(O.T.) lezioni di corano

Scatta il fluido erotico...

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Husker_Du
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Re: (O.T.) lezioni di corano

#76 Messaggio da Husker_Du »

Helmut ha scritto:
Husker_Du ha scritto: La Libia dara' in appalto alcuni lavori ad aziende italiane, che poi sono sempre le solite, l'Impregilo, l'Eni che avra' i diritti di perforare in Libia estesi fino al 2042, Finmeccanica e poche altre.

Quindi alla fine le aziende italiane andranno ad investire in Libia, l'indotto per l'italia sara' comunque relativo
Ti sembra poco...??? :-?

32 anni di concessioni petrolifere adesso sono una cazzata...???

E poi non affatto vero che solo le solite poche aziende godranno degli appalti, leggi qua:

http://webcache.googleusercontent.com/s ... clnk&gl=it

e trattasi di aziende limitatamente al settore costruzioni, non ho pralto di tutto il resto (meccanica, manufatti, commercio etc.)

Inoltre questi appalti avranno richieste di personale altamente qualificato (ingegneri, tecnici, traduttori, dirigenti etc.) che sara' espatriato dall'Italia.

Fidati Huskere, come ti ho gia' detto, chi scrive passa tre settimane al mese tra l'Italia e la Libia (e l'Austria, dove risiedono importanti fornitori) :o
Guarda, il documento di opportunita' di investimento redatto da due avvocati proprio no.

Tu devi solo fare un'analisi costi e benefici.

Noi paghiamo loro un tot, il ritorno economico quant'e'? Lo puoi quantificare?
Chi ci guadagna in italia? Il costo chi lo paga? (Tutti gli italiani attraverso tassazione).
Dei returns delle imprese italiane che fanno investimenti in Libia, quanto ritorna sotto forma di domanda aggregata in italia? Quanto ci guadagna la Libia in termini di infrastrutture? Quanto della crescita economica futura attesa (quindi incerta) della libia beneficiera' l'italia?
Rispetto al costo attuale dell'accordo, i benefici attesi per l'italia quanti sono?

Ti posso gia' dire che i benefici per la Libia sono enormi, ricevono denaro e capitale sottoforma di investimenti. Per l'italia io dubito tu possa dire altrettanto.

Bon, per me puoi starci anche tutto l'anno in Libia, questo non necessariamente fa di te un analista economico in grado calcolare valori attesi su uno span temporale di 50 anni, o un esperto delle dinamiche macroeconomiche internazionali.
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"

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Helmut
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Re: (O.T.) lezioni di corano

#77 Messaggio da Helmut »

Husker_Du ha scritto:1-Guarda, il documento di opportunita' di investimento redatto da due avvocati proprio no.

2-Noi paghiamo loro un tot, il ritorno economico quant'e'? Lo puoi quantificare?

3-Ti posso gia' dire che i benefici per la Libia sono enormi, ricevono denaro e capitale sottoforma di investimenti. Per l'italia io dubito tu possa dire altrettanto.

4-Bon, per me puoi starci anche tutto l'anno in Libia, questo non necessariamente fa di te un analista economico
1-non speculare, Huskere. Il documento te l'ho postato solo per leggere la prima pagina. Ed e' evidente che non l' hai letta. Se l'avesti fatto scopriresti che le imprese italiane con appalti in Libia non sono "le solite" come tu hai scritto precedentemente

2-io no. Ma nemmeno tu. :o

3-quindi per te appalti internazionali con ditte italiane, materiali italiani esportati, management italiano, macchine da cantiere italiane, capitali italiani, indotto italiano (catering, viaggi aerei del personale, forniture, trasporti etc.) non sono un cazzo per l'economia italiana...???
Ripeto, e tralasciando altri settori economici

