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Le linee guida dei Della Valle: gestione oculata, più giovani e meno Gomez-Rossi. Avanti con Pioli e Corvino, palla a Federico per il suo futuro.
La nuova Fiorentina riparte dai fratelli Della Valle, da Corvino, da Pioli, dalla politica dei giovani e dalla gestione economica oculata, senza neppure immaginare follie. Qualche tempo fa i proprietari del club viola avevano prospettato la possibilità di cedere la loro maggioranza azionaria. Ma nessuno in questi anni si è fatto vivo, anzi chi lo ha fatto non garantiva altro che una “valigia di cambiali…”. A questo punto gli imprenditori marchigiani non hanno fatto altro che disegnare una nuova strategia aziendale, allontanandosi da quella gestita da Pradè e Macia con le operazioni Gomez-Rossi e un monte ingaggi arrivato a 70 milioni. Richiamato Corvino e varo della filosofia che i “campioni ce li possiamo fare solo in casa” con conseguente rinforzo del settore giovanile. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.
RESTA CORVINO. Pantaleo resterà fino a quando resteranno i Della Valle e se un giorno non volesse più occuparsi della prima squadra si occuperà del settore giovanile. Dunque Corvino rimane al centro del progetto viola. Con i suoi collaboratori, avendo grande agibilità. Sempre con un budget all’insegna dell’equilibrio, senza rischi, magari lavorando sui tetti degli ingaggi. Esempio: sarà riscattato Muriel che ha uno stipendio da due milioni di euro.
RESTA PIOLI. Nessun dubbio neppure sul tecnico, la Fiorentina farà valere l’opzione che ha per un altro anno con il tecnico viola, che sta già pianificando le attività per la prossima stagione. L’accordo potrebbe diventare pluriennale. Per Pioli il gradimento della Famiglia va oltre il risultato sportivo, investe la gestione del giovane gruppo e l’atteggiamento complessivo della Fiorentina.
IL CASO CHIESA. La proprietà viola stima enormemente il talento di Federico e lo considera legato alla maglia e alla città più di quanto non siano stati altri. Già adesso Chiesa ha un contratto importante valido per altri tre anni e con un ingaggio più alto: se chi lo segue vuole discutere di un prolungamento, ci sono tutte le condizioni perché la questione sia affrontata. La filosofia è la stessa: resta chi aderisce alla linea sportivo-aziendale della Fiorentina. Ovvio che la parola definitiva la dovrà dire proprio il giocatore.
La Fiorentina confermerà direttore generale e allenatore per la prossima stagione. Progetti futuri: in ballo il centro sportivo per i giovani e lo stadio.
Una Fiorentina che va in campo, e l’altra che progetta il futuro. In ballo la costruzione del centro sportivo dedicato al settore giovanile tra Sesto e Firenze, i passaggi delicati ma già delineati per il nuovo stadio (la società starebbe pensando di modificare la capienza della struttura da 40mila posti a 33-35mila, con possibile estensione in un secondo momento) e infine la programmazione del mercato. La parola d’ordine era e resta autofinanziamento. Così scrive La Nazione.
MERCATO. Muriel sarà riscattato, a meno di clamorosi colpi di scena. Chiesa: a fine stagione la Fiorentina è aperta ad ascoltare le istanze del giocatore e della sua famiglia (leggasi rinnovo). Su Pioli, il suo contratto scade a giugno ma la Fiorentina ha un’opzione per prolungare che sfrutterà, anche in caso di mancata partecipazione all’Europa League. Corvino sta già parlando con Pioli della squadra del prossimo anno. Lo stesso Corvino resterà viola fino a quando vorrà, e il giorno che deciderà di andare in pensione passerà a guidare il settore giovanile.
Meno spese e più giovani, secondo la Fiorentina gap ormai incolmabile con le big d’Italia. E si va verso un ridimensionamento del nuovo stadio.
L’idea ha preso forma tre anni fa quando i Della Valle decisero di riportare a Firenze Pantaleo Corvino. La missione era azzerare tutto il progetto sportivo e ripartire da capo. Senza più l’affascinante follia del colpo ad effetto (l’ultimo è stato Gomez), ma calandosi in una realtà low cost, dove le scelte le detta il fair play finanziario. Non solo, accanto al segmento sportivo andava rinforzato anche il comparto immobiliare per dare più solidità alla società. Così scrive La Repubblica.
STADIO. Da una parte gli obiettivi sportivi, dall’altra il mattone, che prevede la realizzazione della cittadella e del nuovo centro del settore giovanile a Campi. Tre anni dopo quel progetto ha contorni chiari e ben definiti. Inequivocabili. A partire dallo stadio che, secondo le stime del club viola, porterà circa quindici milioni all’anno sul bilancio della società. Che però sta valutando un piccolo ridimensionamento. Il progetto presentato dalla Fiorentina prevede una capienza di 40mila spettatori, che secondo i Della Valle potrebbero essere troppi, con il rischio di ritrovarsi la domenica con una fetta di stadio vuota. Così il progetto definitivo, che dicono sarà presentato entro i tempi previsti, potrebbe prevedere una capienza da 33-35mila spettatori, che dovrebbe far risparmiare circa 30 milioni (140 per 40mila posti, 110 per 33-35mila su un progetto complessivo per tutta la cittadella di circa 500 milioni), ma negherebbe a Firenze la possibilità di ospitare una finale di una coppa europea (serve una capienza di almeno 40mila posti). Partenza dei lavori, se tutto va bene, nel 2023.
STRATEGIA GIOVANI. La nuova strategia sportiva, invece, punta tutto sui giovani, meglio se cresciuti nel settore giovanile, ma anche trovati altrove. Il prototipo del giocatore perfetto è Edimilson, giovane, con margini di crescita e un ingaggio in linea con la filosofia viola. E su questo telaio di ragazzi inserire uno o due giocatori di esperienza all’anno (tipo Muriel, per capirsi), senza troppe pretese e con un ingaggio ragionevole per non uscire dai paletti del bilancio. Una squadra, insomma, che galleggia nel gruppone di metà classifica, come sta facendo adesso, e che possa avere un futuro solo se dalla Primavera tira fuori qualcosa di interessante. Ai Della Valle sta bene così. Del resto, si dice nelle stanze viola, non c’è altra strada. Il gap con le squadre più forti, complici anche i diritti tv della Champions, è incolmabile e la forbice si è ulteriormente allargata, spaccando in due la Serie A che non lotta per la salvezza.
l'orco pugliese a vita
pioli riconfermato
stadio ridimensionato da 40000 a poco più di 30000 posti e quindi senza possibilità di ospitare incontri europei..ah ma tanto forse salterà tutto quindi problema risolto alla radice
non il becco di un quattrino, per comprare devi vendere e se un giovane risulta buono lo vendi subito per far cassa
avanti col ridimensionamento totale modello udinese di pozzo
dovete morire tutti e male
FORZA SPAL COL 2-0