[OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocondrie
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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocon
Questa di Scanzi me l'ero persa.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi
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- bellavista
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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocon
In più voglio ricordare che spetta ai soggetti a rischio tutelarsi.gi.kappa. ha scritto:Zio pan perdonami ma su questo dissentopan ha scritto:Manca solidarietà generazionale. I giovani sanno di rischiare poco o nulla e fanno il loro mestiere, con o senza reddito di cittadinanza. Poi tornano a casa e infettano i vecchi.
In città ho visto vere e proprie spaccature comportamentali nelle aree frequentate da fasce di età diverse.
.durante i due mesi di quarantena le scene di sabato sera non si sono mai viste
.i comportamenti del cavolo li hanno avuti soprattutto i soggetti a rischio, nei turni di protezione civile ho notato che il concetto di spesa grossa gli anziani non l'hanno mai avuta, ho visto gente uscire e mettersi in fila anche solo per una bottiglia di aranciata
.se il messaggio che è passato è quello di un "liberi tutti" non è certo colpa dei ragazzi
Se insoggetti a rischio sono i vecchi sono loro che si devono chiudere in casa e stare lontani dagli altri.
Non si può insiste sul pretendere il contrario e cioè avere i giovani barricati in casa e il nonnino che se ne va in giro nelle città deserte.
Qui habet, dabitur ei. E comunque: Stikazzi
Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocon
bellavista ha scritto:In più voglio ricordare che spetta ai soggetti a rischio tutelarsi.gi.kappa. ha scritto:Zio pan perdonami ma su questo dissentopan ha scritto:Manca solidarietà generazionale. I giovani sanno di rischiare poco o nulla e fanno il loro mestiere, con o senza reddito di cittadinanza. Poi tornano a casa e infettano i vecchi.
In città ho visto vere e proprie spaccature comportamentali nelle aree frequentate da fasce di età diverse.
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.i comportamenti del cavolo li hanno avuti soprattutto i soggetti a rischio, nei turni di protezione civile ho notato che il concetto di spesa grossa gli anziani non l'hanno mai avuta, ho visto gente uscire e mettersi in fila anche solo per una bottiglia di aranciata
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“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocon
hai ragione bella,però il problema in italia è che molti giovani vivono con i vecchi in casa.....bellavista ha scritto:In più voglio ricordare che spetta ai soggetti a rischio tutelarsi.gi.kappa. ha scritto:Zio pan perdonami ma su questo dissentopan ha scritto:Manca solidarietà generazionale. I giovani sanno di rischiare poco o nulla e fanno il loro mestiere, con o senza reddito di cittadinanza. Poi tornano a casa e infettano i vecchi.
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comunque ora i crimininali sono i ggiovani degli aperitivi,io da runners untore ho già dato
auguri
il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!
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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocon
Ma anche se qualche giovane vive a casa con la nonnina mi aspetto che non vada a fare il festone e poi torni a casa e dia un bacione alla nonnina.katmandu69 ha scritto:hai ragione bella,però il problema in italia è che molti giovani vivono con i vecchi in casa.....bellavista ha scritto:In più voglio ricordare che spetta ai soggetti a rischio tutelarsi.gi.kappa. ha scritto:Zio pan perdonami ma su questo dissentopan ha scritto:Manca solidarietà generazionale. I giovani sanno di rischiare poco o nulla e fanno il loro mestiere, con o senza reddito di cittadinanza. Poi tornano a casa e infettano i vecchi.
In città ho visto vere e proprie spaccature comportamentali nelle aree frequentate da fasce di età diverse.
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comunque ora i crimininali sono i ggiovani degli aperitivi,io da runners untore ho già dato
auguri
Se ci sono casi di convivenza si devono gestire loro la cosa.
Ma in tutti gli altri casi normali, cioè dove un 20 enne non convinve con un 80 enne, quello che si deve tutelare è l'80 enne stando attento a non uscire di casa. E non rompere il cazzo al 20 enne che vuole farsi l'aperitivo.
Essú basta frangere i coglioni

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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocon
E comunque hai ragione sulla fine: prima c'erano i runner untori,
Ora i giovani sui navigli.
La politica italiana ama spostare la responsabilità da se stessa verso qualche cazzata. Come quando davano la colpa del dissesto finanziario dello stato ai baristi che non scontrinano il caffé
Ora i giovani sui navigli.
