DISOCCUPATO

[cinico]

Ma chiedere al tuo medico? Oppure sentire un medico legale: ti chiarirà ogni dubbio

[Paperinik]

Un medico legale sa tanto di CSI...chiederò allo psic la prossima volta, anche se dovrei chiedere allo psichiatra...ma non sono molto fiducioso, nel senso "cazzi tua"...

[bellavista]

Da quel che mi è stato detto il farmaco è a dose blanda quindi non so...vorrei parlare al principale e dirgli a 4 occhi che non voglio più rotture di balle..ma non so se magari potrebbe cogliere la palla al balzo per licenziarmi...
Oltretutto non è al 100% causato dal lavoro ma più che altro dalla famiglia, diciamo che a lavoro a volte ho altri carichi che mi mettono a disagio (difficoltà comunicative, rimproveri, overworking...)...

Papero ma ringrazia quel sant'uono che ti da uno stipendio.
ormai firenze è piena di immigrati che lavorerebbero il doppio di te a metà stipendio. E tu vuoi pure lamentarti?

[Paperinik]

Ma che ho fatto di male per averti attaccato alle palle?

[nik978]

Da quel che mi è stato detto il farmaco è a dose blanda quindi non so...vorrei parlare al principale e dirgli a 4 occhi che non voglio più rotture di balle..ma non so se magari potrebbe cogliere la palla al balzo per licenziarmi...
Oltretutto non è al 100% causato dal lavoro ma più che altro dalla famiglia, diciamo che a lavoro a volte ho altri carichi che mi mettono a disagio (difficoltà comunicative, rimproveri, overworking...)...

Non saprei papero
Le invalidita' "psicologiche/psichiatriche" se accertate pssono darti dei problem anche fuori (patente o simili).
sei sicuro di essere arrivato al limite?

Non parlo a caso, ma perche' tanti anni fa ci passai anche io nel period del militare e I medici mi spiegarono che le aziende se vogliono, possono avere accesso a quest dati e se risultavi riformato per motivi psichiatrici o invalido sul lavoro sempre per quello, ti si aprivano una serie di problem non da poco.

Difatti alla seconda visita mi "ammorbidirono" il giudizio per evitarmi problem futuri e mi fecero abile di 4a.
La stessa cosa ora vale se sei dichiarato "invalido" da un medico del lavoro.. non credo tu abbia un diagio psichico cosi grande da dover entrare nelle invalidita' o comunque ufficalizzarlo.

Magari continua ad andare dallo psichiatra e esponigli il problema.

[ramarro verde]

Quoto Nik,
lascia stare , potrebbe condizionarti tutta la vita, professionale e non, penso ad un eventuale altro lavoro che potresti andare a fare, e se i "potenziali nuovi" datori di lavoro chiedono informazioni ai tuoi attuali "capi" ?, credo che la storia potrebbe venire fuori e ti "impedisce" di essere assunto.
Poi vedi tu, se il rischio vale la pena, comunque uno psicologo o uno psichiatra credo ti possano dare info. utili e professionali al riguardo.

[Blif]

Più che altro, bisogna vedere se poi riesci a vivere senza mai guardarti allo specchio.
E' imprescindibile farsi crescere la barba.

[Paperinik]

Il mese scorso ho rinnovato la patente e non hanno voluto sapere niente su eventuali assunzioni di farmaci, nonostante fosse scritto nel modulo e mi aspettassi una domanda a proposito
Bah, forse lascerò perdere...

[ramarro verde]

Saggia decisione

[Paperinik]

Comunque poi ne ho parlato con lo psic e mi ha detto che non rientro nei casi degni di protezione e dire ai colleghi "Assumo un farmaco quindi non rompetemi i coglioni" potrebbe avere anche dei risvolti negativi.
Meglio insomma non dire nulla a nessuno, in fondo sono cose private ed i datori di lavoro potrebbero non vedere bene d'occhio queste cose.

[bellavista]

Comunque poi ne ho parlato con lo psic e mi ha detto che non rientro nei casi degni di protezione e dire ai colleghi "Assumo un farmaco quindi non rompetemi i coglioni" potrebbe avere anche dei risvolti negativi.
Meglio insomma non dire nulla a nessuno, in fondo sono cose private ed i datori di lavoro potrebbero non vedere bene d'occhio queste cose.

maddai? certo che a questo psic non sfugge nulla

[bellavista]

Ma che ho fatto di male per averti attaccato alle palle?

