[O.T.] Romania Vs Italia storia di una convivenza difficile
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
le fiat dei cc sono savarent....
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
misha71 ha scritto:oggi parlavo con un mio amico che candidamente ha ammesso che se un delitto (si parlava di incidenti con auto pirata in cui la vittima sia italiana) si scoprono essere stati perpetrati da romeni gli rode il culo di più versus l'ipotesi sia stato un italiano.
chi concorda?
e mi viene da pensare se il livello di disgusto vari nel caso di combinazioni diverse --> esempio: stupro. in una scala da 1 a 10 apponete il vostro livello di disgusto dove 1 corrisponde a "nessun disgusto" e 10 "massimo disgusto"
MASCHIO RUMENO VERSUS DONNA ITALIANA?
MASCHIO ITALIANO VERSUS DONNA RUMENA?
MASCHIO RUMENO VERSUS DONNA RUMENA?
MASCHIO ITALIANO VERSUS DONNA ITALIANA?
MASCHIO ITALIANO VERSUS DONNA CALABRESE?
MASCHIO MAGHREBINO VERSUS DONNA ITALIANA?
MASCHIO MAGHREBINO VERSUS DONNA RUMENA?
MASCHIO MAGHREBINO VERSUS DONNA MAGHREBINA?
MASCHIO UK VERSUS DONNA ITALIANA?
MASCHIO UK VERSUS DONNA RUMENA?
MASCHIO UK VERSUS DONNA MAGHREBINA?
come direbbe maurizio battista, tu nu stai bene
Quindi notizia sindacale = bugia?wolf.55 ha scritto: La notizia che riporti è di origine sindacale.
Considera che tra le auto ferme ci sono quelle "vecchie" ma anche quelle con la frizione bruciata dal conducente malaccorto che Fiat non vuole passare in garanzia, l'amministrazione non vuole pagare e il conducente, che ha in assegnazione l'auto, neppure...
Hai notato che bei paraurti verniciati hanno le Alfa 159, e come erano brutti quelle della Marea in plastica non verniciata? Quando si graffiano i paraurti, chi paga?
Da qualche anno le auto assegnate ai "nuclei volante" sono "protette", cioè dotate di blindovetro, irrobustimenti ai lati e tanti altri accorgimenti che ne raddopiano il prezzo e ne aumentano il peso, e i consumi aumentano in proporzione.
Mi sembra un pó eccessivo.
Che poi le vetture della polizia abbiano dei costi di manutenzione elevati per le loro particolarità e per l'utilizzo degli agenti in servizio questo non si nega. E se parliamo di ridurre le spese sono d'accordo. Ma da qui a tagliare i fondi costringendo le volanti a restare ferme ce ne corre. Il prossimo passo quale sarà ? Razionare i proiettili gli agenti che ne usano troppi in una sparatoria?
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.
Attenzione, non ho MAI scritto:
notizia sindacale = bugia
volevo intendere che i sindacati fanno il loro lavoro, che è quello di mandare avanti le rivendicazioni degli Operatori di polizia.
Una precisazione: le auto della PS usate per i servizi volante/autoradio sono alimentate a gasolio!
Quando leggo la notizia della auto della Polstato ferme mi vengono in mente tante considerazioni...I Castelli Romani ospitano ben sette commissariati, con un rapporto medio di un agente ogni 1000 abitanti! Questa situazione è un residuo di quando i Castelli erano "zone rosse", quale sarà i rapporto agente per cittadino a Roma? E perchè non si chiude qualcuno di quei commissariati e si trasferiscono gli agenti a Roma? E perchè il Nucleo Volanti di Roma è ospitato in una struttura a Roma nord e le auto impiegano 40 minuti per andare/tornare dalla loro zona a Roma sud? E perchè gli agenti vengono reclutati tra gli ex militari di truppa, che entrano in Polizia a trenta anni e con una mentalità da militare e non da poliziotto?
Attenzione, poi, ai tempi: le auto della Polstato non si acquistano dal concessionario, occorre una gara di appalto con tempi lunghi, anche un paio di anni. Le manutenzioni richiedonono analoghe gare di appalto e uguali tempi. Le auto che oggi non ci sono, non sono state acquistate da chi stava a Palazzo Chigi un paio di anni fà : ricordi quando la Polizia era messa sotto accusa per i fatti di Genova? A farlo non erano gli, allora, alleati, di quelli che strumentalizzano oggi la situazione?