4- e non lo voglio nemmeno essere.
Vedo solo la realta' dei fatti con gli occhi di un operatore. E´ un Paese che cresce mediamente del 5% anno. Ci sono tornato a distanza di 6 anni, e le ditte italiane che hanno aperto attivita' sono piu' che raddoppiate. E se non ti fidi di me consulta dati, ce ne sono un'ínfinita'.
Poi se vuoi continuare a dire che firmare contratti internazionali con la Libia e' una merda, accomodati pure, ti lascio alle tue ferre convinzioni. :o
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hoover
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Re: (O.T.) lezioni di corano

#78 Messaggio da hoover »

Io penso che aldilà dell'accordo economico quello che non va siano i modi. Cioè, per accaparrarci sostanzioni investimenti dobbiamo per forza fare la figura dei clown e dei pezzenti ed essere ridicolizzati a questo modo?
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Helmut
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Re: (O.T.) lezioni di corano

#79 Messaggio da Helmut »

hoover ha scritto:Io penso che aldilà dell'accordo economico quello che non va siano i modi. Cioè, per accaparrarci sostanzioni investimenti dobbiamo per forza fare la figura dei clown e dei pezzenti ed essere ridicolizzati a questo modo?
Perche', quando e' andato in Francia (Sarko' ha pure lui notevoli interessi in Libia: Total, Gec Alsthom, CGE etc.) non ha portato tutto il suo seguito,ha piantato la sua cazzo di tenda, si e' vestito come un domatore di leoni con le sue amazzoni...pure Carla Bruni (che e' dde sinistraa e ha fatto fuggire il terrorista assassino Battisti :evil: ) lo ha riverito e osannato...???

Non parliamo poi della civilissima Svizzera, che si e' seduta sul bugliolo (addirittura il presidente federale e' volato a Tripoli a riverirlo) per la faccenda del figlio arrestato (giustamente) a Ginevra...??? :-?
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JoaoTinto
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Re: (O.T.) lezioni di corano

#80 Messaggio da JoaoTinto »

Immagine
http://www.polistampa.com/asp/so.asp?id=785
Da:www.corriere.it

RETROSCENA - IL RACCONTO DI UN'«INFILTRATA» TRA LE RAGAZZE CONVOCATE DALL'AGENZIA

Ore e ore sotto il sole per 80 euro: la giornata delle hostess di Gheddafi
Giovani, carine, disoccupate e abbagliate dalla promessa di un futuro radioso in Libia, magari col matrimonio

ROMA - Per almeno la metà delle 536 ragazze selezionate dall’agenzia hostessweb, l’incontro-dibattito a sfondo religioso programmato con il leader libico Muammar Gheddafi si è trasformato in ore di attesa. Giunte in pullman al civico 8 di via Cortina D’Ampezzo intorno alle 12.30, le ragazze hanno prima affrontato le lungaggini dei controlli della sicurezza. Sotto il sole delle prime ore del pomeriggio, disposte in una lunga fila nell’area interna dell’accademia culturale libica, hanno dovuto mostrare disciplina e obbedienza alle guardie libiche addette ai controlli, per ottenere il lasciapassare. E non tutte ce l’hanno fatta. Dopo il «sì» del body scanner e l’abbandono fuori della porta dell’accademia dei portafogli, dei cellulari e finanche delle sigarette, alcune sono state rispedite al mittente, mentre circa 500 sono entrate.
Solo duecento di loro, però, sono rimaste all’interno ad attendere la lezione di Corano. La sala riunioni, troppo piccola, ha suggerito infatti agli organizzatori di dividere l’incontro in due tranche. Non prima di aver ammonito tutte però, di evitare la stampa assiepata fuori, e di non raccontare i dettagli degli accordi economici con l’agenzia intermediaria, pena l’esclusione dalle liste di hostessweb, e la rinuncia alla paga. Ma oltre all’ammonimento, anche una promessa: «Per chi si mostrerà interessata al Corano, questa è l’occasione di farsi avanti – ha spiegato Alessandro – ci saranno infatti nuovi incontri e nuove opportunità di guadagno. Le ragazze che durante l’incontro si mostreranno interessate, saranno infatti invitate in Libia, ad approfondire i vari aspetti della cultura libica. Per esempio, a settembre, ci sarà un evento per la festa nazionale, a cui si potrà partecipare».

