Anche nella Mittel/Nord-Europa e in Nord America, se vogliamo dirla tutta. E intanto il piccolino si indigna :3Vinz Clortho ha scritto: ↑04/07/2024, 12:39Il Gap year è diffusissimo in Inghilterra. Di solito il primo post laurea per fare un'esperienza all'estero lavorando e/o viaggiando (per i più facoltosi). Ma anche prima dell'Uni in maniera minore.
[O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Quindi siccome il Gap Year dopo la laurea è diffusissimo in USA e UK, qui in Italia ci buttiamo in avanti per promuovere quello dopo il diploma?
Sono d'accordo, le occasioni per scavalcare americani e britannici sono rare, dobbiamo sfruttarle tutte!
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Sì, pure questo è vero
Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Poi io, dovessi scegliere tra un figlio che prende un indirizzo di studi sbagliato e uno che "perde" un anno per poi imbroccare la strada giusta, preferirei il secondo. Il problema nasce quando l'anno sabbatico passa senza che nulla cambi nella capoccetta confusa del giovine che, dopo un anno a cazzeggiare mantenuto da mamy e papy, vorrebbe raddoppiare il sabbatico nella speranza di vedere la luce.
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Parlavo dell'esperienza inglese perché è quella che conosco. La maggior parte si paga gli studi universitari contraendo un prestito. E il gap year (di solito mantenendosi insegnando inglese all'estero dato che praticamente un madrelingua con una laurea ha un lavoro poco pagato ma assicurato in qualunque paese del mondo) non è assolutamente visto come perdere un anno, ma come fare esperienza.
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Io posso solo dire che se avessi detto a mio papà, a 19 anni, che non volevo né studiare né lavorare.... ecco, mi avrebbe preso a calci in culo e sbattuto fuori casa. Stessa roba se dopo un anno di facoltà gli avessi detto che volevo cambiarla perdendo tutti gli esami. Cosa che è la normalità oggi dato che lo ha fatto pure mia figlia. Che chissà perché oggi che lavora ha un rapporto con lo stesso diametralmente opposto a quello che avevo io
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Però deciditi e prendi una posizione, era corretto il comportamente di tuo padre e sbagliato il tuo con tua figlia o viceversa?cicciuzzo ha scritto: ↑05/07/2024, 11:09Io posso solo dire che se avessi detto a mio papà, a 19 anni, che non volevo né studiare né lavorare.... ecco, mi avrebbe preso a calci in culo e sbattuto fuori casa. Stessa roba se dopo un anno di facoltà gli avessi detto che volevo cambiarla perdendo tutti gli esami. Cosa che è la normalità oggi dato che lo ha fatto pure mia figlia. Che chissà perché oggi che lavora ha un rapporto con lo stesso diametralmente opposto a quello che avevo io
Sull'argomento posso dire che l'anno sabbatico può assumere diverse forme: esperenziale, formativo, attendistico, fancazzistico e sabbatico nel senso edonistico del termine: feste e orge.
L'utilità e la valenza vanno quindi contestualizzate, se mi vai all'estero, imparando una lingua, facendo corsi formativi e imparando a cavartela in contesti non protetti, direi che è un'ottima cosa; se stai tutto il giorno strascicandoti tra letto e divano, specializzandoti nella grattata di palle bimane direi anche no; le orge e iperattività sessuale sono più controverse, avendo pro e contro, personalmente sono tendenzialmente favorevole.
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Ma decidere cosa? Io non decido nulla. Il fenomeno neet non è di oggi. Che assuma forme "istituzionali" dopo il diploma e rappresenti un modo per rimandare scelte importanti di vita non mi sembra una gran cosa. E se questa cosa significa fare attività formativa fine a se stessa idem perché piaccia o no un percorso te lo devi dare e prima lo decidi meglio è. Io so come ho vissuto la cosa di mia figlia, che non era un anno sabbatico comunque. 4 esami dati in una facoltà scientifica per sentirmi dire "papà ho capito che non mi piace" per poi cambiare completamente ciclo di studi. Non posso dirti che io e sua mamma siamo stati contenti, anche perché non avevamo certezze che la nuova scelta sarebbe stata vincente. Poi per fortuna invece l'ha azzeccata ma sempre un anno ha perso e sempre con un anno di ritardo è entrata nel mercato del lavoro (con cui si rapporta in modo completamente diverso da come ero io alla sua età). Dire che mio papà o un qualunque papà di 40 anni fa non lo avrebbe compreso è un dato di fatto. Oggi i genitori si fanno scivolare molte più cose perché ne hanno le possibilità, io faccio parte di quelli. Che sia giusto non lo soSalieri D'Amato ha scritto: ↑05/07/2024, 11:32Però deciditi e prendi una posizione, era corretto il comportamente di tuo padre e sbagliato il tuo con tua figlia o viceversa?cicciuzzo ha scritto: ↑05/07/2024, 11:09Io posso solo dire che se avessi detto a mio papà, a 19 anni, che non volevo né studiare né lavorare.... ecco, mi avrebbe preso a calci in culo e sbattuto fuori casa. Stessa roba se dopo un anno di facoltà gli avessi detto che volevo cambiarla perdendo tutti gli esami. Cosa che è la normalità oggi dato che lo ha fatto pure mia figlia. Che chissà perché oggi che lavora ha un rapporto con lo stesso diametralmente opposto a quello che avevo io
Sull'argomento posso dire che l'anno sabbatico può assumere diverse forme: esperenziale, formativo, attendistico, fancazzistico e sabbatico nel senso edonistico del termine: feste e orge.
