[O.T.] I cazzi dei forumisti

[Greata]

Dal mio punto di vista, una persona sicura è intelligente perché riesce a spronare se stesso, a differenza di un insicuro che non riesce nelle cose non perché non le sappia fare ma per paura di fallire.
Ovviamente, non parlo di intelligenza in termini di risposta agli stimoli esterni..

[Il Fede]

Mi è capitata sotto mano questa citazione di Bukowski
"Il problema è che la persone intelligenti sono piene di dubbi mentre le persone stupide sono piene di sicurezza"

Io penso che le persone che Bukowski definisce stupide in realtà sono intelligenti, perché la loro sicurezza gli permette di poter fare molte cose che quelle con dubbi e insicurezze, proprio per questo tipo di carattere, non riescono a fare.


Detto questo, mi ha messo angoscia questa frase..

E' una frase piuttosto scontata, perché ti ha messo angoscia? E' normale farsi delle domande, ma non credo esista un metro per stabilire chi si fa più domande e chi meno. Bukowsky poi mica è questa grande cima. E' uno scrittore per ragazzini, sopravvalutato e citato spesso a sproposito. I racconti di Bukowsky li ho letti quasi tutti molto tempo fa, ma tutta questa genialità non ce l'ho vista

[Defender]

Greata secondo me associ il fatto di aver dubbi con l'essere una persona titubante.

[Greata]

Mi è capitata sotto mano questa citazione di Bukowski
"Il problema è che la persone intelligenti sono piene di dubbi mentre le persone stupide sono piene di sicurezza"

Io penso che le persone che Bukowski definisce stupide in realtà sono intelligenti, perché la loro sicurezza gli permette di poter fare molte cose che quelle con dubbi e insicurezze, proprio per questo tipo di carattere, non riescono a fare.


Detto questo, mi ha messo angoscia questa frase..

E' una frase piuttosto scontata, perché ti ha messo angoscia? E' normale farsi delle domande, ma non credo esista un metro per stabilire chi si fa più domande e chi meno. Bukowsky poi mica è questa grande cima. E' uno scrittore per ragazzini, sopravvalutato e citato spesso a sproposito. I racconti di Bukowsky li ho letti quasi tutti molto tempo fa, ma tutta questa genialità non ce l'ho vista

Non è l'autore che mi mette angoscia ma il tema della frase. Diciamo che, è un tema ricorrente nella mia (giovane?) vita..
comunque, penso ad altro, vediamo cosa c'è di nuovo su yt

[Greata]

Greata secondo me associ il fatto di aver dubbi con l'essere una persona titubante.

Non è questo. E' giusto avere dei dubbi, ci mancherebbe..ma la persona sicura supera i dubbi e va avanti, chi non li supera rimane bloccato nei suoi dubbi e si ferma.
Quindi puoi essere "intelligente" quanto vuoi, ma se ti fai fottere dai dubbi sei uno stupido.

[Defender]

La vedo più riferita a quelle certezze assolute non intaccabili da qualsiasi critica a cui si convincono certe persone.
Quelle questioni che non possono essere liquidate con una risposta definitiva ma che, per forze maggiori, vanno incontro a riflessioni e rielaborazioni via via che il tempo passa e ci cambia.

[Termopiliano]

Mi è capitata sotto mano questa citazione di Bukowski
"Il problema è che la persone intelligenti sono piene di dubbi mentre le persone stupide sono piene di sicurezza"

Io penso che le persone che Bukowski definisce stupide in realtà sono intelligenti, perché la loro sicurezza gli permette di poter fare molte cose che quelle con dubbi e insicurezze, proprio per questo tipo di carattere, non riescono a fare.


Detto questo, mi ha messo angoscia questa frase..