Vorrei togliermi un sassolino dalla scarpa: vari cugini di mio padre sono stati dirigenti del Corpo delle Guardie di PS (quello che, civilizzato, sarebbe diventata la Polstato). Uno di questi, da vice Questore Vicario della Questura di Roma, andava a lavorare in autobus (erano gli anni di Armandino Spatafora), un altro andava al lavoro con la "500" della moglie: per vigilare i parchi, si puó anche andare a piedi...
notizia sindacale = bugia
volevo intendere che i sindacati fanno il loro lavoro, che è quello di mandare avanti le rivendicazioni degli Operatori di polizia.
Una precisazione: le auto della PS usate per i servizi volante/autoradio sono alimentate a gasolio!
Quando leggo la notizia della auto della Polstato ferme mi vengono in mente tante considerazioni...I Castelli Romani ospitano ben sette commissariati, con un rapporto medio di un agente ogni 1000 abitanti! Questa situazione è un residuo di quando i Castelli erano "zone rosse", quale sarà i rapporto agente per cittadino a Roma? E perchè non si chiude qualcuno di quei commissariati e si trasferiscono gli agenti a Roma? E perchè il Nucleo Volanti di Roma è ospitato in una struttura a Roma nord e le auto impiegano 40 minuti per andare/tornare dalla loro zona a Roma sud? E perchè gli agenti vengono reclutati tra gli ex militari di truppa, che entrano in Polizia a trenta anni e con una mentalità da militare e non da poliziotto?
Attenzione, poi, ai tempi: le auto della Polstato non si acquistano dal concessionario, occorre una gara di appalto con tempi lunghi, anche un paio di anni. Le manutenzioni richiedonono analoghe gare di appalto e uguali tempi. Le auto che oggi non ci sono, non sono state acquistate da chi stava a Palazzo Chigi un paio di anni fà : ricordi quando la Polizia era messa sotto accusa per i fatti di Genova? A farlo non erano gli, allora, alleati, di quelli che strumentalizzano oggi la situazione?
Vorrei togliermi un sassolino dalla scarpa: vari cugini di mio padre sono stati dirigenti del Corpo delle Guardie di PS (quello che, civilizzato, sarebbe diventata la Polstato). Uno di questi, da vice Questore Vicario della Questura di Roma, andava a lavorare in autobus (erano gli anni di Armandino Spatafora), un altro andava al lavoro con la "500" della moglie: per vigilare i parchi, si puó anche andare a piedi...
- norrin2007
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ragazzi il problema è di una complessità esagerata. il punto è che questo paese sarebbe da rivoltare come un calzino. e da qualsiasi settore si volesse cominciare, si farebbe bene. ma essendo la situazione talmente "globale", non si mette mano a niente, ritenendo più facile "mettere pezze" qua e là ... 

"Nessun uomo è mai tanto grande come quando è in ginocchio davanti a Dio." (B. Pascal)
"Vi è una sola cosa peggiore dell'ingiustizia: la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza è male." (O. Wilde)
"io so' 'n gueriero che sta riposanno dopo che ha rivortato mezzo monno. ma ormai c'ho er doppio petto e la cravatta, 'ndo voi che vada..." (F. Califano)
"sta diventando morale tutto ciò che ci conviene. praticamente, un affare." G. Gaber
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ragazzi il problema è di una complessità esagerata. il punto è che questo paese sarebbe da rivoltare come un calzino. e da qualsiasi settore si volesse cominciare, si farebbe bene. ma essendo la situazione talmente "globale", non si mette mano a niente, ritenendo più facile "mettere pezze" qua e là ... 

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Ehi, ehi calma. Una cosa per volta. Se si parla di ridurre o eliminare gli sprechi sono d'accordo su tutta la linea. Come pure di utilizzare al meglio le (poche) risorse a disposizione.wolf.55 ha scritto:Attenzione, non ho MAI scritto:
notizia sindacale = bugia
volevo intendere che i sindacati fanno il loro lavoro, che è quello di mandare avanti le rivendicazioni degli Operatori di polizia.
Una precisazione: le auto della PS usate per i servizi volante/autoradio sono alimentate a gasolio!
