[O.T.] Devo entrare in analisi?

[Antonchik]

sonny se avessi 950€ e fossi tranquillo economicamente inizieresti a farti altri problemi

[Tigerman]

Ottimi riusltati tiger!!!!!

Grazie!!

[sonny]

sonny se avessi 950€ e fossi tranquillo economicamente inizieresti a farti altri problemi

se guadagni 950 e vivi con i tuoi, a costo 0, guadagni 950 ma il tuo potere di acquisto virtuale è il doppio e puoi fare tante cose

io adesso sono in uk ecc, quindi è un discorso non ipotezzabile, ma se mi trovassi in una situazione del genere con quel potere d'acquisto potrei avviare tanti progetti e idee interessanti, che adesso non posso fare purtroppo

anche se pensate di guadagnare poco, fate presente che c'è chi sta molto peggio, e nella maggiorparte dei casi non guadagnate poco tecnicamente, ma i costi dela vita che vi circonda sono alti, ma su quei costi si sono margini per poterli diminuire se uno si guarda bene intorno ed elimina le spese inutili

[Prof.Fontecedro]

Allora...ho 25 anni, lavoro da 6, avrei sempre voluto andarmene ma mai come ora...
Prima d'ora c'era sempre stato qualche motivo o speranza che mi aveva trattenuto qui, anche ora ci sarebbe qualche speranza ma non la voglio più ascoltare.
Da quando sono single ho pochi amici (maschi)...la mia vita è come sotto una campana di vetro , la vedo dura che cambi qualcosa, sono un tipo che si preoccupa di tante cose che i miei coetanei non si pongono (loro vivono beatamente nel loro nulla, peró vivono bene e li invidio).
Non mi piace il paese dove vivo (maledetta provincia), non riuscirei mai a legare con queste fighette milionarie...
So che se continua cosi impazziró...so che è anche colpa mia (ci mancherebbe), so che forse sto scrivendo cazzate, so che forse potrei fare una cazzata...la mia più grande paura è andarmene e trovarmi ancora più solo...anche se peró ho capito che la mia vita non puó andare avanti cosi...(questo è certo), mi sento inadeguato, depresso, ANNOIATO, scazzato, svaccato....non voglio trovarmi tra 5 anni cosi...magari ancora qui a casa dei miei.
forse avrei bisogno solo di persone con cui stare bene...
ho una totale sensazione di fallimento... dovuta anche ai 950 euro mensili che mi legano qui....e che non mi basterebbero mai in caso me ne andassi

p.s. minchia come sto

950 € sono un miraggio di questo periodo, se li guadagnassi io sarei molto felice francamente

ora sonoa 1200

[Tigerman]

Oh beh... non pensavo fosse passato tanto tempo. Mi ricordo ancora che entrai nello studio di uno psicoterapeuta perché ero infelice, e mi sentivo infelice perché non avevo una ragazza accanto. L'amore stava diventando un'ossessione... considerarlo come una panacea mi stava logorando. Ovviamente non era solo quello, dietro c'erano e ci sono episodi personali molto gravi e pregiudizievoli per la sanità di una qualsiasi giovane mente.

La ragazza ancora non ce l'ho.. (non pensate che non ne abbia mai avute, è che più di qualche trombata non è mai durata) e la solitudine un po' intristisce... ma non mi fa schifo star da solo, non mi fa più paura star con me. Pian piano mi rendo conto che non è onesto, nei propri confronti, vivere in funzione di un'altra persona, perché non è giusto far dipendere i propri equilibri da chicchessia.

E le emozioni, tutte le emozioni... non sono né giuste né sbagliate, esistono e hanno il loro motivo per esistere. L'importante... è non farsi travolgere da esse, poiché diventerebbero dannose.

Sono ancora in terapia (non so per quanto... non ho lavoro e sto finendo i soldi), però mi ha aiutato.

[El Diablo]

Quanto può resistere la mente umana allo stress prima di evaporare in una sana e distruttiva follia?

[CanellaBruneri]

Quanto può resistere la mente umana allo stress prima di evaporare in una sana e distruttiva follia?

e' una bellissima domanda, davvero.

