Salieri D'Amato ha scritto: ↑05/07/2024, 12:41Cicciuzzo, vedo che poi hai articolato meglio, anche se non capisco questo tuo pensiero dell'era meglio prima (comportamento di tuo padre), ma io mi adeguo (con tua figlia) ai tempi.
Io ritengo che ogni caso faccia storia a se e vada valutato per quello che è. Perchè tua figlia avrebbe dovuto proseguire un corso di studi che non la soddisfaceva e in cui aveva dei rallentamenti solo per non perdere un anno di lavoro, come fosse la cosa più importante della vita. Obbligandola avresti fatto il suo bene? Direi di no, avrebbe preso una specializzazione e magari intrapreso un'attività lavorativa che non le piaceva, o magari avrebbe fatto tutt'altro e buttato alle ortiche gli anni della laurea, senza contare che magari avrebbe impiegato non un anno in meno ma uno in più a laurearsi in un campo che non la stimolava. Direi che hai fatto benissimo ad assecondarla e supportarla. Discorso diverso è se traccheggiava negli studi al solo scopo di rimandare la laurea e fare poco più del beneamato cazzo, tanto c'era chi la manteneva; ma non mi sembra questo il caso.
io non so se tu abbia figli, perchè anche se so che questo discorso non piace (del tipo "perchè, solo chi ha figli può parlare?), io credo che la visione che si ha del mondo giovanile cambia e non poco a seconda dell'averne o meno. non posso quindi che riprendere quello da cui sono partito. esiste una platea abbastanza grande di giovani che non sa che fare della propria vita (la sto semplificando, ma è così). la mia generazione non poteva scegliere, forse e dico forse potevano i figli di papà. percorso per tutti molto lineare: o studi, o lavori. per lavoro ci stavano i lavoretti, i lavori precari, il cameriere, l'estero, l'animatore ecc..... stare sul divano non era contemplato, non avere le idee chiare e attendere idem. di giovani che traccheggiano, per usare il tuo termine, ne è pieno. io ho portato l'esempio di mia figlia, che non c'entra con quello che ho postato, perchè anche lei si è potuto permettere cose che io non potevo (e volevo) permettermi. mi chiedi se mi sono adeguato? la domanda giusta era: "sei stato preoccupato all'epoca?" e ti dico "certo che si", perchè di ragazzi che "si smarriscono" è pieno. anzi, ne conosco tanti che manco più ragazzi sono.
torno sull'articolo di partenza per ribadire che questa cosa che un 19enne non abbia voglia di studiare e non cerchi un lavoro non trova alcuna giustificazione, per questo è stato messo in questo topic. è esagerazione giornalistica ? ma per niente, perchè ne conosco tantissimi e non necessariamente di famiglia abbiente.