era di non prendersela mai con gli elettori quando le cose andavano male, come fai tu in un post precedente.
Ti dico queste cose sommessamente, riconoscendo però in queste tue posizioni la deriva analitica e anche comportamentale di troppa sinistra. Anche a me facevano specie gli autisti dell'ospedale che nelle loro stanze tenevano i poster di Berlusconi a cavallo dei due secoli, ma averli disprezzati e insultati ha fatto sì che oggi sono in larga misura salviniani.

[Drogato_ di_porno]

rassegnati Umby

[Drogato_ di_porno]

L'anno prossimo scenderemo sotto la quota psicologica dei 60 milioni, ma già alcuni di quelli che nascono oggi vedranno questo: 28 milioni, un paesino

Lancet: "Popolazione Italia dimezzata nel 2100"

https://www.adnkronos.com/fatti/cronaca ... hcazO.html

[cicciuzzo]

D'accordo, non si possono portare avanti ideali storici quando non hai più i riferimenti concreti. L'operaismo fu uno dei pilastri della sinistra storica, ma oggi che gli operai sono nebulizzati come i coronavirus, non si può più pensare a loro come una classe. La classe in via di nebulizzazione è il ceto medio, anch'esso riferimento principe di tanti partiti della prima repubblica. Il problema è innanzitutto come fare per rivolgersi, in qualche modo conquistandole e fidelizzandole, a queste nebulose sociali perennemente in affanno che pure esistono e di volta in volta lo prendono in culo dall'illusionista di turno. E a ogni giro ne riescono invariabilmente bastonate nei diritti del lavoro e impoverite economicamente. Pasolini aveva ben chiaro che la società dei consumi avrebbe portato devastazioni molto maggiori del fascismo, ma a 45 anni dalla sua scomparsa siamo sempre rimasti immobili di fronte alle sfide sempre più dirompenti che il Capitale ci impone.

più che altro della società dei consumi siamo parte attiva e beneficiaria

solo che a volte sembriamo vergognarcene (io no)

Ecco, uno dei valori della Sinistra era non anteporre il proprio status a quello dei meno fortunati. Nella società dei consumi siamo tutti vittime, anche se talvolta possiamo pensare di esserne semplici ingranaggi.
Un'altra cosa che si apprendeva nelle sezioni del PCI (che anche tu hai frequentato) era di non prendersela mai con gli elettori quando le cose andavano male, come fai tu in un post precedente.
Ti dico queste cose sommessamente, riconoscendo però in queste tue posizioni la deriva analitica e anche comportamentale di troppa sinistra. Anche a me facevano specie gli autisti dell'ospedale che nelle loro stanze tenevano i poster di Berlusconi a cavallo dei due secoli, ma averli disprezzati e insultati ha fatto sì che oggi sono in larga misura salviniani.

Le sezioni del PCI le ho frequentate e di cazzate ne ho sentite e dette tante

Quella del non dare colpa agli elettori è tra le principali

Ad essere agiati tanto vittime non sembrerebbe esserlo però

[CanellaBruneri]

