(O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?
per tornare IT: avrebbe una laurea reso la Meloni adatta a ricoprire il ruolo che ricopre? sicuramente no ma la avrebbe difesa da alcune delle trappole in cui cercano di farla cadere ogni due per tre (cosa normale in quel ruolo)
- Johnny Wadd
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?
Veramente Hitler ha sempre considerato un maestro Mussolini, dopo il fallito colpo di stato della birreria di Monaco (se non sbaglio era il 1923 e gli costò la prigione) segui la stessa strada di Mussolini per arrivare al potere in modo "democratico" (metto le virgolette che non si sa mai). Quindi uso della violenza contro gli avversari politici in tutte le campagne elettorali fatte dai nazisti fino al 1932, con le camicie brune che erano l'equivalente delle camicie nere fasciste, il potere conquistato anche grazie alla collaborazione dei conservatori e del centro cattolico (come in Italia). Quindi si, Mussolini e Hitler si possono assimilare.Salieri D'Amato ha scritto: ↑03/11/2023, 12:03Onestamente no, non ci arrivo.Johnny Wadd ha scritto: ↑03/11/2023, 11:38Altro fenomeno, ho scritto formalmente, le violenze dei fascisti c'erano dal 1918, dal dopoguerra quindi si viveva già da anni in un clima da guerra civile, formalmente in un regime ancora democratico fino al 1925. Ci arrivi?Salieri D'Amato ha scritto: ↑03/11/2023, 11:35Formalmente che vuol dire? Se hai ottenuto la formalizzazione con la violenza, le minacce e le intimidazioni di democratico vedo poco.Johnny Wadd ha scritto: ↑03/11/2023, 10:49Ragazzi studiate voi.![]()
Fino al 1924 ci furono elezioni in Italia con la presenza di tanti partiti, anche di quello comunista. Ci furono anche le violenze dei fascisti durante la campagna elettorale (denunciate dal socialista Matteotti che infatti venne ammazzato) ma formalmente si era ancora in democrazia, solo dal 1925 (tre anni dopo l'arrivo di Mussolini al governo) furono messi fuorilegge i partiti e si instauro un regime totalitario.
Tra l'altro quasi tutte le moderne dittature sono formalmente democraticamente elette. Magari c'è una sola lista, ma viene democraticamente votata.
Se in un forum, tra noi, si parla di un processo democratico, s'intende un paese dove i cittadini hanno liberamente eletto il loro governo, che ha ottenuto il consenso popolare, "libero" consenso; i tecnicismi per mettere le foglie di fico lasciamoli ai politici da cabaret televisivi.![]()
Si parlava di Hitler che era arrivato in maniera democratica al potere e Mussolini no, tu invece assimilavi anche Mussolini a Hitler. Per te il "formalmente" è sostanziale, per me no, non c'erano le condizioni per esercitare un libero arbitrio, quindi democrazia.
Però anche io la chiuderei quì, che vi siete scaldati abbastanza e non vorrei si esondasse. Tanto ognuno rimane con le proprie convinzioni.
Mai scritto che sia il tedesco (anzi austriaco) che l'italiano arrivarono al potere in un sistema democratico tipo quello dei nostri giorni, il clima del dopoguerra sia in Italia che in Germania era da guerra civile, il sistema democratico dei due paesi (in Germania la Repubblica di Weimar fu sentita come imposta dai vincitori dal popolo tedesco) era ben lontano dagli standard moderni dei giorni nostri. Spero di aver spiegato in maniera definitiva il senso dei miei interventi. Ricordavo questo perchè anche ai nostri tempi un Mussolini o un Hitler potrebbero ripetere la stessa cosa, meno male che almeno oggi esiste nella maggioranza della gente uno spirito democratico che nel periodo 1918-1933 era molto piu' debole. E con questo chiudo la discussione.
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?
Apriamone però subito un altra!
