[O.T.] Crisi economica

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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7111 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Nella vicenda Saipem c'era lo zampino di BlackRock: http://www.dagospia.com/rubrica-4/busin ... -50812.htm
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
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Capitanvideo
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7112 Messaggio da Capitanvideo »

Kronos ha scritto: Il costo del lavoro italiano rapportato a quello di altri stati nordeuropei attualmente e' tra i piu' bassi in assoluto: quello che incide internamente e' la fiscalita' diretta sul lavoro dipendente che e' altra cosa rispetto al concetto di salario minimo che di fatto e' una misura a tutela delle porzioni piu' deboli della popolazione che avrebbero cosi' accesso a consumi di base garantiti (e non lo dico io tacciato di essere un cattivone antiliberale, ma quelli del centro studi della confcommercio di mestre che notoriamente non abbeverano cavalli cosacchi in quel di san pietro :D ).

Posso dar ragione sulla misura inflattiva di una scelta del genere, ma non e' detto che non sia possibile trovare un metodo per mantenere sotto controllo questo aspetto con strumenti adatti.
Obama: salario minimo a 9 dollari

Ecco come creare disoccupazione istituzionale, impedendo con le leggi la contrattazione volontaria.

Quando questa libera contrattazione viene irrigidita dall'alto, la ricerca di lavoro si blocca.

Il paradosso è che a farne le spese sono sopratutto i soggetti che si vorrebbero aiutare: immigrati, giovani ecc.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”

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dostum
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7113 Messaggio da dostum »

Porkonissima stimola l'economia
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Baalkaan hai la machina targata Sassari?

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Giulio Tremonti
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7114 Messaggio da Giulio Tremonti »

Kronos ha scritto:in teoria si, nella pratica sono mezzi di speculazione molto sofisticati che 9 volte su 10 tradiscono la loro natura originaria.
il senso del glass steagle act era tutelare il piccolo risparmio e l'attivita' di banca commerciale dalle speculazioni meramente finanziarie che di fatto si configuravano come una sorta di gioco di azzardo.
visti gli attuali e recenti scandali finanziari mi pare sia una delle migliori situazioni praticabili.
I derivati sono un gioco a somma zero. Se c'è un perfido speculatore che guadagna c'è un perfido speculatore che perde, sempre. Incolpare questi strumenti perchè ad. es. gli amministratori di MPS hanno fatto danni, per incompetenza o per dolo, è spostare la responsabilità dalle persone agli strumenti. Decine di migliaia di aziende non finanziarie in Italia li usano per coprirsi dai rischi sui cambi (extra UE) e sui tassi. Posso fornire i dati se interessano.

Ripristinare la separazione tra banche d'affari e commerciali è cosa buona perchè definisce meglio gli ambiti operativi delle banche ma è fuorviante pensare che sia la causa della grande recessione. In Lehman Brothers non c'era questa commistione eppure è fallita, altre banche molto diversificate invece sono ancora lì.
nello specifico poi nella produzione agricola la contrattazione della produzione dei beni fino a che non ci han messo recentemete mano le solite banche di merda (goldman e compagnia bella) prevedeva un metodo che tutelava la pianificazione della produzione includendo eventuali problemi di produzione, mentre con il metodo attuale (basato sulle scorte gia' prodotte e sulla disponibilita' immediata) sono commodities di fatto diventate bersaglio sistematico di speculazioni finaziarie molto gravi.

