SoTTO di nove ha scritto: ↑20/09/2021, 20:19
Leggerli così è inutile.
Devi estrapolare le percentuali a seconda del dato di partenza. (numero dei vaccinati e numero dei non vaccinati).
Negli over 80 abbiamo lo stesso numero di morti ma i vaccinati in Italia sono 4.000.000 i non vaccinati poco meno di 300.000.
Pur essendo la fascia di età dove il vaccino funziona meno la differenza è abissale.
Dal numero
di diagnosi covid ho l'impressione che gli asintomatici non rilevati (soprattutto tra i vaccinati) sia elevatissima.
Altrimenti non si spiegano le quasi 2000 diagnosi tra i non vaccinati (su solo 300.000 in Italia) e i soli 5.000 su ben 4 milioni di vaccinati.
Perchè?
Può darsi, ma dalla tabella non direi risulti nulla di anomalo a tal riguardo.
La
percentuale di contagiati over80, sul totale delle rispettive popolazioni, in quell'arco temporale, sarebbe:
-
0.66% per i non-vaccinati
-
0.12% per i vaccinati
Per i 60-79 viene 0.48% vs. 0.10%, e
ad occhio anche tra gli altri due gruppi anagrafici la proporzione di contagiati è
sempre di circa 5 a 1.
Un dato anomalo potrebbe al massimo essere l'
incidenza dei decessi tra i 12-39 contagiati, ovvero:
-
0.016% per i non vaccinati
-
0.017% per i vaccinati
Insomma, una volta preso hanno avuto la stessa probabilità di morire.
Cosa che sarebbe clamorosa, soprattutto di fronte a quanto venga detto che il vaccino funzioni meglio nel prevenire decessi gravi ecc. che il contagio.
Però parlando di 9 vs 2 persone, numeri troppo piccoli, è plausibile che singoli casi particolari (vaccinati giovani con patologie) possano distorcere tutto.
Anche perché invece i rapporti dell'incidenza delle T.I. una volta contagiati tornano abbastanza (0,13% vs 0,034%), e quindi.