Che oggi la gente abbia maggior spirito democratico ne dubito fortemente. Nei social forse, ma nella realtà è molto più incline a uniformarsi allo status quo, a non combattere per sostenere le proprie idee, a non andare per strada a manifestare, a lamentarsi ma non fare niente per opporsi a qualcosa. Ci incanaliamo attraversa i social seguendo pensieri altrui, formando una massa indistinta, mutevole però continuamente, senza posizioni fissi sulla base di ideali nostri.

Che oggi la gente abbia maggior spirito democratico ne dubito fortemente. Nei social forse, ma nella realtà è molto più incline a uniformarsi allo status quo, a non combattere per sostenere le proprie idee, a non andare per strada a manifestare, a lamentarsi ma non fare niente per opporsi a qualcosa. Ci incanaliamo attraversa i social seguendo pensieri altrui, formando una massa indistinta, mutevole però continuamente, senza posizioni fissi sulla base di ideali nostri.
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?
Concordo totalmente.Salieri D'Amato ha scritto: ↑03/11/2023, 12:23Apriamone però subito un altra!![]()
Che oggi la gente abbia maggior spirito democratico ne dubito fortemente. Nei social forse, ma nella realtà è molto più incline a uniformarsi allo status quo, a non combattere per sostenere le proprie idee, a non andare per strada a manifestare, a lamentarsi ma non fare niente per opporsi a qualcosa. Ci incanaliamo attraversa i social seguendo pensieri altrui, formando una massa indistinta, mutevole però continuamente, senza posizioni fissi sulla base di ideali nostri.
E mi dispiace enormemente... ma anche i luoghi tradiziolmente pensati per il dibattito (le accademie, per esempio... le università ma anche altri posti non così istituzionalizzati, come le associazioni culturali, ridotte a culti della personalità o dell'ideologia conveniente), sono quasi del tutto invasi da dinamiche similari.
Amicus Plato,
sed magis amica veritas.
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?
Guarda che in Italia e in Germania lo spirito democratico inteso come ai nostri tempi era quasi inesistente nella gran parte della popolazione che infatti non scese mica in piazza per fermare i dittatori, anzi dopo ci furono oceaniche adunate. Consenso si magari coercitivo ma in tanti erano davvero entusiasti nel partecipare alle manifestazioni esteriori dei due regimi totalitari, annebbiati dalla propaganda martellante dei due regimi.Salieri D'Amato ha scritto: ↑03/11/2023, 12:23Apriamone però subito un altra!![]()
Che oggi la gente abbia maggior spirito democratico ne dubito fortemente. Nei social forse, ma nella realtà è molto più incline a uniformarsi allo status quo, a non combattere per sostenere le proprie idee, a non andare per strada a manifestare, a lamentarsi ma non fare niente per opporsi a qualcosa. Ci incanaliamo attraversa i social seguendo pensieri altrui, formando una massa indistinta, mutevole però continuamente, senza posizioni fissi sulla base di ideali nostri.
La Meloni trasferita con i suoi attuali discorsi nel 1936 sarebbe considerata una estremista democratica dai fascisti e dai nazisti, davvero altri tempi e forse sarebbe messa al confino (Italia) o impiccata (Germania). I tedeschi erano piu' sbrigativi.
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?
Lo spirito democratico, come tutte le cose, va e viene, le nostre azioni sono sempre guidate (parlo in generale, per la massa) dalla convenienza, dal contesto in cui si vive.
La stragrande maggioranza della popolazione al tempo aveva il problema di cosa mettere in pentola, era il problema più pressante, decisamente lo spirito democratico veniva in secondo piano, coltivato soprattutto dal ceto borghese, maggiormente scolarizzato e dagli intellettuali. Poche migliaia di individui presero il potere con l'uso della forza minacciando una guerra civile, mentre la maggior parte della persone alzava la testa e si chiedeva cosa avrebbe portato questo, restrizioni o vantaggi?
Se il fascismo avesse propugnato sacrifici e semischiavitu per le classi meno abbienti e i lavoratori terrieri, la massa si sarebbe ribellata, seguendo in quel caso la corrente democratica.