Si guardi l'impennata degli ultimi anni delle principali commodities a cominciare da grano, riso, cacao e soia, vittime di speculazioni che con il vecchio metodo di contrattazione non erano mai avvenute.
L'aumento del costo delle commodities agricole c'entra con la speculazione finanziaria come i cavoli a merenda. Un contratto future sul grano non determina la disponibilità del sottostante, non sposta un chicco dal mercato ai magazzini o viceversa. C'entra piuttosto con l'aumento del prezzo del petrolio, che è parte integrante del costo di produzione e trasporto, e l'aumento della domanda indotta da centinaia di milioni di nuovi consumatori in India, Cina e America latina.
Il piccolo produttore, per quanto riguarda l'italia (ma da quello che ho sentito anche in altri paesi), ad esempio e' in mano alla GDO che di fatto gli detta il prezzo di acquisto che spesso e' al di sotto del prezzo effettivo di produzione: ma questa situazione e' dovuta piu' alla questione della catena di distribuzione delle commodities prodotte che ad altri fattori.
Sono i prezzi del mercato. La GDO non è un monopsonio e quindi non è in grado di imporre arbitrariamente i prezzi ai produttori. Piuttosto i piccoli produttori hanno costi insostenibili e difficoltà a rimanere sul mercato. Queste piccole aziende inefficienti sono tenute in vita dalle assurde policy protezionistiche europee con la PAC.
diciamo che in india ha fatto piu' il microcredito di natura sociale che la liberalizzazione dei mercati finaziari che di fatto ha impoverito la popolazione indiana nel suo complesso.
Certo ci sono piu' ricchi rispetto a qualche anno fa, ma a scapito di una marea di poveracci.
Che la povertà in India e altrove sia diminuita è stranoto. La popolazine che viveva con meno di $ 1.25 al giorno era 56%(1983), 54%(1987), 45%(1993), 42%(2005). Poverty gap, che misura quanto sia "profonda" la povertà è 17.2%(1983), 15.8(1987); 13.5%(1993), 10.5%(2005). Dati Banca Mondiale, controlla tu stesso.

Per inciso, il microcredito non è qualcosa di diverso dal capitalismo e dalla finanza. Yunus ha trovato una nicchia non sfruttata dal mercato del credito per far soldi con chi non aveva capitale da portare in garanzia ma solo un "capitale umano". Questo grazie alla geniale trovata di far coincidere controllori e borrowers. Respect per Yunus.

quello che incide internamente e' la fiscalita' diretta sul lavoro dipendente che e' altra cosa rispetto al concetto di salario minimo che di fatto e' una misura a tutela delle porzioni piu' deboli della popolazione che avrebbero cosi' accesso a consumi di base garantiti
Se si impone un salario minimo ci sono persone ovviamente disposte a offrire lavoro per quel salario ma non ci sono altrettante aziende disposte ad assumerli. Da qui disoccupazione e lavoro nero.
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)

[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]

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Parakarro
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7115 Messaggio da Parakarro »

Giulio Tremonti ha scritto: Che la povertà in India e altrove sia diminuita è stranoto. La popolazine che viveva con meno di $ 1.25 al giorno era 56%(1983), 54%(1987), 45%(1993), 42%(2005). Poverty gap, che misura quanto sia "profonda" la povertà è 17.2%(1983), 15.8(1987); 13.5%(1993), 10.5%(2005). Dati Banca Mondiale, controlla tu stesso.
mi permetto un appunto (giusto perchè odio le percentuali)

nel 1985 la popolazione mondiale era di 4miliardi 831milioni quindi i poveri erano 2 miliardi e 657milioni
nel 2005 erano 6miliardi e 454 milioni quindi i poveri erano 2 miliardi e 710 milioni

di questi circa 645 milioni sono in India

visto così non è poi sto gran successso

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Antonchik
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7116 Messaggio da Antonchik »

Parakarro ha scritto:
Giulio Tremonti ha scritto: Che la povertà in India e altrove sia diminuita è stranoto. La popolazine che viveva con meno di $ 1.25 al giorno era 56%(1983), 54%(1987), 45%(1993), 42%(2005). Poverty gap, che misura quanto sia "profonda" la povertà è 17.2%(1983), 15.8(1987); 13.5%(1993), 10.5%(2005). Dati Banca Mondiale, controlla tu stesso.
mi permetto un appunto (giusto perchè odio le percentuali)

nel 1985 la popolazione mondiale era di 4miliardi 831milioni quindi i poveri erano 2 miliardi e 657milioni
nel 2005 erano 6miliardi e 454 milioni quindi i poveri erano 2 miliardi e 710 milioni

di questi circa 645 milioni sono in India

visto così non è poi sto gran successso
Certo, così come non si deve dare colpa agli strumenti economici ma agli uomini che li usano, non bisogna dare colpa alle percentuali ma agli uomini che le interpretano
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.

Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.

