[O.T.] Cercare se stessi su google

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Ortheus
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#61 Messaggio da Ortheus »

colpo ha scritto:ma non c'era già  un topic simile? :roll:


mmmmmmm se non ricordo male riguardava il fatto di digitare su google il nosto Nick e vedere cosa venisse fuori.


E' comunque simile......
Non votate per me. Io sono fuori dal Cerchio Magico.

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colpo
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#62 Messaggio da colpo »

Ortheus ha scritto:
colpo ha scritto:ma non c'era già  un topic simile? :roll:


mmmmmmm se non ricordo male riguardava il fatto di digitare su google il nosto Nick e vedere cosa venisse fuori.


E' comunque simile......
è questo

viewtopic.php?t=20459&postdays=0&postor ... 3da94f4f32
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nik978
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#63 Messaggio da nik978 »

lo faccio da qualche anno...
anche per perosne che conosco..

per i parenti..ecc
credo da almeno 4 o 5 anni...

recentemente ho avuto un problemino...poi vi racconto
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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Rafael23
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#64 Messaggio da Rafael23 »

grazie a Dio sono unico nel mondo.. 8) 8) 8)
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danny
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#65 Messaggio da danny »

nik978 ha scritto:lo faccio da qualche anno...
anche per perosne che conosco..

per i parenti..ecc
credo da almeno 4 o 5 anni...

recentemente ho avuto un problemino...poi vi racconto
dicci il problemino che hai avuto.

io lo faccio spesso, digito soprattutto i nomi delle ex...

una mia ex ha lo stesso nome di una vittima di un caso di cronaca, siccome credo che il delitto sia irrisolto ho paura che prima o poi qualcuno venga a casa mia all'alba a chiedere spiegazioni... :-D
Sono un forumista-immagine.

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nik978
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#66 Messaggio da nik978 »

danny ha scritto:
nik978 ha scritto:lo faccio da qualche anno...
anche per perosne che conosco..

per i parenti..ecc
credo da almeno 4 o 5 anni...

recentemente ho avuto un problemino...poi vi racconto
dicci il problemino che hai avuto.

io lo faccio spesso, digito soprattutto i nomi delle ex...

una mia ex ha lo stesso nome di una vittima di un caso di cronaca, siccome credo che il delitto sia irrisolto ho paura che prima o poi qualcuno venga a casa mia all'alba a chiedere spiegazioni... :-D
lungi da me accusare nessuno..ci mancherebbe
puó essere un semplice caso di omonimia classica (anzi.sicuro lo sarà ..anche se a genova siamo pochini e non ho parenti)

ma su un sito di fotografi professionisti c'è un mio omonimo ( a genova) che si offre per servizi di foto anche di nudo.......
visti recneti casi a strisice e altro di situazioni "la limite" in certi ambienti, ci manca solo che esce il mio nome, anche solo x caso....

giaà  sono troppo sovraesposto su superzeta e non solo....sono un bersaglio facile se qualcuno è solo un po invidioso o vuole farmi 1 scherzetto.
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#67 Messaggio da sonny »

a me è uscito:

- direttore finanziario di una mega società 
- capo di una massoneria
- attore in film tipo (napoli spara, milano cal.9)
- giullare
- artista e pittore
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nik978
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#68 Messaggio da nik978 »

cmq io a parte un fotografo, sono un partigiano.
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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#69 Messaggio da SacreScuole »

Esce solo qualche voto dell'università 
Per me la violenza è un soggetto del tutto estetico. Dire che non ti piace la violenza al cinema è come dire che al cinema non ti piacciono le scene di ballo.

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nik978
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#70 Messaggio da nik978 »

SacreScuole ha scritto:Esce solo qualche voto dell'università 
a me no! :evil: :evil:
uffa...
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Olivia Saint
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#71 Messaggio da Olivia Saint »

TECNOLOGIA & SCIENZA

Centinaia di risposte in poche ore alla nostra richiesta di raccontare i vostri sosia virtuali.

C'è chi su internet ha scoperto di essere morto e chi invece ha incontrato il suo doppio.

Nuovi amici, guai e profezie. Storie straordinarie di Googlonimi.

di ALESSIO BALBI


ROMA - C'è chi, cercandosi su internet, ha scoperto di essere morto, e ha potuto vedere anche la propria tomba. Qualcun altro, invece, ha avuto indizi preziosi sul proprio futuro, avveratisi ad anni di distanza. C'è chi ha trovato un omonimo che fa lo stesso mestiere dall'altra parte del mondo, e chi ha scoperto che, in fin dei conti, avrebbe preferito la vita del proprio sosia virtuale. Alcuni hanno gemelli illustri, che li inorgogliscono, altri se ne vergognano.

Partigiani e criminali nazisti, briganti dell'Ottocento e piduisti, rispettati studiosi e registi porno. Sono centinaia le storie di Googlonimi arrivate a Repubblica. it in poche ore. Avevamo chiesto: vi è mai capitato di cercare il vostro nome su internet e trovare un doppio virtuale? Vi ha creato imbarazzo o magari siete diventati amici? Ecco alcuni dei vostri racconti.