Quando leggo la notizia della auto della Polstato ferme mi vengono in mente tante considerazioni...I Castelli Romani ospitano ben sette commissariati, con un rapporto medio di un agente ogni 1000 abitanti! Questa situazione è un residuo di quando i Castelli erano "zone rosse", quale sarà i rapporto agente per cittadino a Roma? E perchè non si chiude qualcuno di quei commissariati e si trasferiscono gli agenti a Roma? E perchè il Nucleo Volanti di Roma è ospitato in una struttura a Roma nord e le auto impiegano 40 minuti per andare/tornare dalla loro zona a Roma sud? E perchè gli agenti vengono reclutati tra gli ex militari di truppa, che entrano in Polizia a trenta anni e con una mentalità da militare e non da poliziotto?
Attenzione, poi, ai tempi: le auto della Polstato non si acquistano dal concessionario, occorre una gara di appalto con tempi lunghi, anche un paio di anni. Le manutenzioni richiedonono analoghe gare di appalto e uguali tempi. Le auto che oggi non ci sono, non sono state acquistate da chi stava a Palazzo Chigi un paio di anni fà : ricordi quando la Polizia era messa sotto accusa per i fatti di Genova? A farlo non erano gli, allora, alleati, di quelli che strumentalizzano oggi la situazione?
Vorrei togliermi un sassolino dalla scarpa: vari cugini di mio padre sono stati dirigenti del Corpo delle Guardie di PS (quello che, civilizzato, sarebbe diventata la Polstato). Uno di questi, da vice Questore Vicario della Questura di Roma, andava a lavorare in autobus (erano gli anni di Armandino Spatafora), un altro andava al lavoro con la "500" della moglie: per vigilare i parchi, si puó anche andare a piedi...
Ma qui si parla di stanziamenti. Fondi, soldi da assegnare alle forze dell'ordine in generale. Si pensa ad assegnare fondi per gli istituti religiosi e per si lasciano a piedi le pattuglie? E' questa la distonia.
Wolf lavori alla polizia per caso?

Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.
Ciao, scusa la risposta un pó frettolosa...
- non sono un operatore di polizia;
- un pó tutti debbono tornare con i piedi per terra. Se a Roma operano i CC con il Radiomobile dotato di Alfa 156/159 protette e gli equipaggi di Stazioni e Compagnie con Fiat Punto e Fiat Stilo in allestimento ridotto, non vedo perchè la Polizia di Stato non possa fare altrettanto. Ieri la Caffarella era controllata dai CC a cavallo (che camminano a fieno e non sono "protetti").
- concordo per i fondi agli enti religiosi. Se a Roma il mancato erede di Ernesto Nathan avesse tenuto a bada don Di Liegro, oggi avremmo tanti problemi in meno;
- attenzione! Ci troviamo di fronte a due diverse ipocrisie. Da un lato chi enfatizza i problemi della criminalità non italiana, dall'altro qualcuno cerca alleati tra gli Operatori di polizia, non sapendo che il "poliziotto" non è nè uno sciocco nè uno smemorato.
Ciao.
- non sono un operatore di polizia;
- un pó tutti debbono tornare con i piedi per terra. Se a Roma operano i CC con il Radiomobile dotato di Alfa 156/159 protette e gli equipaggi di Stazioni e Compagnie con Fiat Punto e Fiat Stilo in allestimento ridotto, non vedo perchè la Polizia di Stato non possa fare altrettanto. Ieri la Caffarella era controllata dai CC a cavallo (che camminano a fieno e non sono "protetti").
- concordo per i fondi agli enti religiosi. Se a Roma il mancato erede di Ernesto Nathan avesse tenuto a bada don Di Liegro, oggi avremmo tanti problemi in meno;
- attenzione! Ci troviamo di fronte a due diverse ipocrisie. Da un lato chi enfatizza i problemi della criminalità non italiana, dall'altro qualcuno cerca alleati tra gli Operatori di polizia, non sapendo che il "poliziotto" non è nè uno sciocco nè uno smemorato.