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Kronos
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7117 Messaggio da Kronos »

http://www.nocensura.com/2013/02/la-gre ... enzio.html

martedì 12 febbraio 2013
La Grecia è crollata nel silenzio assoluto: i cittadini assaltano i supermercati

la grecia è crollataLa notizia di questi giorni è certamente quella delle dimissioni di Benedetto XIV, nessuno parla di un dramma che sta annientando un popolo: la Grecia è definitivamente crollata per i debiti contratti con la Bce.
I cittadini greci stanno letteralmente assaltando i supermercati, senza armi o passamontagna, si tratta persone esasperate e affamate. Gli imprenditori agricoli si sono rifiutati di distruggere tonnellate di arance e limoni, come richiesto dall’Unione Europea che intendeva mantenere i prezzi ai livelli concordati. Hanno caricato la frutta sui camion, sono andati nelle piazze e l’hanno regalata alla gente.
La multinazionale tedesca Muller si è impadronita per pochi spiccioli di decine di caseifici indebitati che producono il miglior yogurt del mondo. Gli ex proprietari hanno raccolto il prodotto settimanale, circa 40 mila vasetti e, invece di imbarcarli verso il mercato europeo della grande distribuzione, lo ha regalato ai cittadini greci davanti a scuole ed ospedali.
Purtroppo sono aumentate anche le rapine, il cui frutto viene il più delle volte spartito con i compagni di sventura. Chi viene arrestato, in carcere non gode di nessun diritto legale e viene massacrato di botte.

Il più importante economista tedesco, il prof. Hans Werner Sinn, (consigliere personale di Frau Angela Merkel) sorretto da altri 50 economisti, avvalendosi addirittura dell’appoggio di un rappresentante doc del sistema bancario europeo, Sir Moorald Choudry (il vice-presidente della Royal Bank of Sctoland, la quarta banca al mondo) hanno presentato un rapporto urgente sia al Consiglio d’Europa che alla presidenza della BCE che all’ufficio centrale della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea, sostenendo che “la Grecia deve uscire, subito, temporaneamente dall’euro, svalutando la loro moneta del 20/ 30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale punto di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria” e quindi cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere l’intervento dell’Onu”.


http://www.articolotre.com/2013/02/la-g ... ati/140141
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
"Sono venuto qui per disgustarmi! oh! Voglio vomitare! oh! siete un cess.... cessi! cessi, diceva toto'! cessi! la banda! cessi!" Carmelo Bene, 1995

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Re: [O.T.] Crisi economica

#7118 Messaggio da Kronos »

Capitanvideo ha scritto: Quando questa libera contrattazione viene irrigidita dall'alto, la ricerca di lavoro si blocca.

Il paradosso è che a farne le spese sono sopratutto i soggetti che si vorrebbero aiutare: immigrati, giovani ecc.
aiutare o sfruttare?

negli usa la mancanza di un salario minimo ha creato negli anni un bacino di poverta' non indifferente, una marea di lavoratori sottopagati che sopravvivono in condizioni piu' che discutibili per gli standard di una nazione definita civile.
si parla di 40 milioni di persone su 300, non esattamente briciole.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7119 Messaggio da Kronos »

Giulio Tremonti ha scritto: I derivati sono un gioco a somma zero. Se c'è un perfido speculatore che guadagna c'è un perfido speculatore che perde, sempre. Incolpare questi strumenti perchè ad. es. gli amministratori di MPS hanno fatto danni, per incompetenza o per dolo, è spostare la responsabilità dalle persone agli strumenti. Decine di migliaia di aziende non finanziarie in Italia li usano per coprirsi dai rischi sui cambi (extra UE) e sui tassi. Posso fornire i dati se interessano.
non sono un gioco a somma zero proprio perche' una delle parti perde: in certi settori della produzione e della societa' dovrebbero giustamente essere banditi istantaneamente (vedi ad esempio in germania come vengono regolati).

inoltre se fossero un gioco a somma zero come sostieni tu chiediti come mai la somma complessiva dei derivati e compagnia bella e' enne volte il pil mondiale.

non stiamo a girarci attorno, il derivato e' un gioco di azzardo, dove in genere chi guadagna sempre e' l'intermediario dell'operazione sotto forma di parcella per la consulenza.

