Se i pacchi sono stati spediti da venditori, Amazon non c'entra mica nulla. E' una questione di logistica.
No i pacchi sono partiti da 2 stabilimenti amazon distinti (c'è anche la località) ma poi mi dicono che sono stati affidati a Poste Italiane (da quel che ho capito non SDA ma proprio il furgoncino del postino, quello con il logo delle Poste che in passato mi ha già consegnato roba ordinata su amazon).
Il venditore dovrebbe essere affidabile, ho già comprato in passato da lui.
Penso anch'io che Natale sia l'Apocalisse, sono stato un coglione a comprare a dicembre, ben mi sta. Prossima volta si ordina da gennaio a ottobre, novembre si interrompe
non so niente, non mi importa niente, non mi occupo di niente, non credo niente e non voglio niente
ho fatto due ordini distinti (in due giorni consecutivi, 6 e 7 dicembre) con amazon settimana scorsa, ad oggi non è ancora arrivato nulla, ho mandato 100 mail non mi hanno mai risposto, ho provato con la chat interna del sito e mi rimpallano/rimbalzano/scaricano sul corriere (Poste Italiane) col quale non riesco a parlare al call-center. All'ufficio postale non sanno nulla, mi hanno detto che forse è colpa del periodo natalizio che intasa tutto. Praticamente ho perso 235 euro (mai rimborsate) e l'assistenza è un muro di gomma. Nei mesi scorsi avevo fatto piccoli ordini da 10-20 euro ed erano sempre arrivati, si vede che sotto Natale va tutto in tilt e bisogna evitare di usare amazon nei mesi invernali. Che inkulata.
a me pare strano, comunque non farti prendere dal panico, per me comunque non hai perso niente, ti rimborseranno, guarda che ti poteva andare peggio, del tipo ordinavi una cosa di 3 mila euro e ti arrivava a casa due macina pepe e due bicchieri.
Se i pacchi sono stati spediti da venditori, Amazon non c'entra mica nulla. E' una questione di logistica.
No i pacchi sono partiti da 2 stabilimenti amazon distinti (c'è anche la località) ma poi mi dicono che sono stati affidati a Poste Italiane (da quel che ho capito non SDA ma proprio il furgoncino del postino, quello con il logo delle Poste che in passato mi ha già consegnato roba ordinata su amazon).
Il venditore dovrebbe essere affidabile, ho già comprato in passato da lui.
Penso anch'io che Natale sia l'Apocalisse, sono stato un coglione a comprare a dicembre, ben mi sta. Prossima volta si ordina da gennaio a ottobre, novembre si interrompe
guarda il tracking del pacco quello della spedizione, vedi dove sta con il codice sul sito delle poste, dove lo hanno parcheggiato/fermato, non può essere mica scomparso, e comunque se se lo son fottuto o è scomparso ti rimborseranno, vai tranquillo. Non farti il sangue amaro per queste cose.
Io non ho mai comprato su Amazon. Per principio.
Ad un certo punto della mia vita, trovando difficoltà a pubblicare il mio secondo romanzo per i soliti canali, mi è stato consigliato di farlo su Amazon.
Non ho mai neanche avuto la curiosità di capire come funzionava.
Poi, nei giorni scorsi, ho avuto occasione di leggere un post di un fumettista che apprezzo particolarmente, Massimiliano Frezzato, e devo dire che da allora ci sto ragionando su, perchè la sua disamina la trovo particolarmente efficace. Lungo, ma vale la pena di leggerlo.
Questa è la risposta che ho appena dato a un'amica che mi chiedeva perchè ho deciso di stampare parte dei miei libri su Amazon.
Spero di non offendere nessuno e resto aperto alla discussione o ai consigli.
"...Sono contento che qualcuno abbia sollevato la questione sull'ammissibilità della distribuzione su Amazon.
Anche io avrei fatto le stesse osservazioni per tutte le ragioni facilmente comprensibili che ognuno di noi conosce bene, ma dall'interno del sistema la visione è diversa.
Stiamo parlando della coda di un sistema di divulgazione della cultura nel mondo occidentale, e per capire la coda bisogna partire dalla testa, dalle origini del processo creativo: dall'autore.
L'autore non è solo una figura eterea, ha i suoi pregi e difetti, e tra questi il fatto di possedere un corpo fisico, dover mangiare e tutto il resto, quindi per qualsiasi autore è necessario avere un canale di divulgazione per essere riconosciuto come tale e poter continuare a pagare l'affitto.
