Ecco, anche questo è un segno dei tempi. Mi dispiace che Ronnie si sia flippato il cervello, ma è una cosa che può succedere. Però che i media diano risalto ai suoi vaneggiamenti e di altri noti come notizia degna di essere postata dovrebbe essere inaccettabile, si dovrebbe stendere il classico velo pietoso; invece è prassi consolidata.Drogato_ di_porno ha scritto: ↑02/03/2022, 10:18Red Ronnie ha detto che ci sono degli UFO che scortano i bombardieri
“Sopra i cieli dell’Ucraina ci sono degli ufo che scortano i bombardieri. C’è chi sostiene, non io, io riporto, che non vogliono che ci siano esplosioni nucleari, quindi stanno molto attenti che questo non si verifichi. Praticamente, sono dei guardiani”. (Red Ronnie)
[OT] Signore e signori: la guerra.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
La via più breve tra due cuori è il pene
Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Drogato_ di_porno ha scritto: ↑02/03/2022, 10:18Red Ronnie ha detto che ci sono degli UFO che scortano i bombardieri
“Sopra i cieli dell’Ucraina ci sono degli ufo che scortano i bombardieri. C’è chi sostiene, non io, io riporto, che non vogliono che ci siano esplosioni nucleari, quindi stanno molto attenti che questo non si verifichi. Praticamente, sono dei guardiani”. (Red Ronnie)

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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
altre novità dallo sport che unisce
perchè tennisti e piloti sì, pattinatori no?
perchè tennisti e piloti sì, pattinatori no?
TENNIS, LA SVITOLINA BATTE LA RUSSA POTAPOVA A MONTERREY
"Ero in missione per il mio Paese": vestita con i colori dell'Ucraina, Elina Svitolina ha dominato 6-2 6-1 la russa Anastasia Potapova al primo turno del WTA di Monterrey. "Penso che la mia missione sia unire la comunita' tennistica per aiutare l'Ucraina - ha detto dopo la partita -. Sono qui per questo. Vado in campo per la mia nazione e faccio il massimo usando le mie risorse per invitare le persone ad aiutare la mia nazione". Svitolina, che ha promesso di donare i montepremi dei prossimi tornei per aiutare la resistenza contro l'invasione russa e fornire aiuti alla popolazione civile provata da una settimana di guerra, non gioca solo per se stessa. "Gioco per la mia nazione, per aiutare l'esercito ucraino, le persone bisognose di aiuto - ha spiegato -. Ogni mia vittoria sara' molto speciale". La numero 15 del mondo e miglior tennista ucraina nel ranking WTA, aveva spiegato di non voler affrontare tenniste russe e bielorusse finche' la WTA non avesse preso posizione dopo l'invasione della sua nazione. ATP e WTA ieri sera hanno annunciato che gli atleti rappresentanti di Russia e Bielorussia non potranno essere associati al nome o alla bandiera della propria nazione fino a nuovo ordine. Una posizione che arriva dopo la decisione dell'ITF di sospendere le due nazioni, escluse dunque da tutte le competizioni a squadre, su tutte Coppa Davis e Billie Jean King Cup che la Russia ha vinto nel 2021.
L'ISU VIETA AI PATTINATORI RUSSI DI PARTECIPARE ALLE GARE
Competizioni internazionali di pattinaggio di figura vietate agli atleti di Russia e Bielorussia. Lo ha deciso l'International Skating Union (Isu), ribadendo la sua solidarieta' a tutti coloro che sono colpiti dal conflitto in Ucraina. Il Consiglio ISU - si legge in un comunicato - a seguito della raccomandazione del CIO e al fine di proteggere l'integrita' delle competizioni di pattinaggio su ghiaccio e per la sicurezza di tutti i partecipanti, ha deciso che con effetto immediato e fino a nuovo avviso, nessun pattinatore appartenente ai membri ISU in Russia e Bielorussia sara' invitato o autorizzato a partecipare alle gare internazionali di pattinaggio su ghiaccio, compresi i Campionati ISU e altri eventi ISU. I campionati del mondo di pattinaggio su ghiaccio si terranno dal 21 al 27 marzo a Montpellier, in Francia. I pattinatori russi erano tra i favoriti nelle varie specialita' di artistico e danza.