Esempio diretto? derivato di un comune della mia zona apparentemente innocuo da una decina di milioni di euro che e' costato di "consulenza" 800 mila euro di soldi pubblici pagati ad una nota banca nazionale. A tutt'oggi non si sa quanto e se devastera' il bilancio comunale di suddetto comune: l'unica certezza e' che la consulenza si e' pagata profumatamente.
tu dirai non e' colpa del derivato ma di chi lo sottoscrive: vero, ma non e' con la "difesa betamax" che risolvi l'abuso in questo settore, ma con la regolamentazione.
Ripristinare la separazione tra banche d'affari e commerciali è cosa buona perchè definisce meglio gli ambiti operativi delle banche ma è fuorviante pensare che sia la causa della grande recessione. In Lehman Brothers non c'era questa commistione eppure è fallita, altre banche molto diversificate invece sono ancora lì.
invece e' proprio la mancata separazione che ha causato danni irreversibili all'economia reale e al piccolo risparmiatore nel corso dei decenni. Le crisi degli anni 80 e 90 partono proprio dalla mancata separazione tra finanza d'azzardo ed economia reale, inseguendo il miraggio dei soldi che generano soldi dal nulla.

L'aumento del costo delle commodities agricole c'entra con la speculazione finanziaria come i cavoli a merenda. Un contratto future sul grano non determina la disponibilità del sottostante, non sposta un chicco dal mercato ai magazzini o viceversa.
no, non e' esattamente cosi'.
fino a qualche anno fa il mercato delle commodities, funzionava piu' o meno in questo modo: io, produttore, dichiaro che seminero' un determinato prodotto tra 30 giorni. il prezzo base comprende i costi di produzione effettivi, una quota calcolata per imprevisti (rincari materie prime, maltempo, mancata produzione entro certi limiti di tolleranza, ecc) ed il mio ricarico. Parte la contrattazione del bene e a fine giornata, trovato l'accordo, pianifico la produzione del bene come stabilito. Il risultato e' una produzione minima certa (ovvero il "peggior raccolto possibile" in condizioni stabili) che pero' non puo' tenere conto della variazione della produzione stessa, nello specifico eventuali surplus di produzione o eccessive perdite del raccolto oltre la soglia di sicurezza pianificata.
Questo metodo garantiva prezzi relativamente stabili ma di fatto chi faceva il primo prezzo della contrattazione erano i produttori: con il nuovo sistema spinto dalle grandi banche invece si ragiona sullo stocaggio della materia prima gia' prodotta, cosa che non solo toglie ai produttori la capacita' di fare il "primo prezzo" della contrattazione, ma permette speculazioni sul magazzino e sulla produzione futura, poiche' potendo far variare con speculazioni finanziarie il valore della commodity in tempo reale posso mettere il produttore in difficolta' al momento del raccolto e ad esempio far crollare il costo del bene prodotto tanto da renderlo economicamente una perdita per il produttore stesso ma un profitto per chi lo compra a prezzo ultraribassato.
Quel che e' peggio e' che essendo una tipologia di bene particolarmente deperibile la commodity agricola non permette nemmeno al produttore di dire "beh me lo paghi cosi' poco" che me lo tengo in magazzino aspettando che si rialzi il prezzo. Lo deve piazzare e come va va. Ma alla lunga questo implica che il produttore puo' essere messo in forte difficolta' con tutte le conseguenze del caso.
C'entra piuttosto con l'aumento del prezzo del petrolio, che è parte integrante del costo di produzione e trasporto, e l'aumento della domanda indotta da centinaia di milioni di nuovi consumatori in India, Cina e America latina.
questo e' un altro discorso e farebbe parte piu' propriamente dell'economia reale che di quella finanziaria dei future.
si dovrebbe ragionare correttamente in termini di sostenibilita' della produzione e di stili di vita associati alla dieta, rapportati alle superfici coltivate, all'aumento demografico e all'applicazione di tecnologie nella produzione e nello stoccaggio delle produzioni agricole.
Sono i prezzi del mercato. La GDO non è un monopsonio e quindi non è in grado di imporre arbitrariamente i prezzi ai produttori. Piuttosto i piccoli produttori hanno costi insostenibili e difficoltà a rimanere sul mercato. Queste piccole aziende inefficienti sono tenute in vita dalle assurde policy protezionistiche europee con la PAC.
qui ti sbagli sono un monopolio di fatto con l'aggravante che non fanno sempre risparmiare il consumatore come si tende a credere. la gdo (un nome su tutti lidl, ma se vuoi mettici metro, wall mart o chi ti pare) va dai piccoli produttori agricoli ed agroalimentari (e non solo quelli) ed impone i prezzi di acquisto con la formula "ti compro tutta la produzione ma a questo prezzo". E si accetta quasi sempre perche' non ci sono circuiti alternativi di distribuzione del prodotto (solo nell'ultimo anno e mezzo i piccoli e medi riescono a vendere direttamente con formule tipo farmer's market).