Giulia vive a Londra, ma una sua Googlonima è stata arrestata per rapina a mano armata nella Valle dello Jato: "Adescava anziani e li rapinava", racconta. "Niente di così audace nella mia vita". Articoli di giornale e atti processuali sembrano essere, in effetti, tra i principali generatori di sosia virtuali. E se un nome finisce nelle pagine di cronaca, o nei fascicoli di giustizia, raramente c'è da esserne contenti.

Innumerevoli i casi di omonimi condannati per furti o omicidi. Ma molto spesso, a combinare guai basta la scarsa accortezza del proprio gemello su internet: "Un mio doppio soffriva di infiammazione gastrointestinale e amava comunicarlo su tutti i siti di medicina fai da te, con richieste di supporto medico correlate di nome e cognome", scrive una lettrice, che comprensibilmente non ci dice il suo nome. "Un altro, ma a questo punto potrebbe essere lo stesso, chiedeva in giro dove trovare delle anfetamine. Nonostante le mie googlegemelle, sono stata sempre assunta... Forse per pietà ".

Anche le più comuni omonimie possono rivelarsi molto fastidiose: "Cercando su Google Giuseppe Russo escono due milioni e duecentomila pagine", scrive un nostro lettore. "Ho rinunciato a conoscerli, sono troppi e spesso non sono stinchi di santo: alcuni sono stati arrestati o hanno fallito. Ogni richiesta di carta di credito o prestito è un incubo". Passa per le banche anche il racconto di Carlo Rossi: "Un direttore di banca cui ho chiesto un prestito mi disse se era possibile dare in garanzia alcuni immobili che secondo lui possedevo. Il vero proprietario, mio omonimo, è nato lo stesso giorno dello stesso anno nella mia stessa città ".

Ma le Googlonimie possono essere anche fonte di ispirazione e di buoni auspici. Matteo, ad esempio, dovendo scegliere il nome da dare alla figlia ha sondato prima internet. "Uno dei nomi candidati, unito al mio cognome, formava il nome latino di una rara specie di viola. Non ho avuto dubbi". Per Antonio, il motore di ricerca si è rivelato più potente di Nostradamus: "Circa tre anni fa ho cercato il mio nome", racconta. "Tra i personaggi trovati, uno annunciava il suo matrimonio in Brasile. Mi è accaduta la stessa cosa in seguito: ho conosciuto una ragazza brasiliana di cui mi sono innamorato. Ci siamo sposati all'inizio dell'anno e viviamo felici e contenti".

Le storie più affascinanti sono comunque quelle di chi, alla fine, ha fatto conoscenza con il proprio doppio virtuale: "L'ho scoperta pochi mesi fa, su MySpace", racconta Rossella. "Ho creato subito un account per riuscire a contattarla. Ci siamo scritte. Ha la metà  dei miei anni, i capelli rossi come me, una creatività  tormentata come la mia... Che bello".

Ancora più suggestiva la storia di Nadia: "Dopo la morte di mio padre, un giorno ho fatto una ricerca con il suo nome, e ho trovato uno scrittore. Su un sito parlavano di un suo libro di poesie. L'ho comprato". Dalle note biografiche parte un'indagine, che si conclude con una lettera spedita a casa del Googlonimo paterno. "Con grande sospresa mi ha contattata, ci siamo conosciuti e siamo diventati molto amici. Mi ha fatto una certa impressione, perchè lontanamente somiglia anche a mio papà ".

Buffa la storia di Massimo Moratti, manager che lavora nella cooperazione internazionale. "Ogni tanto qualcuno prende il mio curriculum da Google, si sbaglia e mette una laurea in più al presidente dell'Inter",

(3 ottobre 2007)
http://www.repubblica.it/2007/05/sezion ... onimi.html

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Fengari
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#72 Messaggio da Fengari »

non avevo mai pensato di cercar il mio nome su internet....compaio in un elenco dell'università ....ho solo una ononima che fa la fisioterapista.

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superflowerpunkdiscopop
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#73 Messaggio da superflowerpunkdiscopop »

Diffondono tutti gli accorgimenti per non essere rintracciati
L'obiettivo è la privacy totale in rete. Ma è difficile da ottenere
Usa, aumentano gli 'ungoogleable'
la resistenza ai motori di ricerca


Non c'è scampo, una volta che Google ti ha catturato sei in trappola. E non solo perchè ha cambiato il modo di cercare informazioni, diventando quasi indispensabile, ma perchè dentro Google (o Yahoo, Altavista, o quel che preferite), volenti o nolenti, ci si sta tutti. C'è chi ne fa una questione di status e ogni mattina digita nome e cognome nel motore di ricerca per vedere quanto e come appare in rete, e c'è chi invece fa di tutto per essere "incliccabile", "ungoogleable", come si dice ormai negli States.

E' una questione di privacy, in fin dei conti. Così come si sceglie di non apparire nell'elenco del telefono, si dovrebbe poter chiedere di non apparire nei motori di ricerca. Ma la rete è la rete, libera il più possibile. Allora bisogna provvedere da soli e in America diventare "ungoogleable" è ormai un modo di essere, con tutte le implicazioni dell'osservanza di una fede.