E con nuove prospettive di guadagno in arrivo, la metà delle aspiranti hostess, accampate nell’atrio dell’accademia, sedute per terra e sui muretti, hanno affrontato altre ore di attesa sotto il sole, per assicurarsi intanto gli 80 euro di rimborso promessi (64 per chi fosse stata segnalata da un’amica e non fosse direttamente iscritta nelle liste dell’agenzia intermediaria). Ore spese parlando a bassa voce, senza disturbare o fare troppe domande, per non infastidire le guardie, per fare amicizia, e per capire cosa avesse spinto tante ragazze, così diverse, a condividere il pomeriggio nell’atrio libico, per terra, sotto il sole.

C'è Sabrina, 22 anni, pugliese, iscritta a Farmacia alla sapienza di Roma, bellissima, bionda, occhi azzurri: «Cosa c’entra farmacia con tutto questo? in fondo sono curiosa…». C'è Monica, laureata in scienza della formazione, senza lavoro, ma pronta a proseguire la specializzazione: spera in un lavoro precario, «non si sa mai». E poi Pamela, 22 anni, mora, occhi da cerbiatto e gambe da gazzella, ammirate dalle altre nei pantacollant neri da 13 euro, che su di lei fanno però una gran figura. Vive in uno dei grattaceli della zona «che ho sentito che vogliono abbattere, per metterci tutti nei container», spiega alle amiche. Non ha nessuna fiducia nel futuro in Italia, e si chiede se sia il caso di andare all’estero a trovare fortuna. Ha solo un diploma al turistico, e forse, se nulla cambia, si segnerà all’università a lingue, a settembre. Sedute da una parte due polacche parlano tra loro. Ma il loro desino è simile: Marta, licenziata di fresco da un ristoratore romano che le dava 30 euro al giorno in nero, ha un bambino di tre anni, è separata, e aspetta i soldi «per mettere insieme l’affitto del mese nella casa di Ponte Galeria», spiega.

Finalmente si apre la porta e le prime duecento escono con il Corano sotto il braccio. È arrivata l’ora del dibattito. Ma, appena sedute nella sala, è subito chiaro a tutte che è meglio non fare domande scomode. D’altra parte gli organizzatori hanno avvertito: quelle a sfondo giornalistico-politico, verranno censurate. Gheddafi parla con tono sommesso, ma sicuro. Spiega a tutte che l’unica via di salvezza è il Corano. Ripete più volte: «L'ultimo profeta è Maometto. C’era scritto anche sul Vangelo, ma poi è stato modificato. Ora dunque l’unica sacra scrittura valida rimane il Corano, perché è l’unica che è arrivata a noi autentica». E prosegue: «Anche Gesù sapeva perfettamente che il nuovo profeta sarebbe stato Maometto. Hamed, per l’esattezza, che nella nostra lingua si traduce in Mohammed». E la religione islamica è l’unica e universale, alla quale bisogna convertirsi prima del giorno del giudizio: «Chi non sarà convertito entro quel giorno – ammonisce – sarà perdente».

Una ragazza chiede: «Ma allora la nostra religione è sbagliata?». «No – risponde Gheddafi-. Solo che ogni religione, anche quella cristiana cattolica, ha avuto il suo periodo. Perché il messia Gesù era quello che precedeva l’ultimo, Maometto. Ora la religione musulmana le deve rimpiazzare tutte». Arrivano anche domande sulla lapidazione delle donne peccatrici e sulla condizione delle donne in Libia, ma su queste il Leader glissa e la sicurezza mette a tacere le coraggiose.