Gli atleti russi al CIO: "Noi vittime di discriminazione etnica"
I rappresentanti degli atleti nel Comitato olimpico russo non hanno partecipato allìincontro con la dirigenza del Comitato Olimpico Internazionale
Irappresentanti degli atleti nel Comitato olimpico russo hanno deciso "all'unanimità" di non partecipare all'incontro di oggi tra la dirigenza del CIO e le commissioni atleti dei comitati olimpici nazionali, "per discutere le raccomandazioni sulla nostra partecipazione alle competizioni internazionali, che sono state precedentemente adottate e rese pubbliche dal CIO". In una nota queste raccomandazioni sono definite "una discriminazione etnica" a danno degli atleti russi e bielorussi, "un chiaro segnale che lo sport internazionale si sta trasformando in uno strumento di giochi politici".
Formula 1, i piloti russi e bielorussi possono correre sotto la bandiera FIA
Tutte le decisioni della Federazione sulla guerra in Ucraina. Confermato l'annullamento del GP di Russia
Su proposta del detentore dei diritti commerciali della Formula 1, la Federazione internazionale dell'automobile (Fia) dispone l'annullamento del Gran Premio di Russia 2022 per causa di forza maggiore. In ottemperanze alle disposizioni del Cio, inoltre, la Fia dispone anche che nessuna squadra nazionale russa/bielorussa potrà partecipare a competizioni internazionali/di zona (es. FIA Motorsport Games), fino a nuovo avviso. I piloti russi/bielorussi, singoli concorrenti e ufficiali di gara sono ammessi a partecipare a competizioni internazionali/di zona solo in qualità di neutrali e sotto la 'bandiera FIA', previo specifico impegno e rispetto dei principi FIA di pace e neutralità politica, fino a nuovo avviso. Nessun simbolo, colore, bandiera nazionale russa/bielorussa (uniforme, equipaggiamento e auto) deve essere esposto e non possono essere suonati gli inni nelle competizioni internazionali/di zona, fino a nuovo avviso. "La FIA sta osservando gli sviluppi in Ucraina con tristezza e shock e spero in una risoluzione rapida e pacifica della situazione attuale. Condanniamo l'invasione russa dell'Ucraina e i nostri pensieri sono rivolti a tutti coloro che soffrono a causa degli eventi in Ucraina", ha dichiarato il Presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Drogato_ di_porno ha scritto: ↑02/03/2022, 10:18Red Ronnie ha detto che ci sono degli UFO che scortano i bombardieri
“Sopra i cieli dell’Ucraina ci sono degli ufo che scortano i bombardieri. C’è chi sostiene, non io, io riporto, che non vogliono che ci siano esplosioni nucleari, quindi stanno molto attenti che questo non si verifichi. Praticamente, sono dei guardiani”. (Red Ronnie)
Guardate che non dicevo sul serio, l'anno scorso stavo solo scherzando...
Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Rand Al'Thor ha scritto: ↑02/03/2022, 10:10Avanti, vai alla ricerca di altri argomenti. Per essere non tifoso ti vedo bello eccitato.
Mia nonna ha detto che non farà più l'insalata russa.
Carmen Russo e Clemente Russo sono segregati in casa.
I 5 stelle hanno deciso di non utilizzare più la Piattaforma Rousseau. Così, per assonanza.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
L'università non è piú quello da un po', se mai lo è stata (ovviamente non è mai stata scevra da certi condizionamenti, ma aveva di certo maggior propensione alla dialettica); d'accordo con tutto il resto.Salieri D'Amato ha scritto: ↑02/03/2022, 10:12Decisione insensata, ma la cosa preoccupante è che la faccia un'Università, che dovrebbe essere la massima espressioni di libertà intellettuale e scevra da condizionamenti politici.cicciuzzo ha scritto: ↑02/03/2022, 9:29https://www.lastampa.it/cronaca/2022/03 ... e-2866014/
D'altronde ai tempi dell'invasione dell'Iraq furono bloccati tutti i corsi di letteratura americana, è giusto..
