Per anni è stato inculcato nella testa delle persone che era più importante saper declamare bene "La pioggia nel pineto" o tutte le opere del "Sommo Gobbo" piuttosto che saper mungere una mucca, infatti, nelle scuole l'italiano era l'Italiano, mentre materie come l'applicazione tecnica erano considerate perfettamente inutili e professioni come il "bifolco" (professione oggi appannaggio degl'immigrati indiani) erano sinonimo d'appartenenza ad un rango inferiore.
Adesso invece.....CONTRORDINE .............non è importante saper scrivere scuola senza la q, ma è vitale saper capitozzare bene una pianta. E questo solo perché la globalizzazione ci ha fatto scoprire che per non perdere competitività sono vitali i calzolai, i fabbri, le cucitrici ecc., mentre sono assolutamente inutili i poeti, i santi e i navigatori.
Come sosteneva Francesco Bacone è impossibile seminare e mietere al tempo stesso. Quindi è assurdo pretendere che la società inverta le proprie tendenze in brevissimo tempo.