Intanto è pronto per tutte, alla fine del dibattito, un invito a unirsi in matrimonio con gli uomini libici e rinsaldare così il legame Italia-Libia. «In passato questo due Paesi si sono fatti la guerra - ha spiegato Gheddafi -. Ma ora i rapporti promettenti di diplomazia tra me e il capo di Stato italiano Berlusconi consentono di mischiare le due etnie, e di procedere verso l’unità. Ma non prima, spiega che voi abbiate letto il Corano, senza preconcetti e con l’apertura mentale necessaria alla conversione». Infatti, prima di lasciare l’accademia culturale libica, già tre ragazze, entrate senza velo, lo indossano, uscendo, fiduciose nelle promesse di felicità, prosperità e, perché no, di ricchezza che un Paese diverso dall’Italia potrà assicurare loro.

Sabrina La Stella
29 agosto 2010
Iudicio procede da savere, Cum scritta legge receve repulsa Ecceptuando 'l singular vedere. Per una vista iudicare 'l facto Sentenzia da vertute se resulta Erro e rasone se corrumpe 'l pacto. Non iudicare, se tu non vedi, E non serai ingannato se ciò credi.
[L’Acerba - Cecco d’Ascoli]

I criteri della morale e del diritto non hanno senso se applicati ai processi storici.
[Aleksandr Aleksandrovič Zinov’ev]

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Husker_Du
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Re: (O.T.) lezioni di corano

#81 Messaggio da Husker_Du »

Helmut ha scritto: 3-quindi per te appalti internazionali con ditte italiane, materiali italiani esportati, management italiano, macchine da cantiere italiane, capitali italiani, indotto italiano (catering, viaggi aerei del personale, forniture, trasporti etc.) non sono un cazzo per l'economia italiana...???
Ripeto, e tralasciando altri settori economici
Helmute vedo che non mi leggi bene oppure non capisci.

Questo trattato ha un costo, netto, fisso e certo per i prossimi vent'anni. Siamo d'accordo?
Lo stato italiano paghera' dei soldi, in vari modi ma certi, alla Libia come rimborso per la cosiddetta colonizzazione.

Bon, questo e' un costo. Tu mi parli giustamente dei possibili benefici (cosa che ho fatto anch'io). La domanda e': questi possibili benefici futuri sono superiori al costo (certo!)?
E si, di quanto?

Il problema e' tutto li.

Il trattato con la Libia per come e' stato fatto da piu' vantaggi alla libia che non all'italia (il che non vuol dire che non ci siano possibili vantaggi per gli italiani sia ben chiaro).
Hai mai visto un paese sviluppato fare un trattato internazionale con un paese in via di sviluppo ed avere meno vantaggi economici del paese in via di sviluppo stesso?

Se poi vuoi dire che ogni trattato di questo tenore con la Libia sia sempre una cosa fantastica, ti lascio alle tue ferree convinzioni. :o
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Re: (O.T.) lezioni di corano

#82 Messaggio da Scorpio »

per 80 euri lordi?

ho più rispeto per le mignotte stradali..

ma un pò di dignità queste mignotte non c'è l'hanno?
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.

Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).

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Re: (O.T.) lezioni di corano

#83 Messaggio da Spinoza »

Helmut ha scritto:
Husker_Du ha scritto: La Libia dara' in appalto alcuni lavori ad aziende italiane, che poi sono sempre le solite, l'Impregilo, l'Eni che avra' i diritti di perforare in Libia estesi fino al 2042, Finmeccanica e poche altre.



Inoltre questi appalti avranno richieste di personale altamente qualificato (ingegneri, tecnici, traduttori, dirigenti etc.) che sara' espatriato dall'Italia.
Già.......è il loro primo espatrio. In bocca al lupo ragazzi!
giovani ingegneri crescono.

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No, No. Sulla rete non puoi imbrogliare. Se non hai reputazione e credibilità , ti massacrano.
Ci vogliono le palle per reggere, in rete.

Das Lied der Deutschen!!

Il mio ultimo post è stato scritto con un linguaggio studiato appositamente per irritare gli imbecilli.
Bertrand Russel : se non sei socialista a 20 anni vuol dire che non hai cuore, se non sei conservatore a 50 anni vuol dire che non hai cervello.