Ciao.
intanto il buon racz pare essere estraneo anche allo stupro di primavalle.
http://www.repubblica.it/2009/03/sezion ... stero.html
Stupro Primavalle, un altro mistero
il Dna sulla vittima non è di Racz
La sera, dopo l'agguato, si è lavata come ha potuto con acqua minerale
ROMA - Di come stiano le cose sembrano consapevoli tutti. E forse per questo tutti ne parlano malvolentieri. Lo si puó dire in due parole: se l'inchiesta della Caffarella ha conosciuto un calvario, quella di Primavalle non promette nulla di meglio. Con una posta in gioco che, per altro, è cresciuta. Perchè se Karol Racz non fosse lo stupratore della notte del 21 gennaio in via Andersen, la sua uscita dal carcere non dovrebbe attendere un minuto di più e anche la sua presenza, tre settimane dopo, sulla scena del crimine nel Parco della Caffarella perderebbe, a dispetto delle testimonianze, parte della sua plausibilità .
Se lo si chiede a Lorenzo La Marca, l'avvocato di Racz, la risposta è sorniona: "Il caso di Primavalle? Vedremo". Poi, con un sorriso: "Chiedere la scarcerazione al riesame? Non l'ho ancora fatto perchè aspetto i test definitivi del dna...". La laconicità delle risposte dissimula la conoscenza di un'indiscrezione di cui gli investigatori sono al corrente da giorni. Che è questa: il dna sin qui estratto dalle tracce biologiche repertate sul corpo della vittima dello stupro di Primavalle non è quello di Racz. Al contrario, corrisponde con esattezza a quello di un altro uomo con cui la donna ebbe un rapporto sessuale consenziente la mattina del 21 gennaio. Il dettaglio non è decisivo, ma ha una certa rilevanza. Soprattutto, apre un nuovo enigma che se i risultati definitivi del lavoro della scientifica, tuttora in corso, non dovessero essere in grado di sciogliere (evidentemente con l'individuazione di altre tracce biologiche), promette di far ingarbugliare anche questo caso più di quanto già non lo sia.
Per quel che gli atti istruttori documentano, la donna vittima dello stupro racconta con comprensibile tormento che la mattina del 21 gennaio ha avuto nel suo appartamento un rapporto sessuale consenziente con un cittadino egiziano di cui la polizia ha accertato l'identità . Aggiunge di aver fatto una doccia prima di uscire di casa e di aver quindi trascorso l'intera giornata in commissioni, utilizzando i mezzi pubblici. Quindi, di essere stata aggredita la sera, nel tragitto a piedi tra la fermata dell'autobus di via Andersen e la sua abitazione. Sono in due e la sorprendono alle spalle. Uno solo di loro è l'uomo che abusa. Indossa un giaccone con il cappuccio tirato sulla testa. La donna, ferita, chiama un'amica e quindi soccorso. Si ripulisce come puó con dell'acqua minerale prima di arrivare in ospedale, dove le viene certificata la violenza e prelevati i tamponi per l'esame del dna.
Il test, almeno in questa prima fase (gli esami completi si attendono per i prossimi giorni) individua il solo dna dell'uomo con cui la donna ha avuto rapporti al mattino. Possibile che sia rimasta solo quella traccia? Che una giornata sui mezzi pubblici e la violenza non ne abbiano lasciato di altre? E che l'acqua del mattino (la doccia) e della sera (la minerale) abbia lavato tutto, tranne un solo dna?
Alla Squadra mobile allargano le braccia. "Al momento, è così", dicono. E nella presa d'atto si coglie un segno di frustrazione che si comprende meglio alla luce di quel che accade dopo e intorno a quel primo test del dna. In un primo momento, la donna vittima della violenza non è in grado di fornire una descrizione precisa del suo aggressore. Se non per un particolare. E' un "uomo scuro" con gli incisivi ridotti a monconi anneriti. Poi, l'ultimo venerdì di febbraio, è nel carcere di Regina Coeli. Le vengono mostrati tre uomini che indossano un giaccone con il cappuccio tirato sulla testa. Uno di loro è Karol Racz, arrestato il 18 febbraio con l'accusa di essere uno dei due stupratori della Caffarella. La donna non dà segni di riconoscere tra loro il suo aggressore. Allora, agli uomini viene chiesto di togliere il cappuccio e, alla vista di Racz, la donna, prima di svenire, ha una crisi emotiva che scuote gli stessi magistrati presenti. La sua reazione, più che il condizionale delle parole che pure ripete quattro volte ("Direi che è lui. Mi sembrerebbe lui"), convince il pm Nicola Maiorano che il riconoscimento sia pieno. Che sia Racz l'uomo di via Andersen. Anche perchè i suoi incisivi sono effettivamente martoriati come nel primo ricordo della vittima.