La rivista Wired ha intervistato alcuni "ungoogleables", che hanno parlato solo a patto che il loro nome vero non fosse scritto, naturalmente. Il perchè è chiaro: un nome che appare in un articolo pubblicato su internet viene subito catturato dai motori di ricerca. Peró il signor Pinco Pallino non ha usato solo questa accortezza: non interviene nei forum con il suo nome reale, non rivela informazioni a ditte e aziende, non è membro di associazioni che pubblicano i resoconti delle loro riunioni o gli elenchi degli aderenti su internet. Per lui non comparire su internet è una questione di privacy e di prudenza. Una scelta fatta quando un ladro informatico ha tentato di usare i dati della sua carta di credito. E lui vuole continuare a giocare sui siti di videopoker senza scocciature.

C'è peró chi ha bisogno di essere "ungoogleable". Il signor Tizio non vuole essere trovato dai motori di ricerca perchè è un attivista in gruppi che praticano la disobbedienza civile. E' stato arrestato parecchie volte e non essere facilmente rintracciabile è uno dei modi per tenere le autorità  al largo e non essere sotto costante osservazione. Tizio è quasi perfetto come "ungoogleable": non ha un conto corrente in banca, nè telefono, non possiede carte di credito e le utenze di casa sono intestate al suo coinquilino. E' anche contento di essere costretto a tenere contatti diretti con i suoi amici o gli attivisti del suo gruppo.

Ma il suo non è il delitto perfetto: "Il signor Tizio vota - osserva Pam Dixon, direttore di un forum di discussione sui problemi della privacy - e registrarsi per il voto è una delle cose che inseriscono il nome in molti database e lo rendono visibile a Google".

Non sembra proprio esserci scampo. C'è chi ha adottato tutte le precauzioni e poi ha scoperto che sono stati altri a inserire il suo nome in un elenco, oppure ha messo anche solo una parte del suo nome vero in una chat, o in un indirizzo e-mail, ed è stato catturato lo stesso dalla rete. Sì, perchè se aumentano gli "ungoogleable", aumentano anche i cacciatori di nomi. Non è fantascienza, tra poco gli investigatori privati specializzati in indagini matrimoniali affineranno le loro tecniche per trovare i fedifraghi sulle chat erotiche, anche se hanno usato il nick più improbabile. E Google e i suoi simili saranno loro di grande aiuto.
Siam del popolo gli arditi contadini ed operai non c'è sbirro non c'è fascio che ci possa piegar mai.

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#74 Messaggio da MartinaGirl »

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"Ma che cazzo a me non piace mangiare la merda e non capisco che cazzo ci provano quelli che lo fanno e per questo sono un bacchettone...?!?! Voi si che avete un bel concetto dell'apertura mentale e della "liberta' sessuale". Complimenti!" - Duck65 :DDD

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#75 Messaggio da Barabino »

Olivia Saint ha scritto:TECNOLOGIA & SCIENZA

Centinaia di risposte in poche ore alla nostra richiesta di raccontare i vostri sosia virtuali.

C'è chi su internet ha scoperto di essere morto e chi invece ha incontrato il suo doppio.

...

Per Antonio, il motore di ricerca si è rivelato più potente di Nostradamus: "Circa tre anni fa ho cercato il mio nome", racconta. "Tra i personaggi trovati, uno annunciava il suo matrimonio in Brasile. Mi è accaduta la stessa cosa in seguito: ho conosciuto una ragazza brasiliana di cui mi sono innamorato. Ci siamo sposati all'inizio dell'anno e viviamo felici e contenti".
da Borges: La biblioteca di Babele

Quando si proclamó che la Biblioteca comprendeva tutti i libri, la prima impressione fu di straordinaria felicità . Tutti gli uomini si sentirono padroni di un tesoro intatto e segreto. Non v'era problema personale o mondiale la cui eloquente soluzione non esistesse: in un qualche esagono. L'universo era giustificato, l'universo attingeva bruscamente le dimensioni illimitate della speranza. A quel tempo si parló molto delle Vendicazioni: libri di apologia e di profezia che giu­stificavano per sempre gli atti di ciascun uomo dell'universo e serbavano arcani prodigiosi per il sue futuro. Migliaia di ambiziosi abbandonarono il dolce esagono natale e si lanciarono su per le scale, spinti dal vano proposito di trovare la propria Vendicazione. Questi pellegrini s'accapigliavano negli stretti corridoi, profferivano oscure minacce, si strangolavano per le scale divine, scagliavano I libri ingannevoli nei pozzi senza fondo, vi morivano essi Stessi, precipitativi dagli uomini di regioni remote. Molti impazzirono... Le Vendicazioni esistono (io ne ho viste due, che si riferiscono a persone da venire, e forse non immaginarie), ma quei ricercatori dimenticavano che la possibilità  che un uomo trovi la sua, o qualche perfida variante della sua, è sostanzialmente zero.

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