Dogma 95
One spot, one kill.

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Re: (O.T.) lezioni di corano

#84 Messaggio da Sauerfer »

Scorpio ha scritto:per 80 euri lordi?

ho più rispeto per le mignotte stradali..

ma un pò di dignità queste mignotte non c'è l'hanno?
ahhahaahahahahah

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Trez
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Re: (O.T.) lezioni di corano

#85 Messaggio da Trez »

JoaoTinto ha scritto:Immagine
http://www.polistampa.com/asp/so.asp?id=785
Da:www.corriere.it

RETROSCENA - IL RACCONTO DI UN'«INFILTRATA» TRA LE RAGAZZE CONVOCATE DALL'AGENZIA

Ore e ore sotto il sole per 80 euro: la giornata delle hostess di Gheddafi
Giovani, carine, disoccupate e abbagliate dalla promessa di un futuro radioso in Libia, magari col matrimonio

ROMA - Per almeno la metà delle 536 ragazze selezionate dall’agenzia hostessweb, l’incontro-dibattito a sfondo religioso programmato con il leader libico Muammar Gheddafi si è trasformato in ore di attesa. Giunte in pullman al civico 8 di via Cortina D’Ampezzo intorno alle 12.30, le ragazze hanno prima affrontato le lungaggini dei controlli della sicurezza. Sotto il sole delle prime ore del pomeriggio, disposte in una lunga fila nell’area interna dell’accademia culturale libica, hanno dovuto mostrare disciplina e obbedienza alle guardie libiche addette ai controlli, per ottenere il lasciapassare. E non tutte ce l’hanno fatta. Dopo il «sì» del body scanner e l’abbandono fuori della porta dell’accademia dei portafogli, dei cellulari e finanche delle sigarette, alcune sono state rispedite al mittente, mentre circa 500 sono entrate.
Solo duecento di loro, però, sono rimaste all’interno ad attendere la lezione di Corano. La sala riunioni, troppo piccola, ha suggerito infatti agli organizzatori di dividere l’incontro in due tranche. Non prima di aver ammonito tutte però, di evitare la stampa assiepata fuori, e di non raccontare i dettagli degli accordi economici con l’agenzia intermediaria, pena l’esclusione dalle liste di hostessweb, e la rinuncia alla paga. Ma oltre all’ammonimento, anche una promessa: «Per chi si mostrerà interessata al Corano, questa è l’occasione di farsi avanti – ha spiegato Alessandro – ci saranno infatti nuovi incontri e nuove opportunità di guadagno. Le ragazze che durante l’incontro si mostreranno interessate, saranno infatti invitate in Libia, ad approfondire i vari aspetti della cultura libica. Per esempio, a settembre, ci sarà un evento per la festa nazionale, a cui si potrà partecipare».

E con nuove prospettive di guadagno in arrivo, la metà delle aspiranti hostess, accampate nell’atrio dell’accademia, sedute per terra e sui muretti, hanno affrontato altre ore di attesa sotto il sole, per assicurarsi intanto gli 80 euro di rimborso promessi (64 per chi fosse stata segnalata da un’amica e non fosse direttamente iscritta nelle liste dell’agenzia intermediaria). Ore spese parlando a bassa voce, senza disturbare o fare troppe domande, per non infastidire le guardie, per fare amicizia, e per capire cosa avesse spinto tante ragazze, così diverse, a condividere il pomeriggio nell’atrio libico, per terra, sotto il sole.