Ma sicuramente i tifosi ottusi che non mancano qui dentro troveranno parole giustificatorie
Al di là della guerra, stiamo avendo le controprove di un imbarbarimento culturale e di pensiero, che poi alla fine è quello che dovrebbe rappresentare proprio l'argine alle guerre e all'odio. Stiamo entrando, se non ci siamo già dentro con tutte le scarpe, in un tunnel molto pericoloso.
Libri, film, convegni, testimonianze degli ultimi 50 anni sul fatto che nelle guerre quasi tutti siano vittime, sia tra le popolazioni/soldati degli invasi che tra quelle degli invasori non hanno insegnato niente, si continua, anzi si persegue, a colorare tutto di bianco o di nero senza nessuna analisi del contesto, a prescindere. Poi magari si espongono le bandierine arcobaleno, quando in realtà si stà facendo una guerra spietata alla logica, al raziocinio, alla tolleranza e all'empatia umana.
Sono allibito e amareggiato.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Pare che la reazione di molti abbia prodotto effetti (quel che non puó il buon senso, lo fa l'onda mediatica e il timore per la propria reputazione...)
Il corso comunque, anziché cancellato per ora è "solo" rimandato.
Vicenda per certi versi affine al teatro Govi di Genova*++ Caso Nori: Bicocca, il corso si fara' ++*
(ANSA) - MILANO, 02 MAR - Il corso su Dostoevskij di Paolo Nori si fara': lo rende noto l'universita' di Milano-Bicocca, che "e' un ateneo aperto al dialogo e all'ascolto anche in questo periodo molto difficile che - si legge in una nota dell'universita' - ci vede sgomenti di fronte all'escalation del conflitto." L'ateneo "conferma che tale corso si terra' nei giorni stabiliti e trattera' i contenuti gia' concordati con lo scrittore. Inoltre, la rettrice dell'Ateneo incontrera' Paolo Nori la prossima settimana per un momento di riflessione". (ANSA). GGD 02-MAR-22 11:16
*Caso Nori: Bicocca, il corso si fara' (2)* (ANSA) - MILANO, 02 MAR - Il corso dello scrittore Paolo Nori - spiega l'ateneo milanese - "si inserisce all'interno dei percorsi Bbetween writing, percorsi rivolti a studenti e alla cittadinanza che mirano a sviluppare competenze trasversali attraverso forme di scrittura". (ANSA). GGD 02-MAR-22 11:17
Oltre alla sconcertante cancellazione del corso di Paolo Nori su Dostoevskij, mi tocca mettervi a conoscenza di un altro episodio sulla stessa falsariga. Protagonista è il teatro Govi di Genova, che ha annunciato la cancellazione del Festival di musica e letteratura russa, che era dedicato al 200° anniversario della nascita del povero Dostoevskij, sempre lui. Vi incollo una parte delle motivazioni, perché mi pare interessante riflettere su come le parole vengano usate ormai senza alcuna concatenazione logica, ma solo per ribadire concetti elementari e posizionamenti:
“Il Teatro Govi di Bolzaneto è un luogo di cultura, pace e speranza che non vuole aprirsi a chi preferisce le bombe alle parole. Siamo consapevoli che essere di nazionalità russa non significhi automaticamente essere guerrafondai e siamo consapevoli che in una guerra a soffrire siano i popoli di tutte le fazioni coinvolte, ma in questo terribile clima mondiale preferiamo prendere una posizione netta, nella speranza che si ritorni alla Pace nel più breve tempo possibile”.
Uno degli organizzatori era il Consolato russo: si poteva chiedere un passo indietro a loro, semmai. Si poteva avviare una discussione. Sicuramente non era il caso di buttare Dostoevskij, la musica e la letteratura nel calderone di ‘chi preferisce le bombe alle parole’ – che poi che vuol dire, santiddio?
Questa miscela letale di idiozia, servilismo e retorica guerresca non nasce ora, spero che siamo d’accordo su questo.
È stata preparata con molta cura in questi lunghi, spesso insopportabili, anni spesi a ficcare elmetti sulle teste della gente, a tagliare discorsi complicati con la stessa accetta che usiamo al bar quando c’è da sfottersi su chi ha vinto il derby, ad alimentare disprezzo reciproco tra le persone, individuate e additate come nemici pubblici ed eroi del giorno senza soluzione di continuità, a seconda di come gira il trend topic.