L'utilità e la valenza vanno quindi contestualizzate, se mi vai all'estero, imparando una lingua, facendo corsi formativi e imparando a cavartela in contesti non protetti, direi che è un'ottima cosa; se stai tutto il giorno strascicandoti tra letto e divano, specializzandoti nella grattata di palle bimane direi anche no; le orge e iperattività sessuale sono più controverse, avendo pro e contro, personalmente sono tendenzialmente favorevole.
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Il cosa te l'ho appena detto, dal tuo punto di vista era corretta la posizione di tuo padre o la tua nei confronti della figlia? Su di lei hai deciso direi.cicciuzzo ha scritto: ↑05/07/2024, 12:13Ma decidere cosa? Io non decido nulla. Il fenomeno neet non è di oggi. Che assuma forme "istituzionali" dopo il diploma mi pare una enorme cagata. Mi pare chSalieri D'Amato ha scritto: ↑05/07/2024, 11:32Però deciditi e prendi una posizione, era corretto il comportamente di tuo padre e sbagliato il tuo con tua figlia o viceversa?cicciuzzo ha scritto: ↑05/07/2024, 11:09Io posso solo dire che se avessi detto a mio papà, a 19 anni, che non volevo né studiare né lavorare.... ecco, mi avrebbe preso a calci in culo e sbattuto fuori casa. Stessa roba se dopo un anno di facoltà gli avessi detto che volevo cambiarla perdendo tutti gli esami. Cosa che è la normalità oggi dato che lo ha fatto pure mia figlia. Che chissà perché oggi che lavora ha un rapporto con lo stesso diametralmente opposto a quello che avevo io
Sull'argomento posso dire che l'anno sabbatico può assumere diverse forme: esperenziale, formativo, attendistico, fancazzistico e sabbatico nel senso edonistico del termine: feste e orge.
L'utilità e la valenza vanno quindi contestualizzate, se mi vai all'estero, imparando una lingua, facendo corsi formativi e imparando a cavartela in contesti non protetti, direi che è un'ottima cosa; se stai tutto il giorno strascicandoti tra letto e divano, specializzandoti nella grattata di palle bimane direi anche no; le orge e iperattività sessuale sono più controverse, avendo pro e contro, personalmente sono tendenzialmente favorevole.
Nei neet ci sta un mondo, per me è talmente variegato che come detto non posso classificarlo come negativo o positivo tout court. E che la stragrande maggioranza dei net siano fancazzisti o gente che rifiuta impieghi aspettando l'eldorado mentre c'è chi li mantiene (e pure bene) non cambia il senso del discorso.
PS: per dirla tutta anche il termine neet è improprio su questa discussione, uno che va all'estero a fare esperienze e imparare la lingua credo possa essere considerato in "formazione" o in "istruzione" a tutti gli effetti.
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Anche io nel 97bappena diplomato sono stato dieci mesi a Berlino per svago ma nel frattempo mantenendomi lavorando in un ristorante (e 1.200 marchi per neomaggiorenne all'epoca erano tanta roba), poi una volta tornato ho primo iniziato il mio percorso universitario, altanelante a dir la verità, ed in seguito quello lavorativo, molto più stabile.
Non vedo come questo potesse scandalizzare i Cicciuzzo del periodo abbia o rendere il mio rapporto col mondo del lavoro controverso.
Ormai siamo diventati dei vecchi bacucchi qua sopra.
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Cicciuzzo, vedo che poi hai articolato meglio, anche se non capisco questo tuo pensiero dell'era meglio prima (comportamento di tuo padre), ma io mi adeguo (con tua figlia) ai tempi.
Io ritengo che ogni caso faccia storia a se e vada valutato per quello che è. Perchè tua figlia avrebbe dovuto proseguire un corso di studi che non la soddisfaceva e in cui aveva dei rallentamenti solo per non perdere un anno di lavoro, come fosse la cosa più importante della vita. Obbligandola avresti fatto il suo bene? Direi di no, avrebbe preso una specializzazione e magari intrapreso un'attività lavorativa che non le piaceva, o magari avrebbe fatto tutt'altro e buttato alle ortiche gli anni della laurea, senza contare che magari avrebbe impiegato non un anno in meno ma uno in più a laurearsi in un campo che non la stimolava. Direi che hai fatto benissimo ad assecondarla e supportarla. Discorso diverso è se traccheggiava negli studi al solo scopo di rimandare la laurea e fare poco più del beneamato cazzo, tanto c'era chi la manteneva; ma non mi sembra questo il caso.