C'è Sabrina, 22 anni, pugliese, iscritta a Farmacia alla sapienza di Roma, bellissima, bionda, occhi azzurri: «Cosa c’entra farmacia con tutto questo? in fondo sono curiosa…». C'è Monica, laureata in scienza della formazione, senza lavoro, ma pronta a proseguire la specializzazione: spera in un lavoro precario, «non si sa mai». E poi Pamela, 22 anni, mora, occhi da cerbiatto e gambe da gazzella, ammirate dalle altre nei pantacollant neri da 13 euro, che su di lei fanno però una gran figura. Vive in uno dei grattaceli della zona «che ho sentito che vogliono abbattere, per metterci tutti nei container», spiega alle amiche. Non ha nessuna fiducia nel futuro in Italia, e si chiede se sia il caso di andare all’estero a trovare fortuna. Ha solo un diploma al turistico, e forse, se nulla cambia, si segnerà all’università a lingue, a settembre. Sedute da una parte due polacche parlano tra loro. Ma il loro desino è simile: Marta, licenziata di fresco da un ristoratore romano che le dava 30 euro al giorno in nero, ha un bambino di tre anni, è separata, e aspetta i soldi «per mettere insieme l’affitto del mese nella casa di Ponte Galeria», spiega.

Finalmente si apre la porta e le prime duecento escono con il Corano sotto il braccio. È arrivata l’ora del dibattito. Ma, appena sedute nella sala, è subito chiaro a tutte che è meglio non fare domande scomode. D’altra parte gli organizzatori hanno avvertito: quelle a sfondo giornalistico-politico, verranno censurate. Gheddafi parla con tono sommesso, ma sicuro. Spiega a tutte che l’unica via di salvezza è il Corano. Ripete più volte: «L'ultimo profeta è Maometto. C’era scritto anche sul Vangelo, ma poi è stato modificato. Ora dunque l’unica sacra scrittura valida rimane il Corano, perché è l’unica che è arrivata a noi autentica». E prosegue: «Anche Gesù sapeva perfettamente che il nuovo profeta sarebbe stato Maometto. Hamed, per l’esattezza, che nella nostra lingua si traduce in Mohammed». E la religione islamica è l’unica e universale, alla quale bisogna convertirsi prima del giorno del giudizio: «Chi non sarà convertito entro quel giorno – ammonisce – sarà perdente».

Una ragazza chiede: «Ma allora la nostra religione è sbagliata?». «No – risponde Gheddafi-. Solo che ogni religione, anche quella cristiana cattolica, ha avuto il suo periodo. Perché il messia Gesù era quello che precedeva l’ultimo, Maometto. Ora la religione musulmana le deve rimpiazzare tutte». Arrivano anche domande sulla lapidazione delle donne peccatrici e sulla condizione delle donne in Libia, ma su queste il Leader glissa e la sicurezza mette a tacere le coraggiose.

Intanto è pronto per tutte, alla fine del dibattito, un invito a unirsi in matrimonio con gli uomini libici e rinsaldare così il legame Italia-Libia. «In passato questo due Paesi si sono fatti la guerra - ha spiegato Gheddafi -. Ma ora i rapporti promettenti di diplomazia tra me e il capo di Stato italiano Berlusconi consentono di mischiare le due etnie, e di procedere verso l’unità. Ma non prima, spiega che voi abbiate letto il Corano, senza preconcetti e con l’apertura mentale necessaria alla conversione». Infatti, prima di lasciare l’accademia culturale libica, già tre ragazze, entrate senza velo, lo indossano, uscendo, fiduciose nelle promesse di felicità, prosperità e, perché no, di ricchezza che un Paese diverso dall’Italia potrà assicurare loro.

Sabrina La Stella
29 agosto 2010
..ok storie tristi....ma se si guardano le foto sembra un reclutamento di veline..una che sia un cesso non l'ho vista...a settembre una convention in Libia....mmmmm....
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)

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Re: (O.T.) lezioni di corano

#86 Messaggio da hoover »

Helmut ha scritto:
hoover ha scritto:Io penso che aldilà dell'accordo economico quello che non va siano i modi. Cioè, per accaparrarci sostanzioni investimenti dobbiamo per forza fare la figura dei clown e dei pezzenti ed essere ridicolizzati a questo modo?
Perche', quando e' andato in Francia (Sarko' ha pure lui notevoli interessi in Libia: Total, Gec Alsthom, CGE etc.) non ha portato tutto il suo seguito,ha piantato la sua cazzo di tenda, si e' vestito come un domatore di leoni con le sue amazzoni...pure Carla Bruni (che e' dde sinistraa e ha fatto fuggire il terrorista assassino Battisti :evil: ) lo ha riverito e osannato...???