Quando le parole non vengono più usate per capire, per comprendersi, ma solo ossessivamente per far prevalere la propria visione del mondo, per sembrare più intelligenti, per vincere le sfide retoriche, per accumulare reazioni sui social, è a quel punto che si perde tutto.
Ripigliamoci, per cortesia, e smettiamola di usare le parole come armi, perché il mondo ha un bisogno disperato di complessità, di sfumature, di pensieri lucidi già in condizioni normali. Figuriamoci in un momento del genere.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Salieri capisco benissimo il tuo mood, purtroppo "il sonno della ragione genera mostri" e noi è da parecchio che abbiamo rinunciato a capire il caotico mondo che abbiamo creato. Abbiamo sopperito con vuota retorica e vetuste ideologie , e ora siamo nudi di fronte alla tempesta. Speriamo che almeno quest'insieme di catastrofi funga da sveglia e si ritorni ad avere il coraggio di pensare ciò che è scomodo almeno, perché in realtà dovremmo avere la forza di confrontarci con il tragico , per cercare le nostre risposte , quelle che servono a noi ora.
Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
cancel culture. l'abbiamo vista all'opera in altre situazioni. manca solo che cambiamo il nome all'insalata russa e le abbiamo viste e fatte tutteSalieri D'Amato ha scritto: ↑02/03/2022, 10:12Decisione insensata, ma la cosa preoccupante è che la faccia un'Università, che dovrebbe essere la massima espressioni di libertà intellettuale e scevra da condizionamenti politici.cicciuzzo ha scritto: ↑02/03/2022, 9:29https://www.lastampa.it/cronaca/2022/03 ... e-2866014/
D'altronde ai tempi dell'invasione dell'Iraq furono bloccati tutti i corsi di letteratura americana, è giusto..
Ma sicuramente i tifosi ottusi che non mancano qui dentro troveranno parole giustificatorie
Al di là della guerra, stiamo avendo le controprove di un imbarbarimento culturale e di pensiero, che poi alla fine è quello che dovrebbe rappresentare proprio l'argine alle guerre e all'odio. Stiamo entrando, se non ci siamo già dentro con tutte le scarpe, in un tunnel molto pericoloso.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Ci ha già pensato la nonna di Gerda
...step into this room and dance for me
Brava persona.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Rand Al'Thor ha scritto: ↑02/03/2022, 10:10No.
Avanti, vai alla ricerca di altri argomenti. Per essere non tifoso ti vedo bello eccitato.
capisco. e come quando andavi al Cibali e sentivi gli ultrà gridare cose insensate, volgari, razziste, fasciste. però tu eri lì con la tua bella sciarpa rossoblu a tifare "forza Catania". avevi un pò di imbarazzo, quasi vergogna. ma ormai eri lì, avevi deciso di andare in curva, troppo tardi per tornare indietro.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
no, lei non la fa più. altri cambieranno il nome. quelli che russano la notte potrebbero passare dei guai attenzione ragazzi
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
per fare il controcanto, a volte lo sconforto nasce dal vedere alcune punte eclatanti e nel ritenerle la rappresentazione della totalità. In questi giorni, ho sentito per fortuna anche gente che - al netto di tutti i distinguo possibili - non trova proprio bellissimo questo spettacologaston ha scritto: ↑02/03/2022, 11:37Salieri capisco benissimo il tuo mood, purtroppo "il sonno della ragione genera mostri" e noi è da parecchio che abbiamo rinunciato a capire il caotico mondo che abbiamo creato. Abbiamo sopperito con vuota retorica e vetuste ideologie , e ora siamo nudi di fronte alla tempesta. Speriamo che almeno quest'insieme di catastrofi funga da sveglia e si ritorni ad avere il coraggio di pensare ciò che è scomodo almeno, perché in realtà dovremmo avere la forza di confrontarci con il tragico , per cercare le nostre risposte , quelle che servono a noi ora.
