OSCAR VENEZIA ha scritto: ↑28/06/2022, 7:07
pan ha scritto: ↑28/06/2022, 3:25
A me questa strategia dell'Occidente non è chiara per niente.
L’alternativa era la resa incondizionata dal primo minuto.
Incondizionata ( cioè’ senza alcuna trattativa diplomatica) perché la Russia non ti avrebbe concesso niente se non combattevi. Che potere contrattuale avevi arrendendoti subito ? Mi arrendo immediatamente ma non mi intimido ?Siamo seri
La resa incondizionata non è mai stata sul tavolo.
Certo, appena Putin ha invaso qualcuno pensava (forse come lo stesso Putin) che la guerra finisse ancor prima di incominciare con un cambio di regime (e la proposta USA di evacuare Zelenski faceva il paio con le considerazioni militari di altri).
Noi occidentali però ci raccontiamo la favola di aver fornito armi per permettere all'Ucraina di resistere all'invasione Russa.
In realtà quelli armi erano già sul campo. (ed erano già stati addestrati ad usarle).
Ecco che la "guerra lampo" è fallita praticamente subito. Quindi la resa incondizionata di fatto non è mai stata sul tavolo.
In quel momento di stallo, ben prima del massacro di Mariupol, c'era spazio per negoziare. C'era spazio se si accettava la realtà, cioè che la Russia era ormai disposta a trasformare la fallita guerra lampo (che probabilmente nei loro piani avrebbe dovuto limitare i danni sia umani che di infrastrutture) in una guerra vera e propria.
Ma la prima "resistenza" Ucraina ci ha fatto credere che la Russia avrebbe perso. e abbiamo scommesso su questo avallando il nazionalismo Ucraino che si sentiva forte per avere dietro chi avrebbe continuato a rifornirli. (ben contenti di farlo perchè "sembra" che per noi fosse più una questione ideologica che non di guardare ai possibili rischi di escalation).
Quindi non è vero che chi sostiene che ci fossero margini di trattativa di "pace non giusta" come viene chiamata in questi casi volesse una resa incondizionata. Come detto c'era chi la voleva i primi giorni essendo all'oscuro del potenziale Ucraino (perchè appunto già riforniti e istruiti da anni).
Ma capito questo, si doveva poi capire anche che una balcanizzazione del conflitto non giovava a nessuno.
Ci siamo però nascosti dietro al "volere degli Ucraini" e invece di farli ragionare sui possibili rischi di una guerra vera li abbiamo spinti a volere la luna.
Scelta scellerata e adesso dopo 4 mesi non sappiamo più come uscirne.
Qualcuno crede che Putin non si sarebbe comunque fermato? Non è da escludere certo ma allora tanto vale entrare noi direttamente in guerra invece di andare avanti così all'infinito.
Imho una offerta di riconoscimento della Crimea, di una autonomia del Dombass (o anche solo dopo un referendum tra la popolazione) nel momento in cui la Russia non aveva ancora cambiato strategia e capito di aver fallito il "golpe" sarebbe stata accettata. Anche perchè quello che chiedeva prima del 24 febbraio erano concessioni minori.
Ci siamo fatti ingolosire, perchè non era giusto concedere al "perdente" (cioè il Putin dei primi giorni di guerra) di uscirne senza macchia. Quello che dice Kissinger si poteva fare le prime settimane. Ora è più complicato.
Ed è una posizione rispettabilissima quella di voler inseguire il giusto. Ma non va "difesa" dicendo che non c'erano alternative. O che l'alternativa era una resa incondizionata. Kiev non era caduta. L'invio di altri armi non aveva più lo scopo di difendere l'esistenza stessa dell'Ucraina ma quella di combattere l'invasore senza se e senza ma.
Ora devono, dovete, vincerla. Buona fortuna.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi