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marcel d.
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#421 Messaggio da marcel d. »

Pimpipessa ha scritto:
bigtitslover ha scritto:
bigtitslover ha scritto:per restare in tema di boia

Mo Yan

Il supplizio del legno di sandalo

Einaudi.
Rimedio. Il boia della corte imperiale è chiamato ad un'ultima, grande rappresentazione: l'esecuzione di un ribelle, reo di sobillato il popolo contro i tedeschi invasori. Il capopolo ha una figlia, maritata con il figlio scemo del boia ed innamorata del magistrato del distretto. L'esecuzione dovrà  essere il più esemplare e spettacolare possibile, come ammonimento al popolo e per soddisfare i crucchi. Pena la morte dello stesso boia e lo sterminio della sua famiglia. Niente di meglio che infilare un palo di legno di sandalo nel culo del poveretto e continuare lentamente, molto lentamente, ad andar su.
oh signur.... :-?
Allora ti consiglio di non leggere "Il ponte sulla Drina" di Ivo Andric (Mondadori)
Un bellissimo affresco della storia della cittadin di Visegrad, dove sorge il ponte, della Bosnia e del rapporto tra cristiani e musulmani dal '500 alla I guerra mondiale.
Nel libro c'è un intero capitolo in cui Andric descrive, con minuzia di particolari, le raffinate tecniche dei turchi in materia di pali nel culo. :lol:
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Drogato_ di_porno
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#422 Messaggio da Drogato_ di_porno »

LO SCRITTORE àˆ SCOMPARSO DUE GIORNI FA NELLA CASA DI ASIAGO DA LUI STESSO COSTRUITA E DOVE VIVEVA DAL 1945
Addio a Mario Rigoni Stern il «Sergente» solitario e sensibile
Dina D'Isa
d.disa@iltempo.it



«Era uno scrittore grandissimo, aveva la grandezza che hanno i solitari»: così, alla notizia della morte di Mario Rigoni Stern, ha commentato Ferdinando Camon, che propose la candidatura al Nobel del celebre autore appena scomparso.
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I funerali sono stati celebrati ieri pomeriggio ad Asiago, nel vicentino, alla presenza di pochi familiari. Il grande letterato italiano, gravemente malato, è morto l'altro ieri sera nella città  in cui era nato e nella quale era tornato a vivere subito dopo la guerra ma, per sua stessa volontà , la famiglia ha mantenuto il più stretto riserbo sulla notizia.
Nato nel 1921 ad Asiago, Mario Rigoni Stern è noto al grande pubblico soprattutto come autore di "Il sergente nella neve" (premio Bancarellino 1963), libro autobiografico in cui raccontava le drammatiche vicende vissute durante la campagna di Russia, di cui fu fra i pochi sopravvissuti. Alpino della divisione Tridentina, medaglia d'argento al valor militare, fu fatto prigioniero dai tedeschi dopo l'8 settembre, e trasferito in Prussia orientale. Rientró a casa a piedi dopo due anni di lager, e da allora (1945) rimase sempre nella sua casa di Asiago, da lui stesso costruita. Con la moglie Anna, sposata nel 1946, ebbe tre figli e negli ultimi decenni - dopo aver lavorato fino al 1970 al catasto di Asiago - si dedicó interamente all'attività  di scrittore, ma anche ad un costante impegno civile. Era stato Elio Vittorini, nel 1953, a fargli pubblicare presso I Gettoni di Einaudi, il suo primo romanzo "Il sergente nella neve", che presto diventó un classico della letteratura italiana. Nel 1962 uscì "Il bosco degli urogalli", cui seguirono "Ritorno sul Don" (1973) "La Storia di Tonle"(1978, premio Campiello e Bagutta), "L'anno della vittoria"(1985) e "Le stagioni di Giacomo" (1995, premio Grinzane Cavour). Giornalista a La Stampa, dove scrisse anche brevi racconti, si dedicó pure agli studi storici, tra cui il recente volume "1915/18: La guerra sugli Altipiani". Una raccolta di firme presentata dal Gruppo Amici della Montagna del Parlamento, lo aveva candidato a senatore a vita.
Terzo di sette fratelli, e una sorella, trascorse l'infanzia tra i pastori e la gente di montagna dell'Altopiano di Asiago. Studió fino alla terza avviamento al lavoro, poi restó nella bottega di famiglia. La sua particolare sensibilità  lo contraddistinse anche durante la campagna di Russia. Senza nulla togliere al suo coraggio ed all'impegno militare nel quale era coinvolto, Rigoni Stern è ricordato per i suoi interventi in favore di alcuni civili in condizioni disagiate ed incapaci di sostentarsi, che sono sopravvissuti grazie a lui. Ne è un esempio Nikolaj Sanvelian, che da bambino è stato salvato da Mario e che divenne poi uno dei più apprezzati scrittori russi. Con "Il sergente nella neve" si colloca all'interno della corrente narrativa neorealista. Ha condiviso immagini, storie e ricordi con Primo Levi e Nuto Revelli. Sul finire degli anni sessanta scrive il soggetto e collabora alla sceneggiatura "I recuperanti", film girato da Ermanno Olmi sulle vicende delle genti di Asiago all'indomani della Grande guerra. Successivamente pubblica altri romanzi nella sua terra natale, ispirati a grande rispetto e amore per la natura, come "Uomini, boschi e api" (1980). Nel 1999 gira con Marco Paolini un film-dialogo diretto da Carlo Mazzacurati e Paolini stesso, "Ritratti: Mario Rigoni Stern". Nel film, Rigoni Stern racconta la sua esperienza di vita, la guerra, il lager e il difficile ritorno a casa, ma anche il rapporto con la montagna e la natura. A proposito del senso della vita diceva: «...il momento culminante della mia vita non è quando ho vinto premi letterari, o ho scritto libri, ma quando sono partito da qui sul Don con 70 alpini, e sono riuscito a sganciarmi dal mio caposaldo senza perdere un uomo, e riuscire a partire dalla prima linea organizzando lo sganciamento, quello è stato il capolavoro della mia vita....».
Per la sua sensibilità  verso il mondo della natura e della montagna, l'11 maggio 1998 l'Università  di Padova gli conferì la laurea honoris causa in Scienze Forestali ed Ambientali e nel 2007 l'Università  di Genova gli consegnó la laurea honoris causa in Scienze Politiche. Dal 2005 era cittadino onorario di Montebelluna e nel 1998 gli è stato dedicato anche il nome dell'asteroide numero 12811 (1996 CL7) scoperto nel 1996 nell'Osservatorio astrofisico di Asiago dall'astronomo Ulisse Munari.