il paradosso e' che spesso il piccolo produttore viene pagato dalla gdo meno del costo di produzione reale ed arriva ad un bivio: distruggere il raccolto e non produrre piu' quel prodotto che comunque avrebbe mercato (come e' gia' capitato a piu' riprese) o produrre beni ritenuti a valore aggiunto dalla gdo stessa (in genere primizie coltivate in serra fuori stagione).

questo simpatico meccanismo nel concreto ti stravolge la vita quotidiana su piu' versanti, a cominciare ad esempio dalla perdita della stagionalita' del prodotto (se e' di stagione lo pagano meno quindi non conviene produrlo), della biodiversita' (la gdo non ti vende tutte le varieta', solo quelle piu' convenienti per loro) e della sostenibilita' energetica ed ambientale (il radicchio da treviso viene spedito a bologna per l'imballaggio per poi essere rispedito a treviso nei punti vendita). ma quello che piu' importa e' che comumque pago piu' che andare direttamente a comprare dal contadino.

Ora io mi chiedo da tempo: com'e' che ad esempio la gdo paga al produttore 40 cent al chilo il radicchio trevigiano tardivo di stagione ed io lo pago da loro in offerta 4 euro 50 al chilo?
dove cazzo sta la convenienza in questo genere di distribuzione?

riguardo alla PAC dimentichi che al netto delle furberie fatte con quei fondi (truffe che si possono comunque sistemare senza troppi problemi), ha garantito all'europa l'autosufficienza nella produzione alimentare ed in certi ambiti ha permesso di salvaguardare la biodiverista' delle produzioni che se avessero seguito le logiche di mercato sarebbero andate irrimediabilmente perse.

chiediti cosa mangeresti senza la pac e forse ne comprendi a pieno il valore.

Che la povertà in India e altrove sia diminuita è stranoto. La popolazine che viveva con meno di $ 1.25 al giorno era 56%(1983), 54%(1987), 45%(1993), 42%(2005). Poverty gap, che misura quanto sia "profonda" la povertà è 17.2%(1983), 15.8(1987); 13.5%(1993), 10.5%(2005). Dati Banca Mondiale, controlla tu stesso.
piano con le pecentuali: sono come il pollo di trilussa.
inoltre non consideri l'aumento del costo della vita e del potere di acquisto del denaro a dispozione.
Per inciso, il microcredito non è qualcosa di diverso dal capitalismo e dalla finanza. Yunus ha trovato una nicchia non sfruttata dal mercato del credito per far soldi con chi non aveva capitale da portare in garanzia ma solo un "capitale umano". Questo grazie alla geniale trovata di far coincidere controllori e borrowers. Respect per Yunus.
infatti non ho messo in discussione questo aspetto, ma il fatto che il microcredito ha permesso la formazione di una nuova generazione di artigiani che prima non c'era.
in questo senso ha avuto un impatto sociale maggiore rispetto alle classiche ricette liberiste.
Se si impone un salario minimo ci sono persone ovviamente disposte a offrire lavoro per quel salario ma non ci sono altrettante aziende disposte ad assumerli. Da qui disoccupazione e lavoro nero.
non e' necessariamente vero. se il costo del lavoro ha una base comune tutti i datori di lavoro partono dallo stesso livello minimo. Se ragioni sul nero sei gia' fuori dalle regole del mercato legale del lavoro e fai di fatto concorrenza sleale.
il salario minimo garantisce a te azienda di poter produrre sapendo che esiste un mercato minimo garantito per i tuoi beni e servizi proprio perche' c'e' un minimo di potere di spesa garantito dal salario minimo.
Diversamente tu puoi anche sottopagare il lavoro, ma il bene che produci non e' detto che ti venga comprato proprio perche' chi guadagna poco non puo' permetterselo.
la crisi dei subprime e' nata anche (e non solo) perche' si e' dato credito "facile" a chi guadagnava una miseria e spendeva per servizi essenziali con quella porcheria di carte revolving.