Visto che invece propugnava un futuro luminoso, ordine, servizi sociali, sviluppo ed espropio del latifondismo, alla fine, tutto sommato, poteva essere accettabile, l'ideale della democrazia poteva anche essere bella ma non riempiva la pancia e faceva rischiare qualche manganellata, non valeva la pena porlo come prioritario. Alla fine se riuscivi ad avere il pane in tavola e i famosi treni in orario, perchè lamentarsi troppo.
La stragrande maggioranza della popolazione al tempo aveva il problema di cosa mettere in pentola, era il problema più pressante, decisamente lo spirito democratico veniva in secondo piano, coltivato soprattutto dal ceto borghese, maggiormente scolarizzato e dagli intellettuali. Poche migliaia di individui presero il potere con l'uso della forza minacciando una guerra civile, mentre la maggior parte della persone alzava la testa e si chiedeva cosa avrebbe portato questo, restrizioni o vantaggi?
Se il fascismo avesse propugnato sacrifici e semischiavitu per le classi meno abbienti e i lavoratori terrieri, la massa si sarebbe ribellata, seguendo in quel caso la corrente democratica.
Visto che invece propugnava un futuro luminoso, ordine, servizi sociali, sviluppo ed espropio del latifondismo, alla fine, tutto sommato, poteva essere accettabile, l'ideale della democrazia poteva anche essere bella ma non riempiva la pancia e faceva rischiare qualche manganellata, non valeva la pena porlo come prioritario. Alla fine se riuscivi ad avere il pane in tavola e i famosi treni in orario, perchè lamentarsi troppo.
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?
Onesta', umilta' e capacita' di fare le cose, sono i requisiti necessari per ricoprire ruoli istituzionali, in quando una carica istituzionale concentra in una persona una determinata quantita' di potere. E' il potere il mezzo per trasformare un sogno in realta' (o per trarne vantaggio personale). L'umilta' come riconoscimento dei propri limiti, fattore fondamentale in politica forse ancora prima dell'onesta'.estdipendente ha scritto: ↑03/11/2023, 12:10mi piace questo post[Scopri]Spoilergiorgiograndi ha scritto: ↑03/11/2023, 11:49la vita e' una grande zuppa, concentrarsi su un problema senza collocarlo in un'ampia ottica attentiva (uso attentiva per dare risalto alla tua negligenza percettiva), dovrebbe essere fondamentale. Una laurea evidentemente ti aiuta a mangiare anche una zuppa senza sale e con verdure andate a male. Evidentemente ti aiuta pure ad essere contento. Kudos.estdipendente ha scritto: ↑03/11/2023, 9:45noto che nel gulash ora e’ entrato il problema della sovrapopolazione. io avrei optato per la ricetta degli spaghetti cacio e pepe. sembra facile ma e’ difficilissimo. una laurea non ti aiuta a impedire il formarsi di quei fastidiosissimi micro grumi di pecorino rappresogiorgiograndi ha scritto: ↑03/11/2023, 9:31
1 - immigrati
con questo possiamo chiudere il discorso perche' evidentemente ti mancano le nozioni di base per affrontarlo
2 - praga2
non ho l'emoji adatta per rispondere, quello che dici e' forviante
3 - tutti i politici sono di per-se inadeguati, perche' il loro fine e' ideologico, cosa che e' molto piu' palese in che presuppone superiorita' culturale. Per raggiungerlo mentono e creato una narrativa falsa per supportare tale menzogna. Per esempio l'idea che il pianeta sia sovra-popolato e' una affermazione che non puo' essere dimostrata matematicamente (mentre puo' essere dimostrato matematicamente che non lo sia). Visto che per costruire un ponte si usa la matematica, si dovrebbe usare anche per giudicare se siamo troppi oppure no.