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Drogato_ di_porno
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#423 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Quando penso alla parola "eroismo" la mente non puó che tornare a

Immagine

la "ritirata" narrata in modo insuperato e insuperabile

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Helmut
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#424 Messaggio da Helmut »

Drogato_ di_porno ha scritto: Immagine
Un piccolo capolavoro. Un libro da leggere sempre. Memorabile e commovente.

Scritto da un grande ALPINO.

Ciao, Mario.
Anche tu sei andato avanti.

:cry: :cry: :cry:

http://www.youtube.com/watch?v=i4vZwp6i ... re=related
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

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CanellaBruneri
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#425 Messaggio da CanellaBruneri »

Ciao Mario


Immagine
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie

Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)

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ronsard
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#426 Messaggio da ronsard »

RIP big mario
Se la mia professoressa di fisica fosse uscita con me a 17 anni e me l'avesse data, non sarei il pervertito che oggi sono diventato.

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marcel d.
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#427 Messaggio da marcel d. »

Ho letto "Uomini,boschi e api". Piccoli affreschi di persone e natura.
Grande libro!
Sob... :cry: :cry: :cry:
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Neil McCauley
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#428 Messaggio da Neil McCauley »

Il Sergente nella neve è stato uno dei primi libri che ho letto, da bambino, credo fosse nella biblioteca di classe delle elementari. Allora diverse cose non le capii, ma sono certo che è un libro che mi ha segnato. Adesso nella biblioteca di classe di mia figlia ci sono i libri di Geronimo Stilton. Non è un giudizio di valore, ma spiega molte cose.

