Mi sembra che sia tra i primi 10 birrifici del mondo dal 2015 e stabilmente il N.1 in Olanda.

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Recentemente ho bevuto la Hugs & kisses di De Molen, Stile Session IPA, 3,5° estremamente beverina e rinfrescante, dalle note erbacee e agrumate, che d'estate ne puoi bere 22 senza stancarti.JulianXXX ha scritto: ↑27/07/2021, 13:33Per chi non lo conoscesse, consiglio caldamente di provare (quando reperibili in Italia, perché difficilissimo) un prodotto qualsiasi del birrificio Olandese De Molen.
Mi sembra che sia tra i primi 10 birrifici del mondo dal 2015 e stabilmente il N.1 in Olanda.
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Non impazzisco per il birrificio, anche se questa non è male. Personalmente la trovo un po' troppo watery e la parte aromatica tropical sovrasta un pò tutto, anche se poi i luppoli la bilanciano bene nel finale. Buona, ma non buonissima. Per me, naturalmente.
Io sono impazzito per la Hazy Jane.Ronzinante ha scritto: ↑27/07/2021, 13:57Non impazzisco per il birrificio, anche se questa non è male. Personalmente la trovo un po' troppo watery e la parte aromatica tropical sovrasta un pò tutto, anche se poi i luppoli la bilanciano bene nel finale. Buona, ma non buonissima. Per me, naturalmente.
Bel compitino facile mi hai dato ...Salieri D'Amato ha scritto: ↑28/07/2021, 17:27Ronzi, vista la tua vasta esperienza e conoscenza delle birre, premettendo che non sono esperto ne particolare amante di birre speciali, ti chiederei di indirizzarmi verso alcune birre da pasteggio/pizza.
Normalmente mi piacciono le chiare non troppo gassate, amare o alcoliche. Infatti l'ottimale per me sono le birre "chiare" alla spina. Di queste mi piacevano anche crude o non filtrate, ma quando ne ho assaggiate alcune in bottiglia le ho trovate decisamente meno buone, distanti anni luce da quelle alla spina. Tra quelle industriali di largo consumo, ultimamente mi piace la Heineken. Ma se mi proponi varianti, anche di livello superiore, sarò lieto di assaggiarle.
Non voglio che tu mi trovi il mio perfetto elisir ambrato, qualche semplice consiglio basta e avanza. Se ti va ovviamente.Ronzinante ha scritto: ↑28/07/2021, 18:25Bel compitino facile mi hai dato ...Salieri D'Amato ha scritto: ↑28/07/2021, 17:27Ronzi, vista la tua vasta esperienza e conoscenza delle birre, premettendo che non sono esperto ne particolare amante di birre speciali, ti chiederei di indirizzarmi verso alcune birre da pasteggio/pizza.
Normalmente mi piacciono le chiare non troppo gassate, amare o alcoliche. Infatti l'ottimale per me sono le birre "chiare" alla spina. Di queste mi piacevano anche crude o non filtrate, ma quando ne ho assaggiate alcune in bottiglia le ho trovate decisamente meno buone, distanti anni luce da quelle alla spina. Tra quelle industriali di largo consumo, ultimamente mi piace la Heineken. Ma se mi proponi varianti, anche di livello superiore, sarò lieto di assaggiarle.
Tu sei umbro, o mi sbaglio con qualcun' altro ?
questo è un ottimo consiglio, la sto bevendo ora e mi sono già pentito di averne comprato solo due bottiglie.Enrico Pallazzo ha scritto: ↑23/07/2021, 12:14A me invece non dispiace la Kozel peroniana, soprattutto quella scura. Beverina, aromatica e poco alcolica, la mia ideale per le torride estati
Gentile ed esaustivo, grazie mille! Proverò a cercare qualcuna delle consigliate, poi ti farò sapere.Ronzinante ha scritto: ↑29/07/2021, 10:51Allora, tra le birre in bottiglia e le birre alla spina anch’io preferisco sempre le seconde.
Le quali però pongono diversi problemi, anche intuitivi, sia per chi le propone sia per chi le beve,
che fanno si che spesso le birre che si bevono siano in bottiglia, a maggior ragione se artigianali.
Venendo a cosa consigliarti, beh ho già parlato della mia passione per Fabbrica della Birra Perugia
(ecco perchè la mia domanda): conosco i ragazzi, le propongo nel mio locale, le bevo sempre volentieri.
Non sono il miglior birrificio italiano, ma hanno uno standard qualitativo altissimo e una gamma di tutto rispetto,
con dimensioni e capacità produttiva che consentono loro di essere un birrificio di riferimento, tutto ciò che dovrebbe essere a mio avviso
un birrificio artigianale, dal cui concetto sono molto lontani tanti che si cimentano in questa impresa.
La mia preferita è la loro Apa, Calibro 7, poi mi piacciono anche le 3 Ipa che fanno, soprattutto la session ipa, Perujah.
In base ai tuoi gusti ti consiglio la Golden Ale, semplice, ma da berne litri senza stancarsi. Hanno anche un sito, dove trovi i dettagli.
Se allarghiamo il raggio d’azione, restando su artigianali che in Italia siano distribuite, e che puoi eventualmente trovare anche alla spina,
ti faccio qualche nome: la francese Ninkasi (la Blond), la tedesca Kuehn (la Pils e la Festland), la britannica Firebrand (la Pale Ale), l’irlandese Black of Kinsale
(tutte piacevoli), le olandesi De Molen delle quali si parlava sopra.
Discorso a parte lo faccio per tutta la produzione Flying Dog, grande birrificio americano, che, pur essendo diventato di dimensioni rilevanti, con una distribuzione
Importante e capillare, è riuscita comunque a mantenere buona parte delle caratteristiche da craft beer. Birre avanti anni luce, bel packaging e sapori accattivanti.
Alcune non proprio semplici da bere, facili da trovare (credo anche alla Metro, pur se non tutte).
Altro discorso a parte, le birre belghe di De Dochter Van de Korenaar, visionario olandese trapiantato, che fa cose interessantissime, un flying Dog prima maniera diciamo,
per il quale io stravedo. Produce una gamma di birre ampissima, di stili disparati, più difficile da trovare in Italia, ma distribuito, vanno sentite tutte. Non per tutti.
Termino con qualcosa di più commerciale, che collocherei tra le industriali e le artigianali: Dupont, Grimbergen, Millevertus, Urthel, Moinette, De Glazen Toren (Belgio),
Andechs, Weihenstephaner (Germania), Fuller’s, St. Peter’s (Gran Bretagna), O’Hara’s (Irlanda).
Veloce spolverata, me ne sono dimenticate sicuramente, ma da qua, se vuoi, puoi cominciare a divertirti.