La politica italiana ama spostare la responsabilità da se stessa verso qualche cazzata. Come quando davano la colpa del dissesto finanziario dello stato ai baristi che non scontrinano il caffé

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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocon
Lo studio: "Dopo Liverpool-Atletico morti 41 tifosi inglesi"
Un'inchiesta pubblicata dal Times ha rivelato che il match di Champions, a causa del Covid-19, sarebbe costato la vita a molti spettatori
I dati del servizio sanitario britannico (NHS), analizzati dall'Edge Health e pubblicati dal Times, parlano chiaro. Liverpool-Atletico Madrid dell'11 marzo scorso sarebbe costata la vita, a causa del coronavirus, a 41 spettatori inglesi presenti quella sera ad Anfield. La Spagna aveva, al momento della partita, circa 2.200 positivi, una percentuale superiore del 500% a quella dell'Inghilterra nello stesso periodo. La partita delle polemiche, insomma, è destinata a far discutere ancora. La presenza di 3.000 tifosi spagnoli, quando il giorno prima Valencia-Atalanta era stata fatta giocare a porte chiuse e quando il virus aveva già fatto scattare il lockdown in molti Stati, è uno dei motivi che hanno trasformato un match di Champions in una partita dalle conseguenze drammatiche. Considerando poi che ai tifosi dell'Atletico non era nemmeno stata presa la temperatura una volta arrivati in Inghilterra. C'è da spaventarsi al pensiero di quanti morti in più abbia davvero fatto quella partita se si considera che il calcolo riguarda soltanto i tifosi inglesi presenti ad Anfield quella sera.
Un'inchiesta pubblicata dal Times ha rivelato che il match di Champions, a causa del Covid-19, sarebbe costato la vita a molti spettatori
I dati del servizio sanitario britannico (NHS), analizzati dall'Edge Health e pubblicati dal Times, parlano chiaro. Liverpool-Atletico Madrid dell'11 marzo scorso sarebbe costata la vita, a causa del coronavirus, a 41 spettatori inglesi presenti quella sera ad Anfield. La Spagna aveva, al momento della partita, circa 2.200 positivi, una percentuale superiore del 500% a quella dell'Inghilterra nello stesso periodo. La partita delle polemiche, insomma, è destinata a far discutere ancora. La presenza di 3.000 tifosi spagnoli, quando il giorno prima Valencia-Atalanta era stata fatta giocare a porte chiuse e quando il virus aveva già fatto scattare il lockdown in molti Stati, è uno dei motivi che hanno trasformato un match di Champions in una partita dalle conseguenze drammatiche. Considerando poi che ai tifosi dell'Atletico non era nemmeno stata presa la temperatura una volta arrivati in Inghilterra. C'è da spaventarsi al pensiero di quanti morti in più abbia davvero fatto quella partita se si considera che il calcolo riguarda soltanto i tifosi inglesi presenti ad Anfield quella sera.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocon
Qui da me il sindaco dopo che venerdi notte in centro città c'e stata una sorta di babilonia durata tutta la notte con migliaia di gggiovani in piazza a bere e cantare (e fare pure a botte) ha ordinato la chiusura alle 21 di tutti i bar e chioschetti vari. Risultato sabato sera il centro era semideserto e le persone presenti erano sobrie e equilibrate. A livello di governo ci voleva molto a immaginare che sarebbero successe notti di casini? Secondo me andavano si riaperti i bar ma non nelle ore notturne almeno per queste prime settimane...anche perche sono attivita che incassano sugli assembramenti, spesso sono gestite almeno da me da vere bestie da terza elementare comunitarie e non, se si spera che siano loro a chiedere ai propri clienti di rispettare le norme di sicurezza è pura utopia.katmandu69 ha scritto:hai ragione bella,però il problema in italia è che molti giovani vivono con i vecchi in casa.....bellavista ha scritto:In più voglio ricordare che spetta ai soggetti a rischio tutelarsi.gi.kappa. ha scritto:Zio pan perdonami ma su questo dissentopan ha scritto:Manca solidarietà generazionale. I giovani sanno di rischiare poco o nulla e fanno il loro mestiere, con o senza reddito di cittadinanza. Poi tornano a casa e infettano i vecchi.
In città ho visto vere e proprie spaccature comportamentali nelle aree frequentate da fasce di età diverse.
.durante i due mesi di quarantena le scene di sabato sera non si sono mai viste
.i comportamenti del cavolo li hanno avuti soprattutto i soggetti a rischio, nei turni di protezione civile ho notato che il concetto di spesa grossa gli anziani non l'hanno mai avuta, ho visto gente uscire e mettersi in fila anche solo per una bottiglia di aranciata
.se il messaggio che è passato è quello di un "liberi tutti" non è certo colpa dei ragazzi
Se insoggetti a rischio sono i vecchi sono loro che si devono chiudere in casa e stare lontani dagli altri.