E' una frase piuttosto scontata, perché ti ha messo angoscia? E' normale farsi delle domande, ma non credo esista un metro per stabilire chi si fa più domande e chi meno. Bukowsky poi mica è questa grande cima. E' uno scrittore per ragazzini, sopravvalutato e citato spesso a sproposito. I racconti di Bukowsky li ho letti quasi tutti molto tempo fa, ma tutta questa genialità non ce l'ho vista

Oddio, Bukowski (con la i non con la y) può piacere o non piacere (a me piace) ma da qui a definirlo "scrittore per ragazzini" ce ne passa tanto di strada. Non penso sia la definizione giusta (e, con tutto il rispetto, se credi che sia quella giusta vuol dire che ricordi poco di ciò che, tempo fa, hai letto).
Un genio non è ma non ha nemmeno mai avuto la pretesa di esserlo nè di spacciarsi per tale, visto che i suoi testi esprimono un senso di inadeguatezza alla vita che lui stesso si auto-riconosce.
Personalmente trovo "Racconti di ordinaria follia" (che secondo me è l'opera più alta del buon vecchio "Hank") un capolavoro che merita di essere letto dalla prima all'ultima pagina.
E poi parlare di "scrittore sopravalutato" vista la vita che ha fatto, bè questo probabilmente mi sembra segno di poca conoscenza del personaggio.

[Gambo192]

Hey Greata, come va con quella cosa di cui mi dicesti?

[Gambo192]

ma l'acqua mica è alta un metro e mezzo da terra!
Si calcola sul livello del mare e il punto di riferimento della città, è la Punta della Dogana (davanti a Piazza San Marco, più o meno).
Per capirci, quando la marea è 140 cm, il punto più basso della città che è Piazza San Marco, ha un livello di acqua effettivo di 60 cm circa...E la città è allagata per il 59%.

ah ok questa cosa non la sapevo....
tutte balle per attirare i turisti quindi

[Termopiliano]

Mi è capitata sotto mano questa citazione di Bukowski
"Il problema è che la persone intelligenti sono piene di dubbi mentre le persone stupide sono piene di sicurezza"

Io penso che le persone che Bukowski definisce stupide in realtà sono intelligenti, perché la loro sicurezza gli permette di poter fare molte cose che quelle con dubbi e insicurezze, proprio per questo tipo di carattere, non riescono a fare.


Detto questo, mi ha messo angoscia questa frase..

Per quel che può contare, il senso della citazione me la sento di condividere in pieno. Da agnostico/relativista tendo a diffidare di coloro che sono pieni di sè e trasudano sicurezza da tutti i pori. I dubbi non ti fottono, vivere senza avere dubbi non penso sia possibile (che poi avere dei dubbi per come la intende Bukowski non vuol mica dire "non sapere nemmeno quanto si è lunghi").

Non per metterti angoscia, ma se mai ti capiterà per le mani ti consiglio di leggere "L'elogio del pressappoco" di Luciano De Crescenzo (ma in generale tutta l'opera di De Crescenzo, penso ai film "Così parlò Bellavista" e "32 Dicembre") che si muove nella linea tracciata dalla citazione bukowskiana, ribadendo come la certezza assoluta è sinonimo di scarsa intelligenza (del resto De Crescenzo è noto per il suo relativismo).
La certezza e la fede incrollabile sono tutti sintomi di qualche mancanza (e quindi di poca intelligenza).


Visto che hai parlato di youtube ho un consiglio da darti...

Luciano De Crescenzo...




Anche io preferisco le persone da punto interrogativo (?) a quelle da punto esclamativo (!).

[Il Fede]

Oddio, Bukowski (con la i non con la y) può piacere o non piacere (a me piace) ma da qui a definirlo "scrittore per ragazzini" ce ne passa tanto di strada. Non penso sia la definizione giusta (e, con tutto il rispetto, se credi che sia quella giusta vuol dire che ricordi poco di ciò che, tempo fa, hai letto).
Un genio non è ma non ha nemmeno mai avuto la pretesa di esserlo nè di spacciarsi per tale, visto che i suoi testi esprimono un senso di inadeguatezza alla vita che lui stesso si auto-riconosce.
Personalmente trovo "Racconti di ordinaria follia" (che secondo me è l'opera più alta del buon vecchio "Hank") un capolavoro che merita di essere letto dalla prima all'ultima pagina.
E poi parlare di "scrittore sopravalutato" vista la vita che ha fatto, bè questo probabilmente mi sembra segno di poca conoscenza del personaggio.