tra l'altro sulla questione aumento della disoccupazione bisognerebbe riflettere anche sull'impatto della tecnologia nel processo produttivo e sui posti di lavoro.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7120 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Con riferimento alla riforma delle norme concernenti la prostituzione ritengo che una riforma incompleta lasci i problemi così come stanno.
Perché' no all' associazione professionale ? Alla fine la clientela vorrebbe andare in un posto dove c' e' più' varietà' di scelta, e se questa non è' consentita si tornerebbe all' esercizio abusivo.
Non tutte le baldracche hanno l ' imprenditorialità' o il tempo per gestire un piccolo bordello , quindi non si capisce perché' la presenza di soggetti non chiavanti ma che assicurano servizi accessori configuri ipso facto lo sfruttamento . Mi sembra che si voglia comunque tenere in piedi un residuato di quei meccanismi presuntivi assurdi che caratterizzano la legge Merlin.
Ovviamente se la cassiera, la barista o il bigliettaio sono in realtà' degli aguzzini lo sfruttamento c' e' , ma darlo per scontato no.

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Re: [O.T.] Crisi economica

#7121 Messaggio da nik978 »

Kronos ha scritto:http://www.nocensura.com/2013/02/la-gre ... enzio.html

martedì 12 febbraio 2013
La Grecia è crollata nel silenzio assoluto: i cittadini assaltano i supermercati

la grecia è crollataLa notizia di questi giorni è certamente quella delle dimissioni di Benedetto XIV, nessuno parla di un dramma che sta annientando un popolo: la Grecia è definitivamente crollata per i debiti contratti con la Bce.
I cittadini greci stanno letteralmente assaltando i supermercati, senza armi o passamontagna, si tratta persone esasperate e affamate. Gli imprenditori agricoli si sono rifiutati di distruggere tonnellate di arance e limoni, come richiesto dall’Unione Europea che intendeva mantenere i prezzi ai livelli concordati. Hanno caricato la frutta sui camion, sono andati nelle piazze e l’hanno regalata alla gente.
La multinazionale tedesca Muller si è impadronita per pochi spiccioli di decine di caseifici indebitati che producono il miglior yogurt del mondo. Gli ex proprietari hanno raccolto il prodotto settimanale, circa 40 mila vasetti e, invece di imbarcarli verso il mercato europeo della grande distribuzione, lo ha regalato ai cittadini greci davanti a scuole ed ospedali.
Purtroppo sono aumentate anche le rapine, il cui frutto viene il più delle volte spartito con i compagni di sventura. Chi viene arrestato, in carcere non gode di nessun diritto legale e viene massacrato di botte.

Il più importante economista tedesco, il prof. Hans Werner Sinn, (consigliere personale di Frau Angela Merkel) sorretto da altri 50 economisti, avvalendosi addirittura dell’appoggio di un rappresentante doc del sistema bancario europeo, Sir Moorald Choudry (il vice-presidente della Royal Bank of Sctoland, la quarta banca al mondo) hanno presentato un rapporto urgente sia al Consiglio d’Europa che alla presidenza della BCE che all’ufficio centrale della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea, sostenendo che “la Grecia deve uscire, subito, temporaneamente dall’euro, svalutando la loro moneta del 20/ 30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale punto di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria” e quindi cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere l’intervento dell’Onu”.