Quel che accade dopo è cronaca di questi giorni. Racz si dice innocente e offre per la notte del 21 gennaio un alibi. "Ero al campo", dice, chiamando a testimoni gli stessi rom che Loyos indicherà quali alibi per il pomeriggio della Caffarella. Amici di Racz e di suo fratello che - detto per inciso - viene arrestato come Karol, ma per altri motivi, il 18 febbraio e con lui è oggi a Regina Coeli. La donna, intervistata, ritratta in due diverse occasioni. Dice di non essere più certa del suo riconoscimento.
http://www.repubblica.it/2009/03/sezion ... stero.html
Stupro Primavalle, un altro mistero
il Dna sulla vittima non è di Racz
La sera, dopo l'agguato, si è lavata come ha potuto con acqua minerale
ROMA - Di come stiano le cose sembrano consapevoli tutti. E forse per questo tutti ne parlano malvolentieri. Lo si puó dire in due parole: se l'inchiesta della Caffarella ha conosciuto un calvario, quella di Primavalle non promette nulla di meglio. Con una posta in gioco che, per altro, è cresciuta. Perchè se Karol Racz non fosse lo stupratore della notte del 21 gennaio in via Andersen, la sua uscita dal carcere non dovrebbe attendere un minuto di più e anche la sua presenza, tre settimane dopo, sulla scena del crimine nel Parco della Caffarella perderebbe, a dispetto delle testimonianze, parte della sua plausibilità .
Se lo si chiede a Lorenzo La Marca, l'avvocato di Racz, la risposta è sorniona: "Il caso di Primavalle? Vedremo". Poi, con un sorriso: "Chiedere la scarcerazione al riesame? Non l'ho ancora fatto perchè aspetto i test definitivi del dna...". La laconicità delle risposte dissimula la conoscenza di un'indiscrezione di cui gli investigatori sono al corrente da giorni. Che è questa: il dna sin qui estratto dalle tracce biologiche repertate sul corpo della vittima dello stupro di Primavalle non è quello di Racz. Al contrario, corrisponde con esattezza a quello di un altro uomo con cui la donna ebbe un rapporto sessuale consenziente la mattina del 21 gennaio. Il dettaglio non è decisivo, ma ha una certa rilevanza. Soprattutto, apre un nuovo enigma che se i risultati definitivi del lavoro della scientifica, tuttora in corso, non dovessero essere in grado di sciogliere (evidentemente con l'individuazione di altre tracce biologiche), promette di far ingarbugliare anche questo caso più di quanto già non lo sia.
Per quel che gli atti istruttori documentano, la donna vittima dello stupro racconta con comprensibile tormento che la mattina del 21 gennaio ha avuto nel suo appartamento un rapporto sessuale consenziente con un cittadino egiziano di cui la polizia ha accertato l'identità . Aggiunge di aver fatto una doccia prima di uscire di casa e di aver quindi trascorso l'intera giornata in commissioni, utilizzando i mezzi pubblici. Quindi, di essere stata aggredita la sera, nel tragitto a piedi tra la fermata dell'autobus di via Andersen e la sua abitazione. Sono in due e la sorprendono alle spalle. Uno solo di loro è l'uomo che abusa. Indossa un giaccone con il cappuccio tirato sulla testa. La donna, ferita, chiama un'amica e quindi soccorso. Si ripulisce come puó con dell'acqua minerale prima di arrivare in ospedale, dove le viene certificata la violenza e prelevati i tamponi per l'esame del dna.
Il test, almeno in questa prima fase (gli esami completi si attendono per i prossimi giorni) individua il solo dna dell'uomo con cui la donna ha avuto rapporti al mattino. Possibile che sia rimasta solo quella traccia? Che una giornata sui mezzi pubblici e la violenza non ne abbiano lasciato di altre? E che l'acqua del mattino (la doccia) e della sera (la minerale) abbia lavato tutto, tranne un solo dna?