La risposta pertinente sarebbe stata "GG fammi vedere la matematica che dimostra che questo pianeta non e' sovrappopolato", ma e' evidente che ormai non e' piu' un problema oggettivo, ma percettivo. Un po' come chi si incazza perche' l'interlocutore non usa il pronome preferito.per un attimo mi hai ricordato Abatantuono quando sbrocca alla cena di Natale e dice “state allevando questi bambini come il prototipo di uno stronzo e scusate la parola prototipo mi e’ sfuggita”.
scherzi a parte non sono d’accordo. non me ne fotte una sega della sovrappopolazione, quella interessa a Salieri. si parlava se un politico debba essere laureato. secondo me si’. come minimo. tu dici di no perche’ una laurea non garantisce competenza. io ti avrei dato ragione su questo punto. Trump ha una laurea pesante ma e’ inconpetente. non solo: Margarita Symonian ha una laurea e un cv accademico lungo un km ma e’ incompetente e una testa di cazzo. una laurea non e’ un requisito sufficiente. manco per il cazzo. e’ pero’ un requisito necessario a ricoprire ruoli istituzionali - secondo me. per fare l’imprenditore invece non e’ assolutamente necessaria in moltissimi settori. ma sarebbe meglio che tutti gli imprenditori fossero laureati. in generale sarebbe meglio se si arrivasse a un punto in cui tutti sono laureati. operai compresi. magari laureati in lettere perche’ no.
invece tu sei partito per la tangente con la sovrappopolazione che c’entra come i cavoli a merenda. il problema di percezione dunque esiste ma e’ creato da te.
Chi e' capace di "fare", anche sbagliando, senza trarne vantaggio personale, e' il politico di cui la societa' a bisogno.
Se il politico viene definito di serie A o serie B in base alla sua educazione scolastica, senza prendere in considerazione sia la sua onesta' che la sua capacita' di trasformare un'idea in qualcosa di concreto, il processo politico/decisionale diventa' un circolo di persone che presuppongono superiorita' intellettuale, quindi il concetto di umilta' che sarebbe uno dei pilastri di un buon politico, va a farsi fottere.
Quindi, per capirci, nel momento che tu presupponi che un buon politico debba essere laureato altrimenti non puo' essere un buon politico o, ancora peggio, se non e' laureato non verra' ascoltato abbastanza dalla controparte laureata in quanto "buzzurro", escludi a priori la manifestazione stessa della democrazia.
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?
finalmente un post senza gulash a cui rispondo volentieri premettendo che c’e’ uno sbilanciamento perche’ tu hai reso pubbliche alcuni passi importanti della tua storia quindi e’ facile per me fare il commento che sto per fare.
tu commetti l’errore - comune a molti imprenditori di successo (e tu senz’altro lo sei) - di pensare che quella che e’ stata la chiave del tuo successo e le caratteristiche che l’hanno reso possibile valgano per tutti come regola universale. non e’ cosi’ e provo a spiegarti perche’.
1) il “saper fare”. tu sei partito dai film porno di serie D con Roby Bianchi e hai creato non so se un impero ma sicuramentr una realta’ importante del settore. Hai “fatto” tanto. non pago, ci hai raccontato che investi in costruzioni, valuti il traselferimento negli USA il tutto mentre sparavi figli a raffica con la ceca bona. Stai ancora “facendo” tanto. bene, continua
2)umilta’. siccome qualche piallata suo denti l’avrai presa ti ha insegnato che bisogna essere consci dei propri limiti. questo e’ giusto ovviamente
3) onesta’. sembri una brava persona. probabilmente hai sempre operato con onesta’ in un settore dove - penso, ma posso sbagliarmi - di onesta’ se ne trova poca.
Sono tutte cose giustissime, sganciate dal titolo di studio e che sono strumentale a essere un imprenditore di successo.
Tutto cio’ non vale per chi ricopre un ruolo istituzionale. Vediamo perche’.
1) chi riveste un ruolo istituzionale (in un Governo, istituzione pubblica ma anche grande azienda, banca) non “fa” un cazzo. credimi. ha un plotone di persone che “fanno” per lui/lei. il suo ruolo e’ scegliere queste persone (quando ha il lusso di poterlo fare, spesso non ce l’ha), farle coesistere, lavorare insieme, tirare fuori il talento di ognuno, gestire gli inevitabili conflitti, mediare, convicere, ascoltare. quindi non “fa” un cazzo ma lavora moltissimo. spesso ha davanti un cavallo pazzo alla Putin, un fanatico alla Hamas, un rincoglionito alla Biden, deve capirli, adattarsi, impuntarsi. Difficilissimo. Tu salteresti dopo 2 giorni (scherzo
).