Non si può insiste sul pretendere il contrario e cioè avere i giovani barricati in casa e il nonnino che se ne va in giro nelle città deserte.
comunque ora i crimininali sono i ggiovani degli aperitivi,io da runners untore ho già dato
auguri
I prudenti durano solo lo stretto necessario per morire tranquilli
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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocon
Pure a Napoli grande joie de vivre
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocon
IPSE DIXIT
NEW YORK - Dopo aver azzeccato cinque anni fa la profezia del millennio sul Coronavirus, Bill Gates sale di nuovo alla ribalta non più per le sue innate qualità imprenditoriali che hanno dato luce dal niente al colosso di Microsoft. Larghe fette di popolazione hanno di nuovo interpellato il guru per un parere sulla durata della quarantena, e l’ex manager ha risposto in sintesi che “in 6-10 settimane possiamo sperare di tornare a una forma di normalità“.
Secondo Gates eventualmente i tempi di ripresa potrebbero allungarsi a 2-3 mesi, focalizzando l’attenzione sui danni economici nei paesi in via di sviluppo. Su quest’ultimi l’ex manager sostiene che:”non possono implementare lo shut down come i paesi ricchi e dove le strutture sanitarie hanno una capacità molto più ridotta”.
Fondamentale per Gates sarà anche il ruolo delle nazioni, secondo le quali si spera “aumentino la loro capacità e velocità nella ricerca e produzione di farmaci e vaccini: “Le tecnologie esistono, se si fanno i giusti investimenti“. Nei giorni scorsi la Bill & Melissa Gates Foundation ha lanciato l’iniziativa Covid-19 Therapeutics Accelerator con 125 milioni di dollari di fondi per trovare farmaci e prodotti biologici per il trattamento immediato dei pazienti. Il problema più grosso, che i politici si guardano bene da parlarne, è che mancano degli antivirali o immunoterapie disponibili per la lotta contro il Covid-19.
SCENZATI
Vaccino, ricercatori temono il calo dei contagi: “Se diminuiscono troppo non riusciremo a testarlo”
I ricercatori che stanno lavorando al vaccino anti Covid-19 si trovano davanti a un paradosso: il calo dei contagi da coronavirus nel Regno Unito rischia di compromettere la sperimentazione. Lo scienziato di Oxford Adrian Hill: “È corsa contro il tempo, se l’epidemia svanisce, non riusciremo a testarlo”.
.
Il calo dei contagi nel Regno Unito rischia di compromettere la sperimentazione per la messa a punto del vaccino contro il nuovo coronavirus su cui sta lavorando l'Università di Oxford con l’azienda Advent Irbm di Pomezia. Questo il “paradosso” davanti al quale si trovano i ricercatori che stanno portando avanti i test su un prototipo di vaccino. Se il virus circolerà a bassi livelli e i dati sui contagi continueranno a diminuire, gli scienziati non riusciranno a controllare l'efficacia del vaccino. Invece dei due mesi promessi per le sperimentazioni, potrebbero servirne sei.
"È una corsa contro il tempo. E anche contro il rischio che il virus scompaia. Le chance di successo del nostro vaccino attualmente sono al 50 percento", così lo scienziato Adrian Hill. "In precedenza – ha aggiunto lo scienziato – avevamo detto che c'era l'80 percento di possibilità di sviluppare un vaccino efficace entro settembre, ma ora quelle possibilità si sono ridotte al 50 percento. Ci troviamo in questa bizzarra situazione in cui vogliamo che il Covid resista, almeno un altro po'".
Finora la sperimentazione sul vaccino anti-Covid ha coinvolto una parte di una campione di un migliaio di adulti sani tra i 18 e 55 anni. Secondo il protocollo, la seconda e terza fase dovrebbero prevedere la somministrazione a un numero più ampio estendendo anche l'età del campione a bambini e anziani. Al momento si stima però che solo lo 0,25 percento della popolazione britannica sia infetto, una percentuale destinata a ridursi se continueranno a funzionare le attuali misure di lockdown. "La rapida scomparsa del virus nel Regno Unito potrebbe mettere in dubbio la capacità della squadra di rispettare la scadenza dei quattro mesi previsti. Se Covid-19 non si sta diffondendo nella comunità, i volontari avranno difficoltà ad intercettarlo, il che significa che gli scienziati non possono dimostrare se il vaccino fa davvero la differenza", così il professor Hill in una intervista.
NEW YORK - Dopo aver azzeccato cinque anni fa la profezia del millennio sul Coronavirus, Bill Gates sale di nuovo alla ribalta non più per le sue innate qualità imprenditoriali che hanno dato luce dal niente al colosso di Microsoft. Larghe fette di popolazione hanno di nuovo interpellato il guru per un parere sulla durata della quarantena, e l’ex manager ha risposto in sintesi che “in 6-10 settimane possiamo sperare di tornare a una forma di normalità“.