Fino a ieri questo canale partiva dalle case editrici, passava attraverso i distributori e arrivava in libreria o in edicola. Un autore prendeva circa l'8% del prezzo del volume, il 50/60% veniva diviso tra distributore e libraio e il restante andava all'editore.
Oggi gli editori si sono moltiplicati, ma a parte i grandi, che producono poco preferendo acquistare i diritti dall'estero, i piccoli navigano in pessime acque, e comunque tutti, vendono direttamente su Amazon gran parte dei loro prodotti.
I distributori se la passano male, come le librerie che spesso, obbligate dalle circostanze, sono le prime a ordinare i libri su Amazon, perché arrivano prima.
Le fiere sono diventate un obbligo per editori ed autori grandi e piccini, non tanto per compensare queste perdite, ma per presenziare a un Ballo delle Vanità dalla memoria corta, che altrimenti li dimenticherebbe presto.
La presenza sui social è diventata un obbligo per le stesse ragioni, per tenere vivo l'interesse sempre più viziato di un pubblico drogato dalla quantità e dalla qualità delle proposte, editoriali e non (eventi, live-paintings hashtag e corsi online... etc), che devono sempre e comunque portare a una vendita, meglio se online (così si convince anche l'Homo Singularis a comprarsi la stampa senza alzarsi dalla poltrona).
Tutto questo ammesso che quello che tu proponi come autore interessi un editore.
Ma se non interessasse a nessuno?!
Perchè sei troppo giovane, o troppo vecchio, o fuori moda o difficile da capire o antipatico?
Che altra possibilità avrebbe, un autore, più o meno noto, di far conoscere il proprio lavoro, se non l'auto-produzione?
E quali sono i principali rischi dell'auto-produzione?
Pochi risultati a fronte di tanti investimenti necessari.
Non solo di denaro, ma di tempo, di spazio e di disponibilità a difendere la propria scelta.
Per capirci meglio, nella migliore delle ipotesi, un autore dovrebbe:
-Lavorare 1 anno alla realizzazione dell'opera
-Investire o farsi prestare 3/4.000 € per stampare il libro.
-Procurarsi una stanza in cui tenere lo stock dei libri a tempo indeterminato.
-Partecipare a fiere ed eventi, social e via dicendo, per reclamizzare il libro.
-Imballare e spedire ogni libro, stampa o spilletta, magari con dedica.
Così facendo si prenderebbe carico di tutte le funzioni della catena distributiva, ma non farebbe più l'autore.
I principali vantaggi della pubblicazione on demand sono:
-Non c'è bisogno di denaro iniziale, perchè non serve stampare 1.000 libri che non saprai dove mettere, né se li venderai tutti.
-Non serve prendere l'auto e andare ogni volta in posta a spedire qualcosa.
-Le percentuali spettanti all'autore sono tre volte superiori rispetto a qualsiasi altro editore.
Sembra una pubblicità ma non lo è, sto parlando sul serio.
Sto parlando di commercio equo e solidale della cultura.
Attraverso l'unica via che resta a un autore per farsi conoscere e fare conoscere la sua opera e il suo pensiero: l'utilizzo consapevole di un gigante della distribuzione che in ogni caso verrebbe chiamato in causa da un mondo dell'editoria, che ha tanta paura di parlarne ma che in realtà ci convive ormai da decenni.
Quindi per spiegare le ragioni della mia scelta, Amazon è una realtà innegabile, enorme, e con la quale ci dovremo e ci stiamo confrontando tutti, come mio padre a suo tempo fece con la Fiat, pur essendo obbligato a lavorarci dentro.
Come Windows, Netflix o Facebook...
Che per assurdo, stiamo usando proprio qui e adesso, per confrontarci su questi temi contro l'influenza delle multinazionali.
Tanto per dire quanto ormai sia tutto così paradossale, a guardare la scacchiera da lontano. "
Questo sacrosanto discorso puo' essere esteso a qualunque altro settore merceologico che amazon sta cannibalizzando.
Perche' ogni settore ha le sue cricche e sanguisughe, e la tecnologia non fa altro che spazzare tutte le inefficienze ed avvantaggiare sia i produttori che i consumatori.
Il problema e' che amazon e' sempre piu' sola in questo quadretto altrimenti idilliaco.
Prima per dominare doveva conquistare il consumatore e assottigliare i propri margini il piu' possibile.
Ora ce n'e' sempre meno bisogno e si inizia a notare.