2) Umilta’. non e’ rilevante in questi ruoli. spesso l’ego e’ sconfinato. non e’ incompatibile con il ruolo 1.
3) Onesta’. e’ tricky. se intesa come non perseguire vantaggi personali siamo d’accordo. ma se intendi dire quello che pensi a chiunque e in qualunque momento non farai mai il ruolo 1. devi mentire, dire mezze verita’, far finta di fare l’interesse comune ma fare in realta’ quello della tua tribu’, fare delle giravolte. dire A a te e B a un altro.
Soprattutto il fine ultimo NON e’ il rendere un sogno realta’. il politico non deve fare miracoli. deve fare piccoli passi nella direzione che ritiene giusta usando quanto descritto in 1.
In conclusione per poter fare bene 1 l’aver macinato decine di testi universitari e’ strumentale. si e’ sviluppata la pazienza necessaria. il vocabolario necessario. le reti di conoscenza necessaria. Ovviamente tutto cio’ non basta affatto.
Prendi il Berlusca. Era laureato? si’. era capace di “fare”? penso che anche i suoi detrattori piu’ agguerriti da Travaglio a Santoro glielo abbiano riconosciuto. Era umile? no. ma sapeva fingere di esserlo. Era onesto? domanda tricky ovviamente. Tagliamola corta dicendo che no, non lo era.
E’ stato un grande imprenditore e un pessimo politico. Fosse stato umile e onesto avrebbe cambiato la sua performance politica? certamente no.
e si possono fare 1000 altri esempi.
Un saluto
tu commetti l’errore - comune a molti imprenditori di successo (e tu senz’altro lo sei) - di pensare che quella che e’ stata la chiave del tuo successo e le caratteristiche che l’hanno reso possibile valgano per tutti come regola universale. non e’ cosi’ e provo a spiegarti perche’.
1) il “saper fare”. tu sei partito dai film porno di serie D con Roby Bianchi e hai creato non so se un impero ma sicuramentr una realta’ importante del settore. Hai “fatto” tanto. non pago, ci hai raccontato che investi in costruzioni, valuti il traselferimento negli USA il tutto mentre sparavi figli a raffica con la ceca bona. Stai ancora “facendo” tanto. bene, continua
2)umilta’. siccome qualche piallata suo denti l’avrai presa ti ha insegnato che bisogna essere consci dei propri limiti. questo e’ giusto ovviamente
3) onesta’. sembri una brava persona. probabilmente hai sempre operato con onesta’ in un settore dove - penso, ma posso sbagliarmi - di onesta’ se ne trova poca.
Sono tutte cose giustissime, sganciate dal titolo di studio e che sono strumentale a essere un imprenditore di successo.
Tutto cio’ non vale per chi ricopre un ruolo istituzionale. Vediamo perche’.
1) chi riveste un ruolo istituzionale (in un Governo, istituzione pubblica ma anche grande azienda, banca) non “fa” un cazzo. credimi. ha un plotone di persone che “fanno” per lui/lei. il suo ruolo e’ scegliere queste persone (quando ha il lusso di poterlo fare, spesso non ce l’ha), farle coesistere, lavorare insieme, tirare fuori il talento di ognuno, gestire gli inevitabili conflitti, mediare, convicere, ascoltare. quindi non “fa” un cazzo ma lavora moltissimo. spesso ha davanti un cavallo pazzo alla Putin, un fanatico alla Hamas, un rincoglionito alla Biden, deve capirli, adattarsi, impuntarsi. Difficilissimo. Tu salteresti dopo 2 giorni (scherzo
2) Umilta’. non e’ rilevante in questi ruoli. spesso l’ego e’ sconfinato. non e’ incompatibile con il ruolo 1.