Mi ha sempre dato l'idea dello scrittore che i ragazzini "alternativi" citano per riempirsi la bocca. Storie di ordinaria follia (non racconti, uno pari ) l'avrò letto 10 o 15 anni fa. Ero incuriosito dal fatto che tutti parlavano (almeno all'epoca) di "Fica a stufo" come di una cosa divertentissima e geniale. A me sembrò una gran cazzata. Racconti scorrevoli e pure piacevoli, però mi dette l'impressione di "robetta". Non mi lasciò nulla. Poi boh, la vita che ha fatto non ha molto a che vedere con lo stile secondo me. Di ubriaconi deliranti è pieno, ce ne sono anche al bar sotto casa mia quando vado a comprare le sigarette. Basta ascoltarli, tu sentissi che poesie...

[Termopiliano]

Oddio, Bukowski (con la i non con la y) può piacere o non piacere (a me piace) ma da qui a definirlo "scrittore per ragazzini" ce ne passa tanto di strada. Non penso sia la definizione giusta (e, con tutto il rispetto, se credi che sia quella giusta vuol dire che ricordi poco di ciò che, tempo fa, hai letto).
Un genio non è ma non ha nemmeno mai avuto la pretesa di esserlo nè di spacciarsi per tale, visto che i suoi testi esprimono un senso di inadeguatezza alla vita che lui stesso si auto-riconosce.
Personalmente trovo "Racconti di ordinaria follia" (che secondo me è l'opera più alta del buon vecchio "Hank") un capolavoro che merita di essere letto dalla prima all'ultima pagina.
E poi parlare di "scrittore sopravalutato" vista la vita che ha fatto, bè questo probabilmente mi sembra segno di poca conoscenza del personaggio.

Mi ha sempre dato l'idea dello scrittore che i ragazzini "alternativi" citano per riempirsi la bocca. Storie di ordinaria follia (non racconti, uno pari ) l'avrò letto 10 o 15 anni fa. Ero incuriosito dal fatto che tutti parlavano (almeno all'epoca) di "Fica a stufo" come di una cosa divertentissima e geniale. A me sembrò una gran cazzata. Racconti scorrevoli e pure piacevoli, però mi dette l'impressione di "robetta". Non mi lasciò nulla. Poi boh, la vita che ha fatto non ha molto a che vedere con lo stile secondo me. Di ubriaconi deliranti è pieno, ce ne sono anche al bar sotto casa mia quando vado a comprare le sigarette. Basta ascoltarli, tu sentissi che poesie...

Hai ragione, "Storie di ordinaria follia" (piccolo ma imperdonabile lapsus).

Allora, che spesso le citazioni di Bukowski siano usate da "ragazzini alternativi" è vero (diciamo che per la "concretezza" di tali citazioni ben si prestano al nozionismo della nostra epoca). Ma è una distorsione della sua opera, non il senso della stessa. Citare su facebook Bukowski senza leggere le sue opere ammetto sia un controsenso e sono sicuro che Bukowski sarebbe rabbrividito nel sapere l'uso "retorico" che si è fatto della sua opera e delle sue citazioni. L'opera di Bukowski per ragazzini non ha proprio nulla.

A me "Storie di ordinaria follia" (e per quanto mi è piaciuto non ti saprei citare un racconto su tutti, tranne forse "Sei pollici") è piaciuto tantissimo (sarà perché l'ho letto in un periodo particolare della mia vita) e non nego di averlo trovato un vero e proprio capolavoro (e non per forza i capolavori devono essere frutti di menti geniali).

La bellezza di Bukowski è proprio la sua mediocrità unita alla sua "concretezza".
Essere uno scrittore e un narratore della mediocrità e della bassezza dell'essere umano non è cosa da poco. Io, perlomeno, la vedo così.

[Greata]

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[Termopiliano]

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Mi trovi complessivamente d'accordo...

[Miss Spring]

In attesa dell'ondata di piena.