Non parliamo poi della civilissima Svizzera, che si e' seduta sul bugliolo (addirittura il presidente federale e' volato a Tripoli a riverirlo) per la faccenda del figlio arrestato (giustamente) a Ginevra...??? :-?
Ovvio che i vestiti li sceglierà lui, e anche la sua cazzo di tenda sembra brutto non fargliela piantare...ma in Francia o in Svizzera gli hanno portato 500 hostess morte di fame? Ha detto che l'islam deve essere religione d'europa? Ha fatto lezioni di corano? Non credo...e se ha fatto tutto ciò sono dei clown e dei pezzenti anche in Francia e Svizzera :-D
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Re: (O.T.) lezioni di corano

#87 Messaggio da Helmut »

Husker_Du ha scritto:1-Helmute vedo che non mi leggi bene oppure non capisci.

2- La domanda e': questi possibili benefici futuri sono superiori al costo (certo!)?
E si, di quanto?

3-Hai mai visto un paese sviluppato fare un trattato internazionale con un paese in via di sviluppo ed avere meno vantaggi economici del paese in via di sviluppo stesso?

4-Se poi vuoi dire che ogni trattato di questo tenore con la Libia sia sempre una cosa fantastica, ti lascio alle tue ferree convinzioni. :o
1-lo stesso si puo' dire di te :o

2-e' una domanda che, ripeto, allo stato dei fatti neppure tu sei in grado di dare una risposta

3-Si'. Ti cito solo un caso. Negli anni '90 un grosso contractor francese ha vinto un grossisimo appalto in Algeria non perche' era piu' competittvo di altri, perche' la Francia concesse al governo algerino un soft loan(prestito a fondo perduto) purche' i titolari dell'appalto fossero solo imprese francesi.
Come vedi non siamo i soli a dare fondo alla spesa pubblica. E, se vogliamo buttarla in politica, al tempo governava Miterrand che era pure dee sinistraaa. :o

4-vedo che ognuno ha le sue. Quindi e' meglio tenersele. :-D
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Re: (O.T.) lezioni di corano

#88 Messaggio da Helmut »

Spinoza ha scritto:Già.......è il loro primo espatrio. In bocca al lupo ragazzi!
giovani ingegneri crescono
Facciuomo, si trova facilmente personale giovane disposto ad andare in un Paese disagevole come la Libia...??? Di solito vogliono stare vicino alla mamma, si lamentano del cibo, vogliono tornare a casuccia ogni 14 giorni, le donne hanno il fidanzato geloso, preferiscono trasferte come Stati Uniti, Svizzera...o posti dove si tromba...!!! :DDD
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Re: (O.T.) lezioni di corano

#89 Messaggio da AlexSmith »

Helmut, il fatto che qualcuno di sinistra in giro per il mondo, abbia fatto una stronzata non sdogana automaticamente tutte le altre merdate simili.
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.

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Re: (O.T.) lezioni di corano

#90 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Altro che Disneyland: ecco gli affari d’oro di Gheddafi in Italia

Gli accordi del nostro paese con la Libia significano denaro, è vero. Ma soldi per chi, e a chi vanno? Ecco un elenco dei principali interessi dei gruppi italiani nell’ex colonia.