3) Onesta’. e’ tricky. se intesa come non perseguire vantaggi personali siamo d’accordo. ma se intendi dire quello che pensi a chiunque e in qualunque momento non farai mai il ruolo 1. devi mentire, dire mezze verita’, far finta di fare l’interesse comune ma fare in realta’ quello della tua tribu’, fare delle giravolte. dire A a te e B a un altro.
Soprattutto il fine ultimo NON e’ il rendere un sogno realta’. il politico non deve fare miracoli. deve fare piccoli passi nella direzione che ritiene giusta usando quanto descritto in 1.
In conclusione per poter fare bene 1 l’aver macinato decine di testi universitari e’ strumentale. si e’ sviluppata la pazienza necessaria. il vocabolario necessario. le reti di conoscenza necessaria. Ovviamente tutto cio’ non basta affatto.
Prendi il Berlusca. Era laureato? si’. era capace di “fare”? penso che anche i suoi detrattori piu’ agguerriti da Travaglio a Santoro glielo abbiano riconosciuto. Era umile? no. ma sapeva fingere di esserlo. Era onesto? domanda tricky ovviamente. Tagliamola corta dicendo che no, non lo era.
E’ stato un grande imprenditore e un pessimo politico. Fosse stato umile e onesto avrebbe cambiato la sua performance politica? certamente no.
e si possono fare 1000 altri esempi.
Un saluto
Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?
Schlein. anche il rocco nazionale si ritira.
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?
Mai pensato a me stesso per scrivere il post precedenteestdipendente ha scritto: ↑03/11/2023, 17:15finalmente un post senza gulash a cui rispondo volentieri premettendo che c’e’ uno sbilanciamento perche’ tu hai reso pubbliche alcuni passi importanti della tua storia quindi e’ facile per me fare il commento che sto per fare.
tu commetti l’errore - comune a molti imprenditori di successo (e tu senz’altro lo sei) - di pensare che quella che e’ stata la chiave del tuo successo e le caratteristiche che l’hanno reso possibile valgano per tutti come regola universale. non e’ cosi’ e provo a spiegarti perche’.
1) il “saper fare”. tu sei partito dai film porno di serie D con Roby Bianchi e hai creato non so se un impero ma sicuramentr una realta’ importante del settore. Hai “fatto” tanto. non pago, ci hai raccontato che investi in costruzioni, valuti il traselferimento negli USA il tutto mentre sparavi figli a raffica con la ceca bona. Stai ancora “facendo” tanto. bene, continua
2)umilta’. siccome qualche piallata suo denti l’avrai presa ti ha insegnato che bisogna essere consci dei propri limiti. questo e’ giusto ovviamente
3) onesta’. sembri una brava persona. probabilmente hai sempre operato con onesta’ in un settore dove - penso, ma posso sbagliarmi - di onesta’ se ne trova poca.
Sono tutte cose giustissime, sganciate dal titolo di studio e che sono strumentale a essere un imprenditore di successo.
Tutto cio’ non vale per chi ricopre un ruolo istituzionale. Vediamo perche’.
1) chi riveste un ruolo istituzionale (in un Governo, istituzione pubblica ma anche grande azienda, banca) non “fa” un cazzo. credimi. ha un plotone di persone che “fanno” per lui/lei. il suo ruolo e’ scegliere queste persone (quando ha il lusso di poterlo fare, spesso non ce l’ha), farle coesistere, lavorare insieme, tirare fuori il talento di ognuno, gestire gli inevitabili conflitti, mediare, convicere, ascoltare. quindi non “fa” un cazzo ma lavora moltissimo. spesso ha davanti un cavallo pazzo alla Putin, un fanatico alla Hamas, un rincoglionito alla Biden, deve capirli, adattarsi, impuntarsi. Difficilissimo. Tu salteresti dopo 2 giorni (scherzo).
2) Umilta’. non e’ rilevante in questi ruoli. spesso l’ego e’ sconfinato. non e’ incompatibile con il ruolo 1.