(vicenda che per molti sarà già nota)
https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/0 ... o/6510526/
(e non mi piace neanche l'incipit dell'articolo "tutti contro...", pare che la comunicazione possa avvenire solo generalizzando)Guerra Russia-Ucraina, il Pd contro la Rai “filo-Putin”: il corrispondente da Mosca sotto attacco per aver ricordato l’allargamento Nato
Una frase "politicamente scorretta" di Marc Innaro (capo dell'ufficio di corrispondenza dal 2014) e l'intervista a una documentarista, Sara Reginella, che ha giustificato l'invasione con la repressione della popolazione russofona nel Donbass hanno scatenato la reazione indignata del segretario Enrico Letta. Ora il "caso" arriverà in Commissione di Vigilanza e potrebbe mettere a rischio lo stesso posto di lavoro del corrispondente, che i dem vogliono silurare
Tutti contro la Rai “filoputiniana“. E contro Marc Innaro, dal 2014 capo dell’ufficio di corrispondenza del servizio pubblico a Mosca. I motivi? Una frase “politicamente scorretta” di Innaro durante un collegamento a Tg2 Post e l’intervista a RaiNews 24 di una documentarista, Sara Reginella, che ha giustificato l’invasione con la repressione della popolazione russofona nel Donbass da parte del govero ucraino. Abbastanza per scatenare la reazione indignata del Pd, portare il caso in Commissione di Vigilanza e mettere a rischio – a quanto pare – lo stesso posto di lavoro del corrispondente.
L’intervento del corrispondente – Partiamo proprio da Innaro, che sabato sera – come nei giorni precedenti – era in collegamento con lo studio della trasmissione di approfondimento del Tg2 condotta da Manuela Moreno. “Gli europei scontano una totale assenza di memoria storica e di comprensione delle dinamiche più profonde che ha subito la Russia nell’ultimo secolo e negli ultimi trent’anni”, ha detto. “Basta guardare la cartina geografica per rendersi conto che chi si è allargato negli ultimi trent’anni non è stata la Russia, è stata la Nato“. Parole a cui il direttore del telegiornale, Gennaro Sangiuliano, replica subito sottolineando che “qui c’è un aggressore, cioè Putin, e una vittima, Zelensky e il popolo ucraino”, per poi denunciare “la violazione dei trattati internazionali” e stigmatizzare l’uso della forza. Uno scambio simile si è osservato il giorno dopo allo Speciale Tg1 condotto dalla direttrice Monica Maggioni: al corrispondente Alessandro Cassieri che ricordava “la solidarietà e la fratellanza dei russi nei confronti dei russi” in Ucraina, Maggioni ha risposto subito precisando che “non c’è niente di proporzionato in questa storia”.
L’intervista all’autrice filorussa – Nelle stesse ore, su RaiNews 24 – il canale all news diretto da Paolo Petrecca, vicino a Fratelli d’Italia – Gianluca Semprini intervista durante la trasmissione “Quel che resta del giorno” Sara Reginella, regista e autrice del libro “Donbass, la guerra fantasma nel cuore dell’Europa”. Che esprime da subito un punto di vista piuttosto netto: “La popolazione del Donbass sta dalla parte dell’antifascismo, sembrano tutti impazziti con queste presunte invasioni. In Ucraina c’è stato un cambio di governo che da una parte del mondo è stato letto come una rivoluzione democratica, dall’altra parte del mondo come un golpe fatto con una manovalanza nazista. Lo dicono le bandiere rossonere che sventolavano durante i giorni di Euromaidan, le bandiere di Pravy sektor, il partito collaborazionista ucraino della Germania di Hitler”. “Quindi Putin è dalla parte dei giusti?”, chiede il conduttore. “È intervenuto in difesa di persone che stanno morendo da otto anni“, risponde l’autrice.