Alla Squadra mobile allargano le braccia. "Al momento, è così", dicono. E nella presa d'atto si coglie un segno di frustrazione che si comprende meglio alla luce di quel che accade dopo e intorno a quel primo test del dna. In un primo momento, la donna vittima della violenza non è in grado di fornire una descrizione precisa del suo aggressore. Se non per un particolare. E' un "uomo scuro" con gli incisivi ridotti a monconi anneriti. Poi, l'ultimo venerdì di febbraio, è nel carcere di Regina Coeli. Le vengono mostrati tre uomini che indossano un giaccone con il cappuccio tirato sulla testa. Uno di loro è Karol Racz, arrestato il 18 febbraio con l'accusa di essere uno dei due stupratori della Caffarella. La donna non dà segni di riconoscere tra loro il suo aggressore. Allora, agli uomini viene chiesto di togliere il cappuccio e, alla vista di Racz, la donna, prima di svenire, ha una crisi emotiva che scuote gli stessi magistrati presenti. La sua reazione, più che il condizionale delle parole che pure ripete quattro volte ("Direi che è lui. Mi sembrerebbe lui"), convince il pm Nicola Maiorano che il riconoscimento sia pieno. Che sia Racz l'uomo di via Andersen. Anche perchè i suoi incisivi sono effettivamente martoriati come nel primo ricordo della vittima.
Quel che accade dopo è cronaca di questi giorni. Racz si dice innocente e offre per la notte del 21 gennaio un alibi. "Ero al campo", dice, chiamando a testimoni gli stessi rom che Loyos indicherà quali alibi per il pomeriggio della Caffarella. Amici di Racz e di suo fratello che - detto per inciso - viene arrestato come Karol, ma per altri motivi, il 18 febbraio e con lui è oggi a Regina Coeli. La donna, intervistata, ritratta in due diverse occasioni. Dice di non essere più certa del suo riconoscimento.
Sono un forumista-immagine.
dimmi qualcosa che non sopicchio ha scritto:misha71 ha scritto:oggi parlavo con un mio amico che candidamente ha ammesso che se un delitto (si parlava di incidenti con auto pirata in cui la vittima sia italiana) si scoprono essere stati perpetrati da romeni gli rode il culo di più versus l'ipotesi sia stato un italiano.
chi concorda?
e mi viene da pensare se il livello di disgusto vari nel caso di combinazioni diverse --> esempio: stupro. in una scala da 1 a 10 apponete il vostro livello di disgusto dove 1 corrisponde a "nessun disgusto" e 10 "massimo disgusto"
MASCHIO RUMENO VERSUS DONNA ITALIANA?
MASCHIO ITALIANO VERSUS DONNA RUMENA?
MASCHIO RUMENO VERSUS DONNA RUMENA?
MASCHIO ITALIANO VERSUS DONNA ITALIANA?
MASCHIO ITALIANO VERSUS DONNA CALABRESE?
MASCHIO MAGHREBINO VERSUS DONNA ITALIANA?
MASCHIO MAGHREBINO VERSUS DONNA RUMENA?
MASCHIO MAGHREBINO VERSUS DONNA MAGHREBINA?
MASCHIO UK VERSUS DONNA ITALIANA?
MASCHIO UK VERSUS DONNA RUMENA?
MASCHIO UK VERSUS DONNA MAGHREBINA?
come direbbe maurizio battista, tu nu stai bene
misha71
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
dimmi qualcosa che non so[/quotemisha71 ha scritto:picchio ha scritto:misha71 ha scritto:oggi parlavo con un mio amico che candidamente ha ammesso che se un delitto (si parlava di incidenti con auto pirata in cui la vittima sia italiana) si scoprono essere stati perpetrati da romeni gli rode il culo di più versus l'ipotesi sia stato un italiano.
chi concorda?
e mi viene da pensare se il livello di disgusto vari nel caso di combinazioni diverse --> esempio: stupro. in una scala da 1 a 10 apponete il vostro livello di disgusto dove 1 corrisponde a "nessun disgusto" e 10 "massimo disgusto"
MASCHIO RUMENO VERSUS DONNA ITALIANA?
MASCHIO ITALIANO VERSUS DONNA RUMENA?
MASCHIO RUMENO VERSUS DONNA RUMENA?
MASCHIO ITALIANO VERSUS DONNA ITALIANA?
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MASCHIO MAGHREBINO VERSUS DONNA MAGHREBINA?
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come direbbe maurizio battista, tu nu stai bene
che in tutto il topic nessuno fà un problema di punteggio
si condanna chi commette dei reati