3) Onesta’. e’ tricky. se intesa come non perseguire vantaggi personali siamo d’accordo. ma se intendi dire quello che pensi a chiunque e in qualunque momento non farai mai il ruolo 1. devi mentire, dire mezze verita’, far finta di fare l’interesse comune ma fare in realta’ quello della tua tribu’, fare delle giravolte. dire A a te e B a un altro.
Soprattutto il fine ultimo NON e’ il rendere un sogno realta’. il politico non deve fare miracoli. deve fare piccoli passi nella direzione che ritiene giusta usando quanto descritto in 1.
In conclusione per poter fare bene 1 l’aver macinato decine di testi universitari e’ strumentale. si e’ sviluppata la pazienza necessaria. il vocabolario necessario. le reti di conoscenza necessaria. Ovviamente tutto cio’ non basta affatto.
Prendi il Berlusca. Era laureato? si’. era capace di “fare”? penso che anche i suoi detrattori piu’ agguerriti da Travaglio a Santoro glielo abbiano riconosciuto. Era umile? no. ma sapeva fingere di esserlo. Era onesto? domanda tricky ovviamente. Tagliamola corta dicendo che no, non lo era.
E’ stato un grande imprenditore e un pessimo politico. Fosse stato umile e onesto avrebbe cambiato la sua performance politica? certamente no.
e si possono fare 1000 altri esempi.
Un saluto
Più che altro ho parafrasato abbastanza dettagliatamente il pensiero di Russel, che forse ne capiva più di me (e anche di te)
La chiave del mio successo è stata andare in Russia, diventare indipendente, imparare cose che a scuola non insegnano (e non in merito al porno) e mettere due cazzi al culo a chiunque
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?
È abbastanza ironico il fatto che i politici della Prima Repubblica, nel bene e nel male molto più competenti degli attuali, erano quasi tutti laureati in un'epoca in cui questi erano pochissimi, mentre oggi che ci sono molti più laureati abbiamo un presidente del consiglio e un ministro/vicepresidente solo diplomati, propugnatori storici tra l'altro di una narrazione in cui durante le difficoltà occorre diffidare dei "professoroni". Del resto, se pure quelli bravi purtroppo ogni tanto sbagliano non si capisce perché non avere fiducia in chi non ha neanche studiato.estdipendente ha scritto: ↑03/11/2023, 12:10[Scopri]Spoilerscherzi a parte non sono d’accordo. non me ne fotte una sega della sovrappopolazione, quella interessa a Salieri. si parlava se un politico debba essere laureato. secondo me si’. come minimo. tu dici di no perche’ una laurea non garantisce competenza. io ti avrei dato ragione su questo punto. Trump ha una laurea pesante ma e’ inconpetente. non solo: Margarita Symonian ha una laurea e un cv accademico lungo un km ma e’ incompetente e una testa di cazzo. una laurea non e’ un requisito sufficiente. manco per il cazzo. e’ pero’ un requisito necessario a ricoprire ruoli istituzionali - secondo me. per fare l’imprenditore invece non e’ assolutamente necessaria in moltissimi settori. ma sarebbe meglio che tutti gli imprenditori fossero laureati. in generale sarebbe meglio se si arrivasse a un punto in cui tutti sono laureati. operai compresi. magari laureati in lettere perche’ no.
invece tu sei partito per la tangente con la sovrappopolazione che c’entra come i cavoli a merenda. il problema di percezione dunque esiste ma e’ creato da te.
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?
x GG: se e’ cosi’ hai proprio avuto culo. non e’ un gioco di parole (io non credo molto al culo pero’)
non conosco bene Russell onestamente ma mi colpisce che ti ispiri all’ intellettuale che sostenne la necessita’ di un attacco nucleare preventivo all’Unione Sovietica
x Floppy: l’italia e’ un caso un po’ particolare pero’. Presidenti, Premier, Ministri importanti di solito la loro universita’ se la sono fatta. (anche perche’ non e’ che sia cosi’ difficile).
non conosco bene Russell onestamente ma mi colpisce che ti ispiri all’ intellettuale che sostenne la necessita’ di un attacco nucleare preventivo all’Unione Sovietica
x Floppy: l’italia e’ un caso un po’ particolare pero’. Presidenti, Premier, Ministri importanti di solito la loro universita’ se la sono fatta. (anche perche’ non e’ che sia cosi’ difficile).