Romano (Pd): “Attiveremo la Vigilanza” – Un intervento che dà il via a una cascata di polemiche sui social, con l’attivista Eleonora Mongelli – vicepresidente della Federazione italiana diritti umani e collaboratrice del Riformista – che chiede alla Rai di “verificare chi invita ai suoi approfondimenti, perchè” – dice – “quanto viene detto in questa intervista è di una falsità gravissima, ancor più per il momento drammatico che l’Ucraina sta vivendo. È vergognoso per il servizio pubblico”. E a ritwittarla è Andrea Romano, deputato del Pd e membro della Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai: “Parole sacrosante. La Rai sta svolgendo una preziosa opera di informazione sull’aggressione russa contro l’Ucraina. E ancora più prezioso che la Rai eviti di dare spazio a falsità palesi e interpretazioni compiacenti verso i crimini di Putin. Attiveremo anche la Vigilanza”, scrive. Presentando poco dopo, proprio in Commissione, un’interrogazione in cui chiede “se la Rai non ritenga doveroso da parte dei propri corrispondenti garantire, pur in quadro di rispetto del pluralismo, una piena attendibilità e completezza delle informazioni, esplicitando le fonti dei fatti e distinguerli dalle opinioni”.
L’ipotesi: silurare Innaro – Secondo quanto scrive Repubblica, particolarmente infastidito dalla presunta linea filorussa della Rai (in realtà limitata a questi due episodi, molto diversi tra loro) è anche il segretario dem Enrico Letta. E a farne le spese potrebbe essere proprio Innaro: secondo il retroscena del quotidiano, nei corridoi Rai si dice che è “arrivato il momento di cambiare” il corrispondente da Mosca, che come gli altri non dipende dalla testata ma è nominato direttamente dall’azienda. Tanto che il secondo punto dell’interrogazione di Romano chiede ai vertici Rai se non ritengano “opportuno avviare una strategia chiara e trasparente sui tempi di rotazione dei propri corrispondenti nelle sedi estere al fine di garantire pari opportunità alle tante professionalità presenti, assicurando così anche attraverso la mobilità interna alla Rai un maggiore pluralismo”. Cioè, in sostanza, di sostituire in fretta Innaro. “Nemmeno nell’Unione Sovietica o nella Cina comunista si ha la pretesa di piegare la tv di Stato agli umori del segretario del Partito democratico. Un conto è portare avanti una posizione politica, un altro è arrivare a paventare addirittura rimozioni di giornalisti che sono al servizio della Rai da oltre un decennio. Probabilmente perché per il Pd devono liberare quel posto per altri”, è la reazione di Daniela Santanché, capogruppo di Fratelli d’Italia in Vigilanza.
Usigrai: “Accuse pretestuose e infondate” – In serata a difesa di Innaro si schiera anche l’Usigrai, il sindacato dei giornalisti del servizio pubblico: “Contro il collega Marc Innaro sono state mosse accuse pretestuose e infondate“, si legge nel comunicato firmato dal fiduciario dei corrispondenti nell’esecutivo. “In decenni di attività si è sempre distinto per competenza e rigore. Qualità che non sono venute meno neanche nei momenti più concitati e difficili di questi giorni di guerra. Un ascolto attento e non superficiale delle sue corrispondenze, anche quelle messe all’indice su organi di stampa, basterebbe a smentire le illazioni infamanti e riprovevoli che vogliono fare di lui un seguace di Putin. Chiediamo all’azienda di non rimanere inerte davanti ad accuse infondate, capziose e di parte e di intervenire finalmente a difesa dei propri giornalisti che sul campo stanno assicurando un flusso informativo senza precedenti su tutte gli aspetti della guerra in corso in Ucraina”.
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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Qualcuno pensi anche a lui poveretto.


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Re: [OT] Signore e signori: la guerra.
Come al solito dici cazzate, mi confondi con qualcun altro, ma soprattutto dici cazzate.cicciuzzo ha scritto: ↑02/03/2022, 11:49capisco. e come quando andavi al Cibali e sentivi gli ultrà gridare cose insensate, volgari, razziste, fasciste. però tu eri lì con la tua bella sciarpa rossoblu a tifare "forza Catania". avevi un pò di imbarazzo, quasi vergogna. ma ormai eri lì, avevi deciso di andare in curva, troppo tardi per tornare indietro.
Sei un'ultrà di tipo nuovo, non sostieni nessuna squadra (a parole ovviamente) ma sei solo a cercare lo scontro con i tifosi "avversari".
Ciò ti rende infinitamente peggiore di loro.
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