Luttazzi sembra una di quelle cose che scappa quando sollevi una pietra. (Renato Schifani)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
Scrivi fistola anale (dboon)
Trez (Trez)
Perche' ogni settore ha le sue cricche e sanguisughe, e la tecnologia non fa altro che spazzare tutte le inefficienze ed avvantaggiare sia i produttori che i consumatori.
Il problema e' che amazon e' sempre piu' sola in questo quadretto altrimenti idilliaco.
Prima per dominare doveva conquistare il consumatore e assottigliare i propri margini il piu' possibile.
Ora ce n'e' sempre meno bisogno e si inizia a notare.
non fa una grinza, mi vien da ridere quando sento o leggo, io non compro da amazon per principio (quale?), oramai amazon è un mostro imbattibile, destinato a fagocitare il commercio e tutto quello che ci gira intorno, fa parte della vita, quando devo acquistare qualcosa, la prima cosa che faccio è guardare sul sito...poi prendo decisioni
Alla mattina adoro l’odore dei telai manuali che diventano inutili dopo quelli industriali… odora di vittoria.
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
Amazon ha accettato la richiesta di Pechino di rimuovere dal suo sito cinese qualsiasi cosa al di sotto di una recensione a cinque stelle del libro di Xi Jinping "The Governance of China"
Drogato_di_porno ha scritto:
Penso anch'io che Natale sia l'Apocalisse, sono stato un coglione a comprare a dicembre, ben mi sta. Prossima volta si ordina da gennaio a ottobre, novembre si interrompe
eh, ma fanno una pubblicità MARTELLANTE (BLACK FRIDAY ecc.): per forza ti viene voglia di comprare ca22ate
Per esempio, anche io avrei voglia di rileggere questo libro che avevo letto da giovane , ma adesso sono SENZA PATENTE , non posso andare a comprare una prepagata e quindi devo solo TENERE DURO
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
anche altre aziende stanno passando alle nuove tecnologie, nei ristoranti abbiamo i primi robot al posto dei dipendenti, la pandemia ha accellerato il processo, meno scazzi, sia dal punto di vista fiscale che burocratico, sul piano sanitario meno rotture di coglioni tra mascherine, distanziamento e ipocondrie del cazzo. Robot a prendere ordinazioni nei ristoranti, nella produzione e lentamente si allarga la filielaa,
presto il detto, vengono a fare i lavori che gli italiani non vogliono fare, sarà il passato , sovrappopolazione che avanza, con gente che non servirà a niente in un mondo del futuro super automatizzato, un bel futuro, mica cazzi
Se i pacchi sono stati spediti da venditori, Amazon non c'entra mica nulla. E' una questione di logistica.
No i pacchi sono partiti da 2 stabilimenti amazon distinti (c'è anche la località) ma poi mi dicono che sono stati affidati a Poste Italiane (da quel che ho capito non SDA ma proprio il furgoncino del postino, quello con il logo delle Poste che in passato mi ha già consegnato roba ordinata su amazon).
Il venditore dovrebbe essere affidabile, ho già comprato in passato da lui.
Penso anch'io che Natale sia l'Apocalisse, sono stato un coglione a comprare a dicembre, ben mi sta. Prossima volta si ordina da gennaio a ottobre, novembre si interrompe
Ma hai provato a farti chiamare dal servizio clienti? Non esiste che non ti rimborsino, sono famosi per aver il servizio clienti migliore al mondo. Pensa che ho avuto rimborsi per cose non funzionanti anche dopo un anno!
il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!
Ma hai provato a farti chiamare dal servizio clienti? Non esiste che non ti rimborsino, sono famosi per aver il servizio clienti migliore al mondo. Pensa che ho avuto rimborsi per cose non funzionanti anche dopo un anno!
I pacchi risultano regolarmente consegnati da amazon al corriere di Poste Italiane, c'è anche data e ora, poi le tracce svaniscono. il problema è che non riesco a contattare il call center delle Poste a Roma (a cui mi hanno indirizzato dall'ufficio postale del mio paese dove dicono di non sapere un caxxo). Un giorno sono rimasto 34 minuti in attesa al call-center col telefono (che intanto tenevo sotto carica se no flippava la batteria), alla fine mi hanno fatto cadere la linea...altri tentativi buttavano male quindi ho deciso di lasciar perdere (ho sempre avuto poca fortuna con il call-center delle Poste, dal quale mi tengo il più possibile alla larga, già solo il menù da selezionare è assurdo, un vero muro di gomma).
non so niente, non mi importa niente, non mi occupo di niente, non credo niente e non voglio niente