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?
Per me gli uomini di governo dovrebbero essere laureati.
Ma laureati nella loro disciplina, non laureati in una cosa qualsiasi tanto per dire “ sono laureato’. A questo punto e’ meglio un non laureato, autodidatta ma portato a fare quello che fa.
Dovrebbero essere laureati in scienze politiche, ma fatta seriamente, non come e’ in Italia che e’ appunto una laurea giusto per dire “ sono laureato” dove l’amministrazione e le relazioni internazionali sono poco approfondite perché tarate su un paese che ha smesso di fare politica con la P maiuscola per inseguire le emergenze. I peggiori sono i laureati in economia che hanno un evidentissima deformazione professionale e sovrappongono l’economia alla politica. Ovviamente servono ma dovrebbero andare solo nei ministeri economici
Lasciando quelli politici a chi ha quella visione di insieme che dovrebbe essere propria della politica.
Ma laureati nella loro disciplina, non laureati in una cosa qualsiasi tanto per dire “ sono laureato’. A questo punto e’ meglio un non laureato, autodidatta ma portato a fare quello che fa.
Dovrebbero essere laureati in scienze politiche, ma fatta seriamente, non come e’ in Italia che e’ appunto una laurea giusto per dire “ sono laureato” dove l’amministrazione e le relazioni internazionali sono poco approfondite perché tarate su un paese che ha smesso di fare politica con la P maiuscola per inseguire le emergenze. I peggiori sono i laureati in economia che hanno un evidentissima deformazione professionale e sovrappongono l’economia alla politica. Ovviamente servono ma dovrebbero andare solo nei ministeri economici
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- GeishaBalls
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?
Bah, preferisco un laureato in fisica ma capisco che un master di due anni ad una “scuola superiore di amministrazione” sarebbe una buona prassi. Valida in Francia da noi noOSCAR VENEZIA ha scritto: ↑04/11/2023, 1:45Per me gli uomini di governo dovrebbero essere laureati.
Ma laureati nella loro disciplina, non laureati in una cosa qualsiasi tanto per dire “ sono laureato’. A questo punto e’ meglio un non laureato, autodidatta ma portato a fare quello che fa.
Dovrebbero essere laureati in scienze politiche, ma fatta seriamente, non come e’ in Italia che e’ appunto una laurea giusto per dire “ sono laureato” dove l’amministrazione e le relazioni internazionali sono poco approfondite perché tarate su un paese che ha smesso di fare politica con la P maiuscola per inseguire le emergenze. I peggiori sono i laureati in economia che hanno un evidentissima deformazione professionale e sovrappongono l’economia alla politica. Ovviamente servono ma dovrebbero andare solo nei ministeri economici
Lasciando quelli politici a chi ha quella visione di insieme che dovrebbe essere propria della politica.
L’italiano si rifà ai Santi ed alla madonna, non prega direttamente Dio che è troppo lontano. E anche per il politico scelgono più volentieri figure caserecce, più vicine a lui, non troppo preparati. E anche quando i politici hanno qualifiche se le nascondono un po’, non le possono esibire
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Re: (O.T) Governo Meloni: governo, governicchio..o governo del cacchio?
Secondo me in Italia si da troppa importanza al Presidente del Consiglio, che piu' che altro è una specie di moderatore tra le varie anime del governo che presiede, governi in Italia sempre di coalizione. La Meloni ad esempio non è che decida tutto in completa autonomia su economia, politica interna o estera, ha il potere magari di mettere il veto su certe proposte fatte dai suoi ministri e cerca di dare un indirizzo generale al governo ma non fa certo tutto lei.