Il trattato di amicizia e cooperazione dell’agosto del 2008 prevede che buona parte dei 5 miliardi di dollari che l’Italia pagherà come risarcimento del passato coloniale sarà ‘girata’ alla costruzione dell’ autostrada costiera libica. A realizzare l’opera – l’appalto sarà assegnato entro il 30 ottobre – saranno tutte imprese italiane: i lavori verranno divisi in tre lotti, affidati a tre consorzi per consentire a molte aziende italiane di lavorare, ha spiegato il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli. Le imprese interessate alla realizzazione dell’autostrada in Libia, previsto dall’intesa siglata lo scorso anno tra Berlusconi e Gheddafi, sono tutte italiane. “Abbiamo avuto 20 richieste“, ha rivelato il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli. La superstrada Rass Ajdir-Imsaad (due corsie più una di emergenza in ogni direzione) sarà lunga 1.700 chilometri. Astaldi è capogruppo di una cordata con Bonatti, Ghella, Grandi Lavori e Toto. Impregilo partecipa come capofila di un consorzio. I progetti infrastrutturali dovranno essere concordati fra le parti nei limiti di una spesa annua di 250 milioni di dollari per venti anni. L’avvio delle procedure di aggiudicazione è previsto entro il 30 ottobre 2010, ma in questi giorni di visita a Roma Gheddafi potrebbe anche annunciare i vincitori.

LIBICI IN ENI ED UNICREDIT – L’Eni, invece, vede la Libia come il paradiso terrestre. In base ad un accordo firmato nel 2007 con la principale compagnia petrolifera libica, la National Oil Corporation, potrà produrre petrolio in Libia fino al 2042: attualmente estrae 800mila barili di petrolio al giorno dalla terra del paese africano. Tuttavia, l’ad Scaroni non sembra intenzionato a fermarsi qui: ha infatti annunciato investimenti per 25 miliardi di dollari. E, pochi giorni fa, lo stesso Scaroni aveva avanzato l’ipotesi di un incontro con il leader libico durante la sua permanenza a Roma. Anche perché c’è qualcos’altro che balla: in Eni si starebbe discutendo su un investimento libico nell’azionariato di addirittura il 15%. Nelle scorse settimane la Lybian Investment Authority (un fondo sovrano governativo con dotazione di 50 miliardi di euro da investire) è salita dal 2 al 7,05% in Unicredit. Il legame con Piazza Cordusio dura da 13 anni, ovvero da quando la Libia entrò in Capitalia.

LAVORO PER GLI ITALIANI – E poi: tutti i grandi gruppi italiani guardanocon simpatia al leader libico, dimenticando i suoi trascorsi da finanziatore del terrorismo di fronte a congrui appalti che la Libia fornisce per infrastrutture e altri lavori che le servono per sostenere lo sviluppo di un’economia ancora troppo africana. Per questo, l’italiana Sirti, che si occupa di infrastrutture per le telecomunicazioni, sta piazzando nel paese 7mila chilometri di cavi in fibra ottica: un appalto da 68 milioni di euro. Nello stesso settore è attiva la concorrente Prysmian, quel che resta del settore cavi di Pirelli, che ha un contratto da 35 milioni di euro con la Libya General Post and Telecommunications Company. La Agusta-Westland, del gruppo Finmeccanica, fornisce elicotteri e formazione per imparare a guidarli. E anche il culto della personalità del leader può diventare fonte di business: il gruppo di costruzioni Co.Ge.L era stato coinvolto nel progetto per la realizzazione di un museo dedicato a Gheddafi, a Tripoli. Un affare sospeso, però, visto che il gruppo è finito in liquidazione.

SCONTO A GHEDDAFI – Infine, ci sarebbe anche un credito, vantato dall’Italia nei confronti della Libia. Il trattato di amicizia firmato un anno fa prevedeva accordi negoziali relativi ai crediti che le aziende italiane vantano nei confronti del governo libico e che hanno un valore intorno a 650 milioni. All’epoca il governo doveva ottenere il sì dalle aziende, per andare a trattare (ovviamente al ribasso) con Gheddafi. La trattativa ancora non è conclusa, anche se sembra a buon punto.
non so niente, non mi importa niente, non mi occupo di niente, non credo niente e non voglio niente

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