P.S. Quella degli alpini in Russia non è stata una ritirata, ma un' anabasi, per tornare a "baita"
"Chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una"(Luca 22,36)

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Antonchik
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#429 Messaggio da Antonchik »

marcel d. ha scritto:
Pimpipessa ha scritto:
bigtitslover ha scritto:
bigtitslover ha scritto:per restare in tema di boia

Mo Yan

Il supplizio del legno di sandalo

Einaudi.
Rimedio. Il boia della corte imperiale è chiamato ad un'ultima, grande rappresentazione: l'esecuzione di un ribelle, reo di sobillato il popolo contro i tedeschi invasori. Il capopolo ha una figlia, maritata con il figlio scemo del boia ed innamorata del magistrato del distretto. L'esecuzione dovrà  essere il più esemplare e spettacolare possibile, come ammonimento al popolo e per soddisfare i crucchi. Pena la morte dello stesso boia e lo sterminio della sua famiglia. Niente di meglio che infilare un palo di legno di sandalo nel culo del poveretto e continuare lentamente, molto lentamente, ad andar su.
oh signur.... :-?
Allora ti consiglio di non leggere "Il ponte sulla Drina" di Ivo Andric (Mondadori)
Un bellissimo affresco della storia della cittadin di Visegrad, dove sorge il ponte, della Bosnia e del rapporto tra cristiani e musulmani dal '500 alla I guerra mondiale.
Nel libro c'è un intero capitolo in cui Andric descrive, con minuzia di particolari, le raffinate tecniche dei turchi in materia di pali nel culo. :lol:
ho letto un pezzettino cercato ora su google...

beh mi sono sentito di svenire, mi ha salvato un bicchiere di acqua e zucchero.

Il pirla del sottoscritto ha anche avuto la brillante idea di pisciare durante l'intensificarsi de malore, risultato: stavo per accasciarmi sul cesso.

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dostum
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#430 Messaggio da dostum »

Don Benzi medioevale?

Solo a un folle criminale poteva venir in mente di replicare, una "novena" di delitti commessi nel XIII secolo, nello Stato della Chiesa, da un maniaco sessuale-religioso. Passato dalla storia alla leggenda come Monsignor La Morte, questo maniaco si avvaleva della sua fama di "santo confessore" e sceglieva le sue vittime fra donne perdute e adultere: dopo averle "assolte", le sgozzava, ne beveva il sangue e ne possedeva il corpo ormai "orfano" dell'anima beata. Quando analoghi delitti incominciano a ripetersi, puntualmente, ogni primo venerdì del mese, per lo stesso movente e con le stesse modalità  di 700 anni prima, lo stesso "rituale", in Umbria, negli stessi luoghi di allora è logico che gli inquirenti si convincano di aver a che fare con il classico serial killer "tematico".
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MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI

Baalkaan hai la machina targata Sassari?

VE LA MERITATE GEGGIA

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breglia
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#431 Messaggio da breglia »

Mani sporche di Travaglio, Gomez e Barbacetto.

Libro fiume (sembra un manuale di diritto privato) che parla di tutto ció che è successo negli ultimi 10 anni: dai vari processi Sme, Imi/sir, al crollo Parmalat, ala legge Gasparri, commissioni Mitrokhin e Telekom Sebia, fallimento Cirio, scandali Coop rosse...di tutto e di più. Molto corposo e faticoso ma indispensabile per capire come non funziona l'Italia di oggi.

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"Ridatemi l'effimero, rivoglio Diana Est" (da 'Generation of love', di Matteo B.Bianchi)

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figlia
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#432 Messaggio da figlia »

non passa anno senza che mi rilegga le Cosmicomiche di Calvino.

Per Pimpi: )"Cosmicomiche deriva dalla giustapposizione di due termini: cosmico e comico. Cosmico evoca l'assoluto: sono racconti la cui materia e in grado di avere la grandezza del mito. Comico si riferisce invece al temine inglese comics, che indica la striscia di vignette. Salvo poche eccezioni, una cosmicomica ha una struttura molto ben denita: in poche righe, staccate dal corpo narrativo, si riassume o si racconta un'ipotesi scientica. Segue poi un racconto, la cosmicomica propriamente detta, nel quale lo spunto iniziale viene abbandonato nel volgere di qualche giro di frase, per essere ripreso a vari livelli, secondo la fantasia creativa dell'autore."

Ho finito ora di leggere tutto Erri De Luca, ho voluto leggere tutti i suoi libri perchè anche se mi è subito piaciuto, cazzarola non condividevo molti aspetti, e volevo capire.
continuo a non condividerli, ma lo consiglio vivamente.

Per chi non si ricordava (e non ricordo chi era) l'autore di Profumo è Patrick Sà¼skin.
bel libro, lettura scorrevole, avvincente, direi anche sorprendente, mi sa che lo hanno già  letto tutti, ma se così non fosse Pimpi, lo vedo bene per le tue vacanze.

