pan ha scritto:Non si capisce se il vecchio saggio troppo poco decadente è il relatore o il fruitore della pompa.araxe ha scritto:Non era il mio relatore, quell'uomo era abbastanza vecchio, di gran lunga saggio e troppo poco decadente per me.
Io amo gli antieroi.
Eroi e antieroi, prima e dopo il dodecalogo di bw, in questo forum e non solo, sono concetti quanto mai aleatori.
Ortheus, per esempio, a quale delle due categorie appartiene ?
E' il relatore. Pan.
Il fruitore della pompa è tutt'altro.
Sono attratta dal nobile fallimento esistenziale. I protagonisti dei romanzi che più amo sono dei falliti, comunemente e aleatoriamente, degli antieroi. Gli eroi mi danno ai nervi, gli antieroi sono il mio sogno erotico da quando ho cominciato ad avere sogni erotici. E non è questione di spararsi in bocca come Cobain. Il fallimento può essere titanismo: raggiungere i propri obiettivi potrebbe voler dire, semplicemente, che ci si è posti degli obiettivi raggiungibili. Fallire invece, quando si fallisce in un modo esteticamente apprezzabile, è segno di obiettivi talmente vasti e talmente poderosi che la propria condizione miserabilmente umana non è stata in grado di raggiungerli – ma è segno anche di possedere un animo in grado di immaginare ampi spazi e prospettive vaste.
Ortheus è Ortheus, pensa cosa sarebbe senza una r -Otheus - o senza una t - Orheus.
Peggio ancora, senza la h. Orteus.
Invece è Ortheus e ha tutto quello che gli serve per essere tale.
Sopratutto la h.