[O.T.] Troll, cloni e utenti di dubbia sessualità

[CianBellano]

Le "vicende di un top manager" di Helmut devono aver avuto davvero poco successo, non sapevo nemmeno dell'esistenza della serie.

Dubito però che una foto del grande manager possa risollevarne le sorti forumistico-letterarie.

E' anche vero che io ho un'iodiosincrasia verso l'ossessione da realtà. Se di un libro o un film si dice "tratto da una storia vera" generalmente me ne tengo alla larga. Fra l'altro, ma è solo una motivazione secondaria alla mia allergia, sono in genere i libri o i film più "falsi", o che almeno devono fare più fatica per giustificare la propria esistenza.

Il vecchio Stealth "ci mette la faccia", amava ripetere Balkan per andare in sua difesa. Vero. Ma il buon vecchio Steath era nonostante questo più piatto e costruito di qualunque altro utente in questo forum.

Fra l'altro anche nella vita reale noi parliamo delle nostre esperienze scegliendo i nostri inerlocutori e i luoghi e i tempi nei quali vogliamo parlare ed essere ascoltati.

Si pretende invece che gente del calibro del mio fruttivendolo o del collega di lavoro stronzo che conosco di vista possa rintracciarmi fin qui e leggere confessioni anche intime che, a differenza di quelle espresse nella realtà, sono destinate a rimantere fisse e immutabili, al punto da poter diventare dopo qualche tempo estranee a me stesso.

Ed è a questo punto del discorso che decido di risparmiarvi una profondossima riflessione sull'identità la verità e il fu Mattia Pascal.

Però avete rischiato.

Ci avrai risparmiato il fu mattia pascal, ma hai scritto ugualmente un post annichilente da quanto mette in fila una serie di considerazioni brillanti, condivisibili, sacrosante. Ed hai pure preso leggermente per il culo helmut, cosa che di per sé avrebbe nobilitato il post.

[Artie]

Bene, Artie, sempre sul pezzo.

è che sono consapevole della mia inadeguatezza in queste discussioni
La cosa che più mi ha colpito è il Fede che lascia fumetti e film porno in giro per casa.
Pure i miei lo sanno che mi piace il porno, che ho riviste e film, e che giro su internet in siti porno.
Ma non lascio le riviste in giro per casa.
Non lo so perché, la riterrei una violenza verso di loro e non lo faccio, mi autocensuro.
Magari in un'altra vita sarò meno cagasotto.

[anxxur]

Ancora un po', di questo passo, passerà il concetto che la normalità di comportamento e nei rapporti con gli altri è l'anonimato.

Dai, ancora, ce la potete fare

Perché, secondo te mostrare una foto significa perdere l'anonimato? Ma per favore...
A me di vedere la foto di un forumista mi frega poco o punto: se quel forumista mi interessa davvero, il mio desiderio è conoscerlo e parlargli. Il resto è solo l'appagamento di una curiosità passeggera.
Scusa Fede, ma il tuo voler difendere a tutti i costi il concetto di "io ci metto la faccia e voi no" mi sembra solo un atteggiamento tra l'egocentrico e l'esibizionista.

[Mavco Pizellonio]

Si pretende invece che gente del calibro del mio fruttivendolo o del collega di lavoro stronzo che conosco di vista possa rintracciarmi fin qui e leggere confessioni anche intime [...]

È questo il punto. Anche se il fruttivendolo e il collega di lavoro dovessero imbattersi nelle tue confessioni, quale sarebbe il danno subito? La tua esistenza, anche virtuale, dovrebbe prescindere dal loro giudizio.

La mia esistenza continuerebbe imperterrita, non ho mai creduto al suicidio come soluzione ai fruttivendoli bene informati.

Rivendico tuttavia il mio diritto a parlare dello sbalorditivo numero di seghe raggiunto in una giornata di vacanza con mia madre nella stanza accanto avendo pudore del fatto che mia madre possa averne contezza, se non addirittura contentezza.

Ma l'esempio è fuorviante, perché sposta l'attenzione verso il fatto che questo è un forum porno, e non è questo il problema. Ho un nickname e un avatar di fantasia anche su, checcazzonesò, interisti.org, eppure non è un segreto per nessuno che all'inter serva un regista, per dire.

Il punto non è scoprire se posso sopravvivere dando in pasto pensieri intimi a chicchessia.

Se è questo il dubbio possiamo risolverlo subito: posso sopravvivere.

Il punto è perché farlo? Perché considerarlo necessario?

La tua faccia, il video pam, la foto del tuo studio, non ti rendono più vero o più affidabile o più piacevole di chiunque altro qui dentro.