L'unica risposta, che comprendo essere largamente insufficiente, è a tutt'oggi: dipende.

L'unica cosa che mi sento di dire è questo, e cioè che quando una persona sente disagio deve, per così dire, urlarlo, e rendere pubblico il dolore, affinchè tutti sisentano coinvolti e responsabilizzati

[Milk]

Spesso basta autoconvincersi...

Tanta forza di volontà...

Il terapeuta ti aiuta a far saltare fuori cosa ti dà problemi...

Puoi farcela anche da solo...

[Husker_Du]

L'unica cosa che mi sento di dire è questo, e cioè che quando una persona sente disagio deve, per così dire, urlarlo, e rendere pubblico il dolore, affinchè tutti sisentano coinvolti e responsabilizzati

La socializzazione del proprio disagio?

Questo approccio panteistico non mi convince.

[CanellaBruneri]

Spesso basta autoconvincersi...

Tanta forza di volontà...

Il terapeuta ti aiuta a far saltare fuori cosa ti dà problemi...

Puoi farcela anche da solo...

Perdonami, non sarei così tranchant. E' spesso la solitudine, che è la base stessa del concetto di "alienazione", ad incistare, cronicizzare, il dolore

[CanellaBruneri]

L'unica cosa che mi sento di dire è questo, e cioè che quando una persona sente disagio deve, per così dire, urlarlo, e rendere pubblico il dolore, affinchè tutti sisentano coinvolti e responsabilizzati

La socializzazione del proprio disagio?

Questo approccio panteistico non mi convince.

Non è panteismo.
Banalizzando ed estremizzando il concetto: quando si sentono forti dolori all'addome, a qualcuno lo si dice, no?

Perchè questo non sarebbe altrettanto valido quando la sofferenza è del pensiero e/o delle emozioni?

[Milk]

Spesso basta autoconvincersi...

Tanta forza di volontà...

Il terapeuta ti aiuta a far saltare fuori cosa ti dà problemi...

Puoi farcela anche da solo...

Perdonami, non sarei così tranchant. E' spesso la solitudine, che è la base stessa del concetto di "alienazione", ad incistare, cronicizzare, il dolore

Non intendo dire che deve isolarsi... Quello è sbagliato...

Intendo dire che spesso ce la si fa con le proprie forze...

E l'aiuto dall'esterno è spesso la scintilla... E' quella bottarella che ci concinve di questo...

[CanellaBruneri]

Spesso basta autoconvincersi...

Tanta forza di volontà...

Il terapeuta ti aiuta a far saltare fuori cosa ti dà problemi...

Puoi farcela anche da solo...

Perdonami, non sarei così tranchant. E' spesso la solitudine, che è la base stessa del concetto di "alienazione", ad incistare, cronicizzare, il dolore

Non intendo dire che deve isolarsi... Quello è sbagliato...

Intendo dire che spesso ce la si fa con le proprie forze...

E l'aiuto dall'esterno è spesso la scintilla... E' quella bottarella che ci concinve di questo...

avevo capito male, pardon

[Milk]

Di nulla ...

[Husker_Du]

L'unica cosa che mi sento di dire è questo, e cioè che quando una persona sente disagio deve, per così dire, urlarlo, e rendere pubblico il dolore, affinchè tutti sisentano coinvolti e responsabilizzati

La socializzazione del proprio disagio?

Questo approccio panteistico non mi convince.

Non è panteismo.
Banalizzando ed estremizzando il concetto: quando si sentono forti dolori all'addome, a qualcuno lo si dice, no?

Perchè questo non sarebbe altrettanto valido quando la sofferenza è del pensiero e/o delle emozioni?

Sei troppo medico...

E' ovvio che per molti aspetti della nostra esistenza abbiamo il bisogno di affidarci agli altri.

Tuttavia, nel caso di un disagio sociale o di pensiero personale, il fatto di rendere partecipi altri di questa cosa per coinvolgerli e responsabilizzarli e' una cosa che mi convince poco.

Forse sono un individualista convinto e non mi convince il fatto che si debba dare troppa rilevanza all'esistenza di altre persone per giustificare la propria.