è il karma. nella scorsa vita devi essere stato un ufficiale SS e aver ucciso un mare di ebrei

[ramarro verde]

Comunque poi ne ho parlato con lo psic e mi ha detto che non rientro nei casi degni di protezione e dire ai colleghi "Assumo un farmaco quindi non rompetemi i coglioni" potrebbe avere anche dei risvolti negativi.
Meglio insomma non dire nulla a nessuno, in fondo sono cose private ed i datori di lavoro potrebbero non vedere bene d'occhio queste cose.

Ottima considerazione, come già scritto, lascia stare, tieniti per tè le tue cose, invece di rivelarsi un vantaggio , diventerebbe uno svantaggio, ovviamente per te, e fonte di discriminazione

[manigliasferica]

Il lavoro da schiavi nei call center pugliesi

http://nuvola.corriere.it/2015/11/01/il ... -pugliesi/

In maggio, è emerso il caso dei 100 ragazzi pagati 3, euro lordi l’ora. E ai più bravi, 0,60 centesimi di premio.

[Loris Batacchi]

per la serie: le telefonate che possono cambiare il corso futuro della vita.

premessa: ormai un anno e mezzo fa, ho fatto un colloquio per un posto in un futuro/nascente archivio di un pittore italiano di fama internazionale. intervista andata a buon fine e posto assegnato "sulla parola". si tratterebbe del ruolo più basso dell'ufficio, quindi per il primo anno, digitalizzazione di documenti, archiviazione (certosina, così mi è stata definitia), a servizio dell'office manager e del curatore scientifico. oltre al normale lavoro di segretariato.

per problematiche tra eredi, l'inizio è stato via via rimandato, tanto che i dubbi sulla reale concretizzazione della cosa sono progressivamente aumentati e la cosa è stata relegata in un angolino.

in questo periodo di tempo ovviamente non sono stato in attesa e, dopo sforzi addirittura precedenti al colloquio per l'archivio (colloquio, più pedinamento mediatico del responsabile, digestione di un paio di rospi amari, un mese di affiancamento in cui sono solo usciti soldi), sono entrato in una turnazione ufficiale per un lavoro in ambito televisivo. contratto a chiamata, a seconda delle esigenze delle produzioni. dapprima in punta di piedi, via via con impegni direttamente proporzionali alla mia crescita professionale (non essendoci una scuola per quanto faccio, si impara sul campo), venendomi così assegnate diverse produzioni per un impegno settimanale pari a un regolare contratto a tempo determinato/indeterminato. Con l'aggiunta che con un contratto a giornata, la paga giornaliera è decisamente superiore a un contratto standard.

Stamani un avvocato che cura gli interessi dell'archivio si fa vivo e mi comunica che con l'inizio del 2016 si parte. Chiedendomi disponibilità, ecc... insomma un tirare le fila in previsione di un incontro con lui settimana prossima. Quanto mi verrebbe offerto (almeno secondo una stima telefonica, poi vedremo bene di persona) un contratto tempo indeterminato, 5 su 7, dalle 9.00 alle 17.00 è però assai basso, se va bene sui 1100€ mensili. basso in relazione a una persona che si accinge ad andare a convivere, quindi con l'onere di un affitto/mutuo (anche qui il discorso è complesso, comunque una rata mensile per casa, oltre che per utenze, auto e quant'altro) coi prezzi di milano.

Gli rispondo che le cose da un anno e mezzo fa sono cambiate, da zero lavoro a un lavoro, a giornata, ma stimolante e remunerativo (oltre che purtroppo incerto, essendo a produzione), quindi voglio valutare quanto mi viene offerto e se posso portare avanti le due cose, trovando una formula contrattuale adeguata.

Parlerò presto con il responsabile del lavoro a giornata per capire che futuro si potrà avere, la possibilità di una "garanzia" di lavoro, contratto ecc... Consapevole che entrare in questo ambito è difficile e una volta dentro poi giri. Consapevole anche che in archivio possibilità di crescita non ne vedo. Consapevole inoltre, che di questi tempi, lasciare una cosa "certa" è difficile.

Bei pensieri prima di andare a lavorare.
Cari superzetiani, a voi un parere. a volte gli sconosciuti danno pareri più schietti di una persona vicina.