Secondo Gates eventualmente i tempi di ripresa potrebbero allungarsi a 2-3 mesi, focalizzando l’attenzione sui danni economici nei paesi in via di sviluppo. Su quest’ultimi l’ex manager sostiene che:”non possono implementare lo shut down come i paesi ricchi e dove le strutture sanitarie hanno una capacità molto più ridotta”.
Fondamentale per Gates sarà anche il ruolo delle nazioni, secondo le quali si spera “aumentino la loro capacità e velocità nella ricerca e produzione di farmaci e vaccini: “Le tecnologie esistono, se si fanno i giusti investimenti“. Nei giorni scorsi la Bill & Melissa Gates Foundation ha lanciato l’iniziativa Covid-19 Therapeutics Accelerator con 125 milioni di dollari di fondi per trovare farmaci e prodotti biologici per il trattamento immediato dei pazienti. Il problema più grosso, che i politici si guardano bene da parlarne, è che mancano degli antivirali o immunoterapie disponibili per la lotta contro il Covid-19.
SCENZATI
Vaccino, ricercatori temono il calo dei contagi: “Se diminuiscono troppo non riusciremo a testarlo”
I ricercatori che stanno lavorando al vaccino anti Covid-19 si trovano davanti a un paradosso: il calo dei contagi da coronavirus nel Regno Unito rischia di compromettere la sperimentazione. Lo scienziato di Oxford Adrian Hill: “È corsa contro il tempo, se l’epidemia svanisce, non riusciremo a testarlo”.
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Il calo dei contagi nel Regno Unito rischia di compromettere la sperimentazione per la messa a punto del vaccino contro il nuovo coronavirus su cui sta lavorando l'Università di Oxford con l’azienda Advent Irbm di Pomezia. Questo il “paradosso” davanti al quale si trovano i ricercatori che stanno portando avanti i test su un prototipo di vaccino. Se il virus circolerà a bassi livelli e i dati sui contagi continueranno a diminuire, gli scienziati non riusciranno a controllare l'efficacia del vaccino. Invece dei due mesi promessi per le sperimentazioni, potrebbero servirne sei.
"È una corsa contro il tempo. E anche contro il rischio che il virus scompaia. Le chance di successo del nostro vaccino attualmente sono al 50 percento", così lo scienziato Adrian Hill. "In precedenza – ha aggiunto lo scienziato – avevamo detto che c'era l'80 percento di possibilità di sviluppare un vaccino efficace entro settembre, ma ora quelle possibilità si sono ridotte al 50 percento. Ci troviamo in questa bizzarra situazione in cui vogliamo che il Covid resista, almeno un altro po'".
Finora la sperimentazione sul vaccino anti-Covid ha coinvolto una parte di una campione di un migliaio di adulti sani tra i 18 e 55 anni. Secondo il protocollo, la seconda e terza fase dovrebbero prevedere la somministrazione a un numero più ampio estendendo anche l'età del campione a bambini e anziani. Al momento si stima però che solo lo 0,25 percento della popolazione britannica sia infetto, una percentuale destinata a ridursi se continueranno a funzionare le attuali misure di lockdown. "La rapida scomparsa del virus nel Regno Unito potrebbe mettere in dubbio la capacità della squadra di rispettare la scadenza dei quattro mesi previsti. Se Covid-19 non si sta diffondendo nella comunità, i volontari avranno difficoltà ad intercettarlo, il che significa che gli scienziati non possono dimostrare se il vaccino fa davvero la differenza", così il professor Hill in una intervista.
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocon
quei grandissimi figli di bottana stanno tremando al pensiero che il virus vada via da solo e non possono far soldi su questa tragedia
- gi.kappa.
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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocon
Collegandomi all'articolo del dostum e lungi dal fare complottismo da quattro soldi, guardando la situazione italiana secondo me è chiaro che hanno allentato la briglia per vedere come si comporterà il virus. Al di là delle valle di lacrime sulle tv nazionali, non si sta facendo nulla per impedire assembramenti e contatti fisici tra le persone, eppure i mezzi ci sarebbero
Sogna una carne sinteticanuovi attributi eunmicrochipemozionale
Sogna di un bisturi amico che faccia dileiqualcosafuoridalnormale
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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocon
"Quindi potrebbe essere pericoloso mettere in atto determinati tipi di comportamento non protetti basti pensare ai rapporti orali. La mia raccomandazione è divertirsi certamente ma in assoluta sicurezza”

https://www.blitzquotidiano.it/salute/c ... a-3190885/

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Re: [OT] Elisir di SuperZeta: malattie, malati, cure, ipocon
In tutta onestà un trafiletto così l'avrei potuto scrivere anche io che di epidemie sono un analfabeta....
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.