Capitanvideo ha scritto:
Con Reagan il deficit è aumentato e con Bush è letterealmente esploso, eppure sono repubblicani.
Questo non fa che rafforzare la mia tesi: il problema non è la fazione politica, il problema è la democrazia.
I repubblicani si ergono alfieri del libero mercato, in realtà non si distinguono dall'interventismo democratico, se non a parole. Spesa pubblica, tasse, stato sociale, agevolazioni, politica estera......sono veramente minime le differenze. In più i Repubblicani si inventano interventismi in esclusiva, come salvataggi del settore finanziario e bancario senza contare le ottuse leggi restrittive contro settori che andrebbero invece liberalizzati e regolamentati (con criterio), come prostituzione e stupefacenti.
No no, sia Reagan e Bush hanno ridotto le tasse, cosa che ogni buon repubblicano fa. La Laffer curve e' una giustificazione economica al fatto che riducendo le tasse (in situazioni di alta tassazione) tu comunque aumenti le entrate fiscali e quindi e' buona cosa farlo. Il risultato e' stato il contrario. La mia era una critica alla Laffer curve.
Capitanvideo ha scritto:
Si tassa troppo perché lo Stato spende troppo.
Ogni nuovo Stato, anche partendo con le migliori intenzioni (Stato minimo) col tempo tende ad ingrandirsi, fagocitare, inglobare, assumere, controllare e quindi tassare per sostenersi.
Praticamente ogni Stato al mondo è indebitato, e tende a tassare i settori produttivi, cioè quelli che creano ricchezza, per sopravvivere, creando burocrazia.
Tu dici cose sensate, ma ti chiedo questo: perche' lo stato tende ad ingrandirsi? Perche' lo stato interviene in economia? Non puo' solo essere perche' gli piace spendere a minchia.
Perche' lo stato si sostituisce (perche' questo fa) al settore privato?
Il settore privato italiano avrebbe potuto ottenere il livello di reddito per capita che abbiamo oggi senza interventi statali?
Le risposte non sono affatto banali.