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Re: [O.T.] Crisi economica

#7122 Messaggio da Kronos »


buono a sapersi.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7123 Messaggio da dboon »

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Re: [O.T.] Crisi economica

#7124 Messaggio da Painkiller »

Kronos ha scritto:http://www.nocensura.com/2013/02/la-gre ... enzio.html

martedì 12 febbraio 2013
La Grecia è crollata nel silenzio assoluto: i cittadini assaltano i supermercati

la grecia è crollataLa notizia di questi giorni è certamente quella delle dimissioni di Benedetto XIV, nessuno parla di un dramma che sta annientando un popolo: la Grecia è definitivamente crollata per i debiti contratti con la Bce.
I cittadini greci stanno letteralmente assaltando i supermercati, senza armi o passamontagna, si tratta persone esasperate e affamate. Gli imprenditori agricoli si sono rifiutati di distruggere tonnellate di arance e limoni, come richiesto dall’Unione Europea che intendeva mantenere i prezzi ai livelli concordati. Hanno caricato la frutta sui camion, sono andati nelle piazze e l’hanno regalata alla gente.
La multinazionale tedesca Muller si è impadronita per pochi spiccioli di decine di caseifici indebitati che producono il miglior yogurt del mondo. Gli ex proprietari hanno raccolto il prodotto settimanale, circa 40 mila vasetti e, invece di imbarcarli verso il mercato europeo della grande distribuzione, lo ha regalato ai cittadini greci davanti a scuole ed ospedali.
Purtroppo sono aumentate anche le rapine, il cui frutto viene il più delle volte spartito con i compagni di sventura. Chi viene arrestato, in carcere non gode di nessun diritto legale e viene massacrato di botte.

Il più importante economista tedesco, il prof. Hans Werner Sinn, (consigliere personale di Frau Angela Merkel) sorretto da altri 50 economisti, avvalendosi addirittura dell’appoggio di un rappresentante doc del sistema bancario europeo, Sir Moorald Choudry (il vice-presidente della Royal Bank of Sctoland, la quarta banca al mondo) hanno presentato un rapporto urgente sia al Consiglio d’Europa che alla presidenza della BCE che all’ufficio centrale della commissione bilancio e tesoro dell’Unione Europea, sostenendo che “la Grecia deve uscire, subito, temporaneamente dall’euro, svalutando la loro moneta del 20/ 30%, pena la definitiva distruzione dell’economia, arrivata a un tale punto di degrado da poter essere considerata come “tragedia umanitaria” e quindi cominciare anche a ventilare l’ipotesi di chiedere l’intervento dell’Onu”.


http://www.articolotre.com/2013/02/la-g ... ati/140141
Pare sia una bufala
Kronos ha scritto:
Capitanvideo ha scritto: Quando questa libera contrattazione viene irrigidita dall'alto, la ricerca di lavoro si blocca.

Il paradosso è che a farne le spese sono sopratutto i soggetti che si vorrebbero aiutare: immigrati, giovani ecc.
aiutare o sfruttare?

negli usa la mancanza di un salario minimo ha creato negli anni un bacino di poverta' non indifferente, una marea di lavoratori sottopagati che sopravvivono in condizioni piu' che discutibili per gli standard di una nazione definita civile.
si parla di 40 milioni di persone su 300, non esattamente briciole.
Non so di cosa stai parlando. Negli usa esiste il Minimum Wage da decenni. Ora è di 2$ e qualcosa per i lavoratori che ricevono mance e 7,25 per gli altri. Aumentabili dai singoli stati.

Paradossalmente questo non esiste in Italia. Nessuna legge italiana stabilisce un salario minimo.

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Capitanvideo
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Re: [O.T.] Crisi economica

#7125 Messaggio da Capitanvideo »

Nel frattempo i consumi petroliferi continuano a crollare.

Se le merci non si vendono i camion stanno fermi. Il dato è riferito al Gennaio 2012, periodo già depresso.

I consumi petroliferi italiani nel mese di gennaio 2013 sono ammontati a circa 4,8 milioni di tonnellate, con una contrazione del 10,4 % (‐556.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2012.
I prodotti autotrazione, con un giorno di consegna in più, hanno rilevato le seguenti dinamiche: la benzina nel complesso ha mostrato un regresso del 13,7% (‐95.000 tonnellate) rispetto a gennaio 2012, e il gasolioautotrazione del 5,3% (‐98.000 tonnellate).
A parità di giorni di consegna, il calo per la benzina sarebbe stato del17,6% e per il gasolio del 9,6%.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”

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