Io ritengo che ogni caso faccia storia a se e vada valutato per quello che è. Perchè tua figlia avrebbe dovuto proseguire un corso di studi che non la soddisfaceva e in cui aveva dei rallentamenti solo per non perdere un anno di lavoro, come fosse la cosa più importante della vita. Obbligandola avresti fatto il suo bene? Direi di no, avrebbe preso una specializzazione e magari intrapreso un'attività lavorativa che non le piaceva, o magari avrebbe fatto tutt'altro e buttato alle ortiche gli anni della laurea, senza contare che magari avrebbe impiegato non un anno in meno ma uno in più a laurearsi in un campo che non la stimolava. Direi che hai fatto benissimo ad assecondarla e supportarla. Discorso diverso è se traccheggiava negli studi al solo scopo di rimandare la laurea e fare poco più del beneamato cazzo, tanto c'era chi la manteneva; ma non mi sembra questo il caso.
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Ricordiamo che loro finiscano le superiori pure un anno prima.
Qua si hanno 5 anni di superiori, invece di 4, che, almeno per quel che riguardi il liceo, mi sbilancio a dire non servano - ma del resto molti ancora credono a robe quali 'il latino ti apre la mente', che in vero sono dei MEME, quindi non è che mi aspetti chissà cosa.
Il problema è che io sia scettico su quanto quell'anno anche passato in siffatto modo, quindi non inteso divano e videogiochi, basti.
Probabilmente ce ne vorrebbero almeno dieci ma purtroppo gli anni che spesso ci vorrebbero non si possono aspettare.
E quindi si potrebbe dibattere che forse dia un feedback maggiore fare un anno di Uni magari sbagliando palesemente facoltà, che l'approccio di cui sopra.
Ad ogni modo, altra differenza è che ad esempio negli USA l'università spesso costi tanto. Ci sono metodi vari per spendere meno (primi due anni al... poi passaggio a... ecc.), ma di base resta che costi ben di più.
Qua, oggi quanto è nelle classiche università pubbliche? 1800 euro? Ovviamente inteso per chi non debba vivere fuori sede.
1800 è diverso da iniziare un percorso che possa essere dai 8-10K euro a salire all'anno.
Negli USA più che anno più anno meno (anche perché, come detto sopra possono, iniziare un anno prima di noi), il pericolo è che a gente troppo giovane sia concesso di contrarre un debito sovente importante assai.
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Dieci mesi a Berlino. Nel '97. Luxury.alternativeone ha scritto: ↑05/07/2024, 12:38Anche io nel 97bappena diplomato sono stato dieci mesi a Berlino per svago
Cioè, una delle combo tempo: luogo più esaltanti della storia dell'umanità.
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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Ti ricordo che lui era andato a Berlino solo per chiavare, avendo fama diffusa nelle costiere italiane di essere le tedesche ben disposte alla copulazione. Ma all'atto pratico, essendo il contesto berlinese diverso dalle vacanze estive in terra straniera, Al non batteva chiodo proprio come in Italia e anche i rasponi, sotto il plumbeo cielo germanico, non avevano lo stesso gusto. Per cui, nonostante riuscisse a mantenersi dignitosamente solo taglieggiando alcuni ristoranti locali, si vide costretto a tornare in Italia. Lui cercava la combo figa-zum zum, ma non fu propiamente esaltante. 

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Re: [O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)
Cicciuzzo ha postato la notizia nel topic dell’indignazione. La posizione era chiara, il fatto che ci fossero giovani che si prendono un periodo fuori dalla carriera lavorativa lo faceva incazzare, indignare.Salieri D'Amato ha scritto: ↑05/07/2024, 12:41Cicciuzzo, vedo che poi hai articolato meglio, anche se non capisco questo tuo pensiero dell'era meglio prima (comportamento di tuo padre), ma io mi adeguo (con tua figlia) ai tempi.
Io ritengo che ogni caso faccia storia a se e vada valutato per quello che è. Perchè tua figlia avrebbe dovuto proseguire un corso di studi che non la soddisfaceva e in cui aveva dei rallentamenti solo per non perdere un anno di lavoro, come fosse la cosa più importante della vita. Obbligandola avresti fatto il suo bene? Direi di no, avrebbe preso una specializzazione e magari intrapreso un'attività lavorativa che non le piaceva, o magari avrebbe fatto tutt'altro e buttato alle ortiche gli anni della laurea, senza contare che magari avrebbe impiegato non un anno in meno ma uno in più a laurearsi in un campo che non la stimolava. Direi che hai fatto benissimo ad assecondarla e supportarla. Discorso diverso è se traccheggiava negli studi al solo scopo di rimandare la laurea e fare poco più del beneamato cazzo, tanto c'era chi la manteneva; ma non mi sembra questo il caso.
Forse pensava solo ai ragazzi che con i soldi della famiglia facessero il tour dei club mediterraneé ed era indignato. Poi ha realizzato che c’è un’altro tipo di anno sabbatico, che la sua non era una posizione facile da tenere e ci ha ripensato.
Certo, è Cicciuzzo e non dirà mai “ci ho ripensato, ho cambiato idea”, ma diamogli atto che è una persona intelligente capace di modulare le sue valutazioni in base al contesto, e capace di cambiare idea anche senza rendersene conto. Inoltre sa contare fino a cento, e anche questo non è poco