Lord Pinceton, non mi trovi in accordo sul libro di Severgnini "Italiano,lezioni semiserie" lui non mi piace molto di suo, e questo libro mi è sembrato piuttosto vuoto, anche un po' ripetitivo...

Orty, L'ombra del Vento....carino, sì, ma bellissimo mi è sembrato eccessivo, mi piace la scrittura semplice e diretta (lui era uno scrittore per libri per bambini) ma ha mantenuto troppo quello stile tutto ricamato sul finale.
mi sarei aspettata un finale diverso, più deciso, più umano.

Heinrich Boll geniale.
leggetelo tutto!

nik magari è tardi, ma per il management (un po' alla larga) ti consiglio Richard Bandler (insieme al suo amico Grinder), uno che ha capito come funziona la testa umana, davvero. (sempre che sia questo il segreto della vita...)
http://www.ibs.it/libri/bandler+richard/libri.html


f.

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teostrato
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#433 Messaggio da teostrato »

io sto leggendo beach music di P.Conroy,
non proprio il mio genere ma belle caratterizzazioni dei personaggi
(che sono tanti)
Non vorrei andare fuori topic dando un significato a questo 3d.

lustriniesevizie

Il tempo vola come una freccia, la frutta vola come una banana (G.Marx)

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yanez de gomera
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#434 Messaggio da yanez de gomera »

Ne avrei tanti...

Io tendo un po' al classico...

-E.T.A. Hoffmann - i suoi racconti grotteschi e allucinati (per l'epoca siamo nel 1820 e giù di li) sono pubblicati in varie raccolte. "L'uomo di sabbia" e "Il vaso D'oro" tra tutti... Io li rileggo spesso...

-Yukio Mishima - Sole e Acciao Filosofeggiante e incentrato sulla scoperta della propria identità  fisica

-Borges - Finzioni - racconti fantastici e paradossali

-Knut Hamsun - Fame - Romanzo breve e allucinato su un giovane scrittore squattrinato e perdigiorno che vaga per Copenhagen

E per chi vuole leggersi qualcosa di scritto molto bene ma molto [scomodo e non certo politicamente corretto (nel senso che è scritto da un nazionalista tedesco negli anni '20) I Proscritti di E. Von Salomon (narra le vicende del protagonista arruolato nei FreiKorps nel 1918 fino al carcere)

non vado avanti se no è troppo lungo
Ogni comodità  ha un prezzo. La condizione dell'animale domestico si porta dietro quella della bestia da macello.
(Ernst Junger, Trattato del ribelle)

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#435 Messaggio da figlia »

yanez de gomera ha scritto:Ne avrei tanti...

Io tendo un po' al classico...

-E.T.A. Hoffmann - i suoi racconti grotteschi e allucinati (per l'epoca siamo nel 1820 e giù di li) sono pubblicati in varie raccolte. "L'uomo di sabbia" e "Il vaso D'oro" tra tutti... Io li rileggo spesso...

-Yukio Mishima - Sole e Acciao Filosofeggiante e incentrato sulla scoperta della propria identità  fisica

-Borges - Finzioni - racconti fantastici e paradossali

-Knut Hamsun - Fame - Romanzo breve e allucinato su un giovane scrittore squattrinato e perdigiorno che vaga per Copenhagen

E per chi vuole leggersi qualcosa di scritto molto bene ma molto [scomodo e non certo politicamente corretto (nel senso che è scritto da un nazionalista tedesco negli anni '20) I Proscritti di E. Von Salomon (narra le vicende del protagonista arruolato nei FreiKorps nel 1918 fino al carcere)

non vado avanti se no è troppo lungo
cazzo mishima...
l'ho conosciuto insieme ai cccp
qui
http://www.youtube.com/watch?v=CZx-eTT-db4

e non riesco a farmelo piacere...
forse mi mancano dei pezzi,

praticamente mi è piaciuto solo il Padiglione D'oro.
il resto no.

devo leggere qualcosa prima di lui?
perchè piace a tutti e a me no?
cazzarola.

ah, dite quel che volete di quel paraculo di Baricco, ma
a me,
Seta
è piaciuto.

(e anche un po' Castelli di rabbia e City)
in Oceano Mare esageratamente paraculo.
i saggi così così.

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