Ed evito di dilungarmi sul fatto che il mezzo della scrittura, foto o non foto, è di per sé fuorviante e creatore di piani di realtà differenti da quelli, già problematici, propri dei rapporti vissuti personalmente. Perfino facebook, che pure mette in contato persone che si conoscono già, restituisce attraverso la scrittura un'immagine falsata, o comunque alterata, dei contatti-scriventi, e proprio a causa del mezzo.

Il pensiero che una fototessera e un nome da carta d'identità siano portatori di verità o anche solo di sincerità è un pensiero non solo banale, ma volgare.

@Cian
grazie, ma Bardamu aveva già detto più o meno tutto quello che c'era da dire.

[jhonnybuccia]

Buccia se pensi che mi sento superiore a te non hai capito nulla, non mi pare di averti mai dimostrato questo.

contento di essermi sbagliato.

[Harvey]

Allorché sarà possibile difendere la propria immagine in internet, ok, valuterò.
Ma fino a quando il Ragest di turno potrà utilizzarla a suo piacimento, niente da fare.

Il problema è che non ci sono soltanto i ladri di facce, ovvero i Ragest di turno. Il 9 gennaio pubblicai questa foto in un Gruppo, senza curarmi di cancellare il mio nome dalla busta (nemmeno lo avevo notato).



Due settimane fa, mi contatta tramite Facebook l'amministratore di un forum dedicato all'entomologia e minaccia di denunciarmi se continuo ad iscrivermi e ad infiammare le discussioni. Gli rispondo che non ne so niente, mi mostra la foto postata dall'utente Pincopallo come scattata da lui e mi dà del coglione che si è anche tradito. Il mondo è pieno di pazzi e anche Internet gli ha dato una casa: che facciamo, ci rassegniamo ad esserne schiavi?

[CianBellano]

@Cian
grazie, ma Bardamu aveva già detto più o meno tutto quello che c'era da dire.

Facciamo così: il primo dei due che mette uno zigomo vince.

[Mavco Pizellonio]

Non ho nemmeno una macchina fotografica. Sono spacciato.

Torno a grufolare nell'ombra, avvolto nei liquami della mia vergogna.

[anxxur]

Il mondo è pieno di pazzi e anche Internet gli ha dato una casa: che facciamo, ci rassegniamo ad esserne schiavi?

Sono scelte, Harvey.
Al momento non intendo essere in balia dello squinternato di turno.

[Il Fede]

Siete pesantemente fuori strada, Ciamby, Piz, Anxurr ecc.

Il punto non è che mettere la faccia o uno zigomo serva a qualcosa. Non serve a un bel niente e siamo tutti d'accordo. Il punto è che state scrivendo qualsiasi cosa pur di trovare buone motivazioni per non farsi vedere mai, nel modo più assoluto. Piuttosto la morte, ma farsi vedere MAI.

[scb]

Non ho nemmeno una macchina fotografica. Sono spacciato.

Torno a grufolare nell'ombra, avvolto nei liquami della mia vergogna.

Le espadrillas, ora più che mai, si rivelano salvifiche.

[Mavco Pizellonio]

Siete pesantemente fuori strada, Ciamby, Piz, Anxurr ecc.

Il punto non è che mettere la faccia o uno zigomo serva a qualcosa. Non serve a un bel niente e siamo tutti d'accordo. Il punto è che state scrivendo qualsiasi cosa pur di trovare buone motivazioni per non farsi vedere mai, nel modo più assoluto. Piuttosto la morte, ma farsi vedere MAI.

Se muovi il culo ci vediamo fra qualche settimana bischero.

[Il Fede]

Se muovi il culo ci vediamo fra qualche settimana bischero.

Ok, però vengo col burka

[Mavco Pizellonio]

Tanto conosco ogni singolo neo presente sul tuo corpo robusto e conosco a memoria i tuoi peli del culo, al punto che ad alcuni di loro ho dato anche un nome (a proposito, salutami Lynch, Veronica e Cannibal Holocaust).

Velo o non velo non la farai franca. E tutto a causa della tua mania delle fotine le fotine, scambiamoci le fotine.

Io invece sarò misterioso come Batman e letale e affascinante come Alfred.

[Antonchik]

Per me un account è uno strumento di scrittura, scrittura più per espressione macchiata dalla certezza di essere letti che per comunicazione.

C'è più di una parte del soggetto che diventa fonte di ciò che poi arriva fino al tasto invia. Alcune di queste scommetto che fuori, nella realtà, non hanno occasione di uscire fuori, altre amano giocare con la finzione, altre sono qualcosa che cerchiamo di combattere, bla bla bla

Quindi in definitiva, siano troll e fake liberi.