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Oltretutto cassare la Merlin è atto sacrosanto!!!!!!
Nicole Minetti ed Emilio Fede, al processo Ruby bis pene ridotte
Il legale dell'ex consigliera regionale: «Nicole Minetti come Cappato»
La Corte d’Appello ha lievemente ridotto le condanne per la showgirl a 2 anni e 10 mesi e per l’ex direttore del Tg4 a 4 anni e 7 mesi
La Corte d’Appello di Milano ha lievemente ridotto le condanne per l’ex direttore del Tg4 Emilio Fede e per l’ex consigliera lombarda e showgirl Nicole Minetti, portandole rispettivamente a 4 anni e 7 mesi (era 4 anni e 10 mesi) e a 2 anni e 10 mesi (era 3 anni), nel processo d’appello `bis´ sul caso cosiddetto `Ruby bis´ con al centro l’accusa di favoreggiamento della prostituzione per le serate nella villa di Silvio Berlusconi ad Arcore. In sostanza, la quarta sezione penale della Corte d’Appello di Milano (collegio Carosello-Lai-Pirola) ha assolto Fede e Minetti, il primo accusato di tentata induzione e favoreggiamento della prostituzione e la seconda di favoreggiamento della prostituzione, solo da una parte delle imputazioni. Per questo motivo le condanne, già ridotte tra il primo e il secondo grado, sono stata portate per il giornalista da 4 anni e 10 mesi a 4 anni e 7 mesi e per l’ex igienista dentale di Berlusconi da 3 anni a 2 anni e 10 mesi.
Le accuse
In particolare, per Fede è rimasta in piedi l’accusa di favoreggiamento della prostituzione di Ruby ma solo in relazione alla serata del 14 febbraio 2010, ossia la prima volta in cui Karima El Mahroug entrò a Villa San Martini, mentre è stato assolto per le altre «condotte» relative al favoreggiamento della marocchina «per non aver commesso il fatto». Le motivazioni tra 90 giorni. Nella scorsa udienza il sostituto pg Daniela Meliota ha insistito sulla tesi del «sistema prostitutivo» per chiedere sia di respingere la questione di illegittimità costituzionale della legge Merlin, proposta dalla difese, che la conferma delle condanne per l’ex direttore del Tg4 e per l’ex consigliera lombarda. Il nuovo procedimento d’appello `bis´ è scaturito dalla decisione della Cassazione del settembre 2015 di rinviare gli atti ad un altro giudizio di secondo grado per colmare alcune «lacune motivazionali» della sentenza d’appello del 2014.
La difesa
«Siamo molto sorpresi, perché la questione di legittimità costituzionale sulla legge Merlin era pacifica, ed è passata dappertutto, ed è un mistero il fatto che non sia stata accolta qua. Per fortuna che la Cassazione è sempre a Roma e noi ci andremo». Così l’avvocato Pasquale Pantano, che difende Nicole Minetti col legale Paolo Righi, ha commentato la sentenza che ha lievemente ridotto le pene nell’appello `bis´ sul caso Ruby bis per l’ex consigliera lombarda e per Emilio Fede, non accogliendo, tra l’altro, la tesi dell’illegittimità costituzionale del reato di favoreggiamento della prostituzione avanzata dai difensori. Per il legale Maurizio Paniz, che assiste Fede con l’avvocato Salvatore Pino, la sentenza è comunque «una ulteriore assoluzione per moltissime vicende», dopo che la pena era stata già ridotta tra primo e secondo grado. «Resta - ha aggiunto - un ulteriore gradino e ricorreremo in Cassazione».(