state parlando del concetto di decadenza ,è questa la nota comune dei vostri discorsi e la decadenza precede il crollo Siamo forse giunti al tramonto? io questo non lo so,posso solo dire che in questa fase storica la carenza di un pensiero che sia il punto di partenza di un agire sensato, è enorme ed è il convitato di pietra di ogni discorso.Appellarsi a vecchi ,logori schemi non basta più ,di più non serve quasi a niente , anche il sano ma vetusto buon senso permette solo il piccolo cabotaggio. é pur vero però che si continua a pensare .Piccoli rivoli di pensiero fluiscono e scorrono sotterranei qua e là ,in futuro ,non so quando ,emergeranno e formeranno un fiume ,lo ritengo indiscutibile visto che ,e noi tendiamo a dimenticarlo , siamo figli di una civiltà millenaria che mutando continuamente ha saputo giungere a vette mai raggiunte prima .
Non siamo un totale fallimento tuttavia siamo giunti ad una fase di svolta e molto ,forse troppo, dovrà cambiare a cominciare dalle categorie di pensiero cui siamo abituati. categorie figlie di un mondo che sta scomparendo ,un mondo che è il nostro ,
per questo motivo il futuro si presenta oscuro , è un futuro in terza persona cui dare del lei , non ci sarà mai familiare. e forse nemmeno amichevole.
Per capirci non so tra 15 anni che senso avrà la parola sinistra ,ma sarà sicuramente qualcosa di difficile da riconoscere per noi uomini nati nel ventesimo secolo
Per questo dobbiamo abituarci a dire addio al mondo che ci ha generato , dovrà essere la nostra weltanschauung ,
Altrimenti verremo travolti , abbattuti da un futuro oscuro che rispecchierà solo le nostre paure e allora sì che finirà la decadenza e comincerà il crollo
Per questo motivo per noi è così difficile vedere il nuovo , non ci appartiene ,e senza rendercene conto gli siamo ostili a priori, di conseguenza giriamo a vuoto
Dunque ,secondo me, la sinistra dei nostri tempi ,cioè all'altezza del nostro tempo e delle sue sfide sarà la sinistra che introiettando la crisi e riconoscendola come madre farà da levatrice al nuovo rinunciando a parte di ciò che è stata per cercare una sintesi vitale dei tempi
Tutto ciò è ovvio per ora non si percepisce, non riusciamo ad averne contezza, sicché ciò che possiamo fare adesso è soltanto galleggiare tenendolo ben presente nella nostra dialettica con la quotidianità.
Galleggiare con onestà

Bello!

[OSCAR VENEZIA]

state parlando del concetto di decadenza ,è questa la nota comune dei vostri discorsi e la decadenza precede il crollo Siamo forse giunti al tramonto? io questo non lo so,posso solo dire che in questa fase storica la carenza di un pensiero che sia il punto di partenza di un agire sensato, è enorme ed è il convitato di pietra di ogni discorso.Appellarsi a vecchi ,logori schemi non basta più ,di più non serve quasi a niente , anche il sano ma vetusto buon senso permette solo il piccolo cabotaggio. é pur vero però che si continua a pensare .Piccoli rivoli di pensiero fluiscono e scorrono sotterranei qua e là ,in futuro ,non so quando ,emergeranno e formeranno un fiume ,lo ritengo indiscutibile visto che ,e noi tendiamo a dimenticarlo , siamo figli di una civiltà millenaria che mutando continuamente ha saputo giungere a vette mai raggiunte prima .
Non siamo un totale fallimento tuttavia siamo giunti ad una fase di svolta e molto ,forse troppo, dovrà cambiare a cominciare dalle categorie di pensiero cui siamo abituati. categorie figlie di un mondo che sta scomparendo ,un mondo che è il nostro ,
per questo motivo il futuro si presenta oscuro , è un futuro in terza persona cui dare del lei , non ci sarà mai familiare. e forse nemmeno amichevole.
Per capirci non so tra 15 anni che senso avrà la parola sinistra ,ma sarà sicuramente qualcosa di difficile da riconoscere per noi uomini nati nel ventesimo secolo
Per questo dobbiamo abituarci a dire addio al mondo che ci ha generato , dovrà essere la nostra weltanschauung ,
Altrimenti verremo travolti , abbattuti da un futuro oscuro che rispecchierà solo le nostre paure e allora sì che finirà la decadenza e comincerà il crollo
Per questo motivo per noi è così difficile vedere il nuovo , non ci appartiene ,e senza rendercene conto gli siamo ostili a priori, di conseguenza giriamo a vuoto
Dunque ,secondo me, la sinistra dei nostri tempi ,cioè all'altezza del nostro tempo e delle sue sfide sarà la sinistra che introiettando la crisi e riconoscendola come madre farà da levatrice al nuovo rinunciando a parte di ciò che è stata per cercare una sintesi vitale dei tempi
Tutto ciò è ovvio per ora non si percepisce, non riusciamo ad averne contezza, sicché ciò che possiamo fare adesso è soltanto galleggiare tenendolo ben presente nella nostra dialettica con la quotidianità.
Galleggiare con onestà

Sempre in termini generali, ma in concreto ?